Recensioni per
Il Ribelle
di Kary91

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/06/15, ore 16:37
Cap. 1:

Terza classificata
Il Ribelle, LilyLuna

Titolo: 5/5


Essendo una storia dedicata a Gale e alla ribellione - di cui il ragazzo è praticamente in simbolo! - non posso che darti un pieno punteggio in questa voce.



Trama e originalità: 8/10

Praticando molto poco questo fandom le mie conoscenze riguardanti le storie sono ridotte al minimo, ma ho comunque già sentito parlare/letto fiction in cui la libertà è l’argomento principale. Nonostante ciò, sei riuscita a rendere molto fluido l’argomento!



Grammatica: 10/10

La grammatica e lo stile sono impeccabili; non ho trovato alcun segno di distrazione e gli errori grammaticali sono pari a zero, quindi anche qui il punteggio è pieno^^”



Gradimento personale: 20/20

Ci rivediamo anche qui! xD

Non frequento molto il fandom di Hunger Games, infatti mi sorprende non averti ““““penalizzata”””” in questa voce, è che questa One shot mi è piaciuta così tanto che non ho saputo resistere all’impulso di votare in questo mondo la tua storia u.u

Ho terminato la lettura della trilogia nel gennaio dello scorso anno, quindi non ricordo poi così tanto, ma rammento, invece, il mio amore sconfinato per il personaggio di Gale…

Eh già, la maggior parte delle persone lo disprezza, io invece trovo in lui un che di affascinante e, a modo suo, perfino romantico!

Hai reso perfettamente IC il suo personaggio anche negli spezzoni in cui lui è un adolescente, quindi… davvero, complimenti!

I pezzi in cui ricorda le parole dette al padre e a Caleb, poi… ah, per non parlare della fine della storia!

Davvero, mi è piaciuta moltissimo questa tua storia!^^”



Totale: 43/45

Recensore Junior
17/05/15, ore 22:26
Cap. 1:

Ehy! Arrivo tardino a leggere questa Fanfiction. Ehhh, sono una ritardataria cronica... ti ci devi abituare, purtroppo :(
Comunque, come ho già detto in un' altra recensione, Joel Howthorne è davvero un bel personaggio. 

Mi è piaciuto come Gale si ricordasse delle parole del padre mentre viene fustigato. Mi sono sempre chiesta cosa pensasse durante quella parte, e il fatto che i suoi ricordi si rivolgessero al padre mi è piaciuto molto. 
La frase del padre, "Non si piange", rappresenta molto Gale, il quale è un personaggio che, ammettiamolo, ne ha passate davvero tante, durante la trilogia, e che non ha mai fatto una piega. 

In pratica, Gale vuole essere suo padre, vuole almeno somigliargli uoooou, sono riuscita a capire qualcosa! Viva la mia menticina bacata! ed è una cosa, a parer mio, molto commovente. In breve, mi hai fatto versare fiumi di lacrime. Applausi per te!

Ah, mi hai detto che questa è la storia a cui tieni di più. Ora capisco perfettamente perché.

Baci, 
Annie Lovegood
 

Recensore Junior
02/04/15, ore 12:08
Cap. 1:

[ "Strateghi in erba", scambio recensioni indetto dal gruppo The Capitol su Facebook. ]

Eccomi qui a recensire questa storia!

Le prime tre parole che ti vengono in mente se pensi a questa storia : Malinconica, verosimile, con una nota di tenerezza e amarezza al tempo stesso.

Scena preferita: Senza ombra di dubbio, quando Caleb Everdeen canta The Hanging Tree a Gale.

Frase che ti ha colpito maggiormente: “Non si piange” sussurrò al padre, cercando la cicatrice sul palmo della sua mano.
Questa, più che per la frase in sè, mi è piaciuta per il contesto in cui è stata messa.
“Non lasciare mai che la tua rabbia ti bruci, Gale” lo avvertì a quel punto Joel, ricambiando serio lo sguardo del bambino. “Finiresti per mandare in fiamme anche quelli che ti stanno attorno.”

Questa, invece, mi piace proprio come frase. La adoro!

Personaggio che ti è piaciuto di più (se ce n'è più di uno): Mi è piaciuta molto la caratterizzazione di Gale bambino e la sua successiva evoluzione, ma anche Caleb Everdeen. Io adoro quell'uomo.

Varie ed eventuali: Dunque... inizialmente avevo intenzione di leggere Say something, I'm giving up on you, ma dopo mi sono resa conto che l'avevo già letta ( ne approfitto per inserire i complimenti anche per quella magnifica storia! ), e così mi sono decisa per questa, sia perchè era quella a cui tu tenevi di più e sia perchè il titolo mi attraeva moltissimo. E, che dire, ho fatto benissimo a scegliere!
La adoro. La caratterizzazione dei personaggi è ottima, e si nota come probabilmente ne sai a tonnellate sui bambini. I gesti ed i pensieri di Gale erano così verosimili, ma già nella seconda parte della storia c'era un qualcosa che lo rendeva più maturo, lo rendeva Gale Hawthorne. In questo modo lo hai reso un bambino qualunque in un modo verosimile, ma allo stesso tempo il personaggio è totalmente IC. Ottimo lavoro!

