Recensioni per
Starfucker
di Chara

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/04/16, ore 11:48
Cap. 1:

Ciao Chara, devo dire che questa tua introspettiva mi ha incuriosita fin dalle prime righe. Un pò ho imparato a conoscerti e so che ha la musica dentro e che mi sarei dovuta aspettare un mix di grande emozione e sentimenti da questa storia. Anzi non solo dalla storia ma dall'insieme delle tue parole e quelle della canzone che hai scelto come spezzatrice della tua narrazione. Mi sarei dovuta aspettare questo ma nonostante il saperlo sono rimasta piacevomente sorpresa dalla tua capacitò di trasmettere ciò che scrivi. Analizzando il testo non hai scritto chissà che dal punto di vista dell'avventura cheavrebbe potuto esserci, ma hai parlato di tante persone, di una storia di vita, qualcosa che è cpaitato e che sarà sfuggito a molti ma non certo a chi lo ha vissuto in prima persona. Dentro quel pulmino è successo di tutto e tu, narratrice, sei la testimonie di ogni cosa. Chissà quante cose avrà visto la tua mente!

Recensore Master
15/03/16, ore 13:17
Cap. 1:

Sì, sì, so che mi hai chiesto di non andare troppo indietro nel tempo... ma questa l'hai scritta solo due anni fa, dopotutto!
Ma passiamo ai fatti.
Grammatica ottima come sempre, stile molto diverso da quello a cui sono abituata, ma non per questo meno bello. Trovo sia molto azzeccato per il genere di storia, anzi.
Devo ammettere che ho aperto questa solo perché, beh, il particolare titolo mi ha colpita xD E ho fatto bene. Non è esattamente il mio genere (a dire il vero non leggo quasi mai originali, qui su EFP, ma non conoscevo nessuno dei fandom su cui scrivevi e mi son buttata sulle introspettive) ma mi è piaciuta comunque.
Hai dato ancora una volta prova di essere un genio delle caratterizzazioni che, anche se alla fin fine sono abbozzate in poche righe, risultano credibili e perfettamente in linea con l'idea che mi son fatta del protagonista.
Insomma, complimenti!

Recensore Master
21/12/15, ore 13:26
Cap. 1:

Ciao!
Parto subito con il dirti che questo tipo di introspezioni mi piace tantissimo. Mi sono immaginata "il pensatore" seduto che, guardando tutti gli altri, ripensa a tutto. Uno di quelli immersi nei pensieri che se anche tu l'osservi, pensi: " Chissà cosa gli passa per la testa, chissà se lui sta pensando quello che penso io, o tutto l'opposto" Un po' come succede anche nei mezzi pubblici, solo che lì le persone non le conosci, allora assume una connotazione ancora più misteriosa, più stravagante.
Ho apprezzato anche il titolo, ripreso da una canzone dei Rolling Stones. Tutto è così accurato, segue una sua logica, una sua atmosfera e questo è un altro punto a tuo favore.
Mi è piaciuto anche il fattore "maledizione dei ventisette anni" E anche io penso al fatto che i musicisti cominciarono a sentire odoro di "maledizione" già alla prima morte ventisettene, come se fosse un numero catartico.
Il "pensatore" l'ho trovato cinico e realista sopra ogni cosa e questo me lo ha fatto apprezzare, ma ho scorto anche una qualche nostalgia, malinconia, dentro di lui.
Però, alla fine, mi sono piaciuti tutti, tutti i personaggi che sono potuti comparire grazie ai pensieri On the road che fluivano via.
I sostanza, questa Os mi è piaciuta tantissimo e l'ho apprezzata particolarmente.
Ti faccio i miei complimenti.
Alla prossima!

