Recensioni per
La battaglia di Cartagena
di Aven90

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
04/05/15, ore 16:40

ciao:) mi ha incuriosito la storia e mi sono messa a leggerla. Bella davvero. Mi è piaciuto come hai descritto l'ammiraglio, con il suo ego, il suo potere e le sue conquiste, praticamente indistruttibile, poi la città di Cartagena che sembrava piccola e quasi indifesa, una facile conquista, e poi alla fine tutto si ribalta, la situazione cambia improvvisamente. La città diventa forte, l'ammiraglio debole quasi si invertono i ruoli. Bello davvero. Complimenti.

Recensore Junior
21/02/15, ore 12:13

Ohohoh Alestorm più marina inglese sconfitta uguale me felice.
Mi piace molto il tuo stile, sa di Conrad ma più allegro, un po' alla Barry Lyndon.
La figura di Vernon ricalca il tipico ammiraglio inglese del XVIII secolo, e anche se non ho mai tifato per gli spagnoli in fatto di battaglie navali (sempre se si possa parlare di tifo in caso di storia), non posso non aver gioito per la piccola sconfitta all'ego britannico.
Molto bella la parte finale in cui si percepisce il cambiamento di carattere, e bello il fatto che tu abbia saputo rendere il dinamismo dei personaggi in così breve spazio.
Infine, mi piace il modo quasi cinematografico in cui descrivi gli eventi.
Mi levo il cappello.