Anche la caratterizzazione di Joel mi è piaciuta, nonostante fosse un personaggio a cui davo meno importanza. Sapevo del suo spirito ribelle onnipresente e sfrenato, e perciò ero sempre stata più interessata al padre di Katniss, che era un ribelle diverso, che si ribellava in altri modi. Ciò nonostante, Joel mi è piaciuto in questa storia. Hai mostrato sia la sua forza ma anche la sua vulnerabilità, cosa che ha reso il tutto verosimile, dato che tutti abbiamo un punto debole.

Caleb. Quanto mi è piaciuto in quella scena! E quegli accenni Everthorne erano qualcosa di dolce e amaro al tempo stesso. Per quello che hai fatto a lui non ho parole. Bravissima!

Hazelle è... perfetta così come l'hai descritta. Totalmente IC e verosimile, è l'Hazelle di cui ho letto e che ho sempre immaginato. E' proprio la donna degli Hawthorne.

Il finale è stato azzeccatissimo e l'ho apprezzato molto - sì, purtroppo amo tutti gli scritti che finiscono in un qualche modo sospesi.


Probabilmente tornerò presto a leggere qualcosa di tuo, sicuramente sugli Hawthorne.

Heart.
 

Recensore Veterano
29/03/15, ore 14:56
Cap. 1:

Ciao~ 
Ieri avevo cominciato a leggere, ed ero arrivata più o meno a metà, sappi che nonostante - come ben sai - Gale è il personaggio che sopporto meno di tutti, questa fic mi sta prendendo, mi stai facendo vedere il giovane Hawthorne sotto un nuovo punto di vista, ma questo non cambierà, purtroppo, le mie opinioni su di lui, sorry :(

Gale a cinque anni.
Beh, che dire è un bimbo carino e coccoloso, e Dio, è così dolce quando accarezza la mano del padre! *^* cioè già dalla prima fic che ho letto, quella delle lacrime del buio in The Capitol Tales, avevo capito che di bambini ne sai a pacchi - poi avendoti anche parlato ho confermato questa mia supposizione... e in questa prima parte l'hai confermato nuovamente: i pensieri, i gesti, il fatto che non capisce le parole degli "adulti" e in questo caso di suo padre... è l'amore, faccio fatica a pensare che diventerà l'adulto che conosciamo .-.

Gale a sei anni.
Anche qui, stesso discorso di prima: si sente che è ancora bambino, ma è quel gradino più in su, e il fatto che imita il padre è la cosa più in IC che potevi scrivere!
E poi Caleb... oddio, che tristezza se pensi a quello che succederà...

Gale ragazzo.
Boh, in un certo senso mi ha fatto tenerezza anche adesso che è grande, perchè il ricordo del padre lo fa andare avanti, ma a parer mio ogni volta che Gale fa qualcosa non lo fa per aiutare gli altri, ma per sè stesso e per compiacere chi gli sta intorno - specialmente Katniss, perchè è un ragazzo frustrato. 
Ma questo è il mio punto di vista, lol. 
Il fatto che invece tu sia riuscita a darmi la mezza impressione che non è come la penso io, la dice lunga sul tuo modo di scrivere e coinvolgere il lettore.

Complimenti~

Recensore Master
16/03/15, ore 12:35
Cap. 1:

Mia cara, dolce Laura,

passo di qui in veste di collaboratrice (e senza sforzo potrai indovinare di chi :D), per lasciarti questa recensione, di cui per altro avevo paura.
Di questo fandom conosco poco o niente. Ho potuto vedere i primi due film ma, come forse ti avevo già detto da qualche altra parte, non ho mai letto i libri.
Questo piccolo dettaglio, però, non ha assolutamente svantaggiato la lettura, perché tu sei sempre in grado di far parlare i tuoi personaggi come se fossero stati creati da te, come se avessero davvero una vita loro e fossero in grado di farsi conoscere e apprezzare da soli.
Le caratterizzazioni sono  meravigliose e anche se non so assolutamente niente degli originali, posso dirti che li ho amati dall'inizio alla fine. 
Ho amato Joel, quel suo carattere determinato e ribelle che può appartenere solo a una persona che ha sofferto davvero, che è stata violata e schiacciata senza però perdere la dignità; ed è proprio quella dignità e la voglia di riscossa che lo spingono a farsi sentire, anche a costo della vita. Anche a costo di far male a chi ama, ma in fondo, non lo fa pure un po' per loro? Forse i timorosi pensano che la sofferenza non ne valga la pena, che ormai sono costretti a plagiarsi sotto i Pacificatori, che devono rassegnarsi. Ma alla violazione della propria libertà ci si potrebbe mai rassegnare?
Per questo, forse, nonostante le richieste del padre, le lacrime della madre e quella promessa strappata in un momento troppo delicato per poter essere ritenuta valida, Gale finisce per ribellarsi, finisce per alzare la testa. Non vuole soccombere, a costo di riempirsi di cicatrici. 
Ho amato tutti i riferimenti, il canto del signor Everdeen e, insomma, mi hai davvero risucchiata in questa storia talmente tanto che se fossi certa di leggere i libri e venir rapita con altrettanta forza, andrei a comprarli subito. :)

Complimenti dal cuore Laura, sei stata fantastica... come sempre, d'altronde.