Recensore Veterano
05/01/15, ore 10:45
Cap. 1:

Giudizio ricevuto per il contest "Un lampo di... originalità"

Grammatica e punteggiatura: 5/5 + Lessico e stile: 5/5
Insomma, non ho trovato un singolo errore, né di grammatica, né di punteggiatura, né di lessico e lo stile è - come al solito o, forse anche più delle altre volte - fantastico. Mi è piaciuto da matti come hai impostato la storia, come una sorta di "diario di bordo" di un Volkswagen, con una serie di presentazioni che, però, con l'ironia che hai abbondantemente inserito, non sembrano assolutamente noiose o pesanti; ho semplicemente adorato il tuo modo di scrivere, con parole a volte "scurrili", ma che si inseriscono perfettamente nel contesto e, comunque, non risultano mai fuori luogo. Hai regalato, anche solo con il tuo modo di scrivere, un sorriso amaro o divertito al lettore e, per questo, non ti ho tolto nemmeno un decimo di punto, quindi sei la vincitrice del Premio Secchione! Secchiona bravissima, davvero.

Originalità: 14.5/15
Questa storia è davvero di originalità assoluta, niente da dire. Hai parlato di un argomento che, io personalmente, non ho nemmeno pensato di trattare, ovvero "la parte oscura dell'andare in giro con la propria band" nella speranza di sfondare; non ho mai letto qualcosa del genere, quindi posso dire con certezza che la trama è originale. Un'altro motivo per cui è originale, è che hai inserito qua e là riferimenti alla famiglia di Slash: l'ho trovato molto divertente, se devo esser sincera; addirittura due di questa nuova band che sono i suoi vicini di casa! Bell'idea. Come questo riferimento, anche gli altri sono davvero ben utilizzati, e aiutano a contestualizzare ancora di più la storia negli anni '70. 
La stessa ambientazione è originale: conosco solo due autori su EFP che la utilizzano spesso, e uno di questi sei tu: altri punti a favore tutti per te! Ho deciso inoltre di contare tra gli elementi particolari e unici di questa storia, anche lo stesso stile: è davvero difficile trovare autori che riescono a parlare di un amore "mancato", per così dire, utilizzando una perenne vena di ironia e senza rendere il racconto superficiale. 
Curioso anche l'utilizzo delle parole di Let her go, di Passenger: è una canzone d'amore piuttosto malinconica direi, ma tu sei riuscita a farla calzar bene all'interno della tua fic senza che sembrasse fuori luogo, ma - anzi - rendendo ancora un po' più ironico il tutto.
Il mezzo punto che manca, invece, è dovuta a una cosa che a me personalmente sembra un poco meno originale del resto, ovvero la grupie: insomma, mi sa di "già letto" - o meglio, da reverse harem, solo un poco più catapultato nella realtà e senza troppe finzioni - che l'unica ragazza presente attiri le attenzioni di tutti i personaggi maschili del racconto. Lo so, è altamente probabile che accada così (ne parlerò però meglio nella voce "Caratterizzazione dei personaggi"), però comunque è una cosa che mi sarei aspettata e, di conseguenza, un po' meno "mai vista" del resto. Comunque è solo un microscopico mezzo punto, quindi tantissimi complimenti comunque: hai iscritto un'ottima storia.


