Recensioni per
She will be Loved
di Shakana
Ok… è un po’ difficile iniziare questa recensione senza dire che è la prima dopo praticamente un anno e passa. Mi sono allontanata da EFP per un bel po’, ma questa è una storia che ho avuto modo di leggere, nel tempo, di concludere e di riprendere per più volte e ogni volta, l’effetto è stato devastante. Io non so, cara Shakana, se tu sia consapevole del talento che hai. Questa storia ha tutto quello che un lettore possa desiderare, ma non soltanto: ha quel realismo che la rende vera come fosse una storia di cronaca scabrosa. Il tutto, scritto magistralmente e con un’attenzione alla psicologia dei personaggi che, credimi, non è da tutti. Penso che sia superfluo dirti quanto io abbia amato questa tua storia, ma sul serio, è stata un’avventura su tutti i fronti. Non mi emozionavo così da tanto e, nonostante alla fine, abbia prevalso la tragedia (devo dirtelo: alla disillusione di Oliver, alla sconfitta di Jenna, pensavo che non ci sarebbe stato peggio… e invece, il finale ha dato il colpo di grazia), proprio il realismo della narrazione mi ha permesso di comprendere e realizzare a fondo quanto la vita sia ingiusta. Ho notato un dettaglio, man mano che i capitoli scorrevano: Alexa, forte e spregiudicata nella sua voce narrante, a poco a poco si è fatta da parte. Nel rivelare la sua vera natura ferita, anche la sua voce è scomparsa, quasi come se stesse preparando tutto per quello che le sarebbe accaduto. Eppure, non c’è nessuno che si salvi: tutti, da Michael a Oliver, da Alexa a Jenna, da John, Hannah, il povero Ben, David… mio Dio, c’è una discesa nel degrado psicologico che è straordinaria per la tua capacità di introspezione e di trattazione. Decisamente, non sono argomenti semplici di cui scrivere e, non ti nascondo che in alcuni momenti (gli abusi di Michael, la mercificazione che una Alexa morta dentro fa del suo corpo, urlando, in realtà, il suo disagio, il suicidio di un Ben roso dai sensi di colpa, Jenna che diventa come sua madre, incapace ormai di reagire al suo aguzzino… fino ad arrivare al suicidio di Alexa, tanto per dirne qualcuno) ho provato fastidio e disturbo. E mi sono emozionata nel leggere del passato, quando tutto era più facile. Ho adorato il modo di amalgamare le due dimensioni temporali: restituiscono l’idea di come il tempo, le esperienze di vita, le compagnie, possano decidere quel che ne sarà della tua intera esistenza. E i rapporti tra i personaggi… cosa dirti: chapeau, perché hai delineato delle storie disfunzionali senza mai perdere coerenza o attinenza con il reale. Inutile dirti che, anche a distanza di tanto tempo, non possa far altro che confermare quelle che erano le mie impressioni iniziali su Michael. Dietro tutta quella perfezione, per usare le parole di Jenna, c’è qualcuno di danneggiato e problematico tanto quanto Alexa. E’ un narcisista, abusatore, un ragno che ha tessuto bene la sua tela e che ha distrutto le vite di Jenna, di Alexa, di Ben e di Oliver. Non ho mai avuto simpatia per lui, ma quando pensavo non potesse andar peggio… caspita: non finisce mai di sorprendere. E poco vale il fatto che probabilmente avrebbe bisogno di andare in terapia, perché è marcio dentro, ma nonostante tutto, è consapevole di come vada la società e sa che non c’è nulla che possa fermarlo, a cominciare dalla stessa Jenna. Ho adorato il capovolgimento di prospettiva tra lei e Alexa da ragazze e nel presente della storia. Jenna, dal passato difficile, che cerca di sfuggire al destino di sua madre… e infine si ritrova prigioniera in una gabbia dorata. Si rende conto tardi della realtà delle cose, ma non ha il coraggio di venirne fuori. Alla fine, è debole, sottomessa, vittima di un uomo che l’ha distrutta dentro e che l’ha “incastrata”, in un certo senso, con un figlio che non vuole. Eppure, chissà, magari quel bambino potrebbe darle la forza di reagire, un giorno. Oppure potrebbe diventare come lei, diventata, negli anni, una fragile bambola di porcellana. Eppure, paradossalmente, credo sia il personaggio che ho maggiormente amato. Perché nonostante tutto, non si arrende, almeno finché gli eventi non precipitano. Jenna ci prova e ci riprova: vuole bene, combatte per Alexa, la odia e si odia… eppure, alla fine, si rende conto della verità… ed è troppo