Recensioni per
Cuore di ferro
di Ita rb

Questa storia ha ottenuto 56 recensioni.
Positive : 55
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
16/02/16, ore 19:32
Cap. 1:

Ciao!
Sono giunta anche qui.
Allora, ci tengo a premettere subito che il periodo storico qui trattato non è propriamente il mio preferito, non perché non sia importante (dato che è stato disastroso e fondamentale per arrivare alla società di oggi), ma perché spesso è stato strabusato da numerosissimi autori, col rischio di distorcere ciò che veramente ha rappresentato nella storia.
Fortunatamente, stiamo parlando di te e in questo caso non devo preoccuparmi: anche solo dal prologo, si capisce che hai una conoscenza davvero buona di ciò che veramente significava vivere avvolti nel terrore più cieco. E lo prendi attraverso la sensazione di vuoto che si percepisce in tutto il capitolo: nel vuoto che Till vede nell'Inferno e che cerca di percepire e di trasportare in se stesso, per dimenticare. Chissà quanti orrori ha visto e vissuto. E lo stesso vale per il suo compagno, così cinico e consapevole.
Credo che a colpirmi molto sia stata anche quella frase in tedesco ripetuta più volte, quel monito tanto terribile che i due conosco bene. Mi ha dato i brividi come cosa.
E la descrizione della notte in quel bosco mi ha davvero colpito. Riuscivo a vedere la luna avvolta dalla tempesta in arrivò: un'immagine splendida ma allo stesso tempo inquietante, come se ogni cosa bella fosse deformata da ciò che sta accadendo nel mondo...
Purtroppo, è difficile riuscire ad inquadrare la situazione e i personaggi solo dal prologo e, di conseguenza, le mie osservazioni logiche si fermano qui, dato che occuperei come minimo ventordici pagine a fare supposizioni. Anche abbastanza stupide, credo ^^'
Non ho notato errori grammaticali, di questo sono sicura, ed anche questo contribuisce a rendere bene il capitolo.
Spero scambieremo altro in seguito, mi ha fatto davvero molto piacere!
Baci e a presto,
Nox

Recensore Veterano
04/02/16, ore 07:50
Cap. 12:

Ed eccomi arrivata alla fine e, te lo confesso, sto tremando... Mi tremano le mani e ho un macigno sullo stomaco, perché non ci sono parole per descrivere la crudezza e la forza di questa storia - che ha avuto il potere di catapultarmi in un incubo a occhi aperti, fino a farmi toccare l'abisso.
Quest'ultimo capitolo è la degna conclusione di questo incubo, come un ultimo flash terribile subito prima del risveglio - quando le immagini oniriche si fanno più sconnesse e inquietanti, come se lottassero per rimanere a galla, nelle acque agitate che precedono il destarsi. Hai mai fatto caso a come gli incubi peggiori avvengano proprio nel dormiveglia?
Ed è esattamente quello che fa anche Till Zeigler, nelle ultime battute di questa tragedia: non appena si rende conto che il suo sogno di onnipotenza è al termine - smascherato, ridicolizzato per il delirio che è - si dibatte come un pesce in una rete per tornare nelle profondità dell'incubo, ma è ormai troppo tardi. Lawrence l'ha già acchiappato - in realtà l'ha sempre tenuto in pugno - e lo sta portando inesorabilmente verso la superficie, dove potrà essere esposto per quello che è: una creatura fragile e molliccia, medusa sbiancata che per un breve lasso di tempo si è creduta squalo.
A ognuno il suo - ed è sacrosanto: hai mantenuto la promessa fatta nel prologo, adesso è tutto chiaro e tutto acquista il suo senso; io penso - e spero - che la corda di Till - la sua Luger - gli sia davvero servita per impiccarsi, e proprio in senso letterale: che si sia sparato un colpo, dopo aver realizzato il suo essere meno che niente: Mi sbaglio? Questo elemento rimane in sospeso, ma qualcosa mi dice che potrebbe essere così.
E Lawrence - il pazzo Lawrece, il sanguinario vampiro - avrà finalmente portato a compimento il suo esperimento: demolire un essere umano.
Io non posso che inchinarmi a te per il coraggio che hai avuto nello scrivere questa storia - hai rimestato nel fango più profondo e vischioso, senza averne paura, per mostrare ciò che in pochi vogliono vedere. E l'hai fatto con una tale lucidità che mi hai lasciata esterrefatta. Questa è stoffa - questa è audacia; e onestà intellettuale pura e semplice.
Grazie - per avermi accompagnata in questi luoghi oscuri; è stato un viaggio terribile, ma andava fatto, e sono felice di averlo potuto fare stringendo la tua mano.
Bravissima, non ci sono altre parole.
Flora

