Ok. Ok.
Dopo la terza rilettura di questo capitolo mi sento finalmente in grado di commentarlo.
Ma andiamo con ordine.
Miroku... Miroku. Io capisco tutto, ci mancherebbe. Capisco tu sia cotto perso di Sango, capisco che faresti di tutto per far scappare a gambe levate chiunque si azzardi a ronzarle attorno anche solo per sbaglio. Però.
Non puoi andare a sbandierare in quella maniera scandalosa un dettaglio così tanto privato della vita di quella povera stella di Sango. E adesso che si fa? Se già prima lei ti evitata come la peste, adesso non voglio nemmeno immaginare. Fossi in te starei ben attento a dove cammini, sai mai che ti cada un pezzo di cornicione in testa... ripensandoci, continua a camminare guardando la strada, magari un vaso che cade dal cielo potrebbe aiutarti a rinsavire.
Chissà.
Rin e Sesshomaru. Sempre più dolci, sempre più innamorati, ma ho paura di cosa possa avere in mente il nostro principino perfettino... vorrà mica far finta di avere una relazione con la bella di turno per coprire la realtà dei fatti?? Lo scopriremo prossimamente su EFP.
E infine... proprio lei. La parte più difficile da digerire dell'intero capitolo. Quella che a ogni riga mi faceva continuare a pensare "No dai, non può essere successo davvero... dai, ci può stare farsi male, dopotutto sono bambini... dai, adesso Suikotsu estrarrà la Sfera dei 4 Spiriti dalla tasca del suo camice e farà un miracolo".
E invece.
Che qualcosa di grave fosse successo alla piccola Kanna si era intuito nel capitolo precedente, ma che il tutto sfociasse in una tale tragedia... non me lo aspettavo proprio.
Eppure... eppure la tua scelta non risulta affatto forzata, anzi. Che Kanna abbia approfittato, inconsciamente o meno, dei suoi poteri per andare e venire come più la aggradava, i suoi piccoli tesori nascosti nell'intercapedine, il collage che aveva assolutamente voluto terminare prima che il suo papà Inu la venisse a trovarla... tutti questi piccoli dettagli scivolano nella storia, spiegandoci cosa davvero è successo a Kanna, perché sia caduta e perché nessuno si sia accorto di nulla, nonostante il rumore piuttosto forte causato dai ripiani rovesciati.
Il tutto ci restituisce un quadro di questa sfortunata mezzodemone estremamente realistico, prendendo letteralmente a pugni nello stomaco il lettore. Il suo affetto per il suo papà, la sua profonda solitudine che l'ha portata a sviluppare in un certo senso una precoce indipendenza, i suoi timori di bambina di aver combinato un guaio ed essere quindi sgridata... particolari che contribuiscono al realismo del personaggio, ma proprio per questo infieriscono crudelmente su chi legge, ricordandoci ad ogni riga che Kanna non c'è più e che tutti quei tratti così ben tratteggiati non saranno più presenti nel mondo che tu hai creato se non sotto forma di dolorosi ricordi.
È stato difficile arrivare in fondo, è stato difficile accettare che l'esistenza della quasi-figlia di Inuyasha sia stata cancellata, è stato difficile leggere della disperazione di quel padre che si è visto strappare la figlia prima ancora di poterla legalmente definire tale. Hai reso realisticamente lo sgomento, la tristezza, anche l'incredulità di questo avvenimento, così inaspettato.
Spero davvero che tu abbia qualcosa in serbo per rallegrarci e farci riprendere da questo devastante capitolo, perché non so quante disgrazie ancora posso reggere. Il mio povero cuoricino non ce la può fare.
Un abbraccio.
Laly (Recensione modificata il 11/02/2022 - 10:33 pm) |