Caratterizzazione personaggi: 14.5/15
Qui invece il punteggio pieno non te lo toglie nessuno, neppure la strega cattiva (?). Hai gestito i personaggi davvero bene, caratterizzandoli al meglio con poche parole, in modo che sembrino reali e con i loro pregi e difetti; il narratore, anche se non si descrive mai esplicitamente, ha un carattere tutto suo, un po' folle, un po' da "spostato", con tanta voglia di tornare a casa e - diciamocelo - spettegolare; hai fatto comportare Donnie come un vero e proprio leader, uno con tante aspirazioni e una voce stupenda, che non si fa poi troppi problemi a fregarsene dei sentimenti della sua groupie e la prene per cos'è; mi è piaciuto moltissimo come hai parlato di Pam, una sorta di dea in quel pullmino, ma fuori "una strafottuta principessa", ed è qui che c'è quello che ti accennavo prima, il punto per cui tutti i personaggi sono reali e veri, assolutamente non stereotipati: c'è una ragazza e, ovviamente, tutti lei vogliono, per un motivo o per l'altro. Il bello è che non la descrivi mai fisicamente né caratterialmente, parli solo della sua fissazione per Donnie e l'amore - vero o meno che sia - di tutti i componenti per lei; questa cosa mi è sì piaciuta, però è stato il motivo per cui non hai il punteggio massimo: lo so, sono davvero troppo pignola, però mi sarebbe piaciuto che, in qualche modo, la facessi "parlare" un poco di più. 
E' stata un'idea assolutamente geniale, mettere in contrasto la - relativa, ovviamente - freddezza che ha il leader nei suoi confronti, e l'amore quasi platonico che prova invece JJ, il simpatico e un po' romanticone 
roadie del gruppo.
Insomma, nessuno di loro è passato inosservato, tutti sono diventati personaggi a tutto tondo, che in una semplice oneshot riescono a cambiare e ad evolversi almeno per quel che riguarda la vita 
on the road e Pam. Bravissima, davvero.

Ambientazione: 9/10
Per dare un punteggio qui, sono stata a lungo indecisa: sarebbe stato più giusto darti un punteggio altissimo o uno bassissimo? Ho optato alla fine per la prima scelta per molti motivi, primo tra tutti per il modo in cui hai inserito alla perfezione i tuoi personaggi negli anni '70: sai che io adoro le storiche e che, una cosa che guardo, è proprio se si rispettano le abitudini che c'erano nell'epoca in cui sono avvenuti i fatti, come l'abbigliamento, i modi di dire, la parlata e tante altre cose; bene, tu da questo punto di vista sei stata eccellente! Leggendo questa fic mi è sembrato di respirare un po' di quell'atmosfera - o almeno come penso potesse essere, visto che non ero ancora nemmeno nata -, quella che immagino ci sia stata ascoltando la musica fatta proprio in quegli anni. 
Poi, è vero che hai descritto vagamente  Heathrow, ma comunque non è che tu abbia dato una vera e propria collocaizione spaziale alle vicende, o almeno, hai solo nominato ogni tanto il luogo dove erano diretti prima di partire. E' per questo che ero indecisissima su cosa darti, ma alla fine mi sono detta che "ambientazione", non è solo spaziale, ma anche temporale, e quella l'hai resa così bene che proprio mi sarei sentita male ad assegnarti meno.


Gradimento personale: 10/10
Ho cercato a lungo di trovare difetti in questa storia, di individuare qualcosa che non mi piacesse o mi facesse storcere il naso, e invece niente di niente: è perfetta. Tralasciando le cose già dette e ridette, come l'ambientazione temporale, lo stile e l'originalità della storia, la cosa che più mi ha stregata sono stati i personaggi, l'intrecciarsi delle loro vite in un pullmino, un po' odiato ma anche amato, alle prese con una groupie devota alla musica e al leader del gruppo; mi ha fatta sorridere la timidezza nascosta di JJ, che alla fine non trova il coraggio di confessarle il suo amore, mi ha fatta invece morire dal ridere l'ultima frase, la conclusione, che, come un cerchio, ha chiuso il racconto: era partito parlando di San Valentino ed è finito parlando di San Valentino. Ho trovato piacevole e leggera questa fic, con tanti sentimenti genuini che tutti noi, forse, proveremo prima o poi. 
Mi sono lasciata solo dieci punti come gradimento personale perché mi conosco: se trovo una storia come questa, sono capace di lasciarmi andare alla soggettività e ai complimenti e non la finirei più, allungando il brodo fino a che non diventa acqua. Obbiettivamente, però, questa è davvero una bellissima storia e l'ho apprezzata moltissimo, quindi grazie di avermela proposta per questo contest.


TOT: 58/60

Recensore Veterano
31/10/14, ore 16:04
Cap. 1:

Recensione a storia partecipante al contest:
Fantasia, originalità e sentimento.