Recensore Master
31/01/16, ore 18:20
Cap. 12:

Ciao ragazza.
Mammia mia, che storia. Devo ancora riprendermi del tutto, ma questo te lo posso dire senza tentennamenti: è una tra le storie più belle e originali che abbia avuto la fortuna di leggere, e così maledettamente profonda e reale che neanche volendolo potrei liquidarla o dimenticarla.
Mi vengono in mente i nostri primi mp, dove mi parlavi degli anni precedenti e dello schifo che queste violenze suscitavano in te, e ora, a leggere le tue bellissime note finali, mi ritrovo a essere concorde con te: non si può sfuggire all'orrore, lo si combatte con tutte le armi che abbiamo: la parola e la penna, in particolar modo, sono le più forti. Si ricorda per sopravvivere, si ricorda per vivere meglio: dovrebbe essere così, e comunque noi dobbiamo lottare perché lo sia.
Per quanto riguarda il capitolo, splendidi colpi di scena: Till, mio caro Till... tu sei zero. Un puro zero, un nulla. E Anderson, tu sei davvero il potente deus ex machina che risolvi o condanni ogni cosa, il burattinaio supremo, lo scrittore di questa grande tragedia nella tragedia, il vampiro che ruba le vite attraverso il sangue e le riscrive con quello stesso sangue.
Ma alla fine, ognuno ha quel che si merita, davvero. Non c'è frase che possa completare e riassumere meglio la storia.
Quanto a te, la mia stima nei tuoi confronti la conosci bene, anche se i complimenti da riservarti non sono mai troppi.

Manto

Recensore Master
28/01/16, ore 23:04
Cap. 12:

Ciao!
Eccomi a recensire, finalmente, l'ultimo capitolo di questa storia. La disfatta di Till Ziegler <3 Per le ma sua disfatta è arrivata quando il suo amabile collega gli ha detto cosa stesse sbagliando xD La sua disfatta è stata, quando lui, ha capito che Lawrence si stava prendendo gioco di lui e che aveva torturato donne che non erano ebree, ma che, anzi: erano lì per loro ed erano anche pagate.
Ahi, ahi caro Till, qualcosa mi dice che sei nei guai <3
Aspetta che mi metto comoda e vedo come, lui, viene ripreso da un suo simile. Queste scene vanno assaporate.
Sebbene l'umanità di Hilbert sia del tutto discutibile, lo stavo seguendo con interessa dato che aveva, quasi, distrutto i piani di Till, poi è arrivato Lawrence che ha interrotto il mio divertimento nel vedere Till arrabbiato XD
Certo è che per una persona come Till, quasi non servirebbero i poteri soprannaturali di Lawrence, perché Till è talmente manipolabile e suscettibile che basta dirgli ciò che per lui conta davvero e il gioco è fatto. Lui vorrebbe essere un membro dell'elite, ma non è altro che un ometto. Questo non lo dico, perché lo odio, la mia è una considerazione: Till è mosso e si fa abbindolare come ogni essere insulso. Non è che ragiona, no. Capisco che con Lawrence sia difficile non cadere nella trappola, ma non sembra Till un tipo poco influenzabile. Se un suo superiore gli avesse detto improvvisamente che doveva essere umano per essere superiore, lui lo avrebbe fatto, avrebbe di certo cambiato registro.
Che c'è Till? Ti brucia vedere che una donna abbia più coraggio, onore, dignità e amor proprio di te? Mi dispiace, ma credo che Till dovrebbe proprio rivedere le basi su cosa fa grande un uomo e cosa lo rende ometto.
Lawrence fa diventare una sadica anche me con quei finali di classe xD Ha fatto recitare la filastrocca a Till, mentre lui si macchiava di una colpa senza neanche rendendosene conto, cieco a causa dell'irraggiungibile grandezza che, invece, a lui sembrava prossima.
Mi sono vietata di provare un briciolo di compassione verso la fine, verso la disperazione che ha colto Till sul non voler essere un idiota. É vero che lui è la vittima di Lawrence, ma non mi interessa: lui non ha mostrato compassione per nessuno, tantomeno per quella ragazza che ha deturpato per mero capriccio, che ha distrutto solo perché Lawrence gli ha fatto credere che quello fosse il potere.
Sono fiera di lei, per come si è comportata. La sua fine era certa e allora meglio morire dignitosamente, piuttosto che pregare un verme!
Quanto a Lawrence davvero un finale di classe riguardo anche lo stesso Till: la marionetta di Lawrence, finita come la prima stesura del romanzo di Collodi.
Sono contenta che tu ti sia armata di coraggio e abbia avuto la forza di scrivere questa storia. Cme hai detto tu, non è che ignorando il male o la crudeltà che questa svanisce o non viene più compiuta o dimenticata. Anzi è proprio la memoria che potrebbe evitare tantissime cose.
Per tutto il resto posso dire che la storia è riuscita benissimo e che è uno spaccato di storia interessante e ben costruito. Tu sai quando amo la storia e di conseguenza romanzo o fandom storico che sia e pertanto sai che, per me, la ricercatezza storica e le minuzie sono fondamentali, quindi brava <3
Alla prossima!

Recensore Veterano
21/01/16, ore 05:35
Cap. 11:

Siamo quasi alla fine di questa lunga cavalcata nei meandri del male più oscuro, e io mi sto centellinando le ultime gocce di veleno in attesa della sorsata finale - ormai prossima, e che sono certa mi farà male, molto male...

Io davvero non ho più parole per descrivere Till; come ti ho detto nello scorso capitolo, lui è ormai oltre qualsiasi speranza di redenzione.
Ma sai qual è la cosa peggiore?: è che a volte, in rari sprazzi, si intuisce il tentativo, il desiderio in lui, di fare un passo indietro, di mettere un limite alla spirale di orrore in cui è ormai avvinto - ma non lo fa, non dà mai seguito a questo impulso...
E non lo fa perché è un codardo - ecco perché. È un pavido che preferisce bruciare all'inferno pur di non dover sentire i rigurgiti della propria coscienza, e quindi segue come un cagnolino gli input di Lawrence, come una specie di Faust senza spina dorsale, capace solo di farsi valere con i più deboli e con le vittime.
Finalmente, il significato della scritta sulla cancellata assume il suo significato più vero: a ciascuno il suo - e a Till spetta l'orrore che tanto è andato cercando, e che ora è innestato in lui come una cancrena.

Io davvero non ho idea di come tu voglia far finire questa storia - mi torna in mente la scena del prologo, che, non a caso, poneva l'accento sulla scritta della cancellata, anche se all'inizio poteva significare qualunque cosa, e ogni interpretazione era aperta.
Ora il significato è chiaro - ed è terribile. E ripeto, non vedo redenzione, perché in quel luogo non può esistere.
Till continuera ad andare a fondo e Lawrence a ridere di lui - crudele demonio che ha saputo mostrargli la strada verso l'inferno, disseminandola di cocci appuntiti su cui Till non si è ancora ferito abbastanza.
Ho l'amaro in bocca e dentro il cuore per questa tua storia meravigliosa e tremenda - da un lato sono ansiosa di leggere il finale, dall'altro ne ho paura. Ne ho tanta paura...

