Recensioni per
Medea
di Nocturnia

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/12/16, ore 15:13
Cap. 1:

Ciao!
Sì, sì, lo so, sono ancora io, ma hai davvero del talento da vendere e tutti i tuoi racconti mi affascinano tantissimo. Questo, per esempio, mi ha già colpito dal titolo che trasporta la mente fino al periodo delle leggende greche, ma la storia ha decisamente superato il titolo, battendo tutte le mie aspettative.
Una storia malinconica, di rassegnazione e disperazione, ma anche di speranza, con un finale che, alla fine, rende un po' di gioia ai protagonisti. Anche questa volta sei entrata nel migliore dei modi all'interno dei personaggi facendo emergere il loro vero essere, le loro sofferenze, senza tralasciare nulla. Ho apprezzato molto i collegamenti frequenti al film che hanno reso la storia ancora più ricca. Sarò ripetitiva, ma il tuo stile mi piace immensamente e le tue storie sono qualcosa che resta dentro anche dopo la lettura.
Grazie per aver pubblicato questo piccolo capolavoro, a presto, ciao!

Recensore Master
14/07/14, ore 21:35
Cap. 1:

Ehi, ciao! ^_^
Scusa il mio ritardo, so che è quasi un mese che ti faccio aspettare... ma proprio non potevo dimenticarmi di passare di qui, e non sai quanto volentieri io l'abbia fatto, davvero!
Ancora mi dispiace che il contest non sia andato in porto, anche perché avrei avuto il piacere di giudicare una così bella storia <3
Prima di lasciarmi andare ai sentimentalismi, ti faccio presenti un paio di errori di battitura - eh già, il mio è proprio un vizio, ma mi dà fastidio vedere qualcosa e non segnalarlo all'autore, mi pare di fargli un torto x°
- "Messa al mondo per poi essere mastica e mal digerita" - "Masticata" e non "mastica". ^^'
- "senza il tempo e premerci sui fianchi." - "a premerci". ^^
Bazzecole microscopiche, ma ripeto che non è proprio nelle mie corde passare oltre x° spero di farmi perdonare dicendoti che ho apprezzato davvero tanto questa raccolta: è stato bellissimo ripercorrere i film insieme a te, ai tuoi occhi, al tuo stile sempre elegante ed evocativo. Ogni cosa che hai aggiunto si incastra perfettamente con ciò che avevamo già potuto vedere e se possibile lo arricchisce, con pensieri che a volte spezzano il cuore - il pezzo di Rachel è decisamente il più triste, quello che mi ha ferita di più. Sarà che di Selina conosco il lieto fine, ma l'ultimo ghigno di Gotham nel cuore di Rachel è stato straziante. E a proposito, Gotham! Guarda, al contest avresti ottenuto un punteggio ottimo, per quel che riguardava l'attinenza al tema, e non parlo del bonus per il fatto che si tratta di una città. E' viva come l'avrei voluta, preme sui personaggi come un sudario, li inquieta e li schiaccia, le descrizioni in senso stretto si alternano davvero bene a quelle soggettive ed emozionali dei personaggi. L'ho vista delinearsi sullo schermo, con la sua crudeltà e la sua putrefazione - sebbene, forse, l'ultima frase riesca ad addolcire un po' questo quadro, dopo sofferenze su sofferenze.
Non c'è attimo in cui i personaggi, per qualsiasi ragione, siano OOC. Forse il lavoro migliore da questo punto di vista è stato quello di Selina, anche perché il turpiloquio che usa si fonde in maniera perfetta con tutto il resto, facendo rimanere il registro e il tenore della storia alti e allo stesso tempo manentendo il personaggio perfettamente in linea con se stesso. Certo, anche gli altri POV mi sono piaciuti, ma ci tenevo a farti menzione di questo. ^^'
In conclusione, si vede sempre tantissimo il cuore che metti in quello che scrivi, quanto tu abbia imparato a sentire tuoi l'ambientazione e i personaggi, quanta cura tu ponga in ciò che scrivi. Solo per questo meriteresti mille e più complimenti; se poi i risultati di un tale lavoro sono ottimi come in questo caso, beh, non rimangono nemmeno poi tante parole ^^
Bravissima, come sempre <3
Un bacione, spero di risentirti presto! ^_^