Allora, il voto in originalità è un po’ più basso per il motivo che è stata ripresa la “classica” idea del gruppo che vuole sfondare (e in questo caso ci riesce) nel mondo della musica, mentre il voto nella fantasia è molto più alto, perché?
Semplice, come ha fatto anche Gnrlove, hai fatto vedere un altro lato della medaglia, si la fama e tutto, ma anche il dopo con l’odio, l’amicizia, l’amore ed il desiderio di tornarsene a casa perché non ne possono più … ups … così ho anche spiegato il voto nel sentimento.
La tua storia mi è piaciuta molto, per lo stile di scrittura che hai utilizzato, d'altronde è uno dei componenti della band a raccontare, sicuramente non poteva utilizzare parole come “obsoleto” o non sarebbe stato “reale”.

Recensore Veterano
04/07/14, ore 16:01
Cap. 1:

Ok questa storia è qualcosa di super originale e completamente folle e la amo!
Tu sei chiaramente un'amante del rok anni '70 e riesci a immedesimarti così tanto in quell'epoca che se non ti conoscessi direi che ci sei nata! Sembra che sei stata a dozzine di concerti, che hai annusato quell'aria, che ti sei gettata nella folla urlante e hai trascorso tempo nel backstage con le varie rockstar.
Non hai vissuto niente di tutto questo eppure riesci a trasmetterlo perfettamente e queso si spiega solo con una parola: talento.
Ne hai davvero da vendere mia cara e ho adorato addentrarmi in questa lettura e trovare elementi così ben ricercarti e una cura per i dettagli che deriva solo dalla tua grande passione.
Amo la canzone di Passenger e l'ho trovata molto appropriata e perfettamente calzante così come ho adorato il povero JJ che non riesce a confessare il suo amore per Pam e lei che, come molte altre prima e tante altre dopo, sarà la causa della rottura di amicizie e band.
Beh, non so cos'alro aggiungere se non complimenti: come sempre sei eccezionale in ogni cosa in cui ti cimenti.

A presto cara,
un bacione immenso,
tua Alex :*

Nuovo recensore
09/06/14, ore 11:48
Cap. 1:

PRIMA CLASSIFICATA
Starfucker di Giuns

Grammatica e punteggiatura: 15/15
Stile e lessico: 15/15
Originalità: 15/15
Caratterizzazione e IC dei personaggi: 15/15
Punto bonus citazione: 1/1
Attinenza al tema: 5/5
Gradimento personale: 5/5
TOTALE: 71/71

La storia è perfetta dal punto di vista grammaticale: l’ho riletta una dozzina di volte ma non ho trovato alcun errore, nemmeno di distrazione. Ti faccio i miei complimenti: è sempre un piacere leggere delle storie curate e ben scritte.
Ho amato il tuo modo di scrivere e soprattutto la scelta di narrare la storia dal punto di vista di un “narratore esterno”, scelta che ha contribuito ad aumentare l’originalità della vicenda. Il tuo stile e il tuo lessico sono sublimi: mentre leggevo la storia mi sembrava di essere stata catapultata nel febbraio del ’70, su quel pullmino Volkswagen con Donnie, JJ e Pam.
La storia è, senza dubbio, molto originale e tutti i personaggi sono ben delineati: la storia di JJ e Pam mi ha fatto scappare un sorriso amaro. Tutti i riferimenti al rock mi hanno fatta davvero emozionare, soprattutto perché gli anni Settanta sono un’epoca che mi ha sempre affascinata molto e il rock è il mio genere musicale preferito. Come vorrei essere nata in quel periodo!
Si vede che tieni molto alla storia: ogni riferimento è stato indubbiamente ricercato, curato e perfezionato per mantenere l’atmosfera il più “adatta” possibile, o almeno è quello che ho immaginato io leggendo la storia.
La citazione è stata inserita correttamente nella storia e adattata al contesto, quindi ti meriti il punto pieno.
Il tema del “San Faustino” è stato trattato perfettamente; la fine della vicenda mi ha lasciato un fastidioso amaro in bocca! Ti meriti assoutamente il punteggio pieno.
Come puoi immaginare, la storia mi è piaciuta oltre ogni limite. Hai fatto un ottimo lavoro, ho apprezzato ogni riga e ogni paragrafo. Complimenti!

