Recensioni per
Ricordati di guardare il tramonto.
di misslittlesun95

Questa storia ha ottenuto 85 recensioni.
Positive : 84
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
14/01/18, ore 19:06
Cap. 13:

Ciao cara, rieccomi.
Questo capitolo è scritto molto bene, l'intimità di un padre e sua figlia, il ritornare a vecchi e affettuosi gesti, pensieri, tante parole, la speranza di alleviare la pesantezza nel cuore... c'è davvero tanto, tanto sentimento.
E poi tanta sofferenza, si taglia col coltello. Hai saputo fare in modo che il lettore si affezionasse alla protagonista, raccontandocela per ben tredici capitoli. Claudia sembra avere la certezza di morire - e questo mi ha fatto tristezza perché ormai sono affezionata a lei - ma si sforza a dire il contrario, parlare di una sua futura guarigione per ovvi motivi.
Chissà se ci crede davvero e chissà che destino le riserverai.
I capitoli che verranno adesso in teoria dovranno essere i più duri, ma chi mi ha spezzato davvero il cuore è il signor Oreste, soprattutto quando hai accennato al fatto che l'ha cresciuta da solo. Perdere tutte le persone più prossime deve essere straziante, pover'uomo.
Il personaggio è così cortese da suscitarmi una tenerezza che neanche immagini, come fosse vero, reale.
Arrivata a questo punto mi sembra di conoscerli un po' tutti, ho in testa le loro fattezze e forse anche per il fatto che citi luoghi a me vicini e che ho vissuto, forse anche per questo è come se li conoscessi.
Spero davvero nel lieto fine.
Bellissimo capitolo, intenso ed emozionante. Adoro la lentezza con la quale scrivi: nonostante la questione sia tremenda e difficile da trattare, riesci a non perdere la calma e a narrare gli eventi con lo stesso ritmo. Non noto esitazioni o ripensamenti, contraddizioni e cose strane, la trama è fluida, la lettura scorrevole anche se dettagliata, mi piace.
Alla prossima.

- A.

Recensore Master
13/01/18, ore 20:08
Cap. 12:

Ciao, rieccomi qui!
Ogni tanto riesco a passare e leggere, sai che lascio un recensione ad ogni capitolo, quindi...
Il passaggio dalla vecchia vita alla nuova è molto lento e capisco in parte che Claudia non voglia dare subito la notizia per via delle elezioni, ma forse non è solo per quello: personalmente mi da l'impressione che non voglia accettare la questione, il che è comprensibile.
Innanzitutto non è facile accettare una cosa del genere con una famiglia sulle spalle: quando è la madre a mancare da casa si sente di più, c'è poco da fare. Abbiamo ancora un ruolo predominante nella gestione della vita domestica, quindi è naturale che lei se ne preoccupi.
Inoltre c'è il bambino, che alla sua età ha ancora un legame molto forte con la mamma, considerato anche che il maschio in genere è più attaccato alla madre che al padre.
Considero inoltre il fatto che ritardare la dichiarazione e il conseguente ritiro significa allungare il brodo della sua vita normale: una volta detta la verità non ci saranno alternative e comincerà un andirivieni tra ospedali, controlli e quant'altro.
Per questo considero comprensibile tutte le mosse di Claudia, nonostante questo allunghi di molto i capitoli e la storia.
Ho notato qualche errore qua e la, sono sicura del fatto che siano solamente dati dalla fretta: il capitolo è lungo, giustamente possono scappare delle sviste.
Sono curiosa di sapere come inizierà a gestire la sua vita Claudia una volta ritiratasi dalla politica.
Bello il confronto. Non so perché ma il giornalista mi ricordava Vespa o Santoro. Forse più quest'ultimo visto che si mette in mezzo nelle discussioni, ma se dovessi pensare a una donna penserei alla giornalista che conduce Tagadà su La7, di cui ignoro il nome, ahimè!
Bene, credo d'aver detto tutto.
Ti auguro un buon weekend!

- A.

