Recensioni per
Dreaming Summer
di Calime

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/11/15, ore 21:36

mah sarà pure un esperimento,nn so cosa ne pensino le xsone ke m hanno preceduto con i commenti ma x me è ok(e il  ruolo d Olaf è ben evidente xciò don't worry)e ho trovato la principessa e il pupazzo decismente ic!

Recensore Master
20/03/14, ore 13:02

Questa shot è semplicemente meravigliosa.
Mi ha quasi commossa per la profondità che rivela, per il tentativo di interpretazione che hai dato. In effetti sì, Olaf rappresenta il riconginugimento delle due sorelle (l'ho letto da qualche parte, forse la Disney Wiki).
Ho molto apprezzato il fatto che Anna abbia ricordato tutti quegli anni di solitudine, trascorsi però senza mai perdere la speranza. Perché in fondo è per speranza che Anna va avanti, che non si arrende, che vuole riportare Elsa a casa, nonostante l'abia cacciata ancora una volta.
Sembra che qui tu abbia raccolto tutta la vera essenza di questa principessa un po' maldestra ma tremendamente vera nei sentimenti (infatti Hans pensa bene di approfittare della sua buona fede, ma questa è un'altra storia).
Il legame che si sta per ricucire è rappresentato da un pupazzo di neve che si scioglierà al primo contatto con il calore che tanto agogna.
Ma è vero anche che si scioglieranno anche tutti i cuori ghiacciati e due sorelle avranno occasione per ricominciare da dove si erano lasciate.
Complimenti davvero.
Alla prossima, si spera!
*Halley*

Recensore Veterano
02/03/14, ore 20:08

TU. NON. PUOI. AVERMI. FATTO. QUESTO.
Che tu sia maledetta Calime! Vuoi uccidermi, eh? Vuoi farmi fuori, vero? No, perché il mio povero cuoricino di Elsanna Shipper è messo duramente alla prova da tutte queste tue storie.
Tra le righe qui leggo scritto "per uccidere Kengha, per uccidere Kengha, per uccidere Kengha". Mi pagherai quest'esplosioni di feels, un giorno. Oh sì se me le pagherai.

Ora veniamo a questo gioiello (900 parole scarse, mi hai detto qualche tempo fa, ora mi ritrovo a ringraziare Zeus che non siano di più, perché non avrei retto ç__ç), questo piccolo diamante perfetto in ogni singola frase, ogni minimo pensiero di Anna.

"Non sa che il primo contatto con il suo sogno sarà anche l’ultimo."
SBAM. Primo colpo al cuore. Può far così male inseguire i sogni... oddio, mi è anche tornato in mente il finale di Rapunzel. ALTRA ESPLOSIONE DI FEELS.
Complimenti.

"Non hai che brandelli di ricordi, ma il divertimento e l’affetto che vi univa non erano stati intaccati dal tempo."
*Si asciuga una lacrima* Come aveva detto Pabbie... *sigh* i ricordi.. *sigh*.

"Ma davvero è così sbagliato rivolere indietro una sorella?"
Qui ti sei guadagnata veramente un colpo alla testa (o al cuore, così forse proverai lo stesso dolore che mi fai sentire ogni volta), Anna che rivuole solo la sua sorellona ç_____ç Dio, perché rendi tutto così doloroso, tu?!

Cosa sai, in fondo, di Elsa? La conosci davvero?
Altro maledettissimo tuffo al cuore. Altro dolore. Altri auguri di sofferenza XD
In più mi ha anche ricordato una storia che avevo iniziato a scrivere ma che non ho mai concluso, ambientata il giorno dopo la fine del film, basata su un lento e doloroso riscoprirsi... non credo avrò mai il cuore di concluderla, ma va beh.

E salto alla parte finale sennò ti faccio un "copia"-"incolla" di tutta la fic nella recensione:
"E capisci che Olaf in fondo ha ragione. Te ne sei accorta, no? Hai capito chi hai davanti.
Non un pupazzo di neve, no. Hai una parte di Elsa, quella più nascosta, quella più vera. Perché Olaf te l’ha detto chiaramente chi gli ha dato vita, mettendoti in mano quella speranza che avevi accantonato per anni ma che sempre era rimasta viva.
Ed è così che guardando lui, riesci a scorgere anche te stessa: Anna vista dagli occhi di Elsa, perché – in fondo – l’hai sempre saputo che lei ascoltava. Non rispondeva, ti cacciava via, ma ascoltava.
Per questo, Olaf non rappresenta null’altro che l’urlo disperato di Elsa. Quello che aveva sempre represso, ma che adesso si palesava in tutta la sua drammaticità. Era la materializzazione dei suoi ricordi, della sua nostalgia, dei suoi sogni – sì, anche del suo volerti bene.

Hai reso tutto così DANNATAMENTE bene, fa male. E' perfetto. Fa piangere. Ed è bellissimo.

Ti odio e ti amo Calime, non finirò mai di dirlo.
Sei meravigliosa e mi stai facendo diventare maledettamente masochista
Ci si legge PRESTO*suona più come una minaccia*,

Besos

Recensore Master
25/02/14, ore 12:56

Olaf nella sua ingenuità ha una saggezza davvero profonda. Ama ciò che non potrà mai avere, e Anna si rispecchia in esso perchè Elsa è un po' come quel "caldo abbracio" che un pupazzo di neve non potrà mai ricevere ma che rincorre senza mai perdere la speranza. Ecco cosa insegna Olaf: la speranza che un giorno qul sogno si avveri. Anna e Elsa però hanno la capacità di far avverare quel sogno.