Buonasera! :3
Scusa davvero il ritardo con cui mi presento a recensire, ma, purtroppo, nel momento in cui l’hai pubblicata avevo mille impegni, oltre che essere abbastanza stressata per via dell’inizio della scuola. Ora, però, sono arrivata per parlarti di quanto mi sia piaciuta questa storia :D
Tra l’altro, mi ci vuole tempo perché le mie recensioni sono dei veri papiri il più delle volte, quindi mi preparati ad un mega minestrone con un OT ogni tre frasi, più o meno. xD
Ma bando alle ciance, passiamo alla tua storia!
Innanzitutto, parto con il parlare dei personaggi. Ti ho promptato questa storia perché Blight e Laura sono una coppia che mi hanno sempre incuriosita, da quando ho letto i loro accenni a “The Capitol”. Oltretutto, io adoro Lego House, è una canzone stupenda e quella sera stavo creando la soundtrack per una mia storia, quindi ero in mood con questa canzone e sentivo la necessità di promptarla a qualcuno. xD E le mie vittime, se non sbaglio, siete state tu e Vero (?)
Btw, comincio con le mie considerazioni su Laura, che davvero apprezzo tantissimo! Ormai lei la conosco grazie al gruppo personaggi e devo confessarti che la trovo davvero simpaticissima. È il tipo di personaggio femminile che di solito apprezzo: da quel che è emerso in questa storia, mi è sembrata una donna forte e indipendente, nonostante tutto. E solitamente i personaggi di questo genere tendono ad essere i miei preferiti, quindi pollice in su! Mi piange il cuore a pensare a come si è poi conclusa la storia tra lei e Blight perché sono davvero dei cuccioletti :’(
Passiamo dunque al protagonista maschile di questa storia, il Vincitore del Distretto 7. È un personaggio che mi ha sempre incuriosita, e mi piace che tu lo abbia caratterizzato così bene e gli abbia immaginato la sua backstory! Io ho anche la malsana tendenza di affezionarmi ai personaggi secondari, solitamente maschili, solitamente che muoiono. xD E insomma, mi ha sempre incuriosita, Blight, perché mi ha davvero sorpresa in senso negativo il modo in cui è stata trattata la sua morte. Il punto negativo della prima persona è proprio questo: la visuale è limitata, quindi la Collins non ci ha fatto sapere più di molto su di lui, se non due cose, ossia che si chiamava Blight e che era morto nell’Arena. Ecco, mi sono sentita davvero in pena quando ho letto la parte de La ragazza di fuoco in cui moriva <.<
Comunque, dopo questa parte senza capo né coda sui personaggi, direi che posso dirti le mie considerazioni personali sulla storia!
Il racconto parte subito in modo straziante, con l’annuncio della Terza Edizione della Memoria. Devo confessare che ogni volta che leggo quella parte ho sempre i brividi! E tu sei riuscita a rendere benissimo i pensieri di coloro che vi erano coinvolti. Inizialmente ammetto che credevo avessi fatto sì che Laura consolasse Blight, ma questo colpa di scena è stato davvero piacevole! In fondo, si potrebbe pensare che solo i Vincitori si siano sentiti male nel sentire l’annuncio, ma non erano le uniche persone in mezzo a tutto ciò. Perché tutti loro – o quasi – avevano una famiglia, delle persone a cui tenere e persone che tenevano a loro… ergo, questa cosa mi è piaciuta davvero tantissimo, e amo il modo in cui hai reso tutta la scena.
Le grida di lei erano più dolorose di una stilettata ai timpani. Ecco, questa frase in particolare mi ha stretto il cuore perché ho adorato la similitudine. I pensieri di Blight – ripeto – sono resi alla perfezione e insomma, lui e Laura sono entrati nella lista delle mie OTP, sì (?)
Ho apprezzato anche il mini-accenno a Johanna e al fatto che lei sia l’unica vincitrice. Finalmente qualcuno che si ricorda! In alcune storie che ho letto, non tutti si ricordavano questo piccolo, ma importante particolare :D
Mi è piaciuta tanto anche l’entrata in scena del piccolo Ash! Quel bambino mi sa di tenerezza, da quando ho visto la sua foto nel gruppo dei personaggi :3 E caspita, piango se penso che anche lui non ha potuto conoscere bene suo padre, perché è morto quando era appena un infante. Piango.
*prende il fazzolettino e cerca di andare avanti a scrivere*
La seconda parte è davvero di una dolcezza incredibile, nonostante la tristezza di cui sono intrise le parole che si rivolgono i due sposini. Il pentimento di Laura nei confronti di Blight è qualcosa di davvero dolcissimo, e davvero, me la fa amare ancora di più.
- Io dovrei sostenerti. Dovrei proteggerti dalle tempeste, farti da scudo contro il dolore… ho giurato che avrei cercato di mettere a posto qualsiasi parte di te fosse spezzata. E invece quella spezzata sono io. Sei tu che stai aggiustando me… Ed eccolo qui, il riferimento al prompt! Sono davvero soddisfatta di come l’hai inserito nella storia, attraverso le parole di Laura per Blight. E in questa scena, credimi, il mio cuore ha perso più di un battito, perché mi sono totalmente immedesimata in lei, nella sua paura e nei suoi sensi di colpa. È davvero una ragazza fortissima, come dimostrano poi anche le parole dopo, in cui vengono elencate tutte le difficoltà che la coppia ha dovuto affrontare negli anni.
Mi sono piaciuti tanto anche gli accenni agli altri Vincitori! Ho apprezzato davvero che tu abbia dato un’identità a tutti loro perché – personalmente – avrei voluto saperne di più su di loro, magari che la Collins avesse approfondito un po’ di più la loro storia. Ma non si può voler tutto dalla vita, purtroppo T___T
La parte finale, poi, è la più breve, ma forse la più straziante, specialmente perché vista dagli occhi di Blight, che, impedito dalle circostanze, non può far nulla per andare da sua moglie e da abbracciarla, per aggiustarla.
Davvero complimenti, non mi hai delusa per nulla! Ho adorato questa storia e i personaggi sono tratteggiati in modo meraviglioso! Spero – prima o poi – di andare avanti a leggere la tua Voiceless, che avevo iniziato a leggere grazie ad uno dei nostri scambi recensioni nel gruppo :3
Ancora complimentissimi, spero che scriverai ancora su questi due perché grazie a questa storia li shippo tanto ♥
Alla prossima,
Alaska. ~ |