Recensore Master
22/01/17, ore 18:06
Cap. 11:

Ciao cara, eccomi qua.
Il cambiamento radicale nella vita di Claudia mi pare sia già avvenuto.
Certo, lei continua a voler mandare avanti la sua vita normalmente il più a lungo possibile, com'è giusto che sia, ma il fatto di essere andata a ripescare vecchie amicizie che forse - forse? - aveva trascurato un po' per via del lavoro com'era successo - ahimé - al figlio, è già un importante passo verso il cambiamento.
La scoperta della malattia ha fatto emergere aspetti della sua vita che aveva messo un po' da parte, come inevitabilmente accade a tutti oggigiorno quando si ha un lavoro full time che impegna tutto il giorno - ancor peggio quando si è dei professionisti, lo vedo con gli Avvocati che vengono in Tribunale e spesso accennano a quant'è difficile ritagliarsi degli spazi per la famiglia.
Ora questo capitolo è molto umano, soprattutto per quanto riguarda la spiegazione della malattia al bambino. Personalmente mi ha fatto riflettere a quanto noi adulti tendiamo a complicare ulteriormente situazioni più o meno difficili.
Certo, sarebbe meglio non doverle affrontare, ma a volte non c'è scelta e il fatto di doverlo comunicare ad altri ci fa cadere nel panico.
Parlo soprattutto dai trent'anni in poi: le relazioni umane diventano più difficili. Ognuno è preso dai suoi impegni, le preoccupazioni primarie sono il lavoro su tutti e le varie scadenze subito dopo.
Tutto il resto diventa superfluo, se ne può fare a meno, e quando ci rendiamo conto che conduciamo tutti uno stile di vita sbagliato e volto allo sfruttamento di noi stessi, all'assoggettamento a regole sociali imposte coattivamente, è sempre troppo tardi.
Scattano dubbi, domande. Avrò fatto bene? Se avessi fatto così, se avessi detto colà, se invece avessi scelto...
Si rischia di vivere di rimpianti e rimorsi, ma le regole imposte non danno scelta, di nuovo.
L'unica cosa che si può fare è alzare la testa e andare contro, cercando di trovare un compromesso per far vale noi, la nostra personalità e i nostri valori, come faticosamente sta cercando di fare Claudia.
Quasi sempre nella realtà non ci si riesce, purtroppo, però leggere una reazione composta e a suo modo "ottimista" come la sua: fa riflettere.
Alla prossima.

- A.

Recensore Master
18/01/17, ore 17:41
Cap. 10:

Ciao, cara, rieccomi qua.
Questo capitolo è stato molto duro, ma te l'hai affrontato con delicatezza e distacco, permettendo così di creare uno stile non troppo melenso e vittimistico: Claudia resta pur sempre una donna forte e si commuove solo riflettendo su come il piccolo Guido possa prendere la sua malattia.
Da vera madre, non è preoccupata per se stessa, ma per il bambino. Ammirevole!
C'è un particolare sul quale ho riflettuto solo ora, e cioè il fatto che, mentre indichi i giovani chiamandoli per nome, al padre della protagonista aggiungi sempre "signor" prima del nome.
Questo mi fa pensare a una cosa molto bella, una sorta di rispetto da parte tua per le persone più anziane, e mi dà anche la parvenza di stare leggendo una di quelle vecchie fiabe scritte nei libri di decenni fa. Dona alla storia una sorta di atmosfera onirica ai miei occhi, aiutata anche alla delicatezza di cui ti parlavo anche nelle altre recensioni con la quale tratti il tema, non scadendo nel sentimentalismo becero.
Mi domando: essendo Claudia un personaggio pubblico, quasi sicuramente la sua malattia balzerà agli onori delle cronache, visto anche il periodo di elezioni.
Chissà se l'opinione pubblica verrà a sapere? E come affronterà la cosa?
I media non sono esattamente maestri di modi, anzi, cacciano spesso la loro bestialità di fronte a uno scoop.
Alla prossima ^^

- A.

