Recensioni per
Vittime di Vita
di Amartema

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/07/14, ore 09:38
Cap. 2:

A me non interessa quale sia la tua posizione sull'eutanasia, non mi ci addentrerò e nemmeno io dirò quale sia la mia; semplicemente mi concentrerò su quello che hai scritto, che poi è lo scopo di una recensione u_u tu cosa hai scritto? Un'ottima drabble (o flash, data la lunghezza), dove fin dalle prime righe traspare quel senso di malinconia che accompagna la fine di una vita, e poi lasciami dire che il suono del violoncello ci sta troppo bene XD diciamo che ci ho visto pure una storia d'amore, una di quelle tragiche, di quelle che sono ormai al capolinea per cause di forza maggiore, e quindi il senso di malinconia cui ho accennato all'inizio si è visto sempre. E niente, è stato molto intenso :D ben fatto! Alla prossima!

Recensore Master
04/07/14, ore 17:39

Ebbene, eccomi qui.
Questa è probabilmente la prima recensione che ho il coraggio di lasciarti. Ammetto di aver letto molti dei tuoi lavori e di averli apprezzati molto, anche se non sono mai riuscita a trovare le parole giuste per esprimere questo sentimento. Ora, invece, mi ritrovo a leggere questa shot e a desiderare di esplificare quel che ho provato  - probabilmente lo si deve al fatto che le shot sono soggette ad un commento più diretto e semplice, senza il bisogno di aspettare un continuo.
Dunque, direi che devo cominciare.
Allora, ho letto questa shot più e più volte. Un po' per cercare di comprenderla al meglio e un po' perché mi è piaciuta veramente molto. Di solito, le stazioni sono rappresentate come un via vai di gente che fanno da sfondo ai più melodrammatici addii; tu, invece, hai voluto conferire ad un simile luogo un tocco più silenzioso. Favorito dalla notte e dalla stanchezza dei suoi "abitanti" notturni, la stazioen diventa un luogo in cui si consumano pianti e pensieri sempre più tristi e sofferti. è un luogo in cui i ricordi si fanno più forti ma non perché è sinonimo da addio, ma semplicemente perché diviene per la protagonista l'unico luogo in cui si lascia andare alle riflessioni.
Mi è piaciuto veramente molto.
mughetto

Recensore Veterano
25/03/14, ore 17:55

Il tuo problema, chia, è che quando ti escono di botto cose come questa, ti escono delle genialate.
E non parlo di "idea folgorante", "spunto inarrivabile": parlo del fatto che nei tuoi lampi di genio, anziché creare, tu metti su carta il reale. E cerca di capire il mio discorso: è anche peggio. E anche più difficile.
Con questa flashfic hai dato uno spunto di riflessione incredibile; io, come tanta gente, non mi sono mai fermata a riflettere sull'esistenza di questa tacita solidarietà, fra gente accomunata dai mali della vita.
Eppure c'è. E diamine, se c'è. Ma sono cose che realizzi quando ci sei dentro, o quando qualcuno ti ci fa sbattere la faccia contro, proprio come hai fatto tu adesso.

Inutile dire che trovo il pezzo fichissimo; semplicissimo eppure carico di un significato che va ampiamente al di là delle parole.
Brava come sempre. Ho scelto proprio la moglie giusta.
<3

Recensore Master
25/03/14, ore 16:54

Salve XD mi sono ritrovato fra le mani questa flash e non ho potuto fare a meno di leggerla, e come sempre non me ne sono pentito: per un momento mi sono quasi rattristato per la tua protagonista, il tutto è così malinconico e deprimente e l'impressione che hai dato è proprio quella della decadenza, tanto che mi sono sentito coinvolto e mi è dispiaciuto per un'altra povera anima che si è gettata in quei binari. Tutto davvero molto triste dunque, dall'ambientazione ai personaggi in secondo piano fino al malessere che ha provato la tizia dal cappello a falda larga. Se devo dire una cosa, non mi piace molto la "è" maiuscola con l'apostrofo, ti consiglierei di farla con l'accento (che si fa sempre alt+0200) e quindi niente, tutto qui! Sei sempre bravissima! Alla prossima!