Nuovo recensore
01/04/14, ore 21:18
Cap. 1:

- recensione premio -

È un po' la storia che accade ad ogni band che inizia ad avere una carriera seria. E solitamente, quando la band è formata da un forte numero di sesso maschile, il problema è sempre quello della ragazza. Una ragazza che è capace di far sciogliere un gruppo del genere e rovinare anni di amicizia. Non si capisce bene la fine di questa band, ma le strade che si separano può lasciar pensare che la storia sia del tutto terminata. O forse no. Forse loro possono farcela. Se ci credono davvero.
Passando alla storia e al suo modo di rappresentarla, i pensieri di uno dei protagonisti rendono tutta la vicenda scorrevole e piacevole. Quel pullmino che è stato simbolo di quegli anni racchiude i sogni, le speranze e le vite di ognuno di loro, portandoli nelle destinazioni che loro vogliono raggiungere. Inutile sottolineare ancora una volta che mi piace il tuo modo di scrivere, anche se per questa storia non ho trovato quella tua scintilla che ti contraddistingue... Non so perché! :) E non so da cosa dipenda... Forse sono solo io paranoico e stanco!

frenz

Recensore Master
22/03/14, ore 22:10
Cap. 1:

Ottime le citazioni. Prompt rispettato. Si vede che è un lavoro a cui hai prestato attenzione.
Correzioni:
dollari nelle tasche dei pantaloni e nessun tetto sotto il quale pisciare. [;] Ma, dopotutto, sono cose di secondaria importanza.
L’ho anche già detto. [;] Ma la verità è che ha iniziato a odiare il tour quando è subentrato quello strano interesse per la donna del suo migliore amico

Recensore Master
20/03/14, ore 20:57
Cap. 1:

Ed eccomi finalmente anche qui. Credo che in questa recensione ripeterò con un po’ di frequenza cose che ti sarai sentita dire ormai diverse volte da me, ma non posso proprio farne a meno, dunque le dirò di nuovo. Ho letto questa storia un po’ di tempo fa, e la prima cosa pensai è la stessa che mi è passata per la testa anche adesso, rileggendola. C’è un qualcosa nelle tue storie che riesce a trascinarmi dentro mondi che, di norma, non mi sfiorerebbero nemmeno di striscio. Perché non mi interessano, perché non mi ci sono mai soffermata a rifletterci su più di tanto o semplicemente perché non ho mai avuto modo di approfondirli. Era successo con Prima Ballerina e mi è successo anche con questa storia. La seconda cosa che ho notato leggendo è che si avverte proprio la sensazione di essere on the road, riga dopo riga. Non so ben spiegarti bene che intendo, ma durante la lettura immaginavo proprio di essere su quel pullmino Volkswagen, avvertivo il movimento e gli scossoni, così come la voce del protagonista che raccontava, a mo’ di monologo. L’intero racconto si sviluppa attraverso questa voce e ancora una volta, come era accaduto con I am my father’s son, giunti all’ultima riga viene spontaneo pensare di conoscere questo tizio, di conoscerlo sul serio, nonostante lui parli soprattutto degli altri membri della band. Nonostante, in fondo, di lui non ci venga detto nemmeno il nome. Ma i suoi racconti, il suo modo di esprimersi, le pause, le parolacce, tutto è calibrato talmente bene che la figura del protagonista viene delineata alla perfezione e suona anche maledettamente realistica. I riferimenti che hai inserito a elementi che rimandano, in qualche modo, alla cultura del periodo e del tema trattato, aiutano a trasportare ulteriormente il lettore nel racconto e perfino chi, come me, non li coglie perché è ignorante in materia, si lascia trasportare, perché anche se non capisce sente, in un certo senso, ciò che ha sotto gli occhi mentre legge. Come sempre ho apprezzato tantissimo l’efficacia con cui sei riuscita a trattare i prompt e trovo che la canzone scelta si adatti alla perfezione (oltre che all’Everthorne u_ù) a qualcuno che sta viaggiando. Al tempo stesso mi è piaciuto molto come hai scelto di introdurre la figura di Pam, che viene raccontata un po’ attraverso le descrizioni degli altri componenti della band , e i riferimenti ai sentimenti dello stesso protagonista, che si allacciano all’ultimo verso del ritornello. Come sempre tanti complimenti <3