Recensore Master
07/01/17, ore 20:39
Cap. 9:

Sia l'inizio che la fine del capitolo sono forti e tutte e due recano la stessa notizia, il che fa sì che il lettore non possa rilassarsi neanche mezza riga.
Personalmente il momento culminante è stato pensare che il cancro è sicuramente meglio averlo che assisterlo, e leggerlo esattamente un secondo dopo scritto nella storia.
Ma forse, in realtà non c'è una soluzione migliore.
Cosa bisogna dire di un capitolo così doloroso?
Ho trovato straziante il momento in cui lei compra dei foulard perché sa che diverrà calva. La consapevolezza di questa donna non frantuma comunque la sua compostezza, e la sua reazione è ammirevole, ma quanto durerà?
Crollerà mai?
Anch'io ho pensato alle conseguenze che si abbatteranno sulla famiglia, ma sopratutto, come dirlo al bambino? Questo sì che è un dilemma e sono molto curiosa di vedere come tu abbia affrontato la questione.
Toccante anche il momento in cui vede le mamme coi propri bimbi. Molto, molto triste.
Bene, appena potrò, avanzerò ^^
Bel lavoro, mi piace come tratti lentamente la questione. Sarebbe molto più facile procedere a grandi passi, ma tu ci comunichi ogni stato d'animo della protagonista, e questo mi piace molto.
A presto.

- A.

Recensore Master
07/01/17, ore 19:57

Il fatto che Claudia abbia ignorato per così tanto tempo il problema, mi aveva quasi fatto dimenticare che lei per prima fosse un medico, e di conseguenza sapeva benissimo cosa fossero quei sintomi, a cosa ricondurli.
Fa strano vedere che un medico si affidi a un suo collega per ricevere cure e assistenza, ma d'altra parte è così che funziona.
Il tatto usato dal suo amico è quasi incredibile, poiché oggi molti dottori tendono ad essere quasi brutali quando ti danno informazioni, diagnosi e quant'altro, il che va ricollegato al fatto che eseguano ogni giorno la professione, ormai sono abituati.
Ma spesso dimenticano che i pazienti non hanno il pelo sullo stomaco.
Per tutto il racconto letto finora ho notato che nei confronti della protagonista viene usata sempre molta cortesia, il che mi pare un po' irreale, però c'è anche da dire che ha sempre avuto a che fare con persone amiche, quindi ci sta.
La sua paura per il responso è più che comprensibile, ma non so se la sua calma apparente verrà sfaldata dai risultati delle analisi.
Certo è che ora si trova in un limbo dal quale è difficile uscire, quei momenti in cui sei in ansia per qualcosa e non sai bene come agire, semplicemente perché non puoi far nulla, devi solo attendere e dipendi un po' dagli altri.
Sono curiosa di leggere il prossimo capitolo, questi due per me sono stati un po' di transizione: la sua vita è iniziata a cambiare, lei ha dovuto guardare in faccia la realtà e immagino che questo sia solo l'inizio.
Quindi, proseguo.

- A.

Recensore Master
07/01/17, ore 19:24
Cap. 7:

E così, dopo una giornata passata a riflettere in solitudine, Claudia ha preso coscienza delle sue sensazioni ed ha voluto chiamare il medico.
A questo punto significa che già se lo sentiva.
Questo capitolo è stato un ritorno al passato che ci ha aiutato a conoscere ancora meglio la protagonista, il difficile rapporto con la madre, la sua considerazione negativa di lei - inevitabile.
Quasi mi sorprende che dopo 7 capitoli ancora stiamo conoscendo il personaggio.
In realtà non ho molto da dire sul capitolo: lei è stata molto riflessiva, le serviva questa pausa probabilmente per pensare e prendere il coraggio per fare quella chiamata.
Ma voglio andare avanti.
A presto.

- A.

Recensore Master
07/01/17, ore 11:50
Cap. 6:

Ciao cara e buon anno ^^
Inizio riprendendo da questo capitolo, che credo segni una svolta nella storia.
Mi ha ricordato parecchio un episodio avvenuto anni fa, quando un mio ex - il primo fidanzatino più serio - morì annegando a Ostia.
Erano passati anni e non ci frequentavamo più da tempo, me lo dissero dopo qualche mese ma la notizia mi devastò. Era come se avessero cancellato quel periodo della mia vita passato con lui... non so cos'altro aggiungere, fu un periodo molto difficile da superare.
Quindi capisco molto bene lo stato d'animo di Claudia, il suo volersi isolare ma al tempo stesso fare qualcosa per distrarsi. Ci si ritrova come in un limbo, ti senti tirare da una parte ma vorresti andare dall'altra, vai avanti col freno a mano tirato, fai due passi avanti e tre indietro... tremendo.
Entrando più nel merito del capitolo in sé, mi è piaciuto come in poche parole hai reso l'idea del menefreghismo generale, quello che ti porta a dire "Poverino" per poi tornare alla vita di tutti i giorni, come se non fosse accaduto nulla. Le convenzioni sociali questo sono, delle maschere. Sai di dover spendere qualche secondo in memoria del defunto, ma alla fine poco te ne frega. La spontaneità è un'altra cosa.
Come il classico "condoglianze". Io non ne faccio mai, preferisco abbracciare una persona, ma si usa dire la stessa parola come un disco rotto, come se possa davvero essere di conforto.
Alla fine del capitolo sembra quasi che lo stress emotivo si rifletta sul fisico, provocandole dolori in parti del corpo particolari.
Molta gente si ammala d'ansia, quindi trovo questo passaggio molto significativo, considerato anche il fatto che, non appena lei si ferma vengono fuori questi fastidi. Il che significa che il suo continuo muoversi e tenersi occupata è la sua valvola di sfogo, quindi ci aiuta anche a conoscere meglio questa protagonista.
Mi è piaciuto molto questo capitolo, l'ho trovato carico di sentimento nei suoi gesti nonostante fosse povero di dialoghi, il che a mio avviso ci sta bene poiché riflette quella desolazione che solo la morte lascia, l'inevitabilità di dover andare avanti perché comunque la vita continua, sommata a quel senso di pesante solitudine mista a malinconia che si ha nella testa.
A presto!

- A.

Recensore Master
21/11/16, ore 22:25
Cap. 5:

Buonasera cara, rieccomi qua.
Questo capitolo è cortissimo, mi sono persa qualcosa?
Chissà se ci sarà uno stacco tra questo capitolo e il successivo, nel senso chissà se questo evento cambierà la vita della protagonista in modo irreparabile. Sicuramente adesso tutto andrà a scatafascio perché, come recita il detto, piove sempre sul bagnato.
Noto una metafora tra il tramonto su Piazza Castello - posto che amo - e la fine di una parte della sua vita tutto sommato serena, anche se molto occupata. Comunque Claudia non è una donna che si fa prendere dall'ansia e dall'agitazione, sembra un personaggio tutto d'un pezzo, ma sono sicura che adesso cambierà tutto e si entrerà nel vivo della storia.
Sicuramente i suoi valori cambieranno, è inevitabile quando accadono certe cose, si riflette di più sui sentimenti e sulle cose che nella vita contano davvero.
Ti ho detto che adoro Torino? Ci sono stata un weekend in marzo e l'ho adorata. Ho soggiornato in Piazza Castello e vorrei tanto tornarci anche da sola, non sarebbe male. Leggere della Mole Antonelliana - facemmo solo venti minuti di fila - e del museo del cinema mi ha fatto tornare alla mente dei bei ricordi di quei pochi giorni.
Adoro Torino.
Un abbraccio grande

- A.

Recensore Master
21/11/16, ore 00:23
Cap. 4:

Ciao, sono tornata dopo praticamente un annetto.
Non ho mai dimenticato la tua storia, ho solo atteso di sentirmi emotivamente meglio, anche se il fisico non mi segue, ma che vuoi, c'est la vie.
Questo capitolo mi è piaciuto perché incarna un grosso problema di tutta la società: il tempo.
La vita è diventata così frenetica, i bisogni sono aumentati a tal punto da privarci anche del tempo da trascorrere coi nostri cari.
Tanto che la protagonista non ha mai la possibilità di guardare sul suo tablet cosa potrebbe avere.
Il che fornisce anche un'ottimo escamotage alla stessa, che così ha la possibilità di sfuggire alla realtà con una marea di scuse sempre nuove e che poco dipendono da lei: la cena giapponese, i luoghi comuni, la bozza del discorso...
Questa sua piccola codardia - passami il termine - si riflette in notturna, quando ha praticamente tutto il tempo del mondo in cui si rilassa.
Potrebbe effettuare la sua ricerca, ma non lo fa, continuando a rimandare.
Ma la sua parte razionale non riesce comunque a dominare un'ansia inconscia che, a quanto pare cresce con il rilassarsi. Personalmente quando ho delle preoccupazioni che mi porto dietro per giorni, mi prendono crisi di panico notturne, o comunque sto molto male proprio durante la notte. Credo che sia per il fatto che il fisico è rilassato, la mente non ha pensieri, quindi vengono a galla tutte le cose che durante la giornata si è cercato di nascondere dando ad altre apparentemente più importanti la priorità.
Ebbene, è stato proprio il realismo che mi è piaciuto di questo capitolo.
L'altra nota dolente è proprio quella di cui sopra, il togliere tempo ai propri cari. Se - come credo - si scoprirà che Claudia sia affetta da un brutto male, si affacceranno alla sua mente sicuramente molto rimproveri su come il suo lavoro l'abbia sommersa, facendole godere della sua famiglia molto meno di ciò che avrebbe voluto.
è una piccola sfumatura che si è già notata quando le è stato chiesto del bambino, senza contare che egli è sempre presente nella sua mente. Tutto ciò è naturale e denota molta umanità nel personaggio. Non so quanti autori della tua età possano far caso a quest'aspetto, forse a te viene naturale perché vivi lontana da casa, ma personalmente non ho mai considerato la famiglia dei miei protagonisti - a parte in un solo racconto, ma anche lì non erano molto presenti nei pensieri, anzi. -, di conseguenza apprezzo molto questo aspetto della protagonista.
Bene, dopo averti scritto un papiro posso anche salutarti al prossimo capitolo.
Spero di essere più costante con le letture.
Alla prossima

- A.

Recensore Junior
03/12/15, ore 15:36
Cap. 1:

Allooora inizio con il recensirti questo capitolo per darti un po' di consigli. Ovviamente tu scrivi da più tempo di me e io non sono affatto esperta, quindi i miei sono più consigli da lettrice che da scrittrice.
La cosa che più si nota è che tendi a descrivere una serie molto lunga di avvenimenti in modo puramente descrittivo, mettendo qua e là magari i pensieri di Claudia ma senza approfondirli bene. I fatti sono raccontati ma chi legge magari non riesce ad entrare nella storia. Se tutti i fatti del primo capitolo appartengono al passato, e da qui in poi racconti il presente allora secondo me è meglio scegliere di iniziare con il presente e poi far capire il passato tramite i dialoghi oppure inserire dei flashback (è quello che faccio io). Il lettore deve chiedersi: perché Claudia fa questo? Perché Claudia è comunista? E nei flashback quello che dovresti fare è descrivere solo i momenti più importanti (ad esempio quando legge il Manifesto) dal punto di vista della protagonista (secondo me è ancora più bello mettere tutto in prima persona) mettendo magari più dialoghi che servono a movimentare un po' la narrazione.
Invece, nei momenti finali dove fai le frasi brevi e spezzettate (è una cosa figha, la faccio pure io XD) dovresti secondo me spezzettarle ancora di più mettendo un distacco tra le frasi lasciando le righe vuote.
Ora non so come saranno gli altri capitoli, ma se lasci sempre un alone di mistero e delle cose che dovranno essere svelate dopo, il lettore sarà più invogliato a leggere.
La trama è sicuramente bella, ma un buon intreccio può fare la differenza!
Ciao Franci :*

Recensore Master
10/09/15, ore 12:36
Cap. 3:

Buongiorno ^^
Mi aspettavo che in questo capitolo venisse svelato il tutto, invece ci hai dato solo qualche piccolo indizione sul malessere di Claudia, senza svelarci di cosa si tratta esattamente e di quanto è pericoloso.
Mi piace questo tipo di gestire la storia, la curiosità cresce sempre di più.
Gli altri attorno a lei sembrano essersi accorti che qualcosa non vada, ma Claudia è testarda e ancora va avanti. Fosse per lei non si farebbe mai curare, ne deduco che verrà praticamente trascinata a fare qualche controllo. Sbaglio? Argh, non devo chiederlo, non voglio saperlo altrimenti spoilero e mi rovino tutto ^^
Ho notato giusto qualche errore di battitura qua e la, nulla d'importante ma, se vuoi correggerli, ti consiglio una rilettura attenta perché so bene che molti piccoli infidi errori sfuggono all'occhio, specialmente quando i capitoli sono lunghi ^^ Ah, come ti capisco! Anch'io mi ritrovo certi errori scemi che mi mordo le mani fino alle spalle.
Comunque mi è piaciuto il capitolo, trovo che il ritmo sia quello giusto finora.
Un abbraccio e buona giornata.