Recensore Master
04/11/14, ore 16:39

Grammatica&Stile: 6/10
Non ci sono errori gravi gravi, ma ben presenti molte ripetizioni e qualche frase costruita un po’ male.
I tempi verbali mi hanno confuso un po’, perché non sapevo se stavo leggendo un racconto ambientato nel presente, raccontato nel passato o una ricostruzione di ricordi del protagonista. Alla fine si è rivelata essere l’ultima. Ma solo alla fine.xD
Nel complesso il testo si legge benino.
Di seguito, le mie impressioni.
- Osservai compiaciuto dal mio cannocchiale, nuovo di zecca per il mio altrettanto nuovo lavoro di vedetta.(Osservava cosa?)
- Ma quel giorno… (sarei andata a capo per enfatizzare la frase)
- la succitata flotta inglese, (questo è un errore che, in un mio racconto, ho fatto a mia volta xD dire “la succitata” rende questo testo più un articolo giornalistico più che un racconto. Un conto sarebbe se fosse stata una pagina di diario, un conto è un racconto dal punto di vista del protagonista.)
- Ed ecco dunque (scritto così mi dà l’impressione di veder raccontato qualcosa al presente, più che al passato.)
- al punto di essere (ed è tuttora) (d eufonica superflua)
- infatti riuscì (era riuscito )
- e di fatto riuscì  (era riuscito, e scritto di nuovo nello stesso periodo è una ripetizione un po’ fastidiosa. )
- nella sua flotta e adesso ero ( di nuovo, l’impressione che si mischi presente e passato allo stesso tempo, disorientandomi non poco…)
- forse riteneva (ritenendo) che gli portava fortuna.
- “Il porto di Cartagena è in vista,(ecco il soggetto! xD sarebbe stato il caso di metterlo subito.)
- con oltre trentamila uomini di fanteria, ma la fanteria (ripetizione, sarebbe stato meglio “questa” )
- Il mare era un po’ agitato, le onde si increspavano illuminate dalla vaga luce dell’alba. (qui avrei messo una virgola) Mentre attorno a me si preparavano i cannoni per il “dolce risveglio”, (e qui un punto) studiavo la conformazione del porto di Cartagena. (qui avrei scritto “Osservando nuovamente l’orizzonte e la morfologia del luogo”)
- Non si vedeva altro, se non poche fregate ormeggiate innocue sulla baia, ( se ci sono poche fregate sulla baia, scrivere che non si vedeva altro è un po’ una contraddizione, e innocue è impostato male nella frase, meglio “poche innocue fregate ormeggiate sulla baia”)
- ma a quel che pareva a nessuno importava. (Ogni comandante doveva tener conto di ogni singola cosa, poiché anche il più piccolo dettaglio sfuggito poteva rovinare un’intera operazione… )
- E mentre (Sinceramente non avrei iniziato con un “E mentre” una frase, mi dà l’impressione che manchi qualcosa prima.)
- “L’ammiraglio Blas de Lezo” rispose Wentworth. “Soprannominato Patapalo. Non so che cosa voglia dire… o cosa intenda dimostrare nell’avere un soprannome. Ad ogni modo, di lui e dei suoi idioti non resteranno che cenere e le sabbie del tempo ricorderanno piuttosto i nostri nomi. Voglio dire, siamo trentamila uomini di fanteria contro tremila impreparati e appena sei fregate! Ahahahah” (Innanzitutto gli ufficiali di alto rango delle due fazioni avversarie si portavano sempre rispetto, soprattutto prima di una battaglia per evitare figuracce xD e al posto del Ahahaha avrei scritto e rise.)
- E con quella risata antipatica ( ecco. :°D avresti potuto collegare le frasi.)
- : non era “verticale” nel vero senso del termine, ma era costruita su due livelli, intervallati da un tetto di mattoni rossi. (frase poco chiara… sarebbe stato meglio se avessi descritto meglio la struttura.)
- Giungemmo infine molto vicini alla nostra destinazione. (frase superflua xD Dove erano stati fino ad ora? )
- . Ben presto ci ritrovammo a combattere contro quell’alta muraglia, ben difesa anche solo con pochi uomini, che tenaci cominciavano a eliminare molti dei nostri, che caddero contribuendo dunque al rosso del paesaggio. (Non è chiaro come combattono e soprattutto dove è il protagonista. È sulla nave o nel bel mezzo della spiaggia? Scritto così sembra a sua volta in prima linea con i fanti appena sbarcati.)
Intreccio: 2/10
La storia c’è e non c’è.xD Sono due diversi tipi di storia…
La storia inteso come svolgimenti di fatti c’è. Confusa, povera, ma c’è.
Ma come racconto… come racconto non esiste proprio. Sono solo elenchi di fatti, qualche impressione.
Nel racconto in prima persona al passato, inoltre, è sconsigliato mettere i numeri precisi: come fa il protagonista a saperli? È stato lì a contare le navi e gli uomini uno ad uno? Piuttosto, sarebbe stato più credibile lasciare trasparire il numero: un centinaio, un migliaio, e via così, giusto per fare un esempio.
La parte dello sbarco sarebbe stato meglio descriverla di più, perché era l’inizio della battaglia e il modo per introdurre il lettore nel vivo della storia, in quella che è LA scena.
Sensatezza dei personaggi: 1/10
Un lettore deve saper riconoscere il personaggio, apprezzarlo e, in caso, anche immedesimarsi.
Del protagonista non sappiamo nulla di nulla. Nome, età, aspetto, zero. Fa solo la parte del narratore che guarda pigramente gli eventi che si svolgono.
Lo stesso anche per gli altri, come Vernon e compagnia.
Abilità nello svolgimento del tema “scomodo”: 7/20
Si vede che non è nelle tue corde e si vede che hai fatto fatica a descriverlo, non me la sento di darti di più. Hai provato a svolgerlo, ma porta a chiedersi se ti sei documentato su come si scrive un racconto storico.
Coinvolgimento del lettore: 3/10
Non sono una fan dello storico, ne ho letto qualcuno, ma non fa molto per me, specie se è coinvolta una guerra. Inoltre non vado pazza per la narrazione in prima persona, penso sia più difficile raccontare da un solo punto di vista. È stata una scelta intelligente perché in questo modo, se fosse stata scritta in terza, sarebbe sembrata una ricerca scolastica piuttosto che un racconto, ma… proprio non ce la faccio. xD Ho apprezzato che tu abbia cercato di mettere quei pezzi di canzone, ma hanno solo intralciato un po’ nella lettura.
Tot: 19/60
Adempienza contest: non portata a termine l'ultima parte.

Recensore Veterano
04/11/14, ore 16:18

https://docs.google.com/document/d/18M59hiLLUHauqA6PkOHtFQjSI4iHjCCS7aOz9xLY1D4/edit?usp=sharing

Al link trovi il documento con le annotazioni.