Un abbraccio!

Laura

Recensore Veterano
20/03/14, ore 16:28
Cap. 1:

Ciao! =)
Questa OS mi piace davvero tanto, sai?
Innanzitutto ne apprezzo la trama. Non deve essere il massimo per due persone che sono costrette a stare a contatto tutto il giorno perdere la testa per la stessa ragazza che, tra l'altro, ha già scelto con quale dei due preferirebbe stare.
Poi adoro un sacco il tono con cui è scritta! Mi sembra di avere davanti quel povero tipo che si lamenta con me del fatto di non poterne veramente più di passare le sue giornate a bordo di quel malefico minivan insieme ad altri tipi che non sopporta più.
E il finale è bello e veritiero, esattamente come la canzone alla quale ti sei ispirata per la stesura del racconto.
Devo farti i miei complimenti, anche perché recensisco solo oggi quando in realtà l'ho letta più volte.
Brava!! :D
Un abbraccio e a presto,

Angie Mars :)

P. S. Ovviamente sto seguendo gli aggiornamenti della tua storia sui Bon Jovi che hai stai caricando su LiveJournal e mi piace come si sta sviluppando! ;) Mi ci sono iscritta da poco e – ehm... ehm... – non appena avrò imparato come funziona esattamente, se in quel sito si può fare – perché non ne sono poi così sicura che si riesca... – lascerò una recensione. =)

Recensore Veterano
20/03/14, ore 14:52
Cap. 1:

Ciao cara! Sì, con un pò di ritardo ma sono riuscita a passare anch'io, nonostante il libro di Anatomia mi fissi in continuazione.
Comunque, ammetto di aver trovato questa OS davvero molto bella, orgiinale e fuori dal comune! Forse perchè io amo gli anni 70, li associo alla parola libertà in un modo tutto mio e anche le personalità del tempo mi hanno sempre affascinata, anche i cantanti!
Peccato, però, che leggendo una storia così ben scritta, articolata, raggiante, mi sia rimasto un pò di amaro in bocca: non per te, figuriamoci, quanto per me che sono un'ignorante in materia e alcuni dei tuoi personaggi mi sono sembrati sconosciuti. Dovresti far leggere certe cosa a gente che se ne intende, non a me che conosco sì e no quattro canzoni dei Pink Floyd u.u
I componenti sono dei tipi interessanti. E mi piace il fatto che tu abbia deciso di raccontare la storia attraverso gli occhi di un altro componente: trovare delle descrizioni di questo tipo, che non svela nemmeno la sua identità, attraverso gli occhi di una persona che non si sa essere all'interno di questo famoso pullmino, oppure estraneo alla vicenda, è  qualcosa di originale. Di solito si vedono storie scritte con innumerevoli POV che non hanno nè capo nè coda, questa invese è semplice sotto questo punto di vista. Ancora, dico che di solito non amo molto leggere parolacce all'interno del testo, ma tu come pochi, hai saputo bene dove collocarle e hanno reso giustizia anche al contesto! Quindi, complimenti!
Non ho trovato alcun tipo di errore, la storia scorre via veloce, in modo fluido, senza problemi o dubbi, e il tuo stile mi piace molto!
Per finire, mi è piaciuto il pensiero iniziale su San Valentino: "La festa dei fottuti".
Ancora complimenti, e alla prossima! :)
 

