Molto bella e molto d'effetto, penso che la tua storia riesca a far provare al lettore diverse emozioni e credo che sia stupenda. Così, in poche parole, tu riesci a darci il quadro della vita di una persona, di un uomo che altrimenti resterebbe nell'anonimato più totale: una delle tante vittime senza nome di Sweeney Todd, il Diabolico Barbiere di Fleet Street.
Assolutamente geniale. Mi pare inoltre ironico il fatto che è stato proprio un atto di carità, quello per cui quel mendicante tanto aveva implorato e ciò che tanto aveva desiderato, capace di fargli provare, solo pochi minuti prima, un'immensa gioia poi fosse diventato la causa della sua morte.
L'idea, perciò, era molto buona e anche il lessico che usi non è male. Purtroppo però a trarti in inganno è la grammatica. Infatti il testo è costellato di errorini che fanno storcere il naso e rendono difficile, o comunque appesantiscono la lettura. Ad esempio: i punti, le virgole e in generale tutti i segni di punteggiatura (compresi punti di domanda e punti esclamativi) sono attaccati anche alla parola che li segue; ciò è sbagliatissimo. Oppure, a volte, ci sono incongruenze con i tempi verbali. Insomma, la storia è da rivedere. Infine, non mi piace il fatto che l'ultima parte sia così affrettata. Lo so che un po' dovrebbe essere così, ma dai la sensazione di voler concludere in fretta... Non mi piace perché non è descritto bene.
Per il resto tutto a posto!
Baci,
Black Beauty |