tardi. D’altronde, quante volte arriviamo al rotto della cuffia o tocchiamo il fondo senza riuscire a risalire? E Jenna ora è sul fondo… Poi Oliver, l’ago della bilancia. Inutile dirti che è lui il mio personaggio maschile preferito (oltretutto, considerando che ha l’aspetto di Chace Crawford…). I suoi tormenti sono stati praticamente lo specchio di chi legge, probabilmente, perché alla fine, è lui che arriva alla verità e lo fa precipitando a sua volta in quella spirale distruttiva in cui la stessa Alexa è precipitata. Oliver, tra tutti, è quello forse più umano, nel senso psicologico del termine, perché le vive TUTTE. Le sue emozioni sono così lampanti da non mettere in alcun dubbio le sue intenzioni (al contrario di tutti gli altri): è schietto, innamorato, disperato, disilluso, spaventato, rabbioso, sconvolto. Ed è animato da un senso di giustizia che credo vada ben oltre la sua professione: non so se dipenda dal suo passato, dall’essere stato oggetto di bullismo prima dal padre e poi dai pari, senza contare Michael, ma credo che la sua sensibilità e il suo desiderio di ristabilire l’onore di Alexa a costo di spaccare la testa a suo cognato e distruggere la sua famiglia, vadano oltre i sentimenti per Alexa. Oliver è così: è uno giusto, è un uomo che è pronto a tutto pur di proteggere gli innocenti. E questa cosa mi fa impazzire (Oliver, sweetheart… se passi da queste parti, mi offro per consolarti ç_ç). E arriviamo infine ad Alexa… aaaah, Alexa… posso definirla un’antieroina? Fino all’ultimo sfuggente… eppure l’avevo sempre immaginato che ci fosse altro. Non mi aspettavo un tale livello di invischiamento, questo sì e scoprire del bambino è stato veramente la ciliegina sulla torta, ma, in fondo, distrutta com’era, la più fragile di tutti, era quella che più di chiunque desiderava salvare quell’amica a cui teneva da una vita. E, quando non ci è riuscita, quando anche Jenna è stata persa… ormai non aveva più nulla. L’ultima notte con Oliver e il giorno dopo mi avevano fatto sperare, non te lo nascondo. Io speravo e desideravo che ci fosse un lieto fine. Forse, per lei la morte lo rappresentava. Libera dallo stigma, da quel mondo che l’aveva additata, da quella società che la vedeva come una poco di buono… libera da un giogo che l’aveva distrutta già da sette anni. Il suo sorriso freddo, credo sia la cosa di lei che più rimane impressa… non c’è anima in questa giovane donna, non c’è mai stata… Alexa, credo che fosse morta quella notte, con l’innocenza di una ragazza che si era fidata di un balordo e da lui e dai suoi amici era stata tradita. Quella ribellione, l’essersi allontanata dagli affetti ed essersi data a una vita di sregolatezza, volgarità e depravazione, mi è sempre sembrato più un modo per cercare di sentirsi nuovamente viva. Come se quello fosse l’unico modo, per lei, per dire di esserci ancora. Salvo poi rendersi conto che quella vita avrebbe potuto averla accanto a Oliver. E probabilmente, mi chiedo se questa realizzazione non l’abbia shockata più di quanto si aspettasse. Alexa alla fine era la più fragile delle due. Jenna, nel suo dolore e nella sua disperazione, non ha mai pensato di prendere un rasoio e tagliarsi le vene. Alexa invece ha dato voce ad entrambi, ma le sue ferite erano troppo profonde e l’amore di Oliver troppo grande: quindi se n’è andata all’opposto di com’è arrivata. Un gioco di estremi, Alexa, arrivata in pompa magna e andatasene in silenzio, off screen, senza voce ai suoi reali pensieri… ed è questo che mi fa arrovellare ancor di più il cervello e che rende straordinaria questa storia. Lascia un forte senso di mancanza, di sospeso, di non detto. L’assenza del punto di vista di Alexa fa sì che la sua morte rimanga nei pensieri di chi ha letto di lei (e, ovviamente, di chi l’ha conosciuta) e chiede di più. Penso che questo sia bellissimo. Nella tragedia, torno a dire, ci sono tutti i sentimenti più umani che emergono. E… alla fine, diventa tutto una metafora della vita. Da un giorno all’altro, senza motivo apparente, non ci siamo più. E chi resta è segnato per sempre. Mia cara Shakana, voglio dirti soltanto un’ultima cosa: non considero questa recensione una recensione in sospeso… ma in un certo senso lo è, perché storie così potenti, tanto da colpirti e farti riflettere e, aggiungo, farti