Recensore Master
13/01/16, ore 16:38
Cap. 11:

Ciao ragazza :)
Scusa il mio perenne ritardo, davvero, ma come sempre volevo leggermelo bene il capitolo e non fare tutto di volata :)
Allora, partiamo: mamma mia, l'edificio speciale! E lei, la povera ragazza già torturata una volta da Till... e - argh! - questa volta è presente anche Anderson. Bene, sappi che ho temuto il peggio: scene orrende che mi vergogno a descrivere, ma quando c'è quel demonio di mezzo niente è scontato O.O Paura, mi fa sempre più paura.
Ora, Till da sfogo di tutta la sua mediocrità, finalmente! Se non tormenta e non umilia non si sente a suo agio, non si sente... realizzato. Il tutto reso ancora più drammatico e intenso dalla presenza di Lawrence, che come un dio guarda avvenire tutto con la noia di chi non si pone alcun limite alle brutture, di chi vive nel sangue e per versare sangue.
Ognuno ha quel che si spetta, dice la scritta: ma per quanto riguarda la povera vittima no.
Quando le tagliano i capelli, poi, ho visto in quel gesto una ferita che nessuna violenza fisica potrebbe mai eguagliare. Forse è stata solo un'impressione, ma recidendo quelle ciocche è come aver annullato l'ultimo sprazzo di dignità che la giovane portava con sé. E tuttavia, i suoi occhi ancora portano la luce della fierezza, ciò che Till non riesce a comprendere ed accettare.
Come sempre, i miei complimenti.

Manto :)

Recensore Master
11/01/16, ore 21:42
Cap. 11:

Ciao!
Cn sommo ritardo giungo a recensire XD Ho sempre bisogno dei miei tempi per Cuore di ferro, perché devo essere quanto meno contrata per esperimere tutto l'odio che provo per Till ùù Proprio riguardo a lui, posso già dire che, sì, lui ha un inconscio, ma è semplicemente un antro della sua mente non abitato!
La cencellata è la prima cosa che ha osservato Till una volta arrivato e adesso è proprio quella che fa da contorno a tutto, anche si suoi dubbi. Si intuisce quanto lui sia indottrinato in quegli schimi, paradossalmente, per quanto rimbomba nella sua testa a proprosito della scritta sulla cancellata. Ognuno ha ciò che si spetta. Gerenalmente è vero, ma non per le persone che sono state rinchiuse lì dentro contro la propria volontà, ma per decisioni o leggi costruite affinché questi fossero sbagliati e difettosi. Till, invece, rispecchia perfettamente la scritta, perché lui si è cacciato di proposito in quel pasticcio. Era ciò che ambiva, ciò che desiderava e adesso paga il peso di quanto è accaduto.
Lawrence (il mio adorato cicciono) sembra un perfetto Mefistofele: tenta Till, facendogli credere che può donargli ciò che desidera, sempre più potere, e poi Till, disincatato da quell'illusione, si ritrovata l'altro a riscattare la sua anima. Forse, è una visione un po' "poetica e tragica" della cosa, ma la vedo così ù.ù
Till Zigler è l'esemplare dello schifo, ecco cos'è per me. Sente ogni tanto il bisogno di fare un passo indietro, ma non lo compie, non ne ha il coraggio è un pavido, per questo si ricaccia dentro il marciume, compiendo un passo sempre più nella più nera e becerà oscurità. Till è un uomo osceno. Non so neanche se effettivamente abbia un'anima o no, da cosa sia mosso o meno. Probabilmente è un misero essere.
Quanto a Lawrence si sa che è mostruoso, ma in questo capitolo ha destabilizzato anche me, perché per quanto lui possa essere una creatura differtente dagli umani, si percepisce tutta l'inclinazione della sua follia.
Per quanto riguarda quella ragazza, mi dispiace per lei, il dolore spirituale e morale deve essere stato atroce, sopratutto l'inganno volto verso quelle persone che volevano semplicemente vivere. Promettevano una libertà illusoria, li facevano vivere in una speranza vana e questo non so se sia peggio della morte.
Alla prossima!

