Decima classificata al contest “My fictional crush”: Il prezzo della magia, B e l l e
Grammatica e sintassi: 9,1/10.
“Oh no, non è il potere che ti infonde il pugnare che ti ha reso quello che sei adesso.”
C’è un errore di battitura. (-0,2)
“Il tuo villaggio ti ha additato come degno erede di tuo padre, tua moglie provava vergogna nei tuoi confronti, i tuoi giorni da tessitore sono ricominciati.”
Tutti i verbi di questa frase sono al passato prossimo, ad eccezione di quello che ti ho sottolineato, che è all’imperfetto. Dovresti cambiarlo con “ha provato”, oppure girare tutto al passato remoto, che sarebbe più in linea con il resto della storia. (-0,3)
“Tutto ciò che volevi lasciarti alle spalle, gravò sulla tua schiena...”
Questa virgola è tra il soggetto e il predicato. (-0,1)
“Lo stesso uomo che ha trovato per te una soluzione ai tuoi problemi, una soluzione magica.”
La vedo come una ripetizione. Quel “per te” è decisamente superfluo. (-0,3)
Stile e lessico: 7/10.
Mi dispiace per questo punteggio così basso, ma ho l’impressione che la storia sia stata scritta con poca cura. Non lo dico solo perché tu stessa ammetti di aver fatto tutto velocemente – perché capita anche di scrivere velocemente e bene – ma mi sembra a tratti pressappochista, a partire dal linguaggio e dallo stile per poi finire nei contenuti (e dei contenuti parlo dopo).
Un esempio è quando chiami Killian “Uncino”: lui diventa tale solo dopo che gli è stata mozzata la mano dall’Oscuro, per cui inizialmente è solo il Capitano Jones. E permettimi di dirti che “Captain” non è molto affascinante; i nomi propri, come Rumpelstiltskin – e anche Hook, tutto sommato – non sono male, ma “Capitano” potresti dirlo in italiano. Poi sono scelte, chiaramente, ma in questa ho preferito metterci il becco.
C’è anche qualche salto nei tempi verbali. Inizi al passato remoto, ma poi ti perdi nell’imperfetto, nel passato prossimo, poi torni al passato remoto... insomma, per quanto grammaticalmente ogni frase sia abbastanza corretta (tranne quella che ti ho segnalato precedentemente), nell’insieme c’è parecchia confusione e la storia perde di smalto.
Il lessico è molto semplice, forse troppo, e non è affatto incisivo nella narrazione. A mio parere, la seconda persona necessita di qualcosa di più forte, di qualche parola che colpisca. Eri partita bene, perché appunto il passato remoto è già un salto qualitativo, seppure relativo, rispetto all’imperfetto, ma poi ti sei persa, forse nella fretta o non so che altro. La storia ne ha risentito e mi dispiace davvero molto, perché so che tu tieni a questo personaggio e non “lasciare il segno” quando si scrive dei propri pupilli e sempre frustrante.
Originalità: 2,5/5.
Ed eccoci a quest’altro punto che ti ho appena accennato: oggettivamente, non si può dire che la storia sia originale. Forse non hai avuto il tempo di immaginarti qualche figura retorica o qualche immagine ricorrente su cui costruire parallelismi, e già solo in questo modo avresti guadagnato dei punti, perché di sicuro sai anche tu che non è fondamentale la storia in sé quanto il modo di raccontarla.
È stato carino, comunque, che tu abbia ricordato tutto, partendo dalla veggente che è stata il vero iniziatore di Rumple alla magia. Non è stato il finto mendicante, quanto lei, che ha un po’ segnato tutto e che, magari, non tutti ricordano o collegano al vero punto di partenza della maledizione di quest’uomo.
Caratterizzazione scena e personaggi: 9/10.
Non c’è una vera e propria caratterizzazione della scena, poiché la narrazione in seconda persona – e forse ancora di più il fatto che sia un flusso di ricordi – l’ha un po’ preclusa, ma essendo la one shot strutturata in questo modo volontariamente non c’è problema.
Per la caratterizzazione del personaggio, invece, senza dubbio hai svolto un ottimo lavoro. Però non è stata una grande sfida, credo, proprio perché hai ripercorso esattamente ciò che gli è successo, ampliando l’introspezione in modo solo relativo. La seconda persona non è mai del tutto sincera, perché essendo intesa come una specie di “accusa” non rivela mai i sentimenti del personaggio come farebbero la prima o la terza – seppure in modo diverso tra loro. Quindi, poiché senza dubbio non ci siano castronerie o cose al di fuori del personaggio, è difficile dire quanto bene sia caratterizzato oltre a ciò che già sappiamo, perché fondamentalmente ci hai messo poco del tuo.
Gradimento personale: 2,5/5.
Devo essere sincera: questo telefilm non mi appassiona più come un tempo; quindi da un lato sono contenta di aver letto qualcosa ambientato nel periodo in cui ancora mi piaceva, ma dall’altro non sono soddisfattissima perché non mi hai detto niente di nuovo. Quindi, diciamo che ho apprezzato il fatto in sé di aver letto di Rumpelstiltskin, perché è forse il miglior personaggio di tutto il telefilm (insieme alla cara Regina, ovviamente), però non mi sono entusiasmata molto.
Bonus: 0/1.
Malus: /
Totale: 30,1/41 |