Davvero bellissima. Premetto che di solito quando vedo che ci sono di mezzo degli OC, di solito non leggo neanche ... Non so perchè, non mi attirano.
Ma questa fanfiction mi ha incuriosita, a partire dal fatto che l'OC in questione sia Salò.

La cosa che mi è piaciuta di più è stata il continuo riferimento ai cibi, in particolar modo a quelli dolci, che spezzano l'atmosfera grigia e tesa dando un senso di insolita piacevolezza, in alcuni casi persino languore. E, tutto questo, ha il suo apice nell'ultima, riuscitissima antitesi: l'amaro della marmellata. Un accostamento che esprime a mio parere in modo perfetto la struttura dell'intera fanfiction e le sensazioni che evoca.
Anche le similitudini sono molto ben riuscite.
Passando alla storia in sè, la trovo molto equilibrata. Il passaggio da una scena all'altra non è per nulla brusco, quasi non si sente e le immagini sembrano smaterializzarsi e materializzarsi davanti agli occhi lentamente, contribuendo al senso di segretezza e mistero dell'intera composizione.
Il finale, invece, è un brusco rivoltamento di tutto quanto è scritto in precedenza.
Non ci sono più dolci, ma solo l'amaro della notte.
Salò, che l'accostamento ai dolci aveva fatto sembrare un personaggio amichevole e positivo, rivela invece il suo lato più duro, quello che, come definito nelle righe precedenti, è come un teschio di gatto. Ed ecco l'inganno, a discapito della forma assunta, da piccolo porcellino da latte, Salò si rivela essere crudele e spietato.
E la sua gioviale domanda, prima di sparare, quasi sembra suggerire che, dopotutto, non è altro che un dolce fantoccio sotto la direzione di Germania, il quale è il suo male, il suo 'teschio spigoloso' dal quale non può e non vuole separarsi.

Ancora complimenti! C:

~ Arisu.