Fair
 

Recensore Junior
05/02/15, ore 16:45
Cap. 1:

Eccomi qui di nuovo con la seconda recensione premio. Ovviamente non ho affatto lasciato a metà la tua storia, primo perché non si fa e secondo perché non avrei potuto comunque, mi ha appassionato molto!

Partendo con la solita fase tecnica, anche qui mi ripeto: apprezzo molto il tuo stile e la presentazione. In questo caso, la one-shot non è affatto breve, per cui la divisione dei paragrafi era veramente importante al fine di non appesantire la lettura e tu hai fatto un ottimo lavoro.

Passando invece ai personaggi e ai contenuti, beh mi ci sono davvero affezionata. Per me che non conosco bene il fandom e mi baso sui personaggi così come li vedo, è stato veramente facile sentire vicini ognuno di loro e penso che tu li abbia caratterizzati molto bene. Gale è un bambino e ne mantiene le peculiarità, ma è un bambino a cui l'infanzia non è permessa ed anche questo si sente: è costretto a crescere presto, a fare discorsi da adulto e a confrontarsi con la violenza in un'età nella quale quegli argomenti dovrebbero essere lontani. Così cresce presto, ma non è mai una creatura estranea alla propria natura, non è inverosimile, ecco. E' fin troppo credibile ed anche per questo drammatico.

Due paroline voglio spenderle assolutamente anche su Joel e Hazelle: sono così belli, sia da soli che quando sono insieme! Il loro rapporto è caratterizzato benissimo, è facile leggere le tracce di un passato, di una storia, nel loro modo di comportarsi ogni giorno. La dolcezza che c'è fra loro, anche se Hazelle sa che il comportamento del marito è pericoloso, anche se ha paura che ogni giorno con lui sia l'ultimo, il senso di protezione verso i bambini... è davvero molto commovente, tocca il cuore.

Insomma, sono contenta che tu mi abbia indicato questa storia, perché - anche grazie all'aver letto già l'altra - l'ho apprezzata davvero tanto e ti faccio di nuovo i miei complimenti :3

Cri

Recensore Veterano
19/01/15, ore 16:26
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi a lasciare la prima recensione!
Allora, partiamo dalla prima scena: Gale è un amore. Cioè è un bambino dolcissimo, oltre che molto sveglio. Mi è bastato leggere queste poche righe per capire, poi, che assomiglia davvero tanto al padre. Un quadretto familiare davvero tenero, con un'ultima riflessione finale sui ribelli e le cicatrici che la dice lunga.
La seconda scena è la più toccante. Gale sperimenta per la prima volta il fuoco della rabbia. Caleb mi piace come padre di Katniss e Joel mi convince sempre di più. Le ultime tre righe di questa scena mi sono piaciute molto, perché maledettamente vere.
La terza scena è la mia preferita, soprattutto per il modo in cui l'hai strutturata. Le parole della scena prima si incastrano perfettamente con i pensieri di Gale durante la fustigazione e l'effetto che ne viene fuori è davvero bello e toccante.
Che dire dell'ultima? Anche questa è molto bella, come le altre.
Davvero una bella storia, ma ormai sono abituata ad aspettarmi questo da te ;)
Un bacio, nemi23

Recensore Veterano
07/01/15, ore 23:09
Cap. 1:

Approfitto di questi pochi minuti di internet per pubblicare la recensione a questa meraviglia e metterla apposto, con le citazioni che mancavano e tutto il resto. Ammetto che quel PROMPT l’avevo messo apposta per te, perché io non riuscivo a svilupparlo come avresti fatto tu (sebbene l’argomento m’interessi non poco) ed ero certa che avresti trovato il modo di fillarlo. Due esche ti avevo messo e due pescioli- sorry, pandaH hanno abboccato *feel like a boss*. Però la sorpresa non è mancata, perché tutte quelle parti con Joel Hawthorne non me le aspettavo proprio O-O Sai, riesci sempre a lasciarmi di stucco e il Papà-di-Gale mi piace tanto tanto </3 È un OC cui hai dedicato anima e corpo(?) e tutte le sfaccettature del suo carattere – il passare dall’irrequietezza ad un’apparente calma, quell’attenzione per i dettagli più insignificanti, come in Hazelle Proposal, e le lezioni che cerca di impartire al figlio – che con il tempo ho imparato a conoscere ed apprezzare. Perché, se c’è una cosa che mi piace tanto nel leggere, è vedere che cura mette un autore a dare vita ad un personaggio e muoverlo come fosse un po’ un figlio. Beh, tu ci sei riuscita. E questo è degno di tutti i complimenti possibili u-ù
Ma ora passo al commento di tutta la storia, e ho paura che qualcuno mi interrompa per andare a letto perché sennò è la fine.
 