Recensore Veterano
08/01/16, ore 14:42
Cap. 10:

... mi piacciono molto questi flashback sui trascorsi di Till Zeigler, perché ci mostrano i semi dell'individuo senza scrupoli che vediamo agire a Buchenwald, e dissipano ogni dubbio su una possibilità di redenzione, da parte sua - possibilità che oserei definire nulla, a questo punto.

Ho ritrovato con piacere gli Haas, non perché siano una bella famiglia, ma perché li ritengo personaggi molto interessanti, con una dinamica disfunzionale e complessa, e tuttavia molto più reale e comune di quel che possa sembrare ad un primo acchito.
Li trovo entrambi coinvolti in un rapporto parassitario: Klara sfrutta il marito per fare la bella vita, e per i suoi contatti, Rupert sfrutta la sua bellezza per dare lustro al suo status, e anche come cortina protettiva verso le proprie segrete inclinazioni; certamente Rupert è un personaggio più positivo di Klara, ma non è innocente, e non esente da una parte di responsabilità, in questo rapporto dovo l'amore e la mutua comprensione non hanno albergo.

Tuttavia, entrambi impallidiscono di fronte a quel parassita gigante che è Till - e che in questo capitolo vediamo all'opera nel suo tentativo di "seduzione" - una seduzione ovviamente ben dissimulata e mai esplicita, ma non per questo meno efficace.
Till è davvero un opportunista della specie più subdola, quello che ti incanta con parole di miele, e intanto ti pianta la lama nella schiena, facendoti invece credere di averti fatto una carezza. Rupert sembra intuire qualcosa, ma è troppo accecato (e forse anche troppo ingenuo, nonostante le esperienze di vita), per rendersi conto appieno del gioco al quale si sta prestando.

Mi resta la curiosità di sapere che fine abbiano fatto gli Haas - se Rupert abbia infine capito di essere stato sfruttato biecamente, e in che termini siano rimasti nei confronti di Till.
A ogni modo, il capitolo è tesissimo, ed è scritto magistralmente: la scena al pianoforte è come una danza letale, compiuta da un ragno con la sua preda tra le zampe; hai un modo magistrale di descrivere dinamiche così torbide, e anche la tua scrittura ha un incedere ipnotico, che cattura e incanta, pur descrivendo cose che di incantevole hanno ben poco. Eppure, anche il male ha in sé un fascino oscuro, ed è quello che trapela dalla tua storia, ormai avviata verso le ultime battute.
Percepisco la tensione crescere, e sono ansiosa di seguirti fino alla fine.
Complimenti. :*

Recensore Master
05/01/16, ore 10:12
Cap. 10:

Buongiorno! Ho colto l'occasione per passare :)
Come al solito, sono in estremo ritardo... mea maxima culpa :( :(
Ma ora, partiamo con il capitolo: eccola, la famiglia perfetta, Klara che pensa che il mondo giri solo intorno a sé e al suo amante, e Rupert che non fa altro che mandare giù bocconi amari.
Ed ecco che arriva Till, l'uomo del mistero, e la tensione è subito palpabile nelle occhiate e nei gesti falsamente naturali.
Subito, infatti, emerge a cosa stia tentando veramente Till, che cosa più desideri e cosa è disposto a fare per ottenerla: e qui sono capitolata anche io.
Ovvero, se negli scorsi capitoli cercavo disperatamente un briciolo di umanità in lui - e tu me lo hai fatto giustamente notare -, ora non posso nascondere nemmeno a me stessa quanto questo personaggio sia meschino e viscido, manipolatore e astuto burattinaio.
Tuttavia, per quanto possa essere falso, Rupert è meno tonto di quanto sembri: ovvero, sembra che alcune cose non le veda, poi subito il dubbio lacera il velo della cecità e l'uomo arriva a spiazzare Till, come se in fondo sapesse già quello che l'altro cerca e volesse non privarlo di esso, ma rallentarlo per quanto possibile.
Alla fine però cede, trascinato dall'ambiguo gioco di Till, e scatta l'invito a cena. E bravo Till, sa toccare i punti giusti e dare il via ai giochi. E mettere le persone une contro le altre.
Le allusioni a Klara sono state un vero colpo basso: ciò dimostra quanto poco tenga a lei, se non per sfruttarla a suo piacimento (letteralmente).
E poi, il risveglio dal ricordo. Hmm, dalla reazione di Till credo che la coppia non abbia fatto una bella fine (anche metaforicamente) oppure siano rimasti dei rancori.
Vorrei saperne di più a riguardo, anche se è chiaro quanto crudelmente i due coniugi siano stati ingannati, ognuno a modo suo.
Inoltre, mi ha colpito la parte riguardante -l'evanescente- Lawrence: Till sta cominciando a superare il maestro? D'altronde quello psicopatico lo aveva definito un esperimento ben riuscito, quindi ci starebbe una rivalsa... anche se Anderson, per mio pensiero, ha ancora tanto da mostrarci *suda freddo*.
Con le frasi finali, si ha la nascita dell'Onnipotente Till, quasi fosse una divinità del male; è molto simile ad essa, anche per l'euforia e la voglia di portare tormento.
Mamma mia, che bestia di uomo.
Hmm, direi che ho finito.
Il capitolo mi ha preso molto, forse anche per la presenza dei coniugi Haas, di cui si è parlato poco ma che mi hanno intrigato molto.
Alla prossima!

Manto :*

Recensore Master
03/01/16, ore 14:35
Cap. 10:

Ciao!
Sono giunta con tre giorni di ritardo dalla vigilia, però sai che sono stata impegnata, quindi mi perdonerai ù.ù
Non potevo, certo, sottrarmi da sprigionare tutto il mio odio verso Till <3 Iniziare l'anno prendendo Till per ciò che è, una bestia, fa sempre bene <3 fa sentire le persone migliori, sicuramente.
Io non ho più parole per quel mostro arrivista che è Till. O forse in realtà le ho? Ma so che sarebbero decisamente troppo per una recensione. La cosa che mi dispiace, per Rupert ovviamente, non per Klara che si merita tutte le spregevoli attenzioni di Till, è che il povero Rupert ha un animo buono, si è lasciato convincere da Till semplicemente perché mosso da una speranza. Però, c'è un però! Rupert ha una dignità e, nel sentire, come squillante, Klara ha fatto il nome di Till, penso gli sia andato il sangue al cervello, perché non solo si sarà sentito preso in giro, ma anche derubato della dignità, che probabilmente è ciò che più di caro gli è rimasto, visto che sua moglie fa di tutto per denigrarlo.
Ti dico una cosa Rupert! Prendi la gruccia e rompila in testa a Till Zigler! Così ti vendichi tu e ci fai un favore a noi tutti <3 Un favore per l'umanità che lui contribuisce a insozzare.
Per quanto riguarda Klara, invece, per me, può farsi imbrogliare quante volte vuole, ma sappiamo, in fondo che tipo di donna lei sia.
«Come sempre, quando posso passare, è un piacere anche per me.» No, Till, ma chi ti crede? Capisco che io ho una visione totale della cosa, ma se già solo come parla mi irrita, penso che mi sarebbe stato antipatico sin da subito!
Povero Rupert cadere nella trappola di quell'essere abietto. Till si è giocato le sue carte bene, ma solo perché sapeva in quale territorio si stava addentrando. Lo avrei voluto vedere alle prese con qualche superiore, senza alcun debole per il sesso maschile, dove, magari, la finta ingenuità di Till, sarebbe stata un insulto, piuttosto che un pregio.
Ma tranquillo, Rupert, io ti adoro <3
E Till mentre tu guardi il tuo riflesso in qualche superficie empia, dicendoti che tu puoi avere ciò che desideri... Io ti dico che non ti perdono!
Dopo questa capitolo è la feccia delle fecce. Ma tutti i capitoli sono il repertorio che vanno a descrivere quanto lui sia feccia!
Come vedi sono sempre molto coerente con i pensieri verso Till <3 e poi in questo capitolo mi è mancato Lawrence <3
Alla prossima!
(Recensione modificata il 03/01/2016 - 02:38 pm)