Recensore Veterano
19/03/14, ore 23:27
Cap. 1:

Contenuto: probabilmente per chi è appassionato di rock non sarà vero, ma io ho trovato questa storia estremamente originale. Non avevo letto mai nulla del genere e mi ha colpito. Le immagini sono molto vivide, i personaggi reali e vivi, sembra di vederseli davanti. Un ottimo lavoro.  Inoltre adoro la canzone, quindi mi ha colpita subito, anche se forse ci sarebbe stata meglio una canzone di quel periodo.

Trama & Intreccio: mi è piaciuto il punto di vista “laterale” sulle varie band e musicisti più famosi di quel periodo. Ammetto di essere un’ignorante in materia, ma da quello che mi sembra d’aver capito, i tuoi personaggi l’hai inventati tu e li hai utilizzati per creare l’atmosfera di quegli anni ’70. Mi piacciono i POV originali ed ho apprezzato quindi che la voce narrante resti nell’ombra. E', come dire, un gesto di classe :P

Stile: perfetto. Non ho trovato nessun errore né nessuna frasi di cui pensare “io l’avrei impostata diversamente”, davvero. L’uso delle parolacce, delle droghe e delle frasi spezzate rende il tutto molto realistico. Complimenti davvero!

Recensore Veterano
19/03/14, ore 15:42
Cap. 1:

Ciao!
Parto subito con il farti i complimenti perché hai inserito qualche verso della canzone “Let her go”. Io la adoro, quindi questo ha contribuito a farmi piacere questa storia!
Ho adorato il tuo stile: diretto, incisivo, come piace a me. E anche se di solito non amo molto le parolacce inserite nelle storie – infatti io di solito ne metto pochissime – devo dire che nella tua ci stanno benissimo. Insomma, su EFP ci sono delle fan fiction in cui vengono inserite alla cavolo, mentre tu sei stata brava a metterle al momento giusto.
Un’altra cosa che ho apprezzato è l’originalità di questa storia. Non mi è mai capitato di leggere qualcosa dal punto di vista di una rockstar degli anni settanta. E ti faccio i miei complimenti perché sei riuscita benissimo a metterti nei panni del protagonista e a descrivere bene questo periodo. Mi sembrava di essere andata lì con una macchina del tempo mentre leggevo, giuro.
Poi, un’altra cosa che mi ha colpito sono state le descrizioni dei vari componenti della band. In poche righe sei riuscita a farmi innamorare di loro! Sono tutti personaggi più che plausibili e, soprattutto, verosimili, con pregi e difetti. Anche se la storia è scritta in prima persona, li ho visti benissimo nella mia mente, come se fossero stati loro a raccontare. Quindi, complimenti ancora, perché descrivere da un solo punto di vista non è facile! Bisogna calarsi completamente nel personaggio, diventare, spesso, anche una persona che non sei. E questa è un’altra cosa che mi è piaciuta molto mentre leggevo.
In sintesi, direi che questa one-shot mi è piaciuta moltissimo. Si vede che ti sei documentata benissimo e secondo me è una delle cose più importanti da fare, quando si scrive.
Ancora complimenti,
Paola.

Recensore Master
19/03/14, ore 12:02
Cap. 1:

Devo dire che non mi era ancora capitato di leggere una storia originale ambientata negli anni '70.
L'ho trovata una storia ben congegnata. Sicuramente sei riuscita a calarti bene nell'atmosfera dell'epoca. Mi sembra di averci appena fatto un salto anche se allora non ero ancora nata. La groupie, i personaggi strafatti, i Rolling Stones, il tema della vita on the road, il rock, tutto serve per conoscere i personaggi della OS ma anche per farci entrare in questi anni che sembrano così lontani.
Apprezzo molto anche lo stile e amo la canzone citata nel testo (Let her go). L'ascolto a ripetizione in questo periodo.

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