- A.

Recensore Master
05/09/15, ore 10:30
Cap. 2:

Ciao, sono tornata! ^^
Mi fa piacere notare che questo capitolo abbia così tante recensioni: te le meriti.
è una bella storia, realistica - cosa non facile - e dai toni tranquilli.
Sembrerebbe che Claudia abbia avuto tutto dalla vita, ma quella stanchezza a fine giornata e quel bozzo dietro al collo scommetto che le guasteranno la festa, vero? Credo che la storia si farà molto, molto interessante.
Mi piace questa cosa perché è, in parte, simile al mio modo di scrivere: hai accostato due situazioni totalmente diverse. Una persona che ha avuto tutto dalla vita che si trova a combattere un problema di cui si parla più che altro tra persone comuni. Ammesso che sia quello, eh! ^^'
Sicuramente sarà qualcosa che le darà filo da torcere, e le vite dei nostri politici a noi sembrano così dorate e perfette che mai normalmente pensiamo che - purtroppo - anche loro sono esseri umani.
Bellissima la descrizione del susseguirsi dei governi, l'accostamento tra gli italiani e coloro che non cambiano mai idea mi ha fatta sghignazzare non poco :p
Complimenti, mi è piaciuto molto e apprezzo che tu scriva in questo modo. è molto bello ^^
A presto! :*

- A.

Recensore Master
21/08/15, ore 01:41
Cap. 1:

Ciao ^^
Ultimamente riesco sempre a passare a notte fonda, forse perché tutti dormono e nessuno fa casino. Riesco a concentrarmi meglio, da qui il perché del mio ritardo.
Non ho molte parole per questo capitolo. WOW.
Claudia è descritta nei minimi dettagli, a parte quelli fisici - non necessari -. Credo di non aver mai letto una descrizione così precisa di un personaggio. Quante pagine word ti son venute fuori? Una decina?
Mi piace questo primo capitolo, mi è piaciuto davvero.
Purtroppo io e la politica siamo due cose distinte, molto per via dei legislatori, poi per ovvi motivi populistici che, purtroppo, esistono. Ma, c'è un ma, una cosa ho notato: gente giovane nei partiti. Magari!
Inizio a domandarmi di cosa tratterà la storia: l'ascesa politica di Claudia? Se così fosse, sarebbe interessante.
I toni sono molto pacati e discorsivi, c'è una fluidità molto piacevole, nonostante il testo sia molto lungo. Non mi pare d'aver trovato errori, a parte tre cosine di battitura, che purtroppo ho perso per strada - chiedo venia! -.
Il rapporto con Oscar che termina così bruscamente ha la parvenza del simbolismo: lasciare il vecchio per il nuovo. Credo sia una bellissima immagine, anche se molto triste, specie se abbinata al tramonto, durante il quale finisce una giornata e attendiamo la prossima, un nuovo inizio.
L'idealismo di Claudia è davvero ammirevole - fossero tutti così... -, lei sembra vivere in un mondo tutto suo, dotato del famoso giustizialismo che, purtroppo non esiste da nessuna parte, anche dove dovrebbe essere il fondamento dell'ordinamento giuridico. Ma lascio stare, che è meglio.
Mi è piaciuto molto e credo che inserirò la storia tra le seguite ^^
Alla prossima.

- A.

Recensore Junior
27/07/15, ore 19:44
Cap. 1:

Ciao, sono qui per lo scambio :)
Inizio con il farti i miei più vivi complimenti scrivi davvero benissimo.
Il tuo modo di scrivere è molto scorrevole, fluido e chiarissimo nemmeno per niente si vede che il capitolo è un bel malloppetto.
Purtroppo questa storia diciamo è fuori dal mio genere ma ti ripeto scrivi davvero benissimo, forse qui su efp non avevo mai letto qualcosa di cosi fatto bene.
Ciao ciao.
E' stato un piacere leggere.

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