Recensore Veterano
03/01/16, ore 13:57
Cap. 9:

Eccomi a recensire, finalmente!
Avevo letto il capitolo appena aggiornato, ma poi non avevo avuto modo di lasciare la recensione, troppo assorbita dagli impegni delle festività, per farlo. ;_;
Rimedio ora, dopo aver riletto il capitolo, così da poterti commentare con la giusta e dovuta cognizione: mi hai proprio stupita, perché quando Lawrence ha parlato di un segreto (sapendo della sua natura non propriamente umana), avevo pensato che volesse mostrargli la sua realtà, e invece alludeva a qualcos'altro...
O meglio: anche quel che ha mostrato a Till è la sua realtà, ma quella puramente inerente al campo, e non quella intrinseca e connessa alla sua vera identità; non per questo, la rivelazione è meno inquietante, anzi.
Lawrence ne viene fuori come il demonio che è: una divinità oscura annoiata e sprezzante, che ha trovato i suoi modi per passare il tempo e dar agio alla sua curiosità quasi "scientifica" su dolore, sofferenza e morte.
In questo senso, i suoi intenti sono ben diversi da quelli di Till - guidato principalmente da una spinta narcisistica; Lawrence è uno scienziato del dolore, uno studioso del male: ne è affascinato come un entomologo che studia un insetto, e poi lo disseziona per capirne gli intimi funzionamenti: non c'è delirio in questo, ma un approccio lucido e privo di qualunque trasporto emotivo. Per questo, non riesco a provare disgusto nei confronti di Lawrence, ma solo una grande inquietudine; non sembra che trovi piacere nelle sue osservazioni, ma esse siano più il frutto della sua natura meticolosa, sebbene deviata.
Lo stesso discorso vale per la visione ad ampio spettro di Lawrence sulla natura umana - rispetto a quella limitata di Zeigler: Till è ancora preso nella sua visione di razza - tipica di una mente angusta e condizionata come la sua; Lawrence invece, gli mostra come la sofferenza sia caratteristica e destino di ogni creatura umana, indipendentemente dalla razza di appartenenza: non c'è spinta discriminante in Lawrence - per lui tutti gli esseri umani sono alla stregua di insetti, destinati a dolore e sofferenza. E' senz'altro una visione più rispondente alla realtà - per quanto spietata - di quella pidocchiosa che ha Till, ancora immerso nella sua illusione di onnipotenza, connaturata al suo sentirsi parte di un gruppo superiore.
Lawrence prende le sue illusioni e le fa a pezzi, e Till cerca di resistergli, ma le sue resistenze sono sempre più deboli e inutili.
Una dinamica di enorme portata, che ci addentra sempre di più in questo meandro oscuro di malvagità e dipendenza, e che ci porta sempre più vicini alla fine.
Bravissima come sempre.

Nuovo recensore
01/01/16, ore 17:53
Cap. 10:

Ciao,mispiace che tu ti sia sentita male.. Comunque un episodio senza Lawrence..e molto più concentrato con i coniugi Haas,mi sono sempre domandata che fine avessero fatto e se qualcuno li ha fatti scomparire.. Ho riso di nuovo dentro di me quando Till si sente onnipotente,sembrava dio sceso in terra

Recensore Master
27/12/15, ore 10:24
Cap. 9:

Buongiorno mia cara.
Ho letto il capitolo qualche giorno fa, ma volevo avere la giusta concentrazione per recensire.
Humm, direi che con la discesa nel personale Paradiso di Anderson (ciò che tutte le altre persone sane di mente chiamerebbero Inferno), sì ha l'immagine di tutta la storia, incentrata sempre di più verso la perdizione e la disperazione.
Il personaggio di Till è anche questa volta un enigma per me: da una parte tende al Buio, dall'altra ha dei rimorsi che gli impediscono di cedere totalmente, anche se, capitolo dopo capitolo, sta rispondendo alla chiamata delle Tenebre. Bello come questo suo "decadimento" sia mostrato in divenire, e come sia ben descritta la pazienza di Anderson nell'indottrinarlo.
Mi è piaciuta molto anche l'atmosfera macabramente delirante, quasi surreale, in cui tutto si è svolto.
La storia è sempre più intrigante e interessante.

