Ciao, tesoro! Come promesso, sono passata; ho pensato spesso di farlo in questi giorni, però sono stata un po' presa dalla febbre e dal cercare di non affogare nella montagna di arretrati che mi è piombata addosso di colpo <3 Ora dovrei studiare la struttura dell'Inferno dantesco, ma la mia voglia di farlo è pari a meno zero, quindi, allons-y!
Non saprei spiegarti bene il miscuglio di emozioni che questa storia mi ha trasmesso, perché è davvero tutto troppo... bello. Sì, è bello. Può sembrare un aggettivo banale, "spicciolo", ma credo che la semplicità a volte sia l'unica cosa capace di rendere l'idea. È una storia bella perché, nonostante tu nelle note introduttive abbia scritto "la shot è nata come Flarke (...). Ieri è diventata una Bellarke", è un qualcosa che prescinde dalle semplici ship, un qualcosa che non può essere riassunto con "è una bella Flarke" o "è una bella Bellarke" (oddio che gioco di parole ahahah)
È un'indagine sull'interiorità e la sensibilità di Clarke, un trattato sul suo mondo interno: sei riuscita a carpire la sua anima sensitiva e metterla a nudo, esposta sotto forma di parole. Ti dirò, per quanto adori questo show e l'attrice sia molto carina (e mi ricordi la mia infanzia, quando recitava nello Sleepover Club ♥), non riesce sempre a trasmettermi qualcosa riguardo al personaggio. È sempre un po' distaccata. Clarke, però, è un gran bel personaggio; è forte, è riflessiva, ha un senso della morale sempre coerente a se stesso. Volendo dirla tutta, è un personaggio anche difficile da trattare, perché è così razionale a volte che a volerle conferire troppa sensibilità si rischia di andare OOC. Ma è, allo stesso tempo, così umana. E la sua umanità si vede in questi momenti di cupa disperazione, quando combatte per le persone che ha perso o che teme di aver perso, quando vede ogni speranza faticosamente costruita miseramente distrutta, quando si ritrova sola ad interrogarsi su cosa poter fare. Tu sei riuscita a rappresentare alla perfezione tutte le emozioni che si susseguono (o si miscelano, a voler essere precisi) nel suo animo, la sua necessità di non buttarsi giù per continuare a combattere, la sua umanità nei momenti di sconforto, il suo dolore per la mancanza delle persone che ama, persino il rancore verso sua madre. Non è semplice, ma tu ci sei riuscita, trasportando il lettore nella sua mente, proiettandolo immediatamente nel mondo di Clarke Griffin. Per tutta la durata della one-shot, io l'ho sentita sulla mia pelle, ho sentito una strana sensazione nello stomaco, un qualcosa che faceva male ma che allo stesso tempo mi diceva che eri riuscita nel tuo "compito". Il talento di uno scrittore non sta solo nello scrivere un qualcosa di interessante in bella forma: per essere considerato davvero bravo, per me, deve fartele sentire, le storie. Deve farti ridere e soffrire e disperarti e gioire assieme ai personaggi, altrimenti non ha senso.
Poi, subentra il secondo piano, la questione amorosa. La Flarke inizialmente non mi dispiaceva, sono sincera. E non sono una di quelli che "Uèè f!nNòlO mUoRììì" perché nonostante, sì, sia stato "incoerente" con se stesso, c'è anche da dire che la paura e il dolore prima di ora non le aveva mai provate a quei livelli, e io so, anche nella vita reale, a cosa spinga le persone la disperazione. Non è giustificabile (alla fine, molti di loro non lo sono), ma penso sia quantomeno comprensibile. Adesso non riesco a shipparli per il semplice fatto che Bellarke is the way, mi ha trascinato nel suo vortice di atroce sofferenza e mi sembra più un dispetto che ci fanno gli autori che altro (considerando, poi, che per il momento non hanno alcuna idea nei confronti dei Bellarke - anche se farebbero meglio a farsela venire, e possibilmente soddisfacente, perché è davvero una di quelle OTP che potrebbe distruggermi).
Credo che tu sia riuscita a trattare entrambe nel giusto modo (giusto per un cuoricino bellarke come il mio, cioè con ampio spazio per loro due 8|), dato che un accenno a Finn è assolutamente doveroso: è innegabile che Clarke provi (o abbia provato?) qualcosa per lui, anche di profondo. La delusione ovviamente annebbia un po' la cosa, ma i sentimenti non è che si lavano la mattina con l'acqua fresca e te ne liberi. Tuttavia, è stata un'ottima idea quella di inserire un dubbio sul finale, quando lei non sa più cosa prova per l'uno o per l'altro, per il medesimo motivo: i sentimenti non si cancellano d'un tratto, ma è pur vero che non scoppiano in un secondo. Deve essere una cosa graduale, e questo è un ottimo incipit. Se dovessi scrivere qualcos'altro su di loro fammelo sapere, perché questa storia mi è piaciuta davvero da morire. La descrizione della Reunion è stata così dettagliata e piena di sentimento che il mio stomaco si contorceva ad ogni parola. Non esagero se dico che sono SECOLI che non leggevo una fanfiction così ben scritta e che mi desse queste emozioni. Davvero complimenti, ci sentiamo prima possibile :3 |