Il koala se n'è andato ç_ç e io posso finalmente passare di qua e lasciarti una bella recensione.
Finalmente hai scritto un'altra incantevole Whoufflé e io mi considero veramente onorata di averla letta in anteprima, anche perché l'ho vista svilupparsi e diventare questa meraviglia.
Partiamo dall'inizio, dalla minuziosità dei dettagli nelle tue descrizioni che mi coinvolgono sempre e che mi hanno permesso di dare una sbirciatina a questo Eleven triste e abbattuto dagli anni mentre si trova a Christmas... e poi boom, arrivi alla parte dei Cyberman e a quella "vittima: una", perché Clara non poteva smettere di continuare a salvare il Dottore. Lo fa e lo farà sempre. Dopotutto, quante volte si è sacrificato lui? E' il suo turno e questa volta il Dottore non può fare nulla se non scambiare le ultime parole con lei.
Ma se ha portato due volte Rose nel giorno in cui Pete muore, poteva non andare da Clara e accertarsi che stesse bene? Pensa troppo poco lui!
Shakespeare e la sua tragedia fanno da sfondo a quest'incontro e ti dirò, a me Romeo e Giulietta sta sulle palle, ma di brutto, però mi è piaciuto come hai saputo amalgamarlo con il tuo testo e metterlo in bocca a Clara e a Eleven.
Sicuramente ricorderò a vita le scene quotidiane e domestiche che ci hai descritto con quei brevi dialoghi e soprattutto questo passo:
«Mi fai venire voglia di baciarti tutta!»
«…»
«Voglio dire baston-, no! Ball-, mmh balbettarti tutta… Cosa che mi riesce piuttosto bene adesso».
«…»
Le guanciotte di Clara sono irresistibili e neanche il Dottore riesce a resistere! :)
Arriviamo a Twelve che, anche se per noi è ancora un perfetto sconosciuto, me lo immagino anche io come un uomo riservato e anche più impacciato di Eleven. Forse dopo Martha, il Dottore è diventato più restìo a baciare e ad abbracciare con nonchalance... porella, quante illusioni si era fatta!!!
Infine, anche se non dovrei mettere tremila...anzi centoventuno citazioni in una recensione, devo per forza dirti che con questo passo mi sono sciolta come burro al sole:
«Tu. Tu sei il miglior giorno di sempre. Sei una supernova: boom, e il cielo non è più lo stesso. Ma quella stella esplosa rende tutto più chiaro, anche se dura poco. Il blu è più blu e il giallo è più giallo, si esaltano i colori, i sensi e i sapori. E anche se dura una frazione di secondo nell’infinità del tempo, una volta che hai visto il cielo così… Non saprai mai più chiudere gli occhi. Non avevo bisogno di incontrati, Dottore, amavo la mia vita, il mio piccolo ordinato mondo»
Non abbiamo potuto mettere il giallo è più giallo come titolo, perché avremmo scatenato una rivoluzione da parte dei colori, ma ho adorato questo sfogo di Clara che è stanca di vedere come il Dottore si butti giù e gli vuole ricordare quanto sia importante per lei, per tutti, e come la sua presenza sia terribilmente importante per lei, che non vuole essere lasciata nuovamente indietro. Niente più bugie, Dottore.
Perché ormai la vita di Clara è cambiata inevitabilmente da quel giorno, e non può vivere senza di lui.
Una vita senza il Dottore non è vita, diamine!
Concludo questa sconclusionata recensione facendoti i miei complimenti... sei sempre bravissima, sister :)
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