Partendo dall’inizio, ho adorato come sei arrivata alla parola chiave, senza né forzare gli eventi né accelerare il tutto. È bello come Hazelle tenga al figlio, lo coccoli, sebbene credo che Gale non si lasci coccolare tanto facilmente, e soprattutto vedere loro tre da soli. Non che gli altri tre marmocchi mi diano fastidio, ma trovo che così si focalizzi più l’attenzione su di loro. Come spesso hai detto, il loro primogenito è quello che rispecchia più suo padre, nella indole, nel nome e in cosa diventerà. Interessato dalla cicatrice, Joel lo guiderà per la prima volta nella scoperta di cosa significa libertà, e non poteva esistere una definizione più adeguata. Anzi, sì: quella in “Goodbye my lover” che è piccina piccina, simile a questa, ma riassume ancora di più il concetto. Sebbene spiegata con termini da Giacimento, credo che questo a Panem significhi “essere liberi” e Gale ci aggiungerà il suo crescendo. Sono troppo simili, padre e figlio. Inoltre, questa credo sia la prima volta che parli del modo di litigare di Haze e suo marito che, anche se filtrato dalle parole del panda, viene descritto molto verosimilmente. Per citare il passo: «La disapprovazione nei suoi occhi, tuttavia, era mitigata da una punta di tenerezza. […] Anche quando litigavano, c’era sempre quella piccola sfumatura contraddittoria a velare i loro occhi arrabbiati.» Dovresti fare un corso su come usare le parole giuste al momento giusto, sai? Aiuteresti parecchia gente – me in primis :3
Gli scambi di battute tra i due sono molto teneri, pensando che lui è destinato a fare una brutta fine (</3), e anche Gale è dolcioso. È il bambino di suo padre e fa di tutto per emularlo, come farà anche Posy con Rory, e sebbene sia così piccolo sa benissimo cosa vuole sentirsi rispondere il suo vecchio e il concetto di libertà gli è entrato in testa. Per sempre, proprio come ha fatto a suo tempo la frase “Non si piange” (Will- Hushpuppy e Wink regnano U-U )
 
Qui faccio una perentesi per dirti che la tua impaginazione è perfetta. Dai aria al lettore, il carattere è giusto, corsivi messi solo nei punti salienti e le note con i collegamenti (come diavolo fai?). Sei braverrima, sappiloH ^^
Ti confido che non avevo capito che il Minatore fosse Joel. E quando l’ho scoperto è stato tipo “fermi tutti. Cosa sta succedendo? O.o” con faccina inclusa. Intuivo che lui c’entrasse qualcosa, certo, ma speravo nel profondo del cuore che fosse solo un’impressione. E ho apprezzato soprattutto la sottile ironia e sfacciataggine che dimostra l’uomo anche nelle situazioni più critiche. Il quattro è il suo numero, non c’è niente da fare. La sensazione che prova Gale nel vedere suo padre a terra, sanguinante, è descritta anch’essa in modo perfetto. Poi la frase che mi ha attirata di più è stata “Il bambino, Caleb! Prendi il bambino!” forse perché è la prima volta che chiama “bambino” suo figlio o perché evidenzia come voglia proteggere lui invece che sé stesso. Sebbene sia stato preso a manganellate(?), l’unico suo pensiero va ad Hazelle e a quel bambino che gli assomiglia troppo per non far preoccupare sua madre. L’unica critica che ti muovo, qui, è che tutto succede con troppa fretta: è come se avessi voluto arrivare in un attimo alla fase saliente, tralasciando qualcosa. Forse una sequenza di pensiero, una piccola descrizione, fatto sta che sento qualcosa di incompleto. So di essere incomprensibile, e che le mie spiegazioni fanno letteralmente schifo, ma spero di essermi fatta capire almeno un po’ (in questo caso, sei un genio).
Di questa piccola sequenza ho amato anche l’incontro tra Caleb Everdeen e il silenzioso bambino dei boschi. Non avevo mai letto qualcosa su loro due insieme, e sono molto in sintonia. Gale si fida dell’uomo e Caleb rivede in lui tutto qualcosa del suo amico. E dalle riflessioni che fa sul piccino mi sono accorta quanto sia un personaggio interessante – certo, meno di Joel ma pur sempre un bel tipo *^*
“Non lasciare mai che la tua rabbia ti bruci, Gale” lo avvertì a quel punto Joel, ricambiando serio lo sguardo del bambino. “Finiresti per mandare in fiamme anche quelli che ti stanno attorno.”
Questa frase è… Cosa non è? Qualcosa di poetico(?), pandoso e perfettamente in linea con il personaggio di Joel. Se volessi scriverla sul mio diario tra le citazioni, me lo permetteresti *occhi dolci *. Inoltre il leggero parallelismo con la Rivolta è magnifico – tu e i tuoi parallelismi finirete per uccidermi – e adatto alla situazione che si è venuta a creare. Non mi sarei aspettata un crollo da parte di Joel, è un po’ un punto fermo, un’ancora, ma come Wink non può rimanere saldo per sempre. Piangere è normale, dopotutto, e quella regola è troppo rigida per non essere infranta. E poi lui sta piangendo per Hazelle e suo figlio, di rabbia impotente, e questo per me non vale come vero pianto. Tergiversando, mi sono persa nelle mie farneticazioni <.< Si vede che ho sonno.
“Perché non gli credeva. Non gli credeva nemmeno un po’.”
E qui PUM, sono crollata per terra.
 