A presto!
Manto

Nuovo recensore
25/12/15, ore 14:41
Cap. 9:

Ciao,come stai? Buon Natale 😘 quando ho letto il capitolo ho riso dentro me stessa quando Till dice a Lawrence che è pazzo 😂. Quest'ultimo sicuramente lo è ammetto che pure a me stavano venendo i conati di vomito quando i due erano nel block quarantasei,qui non sono riuscita a capire una cosa di Lawrence quando dice che sono tutti uguali,anzi non sono mai riuscita a capire lo scopo primario della sua vita.. Buone feste ☺

Recensore Master
24/12/15, ore 15:32
Cap. 9:

Ciao!
Questa è davvero un vigilia in segna dell'odio che provo sempre verso Till <3 Lo rinnovo a ogni capitolo, è qualcosa di rigenerante. Ad ogni moda, Till dovrebbe rallegrasi, l'odio o il disprezzo è pur sempre una forma di sentimento, sempre meglio che essere ignorati.
Proprio in questi giorni, dove tutti si affaticano ad essere più buoni, tu mi posti questo capitolo, allora la "noia" della giornata, viene un po' smorzata e soprattutto viene meno ogni proposito dopo la lettura di questo capitolo. Till è un essere umano e come tale andrebbe trattato, ma come ho già detto in precedenza, lui è solo essere, senza umano, pertanto metto a cuccia la mia morale e, nonostante la cattiveria di Lawrence, io me ne sto qui a leggere, piano, piano la sua disfatta.
Divertente come Till abbia fatto sempre lo sbruffone, si divertiva tanto con le vitamine, e adesso? Lui si ritrova a trattenere i conati, perché si rende conto di ciò che lo circonda. Forse ci sono mostri ancora più spietati di lui in quel campo e nel mondo. Lui è solo un puntino, un borioso inutile che non conta niente e spero proprio che se ne sia reso conto.
Ogni volta che Lawrence scuote la sua chioma corvina e ondulata! Mi si smuove l'anima <3 Bello piccolo Lawrence, diventerò uomo e chiederò la tua mano (?) No--- ok la smetto, ma dovevo, devo sempre condividere queste cose, queste perle!
Non mi dire che Till aveva scambiato Lawrence per un necrofilo?? XD No, per favore, perché se davvero è arrivato a fraintendere fino a quel punto, non ne azzecca una, ma in fondo, è proprio tutta l'esistenza di Till Zeigler a essere sbagliata!
Io capisco che Lawrence sia fuori di testa, ma che Till, addirittura, persona sanissima di mente tra l'altro, osa additare Lawrence come pazzo, è davvero esilarante. Ormai ho penso il conto delle cose grottescamente esilaranti che fa Till.
Il delirio! Lawrence che fa presente a Till che, effettivamente, l'inferno è proprio intorno a loro, Till che in un certo senso si dispera, perché la presenza dell'altro lo soffoca e Lawrence che si diverte in tutto questo! Estasi xD Per me è pure estasi! Rinnovo la mia proposta per Lawrence!
E un grande applauso va al vincitore! Lawrence Anderson che si aggiudica il premio come miglior distruttore di Till Zeigler hahah! Merita un applauso.
Uno dei migliori capitoli, tra l'altro Till si palesa come la solita feccia xD almeno è quasi coerente con il suo putridume interiore!
Mi ha esaltata questo capitolo, penso si noti hahaha
Alla prossima!

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