Recensore Master
20/06/14, ore 10:14
Cap. 1:

È strano leggere una tua storia ispirata direttamente ad alcune scene del film, e mi hai piacevolmente sorpresa. Sei riuscita a captare e descrivere alla perfezione i pensieri di alcuni dei personaggi più significativi dei tre film.
Gordon, che con una descrizione acuta hai dipinto come un vero paladino di Gotham, che non crede tanto in Gotham, e forse nemmeno nei suoi cittadini: crede nei loro cuori, e questo è uno dei tanti motivi per cui lo adoro, e soprattutto adoro come lo ha reso il carissimo Christofer Nolan (e di conseguenza Gary).
Rachel, la più cara amica di Bruce, la persona grazie alla quale lui è quello che è, che gli ha fatto aprire gli occhi quando lui si ostinava a tenerli chiusi e annegare nella sua rabbia "guarda oltre il tuo dolore, Bruce. Questa città marcisce!". La donna che lo ha seguito fin quasi alla fine, ma poi si è tirata indietro, perché lei sa che Bruce non riuscirà mai a staccarsi dalla maschera. Il sorriso di Gotham è l'ultima cosa che ricorderà prima di morire.  Già. E quello di Joker.
Selina, cacchio, come l'hai descritta bene! La sua rabbia nei confronti di una città a cui vorrebbe non dover niente, e invece si ritrova letteralmente invischiata in essa. E la conclusione della parte su di lei è agghiacciante, perché sa di essere rimasta sola ancora una volta.
Alfred. Per caso, il fatto che tu abbia ricominciato a numerare da 0, significa che c'è un nuovo inizio? *.* Perché è quello che ci suggerisce Nolan alla fine. Un nuovo inizio in cui tutti riescono a riscattarsi, in un modo o nell'altro. Una rinascita. E la frase finale su Gotham è il tocco di classe. Effettivamente, alla fine li ha lasciati andare. Ma quanto passerà prima che li richiamerà a sè?

Le tue descrizioni di paesaggi allucinati sono meravigliose, continua così! ^_^

Harley <3

Nuovo recensore
19/06/14, ore 17:20
Cap. 1:

E' sempre un piacere leggere i tuoi racconti. Sia nei fumetti, che nei cartone, che nei film Gotham non mi è mai parsa più vivida di come l'hai saputa descrivere tu. Mi inchino.

Recensore Junior
18/06/14, ore 21:24
Cap. 1:

Ciao, Nocturnia. Ti confesso che non conosco in maniera approfondita la figura di Batman. Ho letto alcuni fumetti, ho visto ogni sua trasposizione cinematografica e ho amato i film di Nolan, ma non posso definirmi una fan di questo complesso “non eroe” e del suo lato oscuro. Ciononostante, non occorre a mio avviso esserlo per poter apprezzare la bellezza di quanto hai scritto. Tu hai la straordinaria capacità di trasformare le città in creature vive, che respirano insieme ai personaggi da te descritti e che hanno una potenza di impatto che lascia stupefatti. I miei più sinceri complimenti, quindi, per questa bellissima visione di Gotham City e un applauso per il parallelismo con Medea. Definirlo perfetto è riduttivo. Bravissima come sempre!

Recensore Junior
18/06/14, ore 15:18
Cap. 1:

La parte riguardante Rachel è quella che mi è piaciuta di più, e l'accenno al pugno di Harvey è la parte di quella parte che mi è piaciuta di più :-).
Poco da dire, quei due odorano di rimpianto da chilometri. Individui decisamente estranei alla logica di Gotham e pertanto ne sono rimasti vittime.

