Recensioni per
It Was (Not) You
di shalalahs
Mi hai quasi fatto piangere. Da una parte capisco perché tu abbia scritto una storia simile, è parecchio in linea con quello che dovrebbero essere i pensieri e lo stato d'animo di bucky, effettivamente tutto ciò è una possibilità parecchio grande considerando il suo stato mentale e quello che è stato costretto a fare. Dall'altra, però, amo troppo questo personaggio per accettare che si arrenda così, per accettare che l'hydra l'abbia vinta così, su bucky, ma anche su steve. Hanno dato la vita tutti e due e vedere che ora si prende anche questo, l'ultima cosa rimasta a Steve e di nuovo la vita di bucky... no, non ci riesco. Però è scritta davvero bene e gli stati d'animo di steve e bucky sono descritti benissimo, aver scritto tutto come un flusso di pensieri alternando il corsivo è stata un'ottima scelta e l'accenno al fatto che esista già una lapide con il nome di bucky... wow. Davvero commovente, frasi brevi ma così ricche di significato, complimenti. Sto per commuovermi di nuovo solo a rileggerla. |
O_O *completely shocked* |
Bellissima storia!!!!!! Mio Dio ho pianto tanto!!!! |
Non so davvero da dove
cominciare questa recensione, a essere sincera.
Questa storia è semplicemente geniale, ipotizza una reazione da parte di Bucky agli eventi di CATWS che... Lascia senza fiato. Quel messaggio lasciato sulla segreteria telefonica che scandisce i pensieri di questo poveraccio è tremendamente drammatico e in qualche modo incanlzante, effetto reso più evidente dallo stile. Hai scelto di usare frasi tendenzialmente brevi e il tempo presente, termini non ricercati ma piuttosto semplici e chiari. Trovo sia stata una scelta azzeccata, perché ha reso molto più concreta e in qualche modo brutale la situazione descritta. La teoria che sotto sotto ci fosse sempre "Bucky" è ovviamente sensata, perché è davvero così: per quanto sia divenuto una creatura in pezzi, manipolata e costretta a fare cose che in una vita precedente probabilmente avrebbe condannato, quello è comunque Bucky. Un Bucky che però non è lo stesso per il quale è stata preparata una tomba, del quale si parla al museo. O forse sì. Perché in fondo Bucky è sempre Bucky, Il Soldato D'Inverno, come dici tu, è Bucky. E lo dimostra il fatto che nonostante tutto Steve gli abbia fatto qualche effetto. Lo dimostra il fatto che alla fine sia andato a salvarlo, dopo averlo quasi ucciso. "Non è colpa tua, Buck" Questa frase non è nulla di originale o particolarmente elaborato, ma mi ha colpita nel contesto, forse per tutte le volte in cui si ripete nella testa di Bucky, forse per l'utilizzo di un soprannome ancora più intimo del solito "Bucky", forse perché mi sa così tanto di Steve, Steve che non si arrende, che ancora spera di poter riavere indietro il suo migliore amico. E poi lo sparo. Mi è quasi parso di sentirlo, segno di quanto la tua storia sia stata efficace. L'attesa di qualche istante, il ricordo di un Bucky che scherzava con Steve che lo chiamava "Punk" sentendosi rispondere "Jerk", tutti elementi che non fanno che rendere più drammatico un momento che già risulta heartbreaking (scusa, sono troppo stanca per cercare un termine che renda l'idea in italiano ^^") Non so davvero come commentare l'ultima parte, perché è talmente perfetta che non so quali parole aggiungere. Posso dirti che sei riuscita a trattare una tematica delicata, un suicidio, in una maniera matura, senza alcuna sbavatura e colpendo dritto nel segno. Ti consiglierei però di alzare il rating per lo meno a giallo, perché per quanto la lettura non risulti particolarmente "cruda", è comunque di suicidio che si parla. Niente, ho solo un piccolo accorgimento da farti, poi ti lascio stare: più volte utilizzi per i puntini di sospensione solo due puntini (Esempio: "Sei.."), quando in teoria bisognerebbe utilizzarne tre. Almeno, a me è stato insegnato così ^^" Non ho altro da aggiungere, se non: COMPLIMENTI. |
Ciao! |