venire voglia di rileggerle altre e altre volte e ogni volta, con lo stesso effetto, sono quelle storie che ti rimangono dentro e che meritano un confronto. Per cui, ti ringrazio per aver scritto una storia così appassionante nel suo dramma e, ovviamente, impeccabile dall’inizio alla fine. Ho soltanto un appunto finale: è incompiuta e so, per esperienza, quanto sia difficile riprendere storie interrotte o che, per qualche ragione, sono forse così emotivamente forti e stressanti da svuotarti mentalmente. Ma ti prego, se un domani dovessi sentire il bisogno di scrivere ancora di loro, di dare un futuro a Jenna e di dare giustizia ad Alexa (almeno lo spero), pensaci… sappi che mi avrai come prima lettrice. |
Hellooo! Sono di nuovo qui a proseguire la storia e a pensare che gli unici esseri umani abbastanza decenti a questo punto della vicenda siano Oliver e Jenna ahahahah. |
Ciao cara, eccomi qui a proseguire **: è diventato un bell'appuntamento, questo ♥ |
Il sunto di questa recensione potrebbe tranquillamente essere "Povero Oliver!" |
Ma buongiorno cara, eccomi di ritorno dai tuoi bimbi. Uuuuh, questo capitolo è veramente intrigante, ho apprezzato assai l'introduzione del personaggio di Oliver (e approvo tantissimo il suo prestavolto, MAMMA MIA.) |
Sciauuuu cara, eccomi di ritorno da Jenna e Alexa: sigh, temevo che quest'ultima non avrebbe esitato a mettere in atto qualche manovra subdola e difatti così è stato çç. Da prima, sapendo quanto debba contare la sua opinione per Jenna, si diverte a sgretolare le sue certezze verso l'abito da sposa, facendo la bastion contraria giusto per. Poi, e qui era la parte che temevo di più, la circuisce per farla uscire con lei e approfittarsene. Per fortuna non è arrivata al punto da farla stuprare davvero da quei due energumeni çç, giuro che il timore ce l'ho avuto davvero çç. Accidenti sembra davvero senza scrupoli, Alexa, e mi spiace davvero molto vederla così, considerando quanto erano amiche da piccole. Ora attendo con trepidazione le sue prossime mosse \O/ non vedo l'ora di proseguire! |
Carissima, ciaooo, finalmente ho di nuovo due secondi per tornare da questa storia, che mi incuriosisce sempre di più, capitolo dopo capitolo. |
Ciao Shakana :D |
Buongiorno cara, eccomi qui con immenso piacere a cotninuare la lettura di questa storia di cui sono innamorata. No, vabbè, io arrivata a sto punto non ci sto capendo più niente, e so che lo sai, perché giuro, ,a giuro, tramite questo POV di Oliver ero sicura al mille per cento di essere arrivata alla riflessione più concreta che potevo tirare fuori da tutto ciò che ho colto nella storia. Dal fare l’amore invece del semplice scopare, da quei sorrisini, da Alexa che tira via la maschera con Oliver, la colazione, il suo essere più semplice, il farlo entrare in casa e non andarsene… insomma, giuro, stavolta ci ho creduto davvero e non solo io, ma devo ricordare che lui è innamorato di lei, e lei ha dei trascorsi molto bui che l’hanno portata a seguire una strada non proprio consona a una vita felice. |
Buongiorno cara, che piacere essere qui da te! Dopo tutto quello che ho letto in questi capitoli, mi fa male leggere il primo pezzo, parole frutto di un’amicizia profonda, sincera, spensierata, giovane. Ecco, il problema è che erano giovani, e ancora non avevano capito molto della vita, forse è proprio per quello che non erano in grado di formulare nella mente un futuro autonomo. Ingenue, mi vien da dire, in senso positivo, ma ingenue. |
Cavoli 😬 |
Buongiorno cara! Oea che sono in pari con la tua raccolta, ho deciso di riprendere con questa long che è sempre più intrigante e particolarmente complessa. Ahhh Oliver Oliver, sai di essere il mio personaggio preferito ed esordisci così, in un flashback dove si capisce che qualcosa si è definitivamente rotto – sì, definitivamente, nonostante si tratti semplicemente di adolescenti, non ritornerà mai tutto come prima. |
Ciao! |
Buongiorno Shakana…. Non mi ero scordata dello scambio, ma è stata una settimana impegnativa. |
Buonasera cara, che piacere essere qui nuovamente! Mi spiace così tanto essere arrivata in ritardo, ma credimi, è stato ed è tuttora un periodo particolarmente difficile… comunque sto ricavando del momento per le letture durante le giornate, e queste aiutano molto. |