Grammatica&Stile: 6/10
A parte le d eufoniche, che non ho conteggiato nella valutazione, ho riscontrato qualche ripetizione. Lo stile mi pare affrettato e grossolano, come se questa storia proprio non ti volesse uscire fuori. Talvolta hai utilizzato termini inesatti (come sguainate riferito alle armi da fuoco) o legati erroneamente ai termini precedenti (come i rumori dei cannoni inframmezzato, invece che inframmezzati)
Intreccio: 1/10
A parte aver riportato le informazioni copiate spudoratamente da wikipedia, c’è solo la parte dell’anonima vedetta e nient’altro.
Sensatezza dei personaggi: 1/10
I personaggi sono piatti, vuoti, non trasmettono nulla. Nemmeno l’anonima vedetta, attraverso gli occhi della quale avresti dovuto narrare la storia, riesce mai a spiccare. Non ha emozioni, non trasmette nulla. Vive gli eventi in modo laconico.
Abilità nello svolgimento del tema “scomodo”: 7/20
Il voto è calcolato come se fosse un gravemente insufficiente. Tornando all’argomento wikipedia… Quando andavo a scuola, i miei prof dicevano ai “furbetti”: “Se proprio dovete copiare, fatelo con testa: non ricopiate pari pari al compagno di banco.”
Hai scelto di scrivere un racconto storico, quindi è naturale che ci si documenti e wikipedia è tappa spesso forzata (sebbene su questo episodio wikipedia italiana passa dal dire che gli inglesi erano in 30mila, poi in 23mila, poi risalgono a 27mila… Non fidiamoci troppo di Wiki-Ita).
Però scrivere una storia non vuol dire riportare pari pari, in modo altamente sterile le nozioni apprese dal web.
Ti porto questo esempio:

Il tuo racconto: Appena due anni prima infatti riuscì a distruggere le fortificazioni spagnole di Portobello e di fatto riuscì ad eliminare uno dei punti intermedi di rifornimento della schifosa Flotta dell'argento spagnola. Solo poco tempo dopo, lo stesso uomo che avevo di fronte, riuscì un'impresa simile con il porto di Chagres.


Wikipedia sull'argomento: Il 20 novembre 1739 egli riuscì a distruggere le fortificazioni spagnole di Portobello nella odierna Panamá e con questo l'eliminazione di fatto di uno dei punti intermedi di rifornimento della cosiddetta Flotta dell'argento spagnola. Solo poco tempo dopo a Vernon riuscì un'impresa simile con il porto panamense di Chagres.

Un’elaborazione dei contenuti penso avrebbe giovato incredibilmente alla storia, elevandola da semplice elenco di date a qualcosa di più vissuto e tangibile.
Non credo che uno storico sia riportare eventi reali per fila e per segno. Un romanzo storico è ambientare una storia in un’epoca ben precisa.
La vedetta avrebbe potuto rimanere ferito ed essere aiutato da una donna discendente dell’antico popolo dei Calamari, avrebbero potuto vivere una travagliata relazione che si sarebbe interrotta quando l’uomo sarebbe tornato alle sue navi. O magari sarebbe rimasto e avrebbe gioito nel sapere che Blas de Lezo morì tre mesi dopo il ritiro della flotta inglese. Insomma questo racconto è una tela, ma sopra non ci hai dipinto niente a mio avviso.
Coinvolgimento del lettore: 1/10
Non c’era molto che potesse coinvolgermi, visto che non c’è trama. Il mio libro di storia aveva lo stesso fascino.
Tot: 16/60

Voce extra
Adempimenti contest: Non ha ultimato una delle fasi del contest.

Recensore Veterano
19/09/14, ore 14:40

Ciao Aven! I romanzi storici mi piacciono molto (eheheh compresi i Promessi Sposi ;) ), quindi commento in base ai miei desideri di lettrice ^^
Mi sarebbe anche piaciuto, in altro, leggere il tema completo del contest, così da sapere come inquadrare lo scritto, ma essendo assente, scrivo ciò che ho provato.

Nella tua introduzione, ti cito, dici: "Piccola introspettiva sulla battaglia di Cartagena, che si trova in Colombia, nel 1741. Mare, navi, cannonate e pirati, e inoltre gli Alestorm! Che volere di più?"
Tecnicamente avrei voluto l'introspettiva ^O^ Nessuno dei personaggi 'dimostra' in alcun modo i propri sentimenti, le emozioni che prova in questo evento (enorme) che li coinvolge. Non si percepisce paura (e devono averne avuta ^O^), rabbia, sconforto, nulla! E ho sentito la mancanza anche del mare, l'avrei voluto più protagonista :)
Per questo motivo do bandierina neutra, perché non mi ha trasmesso nessuna emozione.
Azzeccata l'introduzione e i versi della canzone!

Ti mando una mail a parte anche :)

Cecilia