Eccomi qui! Copio la valutazione alla tua storia, scusa se ci ho messo un po' ma in questi giorni non sto tanto al pc </3
Grammatica e Lessico
Dal punto di vista grammaticale non ho trovato neppure un errore, è praticamente perfetta! Anche per quanto riguarda il lessico non ci sono problemi, è scorrevole e adattissimo all'ambiente nel quale si svolge la storia, una città moderna e caotica, popolata da ragazzi che parlano tra loro in tono colloquiale, disteso. Hai un'ottima padronanza del vocabolario e la storia ne risente positivamente!
Anche la punteggiatura è dosata con efficacia, non esageri con le virgole né coi periodi troppo lunghi o brevi e la narrazione risulta scorrevole. Solo nella frase “fino alla naturale predisposizione ai guai” forse ci starebbe meglio “per i guai” e “intanto” va scritto tutto attaccato, ma per il resto non ci sono errori, si tratta di piccole sviste.
Stile
Lo stile, così come il lessico, è scorrevole e piacevole, perfettamente adatto al "mood" della storia e alla sua ambientazione moderna. I flashback in cui Gilbert ripercorre rapidamente il suo passato, tra i furti e il dolore per la perdita del fratello sono molto intensi e presentati in maniera originale, rapidissimi, come se si trattasse proprio di una serie di pensieri improvvisi: l’ho apprezzato molto. Ho solo una piccola nota da fare per una frase che ho trovato un po' ostica per la lettura: "Feliciano il ritardatario, a cui il tempo era sempre sembrato qualcosa di astratto e a lui completamente estraneo, secondo cui la vita era troppo breve per trascorrerla incollati ad un orologio, sembra ora fissare le lancette muoversi come se da loro dipendesse qualcosa di fondamentale importanza", le tante congiunzioni la rendono un po' difficile da capire, forse ripetendo il soggetto e girandola risulterebbe meno complicata ("Feliciano il ritardatario, a cui il tempo era sempre sembrato qualcosa di astratto, estraneo, il ragazzo secondo cui la vita era troppo breve per trascorrerla incollati ad un orologio, sembra ora fissare le lancette muoversi come se da loro dipendesse qualcosa di fondamentale importanza."), ma si tratta comunque di una piccolissima pecca, nulla di importante! Nella frase “Sarebbe ancora tutto prima”, invece, manca un “come”, ma è sicuramente un errore di distrazione.
Bellissima anche la parte finale, quella in cui Gilbert e Feliciano si allontanano più leggeri, sorridenti, pronti ad aspettare l’alba e a prendere il gelato: quell’alternanza di frasi e di pensieri mi ha colpito, contribuisce a rendere la storia un gioiellino di originalità, secondo il mio modesto parere!
IC/OOC dei personaggi
Nulla da dire: i personaggi sono tratteggiati in maniera impeccabile. Ho adorato il tuo Gilbert: un teppistello spaccone solo all’apparenza, fragile e provato dalla perdita del fratello e con un grande cuore, che quasi sembra aver paura di mostrare. È esattamente così che lo immagino e piace anche a me descriverlo in questo modo, per cui non posso non definirlo IC! Lo trovo un personaggio anche abbastanza difficile da muovere – così come Ivan – per cui apprezzo particolarmente quando una storia gli rende giustizia e lo presenta a tuttotondo, ben caratterizzato.
Feliciano – il co-protagonista della storia – mi è piaciuto allo stesso modo: la PruIta è una di quelle coppie che trovo molto carine dal punto di vista romantico, una sorta di amicizia profonda dominata dall’affetto reciproco davvero molto tenera. Feli è allegro, dolce, spumeggiante, sempre pronto ad aiutare gli altri… anche se a volte si fa prendere dalla tristezza e si ripiega in sé stesso, trovando per fortuna conforto in
Gilbert. Sono due personaggi straordinari che interagiscono perfettamente in grande sintonia, e ripeto, sono entrambi davvero IC.
Anche Antonio , Francis e Romano, pur nella brevità delle loro apparizioni mi sono sembrati IC e ben inseriti nel contesto, assieme ad Arthur e al suo classico cipiglio. Sei riuscita a tracciare bene perfino Ivan e Roderich con pochissime parole, questo significa che ci sai davvero fare coi personaggi… posso solo farti i miei complimenti!
Originalità
La storia è originale e piacevole, un vero e proprio venticello fresco che ti sfiora e ti regala una boccata di grazia, di delicatezza: ho amato moltissimo il passaggio da un ambiente all’altro, i dialoghi, le tematiche della perdita e del riavvicinamento trattate in maniera approfondita ma delicata, i cenni ai vari personaggi sono ben centrati ed evocativi… leggerla è stato un piacere, ho una grande passione per le fiction che portano i personaggi di Hetalia all’interno di ambienti metropolitani e giostrano le relazioni in maniera inaspettata, e la tua è decisamente una di queste. L’idea di Gilbert che si iscrive ad un corso che riguardi l’Informatica, poi, mi è piaciuta, l’ho trovata davvero inaspettata!
Gradimento personale
Ho amato la tua shot: sono rimasta attaccata al foglio dalla prima all’ultima pagina senza mai staccarmi, le avventure di Gilbert e di Feliciano mi hanno coinvolta tanto che mi sembrava di essere lì con loro a Berlino, a passeggiare di notte insieme ad un italiano dolce e divertente e a un teppistello adorabile. Il loro discorso finale, l’abbraccio tra loro e l’allegria di Feli che torna tutta assieme e li scalda entrambi, rendendoli più leggeri e sereni mi ha conquistata, così come tutta la storia… fa sorridere e commuovere, regala speranza e qualche risata – grazie a Romano e Antonio – e ti accompagna ad un finale dolcissimo, quasi un po’ malinconico, velatamente romantico. Il mio voto, quindi, è bello tondo: sono contenta che mi sia capitato di valutare una storia in questo fandom – che frequentavo di più tempo fa, ora purtroppo ho perso un po’ la mano con i personaggi – e che mi sia capitata proprio la tua, un gioiellino che spero di aver recensito in modo soddisfacente. Ti rinnovo i miei complimenti! :) |