La parte successiva è stata quella più sofferta di tutte, perché ho notato come Gale stesse cercando di lottare con il dolore per rimanere sveglio, come i pensieri gli frullassero nella testa con una sorprendente consequenzialità e come si fosse accorto che tutte le sue promesse erano state vane. Ho trovato molto giusta la scelta di non addentrarti nella descrizione delle frustate, buttandoti a capo fitto nei ricordi più reconditi. Non quando ha preso il tacchino o i Pacificatori lo hanno legato, ma bensì le parole dette a suo padre dodici anni prima. Bella memoria, però. E soprattutto ho amato che avesse capito che il suo unico modo di ribellarsi era quello, e che le parole non servivano per lui un beneamato cavolo, senza risultati .—.
Posso crollare a terra anche per la fine di questa meravigliosa storia? Ne ho bisogno, perché dopo quel non posso vorrei piangere ma… No. Con il ritornare della frase di Joel come un monito, sono ritornati anche i postumi dei tuoi parallelismi e credo che questa storia (e recensione) mi abbia sfinita più di tutte quelle che ho mai fatto. Un’ora, ci ho messo, e avrei voluto fare qualcosa di meno incasinato e più schematico, facile da capire per te e soddisfacente per me. Uff…
 
Ma sono comunque contenta di aver utilizzato l’8% del mio tempo per darti un parere su questa meraviglia – sì, ME-RA-VI-GLIA – perché vorrei avere almeno un millesimo del talento che ti ritrovi e, diavolo, ho finito le parole per ringraziarti di questo regalo bellissimo. Sei stata il miglior Babbo Natale che potessi anche solo immaginare, e vorrei tanto ricambiare *mette al lavoro il cervello*, e ora non arrossire. Te li meriti, i complimenti. <3
Grazie ancora, Babbo,
 
Talking Cricket
PS: Continuo a pensare che sei così brava perché il tuo nick è di quattro lettere U-Ù

Recensore Veterano
29/12/14, ore 22:22
Cap. 1:

okay, lo so. sono in un ritardo a dir poco pazzesco, ma l'importante è che io sia riuscita (finalmente) a recensire questa magnifica storia.
è una delle fic più belle che abbia mai avuto modo di leggere, sul serio! rendi onore alla mia challenge *^*
Gale da bambino è dolcissimo! inoltre, da patita della coppia Gale/Katniss, non posso non aver adorato quegli stupendi accenni!
oddei, oltre al fatto che è stupenda, non so veramente più che cosa dire.
è... stupenda! punto. fine della storia.
se vogliamo allungare un po' questa recensioncina, posso (devo) dire che la parte che mi è piaciuta di più è stata quella finale quando, durante la fustigazione, Gale ricorda stracci del passato.
davvero magnifico *^*
ci si legge!

Recensore Veterano
23/12/14, ore 16:00
Cap. 1:

Ma ciao *_*
Sto recuperando un po’ tutte le storie che ho lasciato indietro, e ci tenevo a passare da questa perché so quanto tieni a questa meraviglia e volevo lasciarti il mio parere. ♥
Premetto che non riesco a trovare bene le parole con cui cominciare, perché questa storia mi è piaciuta davvero tantissimo e temo di non riuscire a rendere onore alla sua bellezza, con le mie parole.
Comincio col dire che il fandom ha bisogno di storie così: racconti su personaggi di cui si sa poco o nulla, su personaggi che sono odiati senza motivo solo perché “sono il terzo incomodo”, su ciò che è davvero “The Hunger Games”, ossia una storia che parla di guerra, di bisogno di libertà, di ribellione, del coraggio di ribellarsi ad un sistema. Ecco, quindi menomale che c’è Laura che pubblica queste belle storie che ci ricordano un po’ la base del libro, ossia tutti ciò elencato prima, e non una mera storia d’amore u.u Visto che ormai nel fandom si parla solo di Peeta e Katniss che fanno l’amore in tutti i luoghi, in tutti i laghi, in tutti i Distretti (?)
Passiamo quindi alla storia, che ho adorato da cima a fondo, tanto più perché c’è davvero tanta tanta tanta Jazelle (?) e appare anche quel bell’uomo di Joel Hawthorne – che davvero, hai caratterizzato benissimo *_* - e anche Caleb Everdeen, personaggio che mi ha incuriosita non appena lessi The miner saw a comet, oltre che essere un gran bel pezzo di gnoc… uomo del Giacimento (?)
Comunque, se vogliamo proprio cominciare dall’inizio vero e proprio, devo farti i complimenti per il banner perché è davvero tanto bello *_* Quel bambino è il perfetto Gale piccino, con quello sguardo così ostinato e ribelle
La storia si apre con una prima scena in cui ci sono gli Hawthorne – almeno per quel tempo – al gran completo e devo dire che è il perfetto inizio per questa storia! Baby Gale è l’amore, con tutte le sue domande a proposito della ribellione mi ha incuriosita, specialmente quando chiede informazioni al padre riguardo ai ribelli. È tanto dolce vederlo mentre si informa su ciò che sarà lui in futuro!
Joel è davvero un personaggio bellissimo, non smetterò mai di dirlo: adoro il suo carattere così ribelle, il suo senso della giustizia, la sua impulsività e testardaggine, che però nascondono una grande dolcezza, che emerge soprattutto quando sta con i suoi ragazzi (♥) e la sua bellissima moglie. Hazelle è davvero una donna d’oro, ma la sua gentilezza non è stucchevole e non è “debole”: ha le palle, caspita. Si vede che è una donna forte, cresciuta in un ambiente ostile, ma è riuscita comunque a mettere su una bellissima famiglia. E poi, per convivere con tutti questi Hawthorne, deve davvero avere una pazienza infinita e un caratterino niente male, per frenare l’impulsività dei suoi ometti :P
Chiusa questa piccola parentesi per darti il mio parere su due personaggi che mi hai fatto amare, direi che torno alla storia, sperando di non andare più OT. xD Ma tu ormai sei abituata a queste mie recensioni deliranti u_u
“Essere liberi significa non avere nessuno che decide al posto tuo chi dovresti essere e cosa dovresti fare. Significa niente più miniere, Gale. Significa poter andare nei boschi quando si vuole. Scegliere il lavoro che si preferisce. Poter dare mangiare alla propria famiglia senza doversi spaccare la schiena come dei muli da soma e rischiare di rimanerci secchi ogni giorno. Significa un po’ tutto, perché se non sei libero difficilmente potrai essere davvero se stesso” Questa parte mi è piaciuta tantissimo, forse perché io e Joel condividiamo un po’ la stessa idea di libertà *_* E poi adoro il modo in cui lui cerca di “istruire” Gale, malgrado dalle sue parole esca fuori tutta la rabbia che prova nei confronti di Capitol City. In un certo senso, lo ammiro: non penso che molti genitori, a Panem, abbiano avuto il coraggio di dire certe cose ai propri figli. Insomma, anche a scuola – come dice Katniss nel primo libro – insegnano loro che i Distretti devono tutta la loro vita a Capitol City, li riempiono di balle su quanto la Capitale sia gentile nei loro confronti, per poi uccidere, ogni anno, due ragazzini. Quindi ammiro Joel, il suo coraggio, il modo in cui cerca di far diventare il figlio anticonformista, proprio come lui.
Quando hai fatto accenno allo sguardo di Hazelle con una punta di tenerezza, mi è esploso il cuore di giuoia ♥ Sono così belliiiii.