Brava brava brava :-)

Recensore Veterano
18/06/14, ore 00:24
Cap. 1:

Medea ♥♥ già il titolo lo adoro...poi in riferimento a Gotham ancora di più ♥
Bellissima oltre misura *W*

C'è perfino Gordon ♥ è sempre un colpo al cuore quando leggo o vedo la scena nel film in cui scopre che Batman è Bruce ç___ç

Rachel no comment, non merita Bruce u.u

Selina ♥ è stato davvero coinvolgente leggere dei suoi pensieri mentre guardava Batman sacrificarsi per Gotham, a cui ,Bruce, come lei gli ha ricordato non deve più nulla. Tristissimo ma incredibilmente forte e realistico.

Hai inserito molte delle mie citazioni preferite della trilogia ♥♥
*offre cupcakes a forma di pipistrello*

E il fedele Alfred non poteva mancare *-*
Anche questa scena mi commuove terribilmente ç___ç è bellissima!
Non ringrazierò mai abbastanza Nolan per avercela donata ♥

E te perchè riesci a renderla alla perfezione!
Complimenti *W*
Alla prossima :*

Recensore Junior
17/06/14, ore 19:06
Cap. 1:

Alfred. Quando rileggo il finale mi vengono sempre i lacrimoni. Quindi è stato come sedersi in una fontana.
Selina. Molto più reale e umana del solito, si rassegna alle possibilità perdute che Gotham le ha portato via. Bruce è una di quelle, forse l'ultima che poteva avere.
Rachel. Come sempre molto bella e ben caratterizzata. La sua relazione con Bruce, da me sempre snobbata, mi viene rivalutata dalle tue ultime storie. Rappresenta il pezzo di congiunzione tra l'eroe e l'uomo che Bruce era, spazzato via dalla sua morte. Era l'ancora che lasciava a Wayne una speranza e quando muore, Bruce crede di aver perso il suo lato umano. Forse, è lei la vera antagonista di Gotham.
Gordon è il più umano di tutti e qui, tra battutine e il peso della città sulle spalle l'hai descritto più vero che mai.
*scrosci di applausi (e di lacrime della sottoscritta) piovono su Nocturnia*
Nessuno capirà mai Gotham come te, quindi grazie per condividere i tuoi pensieri con noi comuni mortali. *altri applausi, lancio di gelati e cioccolatini*
(Recensione modificata il 17/06/2014 - 07:06 pm)

Recensore Master
17/06/14, ore 14:25
Cap. 1:

È bastato il titolo, con il parallelismo che racchiude, a farmi innamorare di questa storia. Meravigliosa, intensa, dolorosa come soltanto i tuoi racconti sanno essere. È stupenda questa panoramica dei figli di Gotham e delle loro storie, diverse ma legate da un comune denominatore: l'ingombro di una città che non sa accontentarsi, che s'impone e pretende, che logora opprime uccide. Un'entità viva e totalizzante che ogni volta racconti magnificamente, facendone sentire tutto il peso. Dopo questa posso asserirlo con assoluta certezza: Gotham è uno dei tuoi personaggi meglio riusciti.
Complimenti vivissimi. Questa storia graffia e lascia il segno, come tutte quelle in cui svisceri il dentro dei caratteri, i loro pensieri e i loro sentimenti.

*sparge amore e biscotti al cioccolato*

Recensore Junior
17/06/14, ore 12:11
Cap. 1:

Okay,okay,okay.
Con calma.
Ci sono tantissime cose da dire e se inizio senza un ordine preciso, poi finisco col fare un monologo scollegato e insensato (e tutti i progressi fatti ad Arkham vanno a farsi benedire!)
Quindi iniziamo subito dal titolo. Dunque, se c'è una cosa che adoro del frequentare il liceo Classico è che mi dà una grande preparazione e cultura sulla mitologia e la storia. Ecco quindi che il titolo "Medea" acquisisce un significato diverso. Medea era una principessa guerriera che aveva rinunciato a tutto per il suo amato Giasone che, alla fine, aveva preferito una donna molto più ricca e giovane. Così, per vendetta, Medea uccise non solo l'altra, ma anche i propri figli avuti da Giasone. Ecco, quindi, la metafora dei figli di Medea con i figli di Gotham, che,come tu fai bene ad evidenziare ogni volta, ama i suoi figli eppure gode delle loro sofferenze e, perché no, delle loro morti (interiori o esteriori). Ecco perché il parallelismo mi è apparso molto delicato e preciso, quindi applausi per Nocturnia! Pooi, venendo alla trama, confesso subito che questa è una delle mie os preferite, in quanto offre una panoramica più approfondita dei personaggi principali dell'universo Nolaniano. Soprattutto ho trovato quasi buffo l'accostamento della parte di Rachel subito prima di quella di Selina e notiamo la differenza abissale tra le due. Confesso subito che io Rachel la detesto e in gran segreto dico anche di essere stata io a mettere l'esplosivo muhahah (va bene, Neverland, adesso sei anche una mitomane. D'accordo, è tutto apposto.).
Comunque, a me Rachel sa tanto di ragazzina viziata che dalla vita ha avuto tutto (molto più di Bruce e Selina) e che quindi non può comprendere la disperazione dei criminali, la disperazione che porta al tormento e il tormento che porta alla violenza. In effetti, l'impressione che il suo personaggio mi ha dato è di essere una che vuole solo eliminare (anche se senza l'uso della violenza) i criminali, ma non le importa niente di capirli. Ecco perché non capisce appieno nemmeno Bruce. E qui subentra Selina (bitch, please!) che invece è tutto ciò che Rachel disprezza ma tutto ciò in cui Bruce si riconosce. Quindi sì, questi due DEVONO stare insieme. (chi l'ha deciso? Be', io! -Mitomania parte 2)
Infine, una rapida panoramica su tutti gli altri personaggi da te citati: Gordon è un amore, e io lo adoro sempre e comunque (soprattutto ogni volta che zittisce Harvey, eheh!), e poi Alfred... Be', lui resta il massimo della tenerezza e gli hai attribuito tutti i pensieri che gli avevo attribuito io mentre vedevo il film e piangevo.
Quindi, ancora un bacio e a prestissimo!

Recensore Master
17/06/14, ore 11:59
Cap. 1:

Sbrodolo feelings innanzi tutto per il titolo, un richiamo ad una figura che io amo. Sì è un po' strano, ma Medea è una delle figure mitologiche che più apprezzo e quando ho visto la nuova storia è stato un molla tutto e corri a vedere.
Gotham più che una sterile città è un'entità che respira, vive, uccide; è madre matrigna che alla fine trova il coraggio di lasciar andare due dei suoi figli.
Le flash sono tutte scritte in modo impeccabili, intense, davvero coinvolgenti. Forse quella che ho preferito è stata la prima; il punto di vista di Gordon mi interessa molto e il duo Gordon-Batman mi ispira e mi fa un po' sorridere (un sorriso triste, certo).
E poi Alfred, alla fine *______*
Non poteva mancare pigna in culo Rachel, ma per fortuna a calibrare c'è la nostra amata Selina *_____*
Ancora una volta i miei complimenti, hai scritto una storia bellissima e dolorosa <3
*sparge amore e torna a fare quello faceva prima, cioè niente*

Recensore Master
17/06/14, ore 06:59
Cap. 1:

Wow... sono a corto di parole... Hai sempre descritto Gotham in modo stupendo, ma qui ti sei veramente superata. Medea, medea che uccide i propri figli, che li sacrifica al proprio onore e alla propria disperazione, Medea la maga straniera che mescola filtri venefici nel suo calderone, vapori di una città che fuma la propria agonia cercando di trascinarci dentro tutti gli altri. Gotham di metallo e di spazzatura, buia, sporca, cattiva, desolata e desolante, sanguinosa, ma anche inaspettatamente luminosa. Il paragone con Firenze, "persone che vivevano la città e non se ne facevano dominare" la rende ancora più estranea. Ma alla fine, ecco, alla fine "il più grande atto di coraggio di ogni madre: quello di lasciar andare i propri figli". Chiusura semplicemente perfetta. Mi inchino alla tua bravura :).