Il bambino credeva che fosse proprio quella lucetta a caratterizzare le persone innamorate. Aw, Galeotto, scommetto che aveva anche lui questa lucetta, quando osservava quella panda bastarda di Katniss ;___; *lo coccola un pochino*
La parte finale, quella del non si piange, mi ha emozionata parecchio. Non so dirti perché, ma proprio il modo in cui si dicono questa frase, come un giuramento, mi ha colpita. Sarà che mi sono immedesimata in Gale e Joel, perché io sono quel tipo di persona così orgogliosa che odia piangere persino da sola, quindi li ho proprio sentiti accanto a me. xD E in questa parte, il Gale bambino mi ha proprio ricordato il Gale adolescente, quello che cerca di essere forte sempre, per i suoi fratelli, sua madre, Katniss e la famiglia Everdeen. È un personaggio davvero fantastico, non smetterò mai di lamentarmi perché è troppo sottovalutato u_u
La seconda parte mi ha commossa ;_; La prima parte, soprattutto. All’inizio credevo che fosse un minatore qualsiasi, invece era proprio Joel! Fare il parallelismo con ciò che è accaduto anni dopo a suo figlio è stato inevitabile e mi sentivo tanto emozionata ;_;
E Joel, che nel dolore guarda solo il figlio, mi ha ulteriormente fatto affondare il cuore. Ciò dimostra ancora quanto sia un uomo fantastico, che pensa soprattutto al bene della sua famiglia, anche quando è stato colpito ed è tutto sanguinante. Mi viene da pensare che sarebbe stato davvero un ottimo ribelle durante la rivolta.
Ho adorato l’entrata in scena della signora Everdeen aka mamma-di-Katniss-senza-nome e Caleb. Bellissimo il discorso tra lui e Gale nei boschi, il modo in cui Gale, senza battere ciglio, gli dice che vuole fare il ribelle, vuole essere libero, seguendo gli insegnamenti del suo papà.
Fantastica anche l’introduzione de L’albero degli impiccati. Ti ho amata per esserti ricordata del particolare delle Ghiandaie che si zittiscono per ascoltare il padre di Katniss *_* Quella parte nel libro mi ha sempre lasciato una sensazione bellissima, non so spiegarla.
E poi quando Gale parla della sua futura mogliettina *____* Ammetto di aver pensato subito a Pandiss, però poi mi è venuta in mente anche Johanna e il mio cuore è esploso di gioia. ♥
E dopo, Gale torna a casa. Mi è piaciuta molto la scena in cui il padre gli chiede dove fosse andato e lui nemmeno gli risponde, ma anzi gli chiede come sta, perché ho rivisto davvero l’ometto che diventerà poi nella trilogia: una persona che è altruista, ma davvero tanto, anche troppo, tanto che pensa prima al bene degli altri e poi al suo. AMIAMOLO *_*
“Non lasciare mai che la tua rabbia ti bruci, Gale” lo avvertì a quel punto Joel, ricambiando serio lo sguardo del bambino. “Finiresti per mandare in fiamme anche quelli che ti stanno attorno.” Ecco, qui ho pensato a Pandiss. Alla fine lui a fuoco ci è andato veramente, ma per colpa di quella stronzetta e.e *la picchia*
Comunque, questa frase è una delle tante che mi è piaciuta tantissimo *_____* Joel Sr è decisamente troppo saggio, lo vorrei come insegnante. ♥
LA TERZA SCENAAAAA ç_____ç Il mio cuore è andato davvero in frantumi! Però l’ho amata tantissimo, ho adorato il modo in cui hai introdotto i vari pensieri di Gale, alternandoli con le scene precedenti, con le frasi più significative. Una cosa che ho apprezzato tanto di questa scena è stato proprio il filo conduttore, questi parallelismi tra il Gale piccino e Gale adolescente che si notano anche nella quarta scena, quando lui stringe a sé Posy e le dice che non si piange.
Davvero, le ultime due scene non so come commentarle perché sono state un concentrato di emozioni e stavo piangendo, quasi… perché non si piange u.u
Ora devo scappare, però riesco a concludere con un paio di righe in cui ti voglio dire quanto ho amato questa storia. È stata un’emozione unica, dall’inizio alla fine, ed è stato bellissimo vedere Gale piccolo e Gale grande, il modo in cui è cresciuto, è diventato un ribelle fatto e finito, che ha lottato per ottenere quella libertà che tanto ha sognato durante l’infanzia.
Sei davvero bravissima, ormai parli degli Hawthorne come se fossero dei tuoi personaggi e questa è una cosa stupenda ♥
Beccati tutti questi complimenti e sii fiera di questa meraviglia che tutti devono leggere, altrimenti mi arrabbio u___u *manda Finnick a punzecchiare qualcuno con il tridente*
Una storia davvero stupenda, non smettere mai di scrivere su Gale e i suoi familiari perché come lo fai te nessuno mai ♥
Ci rivediamo per queste lande desolate,
Alaska. ~

PS: nell’ultima scena i miei Lilotto feels sono andati a farsi fottere e mi stavo ritrovando a piangere sulla Lilo/Gale. ♥

Recensore Master
20/12/14, ore 12:08
Cap. 1:

"E sono ancora qua, eh già..." *canta* :3
Recupero anche questa meraviglia e quindi ti prendi un'altra polpetta u.u
Ogni volta che scrivi degli Hawthorne io sono felice *.* Felice perchè nessuno li descrive meglio di te, nessuno li fa sembrare veri come fai tu, nessuno ci mette tanto cuore come fai tu!
E amo, ma proprio amo, quando decidi di scrivere qualcosa su Gale e ci infili il babbo Joel *.* Perchè il rapporto che hanno quei due è qualcosa di unico e meravglioso: Joel è un padre forte, coraggioso e buono, e amo come si prende cura della sua famiglia, come si preoccupi per loro e quanto amore gli dedichi. E amo i suoi insegnamenti, amo come cerchi di far venire su un bambino forte ma allo stesso tempo sensibile, è una cosa dolcissima!
Passando alla storia, è bellissima, e già lo sai u.u Il modo in cui hai collegato le cicatrici alla parola ribellione è da genio: Gale apprende fin da bambino che se vorrà impegnarsi nella vita non potrà uscirne sempre "sano": dovrà fare i conti con le cicatrici, quelle del corpo, visibili, e anche quelle dell'anima, più nascoste. Il concetto di ribellione è èproprio questo: mettersi in gioco, rischiare per qualcuno o qualcosa e riportare a casa anche qualche ferita, segno che si è fatto qualcosa per andare contro qualche regola, giusta o ingiusta che sia.
Mi piace il fatto che Gale apprenda il concetto già da bambino, che già qualcosa scatti nella sua mente, che si formi un primo abbozzo di quello che sarà il suo carattere guerriero da grande *.*
Nonostante ciò, Joel cerca di tenere lontano Gale dal suo spirito ribelle, vorrebbe che il figlio fosse meno testa calda di lui: ma Gale è un Hawthorne e dinanzi a soprusi o devastazioni non può stare buono. Per quanto prometta al padre di non diventare ribelle, sappiamo già che la vita sarà dura per lui e che l'unico modo per affrontarla sarà proprio quella di combattere e diventare un ribelle.
Il finale, infatti, mi ha steso: alla fine, Gale ammette di non aver potuto mantenere la promessa perchè Capitol City sta cercando di distruggere tutto ciò che ama. E per proteggere tutto ciò che ama Gale ha una sola scelta: ribellarsi. E sono sicura che Joel è fiero di lui, nonostante la promessa infranta. Ciò che voleva per suo figlio era che fosse attaccato a dei valori come lo era lui. E se per difendere quei valori c'è bisogno di combattere, allora Gale deve combattere, come un vero Hawthorne!
Oh Picco, le tue storie su Gale sono sempre ben dettagliate e profonde, adoro come ci trascini nella sua mente e nelle sue azioni, gli dai una complessità unica. Bravissima <3

baci,Giraffetta

Recensore Veterano
14/12/14, ore 20:15
Cap. 1:

Questa storia.
Woah.
*raccoglie pezzettini di cuore*
E' meravigliosa, assolutamente meravigliosa. Prima o poi non ne potrai più
dei miei fangirlamenti ripetitivi, perché ti dico sempre le stesse cose deliranti, ma questa storia è troppo perfetta per essere risparmiata dei miei vaneggiamenti.
E' di un'intensità, di un'amarezza mista alla tenerezza, di una profondità da brividi.
E' incredibile, a cominciare dall'associazione di ribelle-cicatrici che fa da filo conduttore. Mi piace il modo in cui Gale apprenda il concetto di ribellione, che lo seguirà per tutta la vita, da suo padre, scoprendo le sue cicatrici. La preoccupazione di Hazelle, i dialoghi fra padre e figlio, lo scambio di battute fra Mr. Everdeen e Gale sono magnifici: mi piace da morire l'interazione fra Gale e Joel, fra Joel e Hazelle, e il modo in cui Gale parla con Caleb del suo futuro. Mi piace l'interazione fra Gale e Joel perché il loro rapporto è unico, prezioso: è un misto di affetto e desiderio di preparare il figlio alla vita, di istinto di protezione e amore profondo. Il legame fra di loro è assolutamente speciale. Il fatto che Joel non voglia vedere suo figlio piangere perché lo terrorizza vederlo soffrire è da spezzare il cuore, perché contiene tutto l'amore di un uomo che accetta la sua sofferenza per ciò che è giusto ma è spaventato a morte dall'idea che quella sofferenza venga condivisa da coloro che ama. Hazelle, con il suo amore più dolce, è altrettanto speciale: vuole tenere al sicuro entrambi, ma si rende conto di quanto sia difficile fermare due spiriti ribelli.
E il dialogo fra Caleb e Gale è semplicemente perfetto. La consapevolezza e la maturità di Gale sono assolutamente adatte a un bambino che cresce più velocemente dei suoi coetanei, che sente fin da piccolo il desiderio di cambiare le cose, il desiderio di ribellione, ancora prima di saper dare un nome a questo sentimento.
E quando risponde a Caleb che da grande vuole fare il ribelle, in questa frase c'è tutto Gale, con la tua intelligenza, il suo desiderio bruciante di combattere, di insorgere, di lottare per ciò in cui crede.
Mi è piaciuto moltissimo il fatto che i dialoghi iniziali ricompaiano, facciano da filo conduttore nella crescita di Gale: Gale che parte conoscendo la ribellione e che arriva a viverla, Gale che comincia osservando le cicatrici di suo padre e giunge ad averne di sue. C'è tutto il suo percorso, qui, tutta la sua crescita. C'è la sua dolorosa maturazione, fatta di sofferenza e delusioni e colpi durissimi che non riescono mai a fermarlo; mai, perché Gale è un ribelle, e si ribella anche alle difficoltà della vita.
Ho adorato la precisione con cui riesci a rendere l'evoluzione di Gale, mantenendo intrecciati i punti salienti della sua vita e creando dei momenti indimenticabili.
Mi piace moltissimo come tutto sia legato, come ogni passaggio sia un gradino in più verso la formazione completa di Gale.
La vividezza delle descrizioni è disarmante: chi legge ha la sensazione di assistere alla scena, e si infuria, si commuove, prova il desiderio di ribellarsi insieme a Gale, schierandosi al suo fianco per combattere le ingiustizie.
E' una storia davvero stupenda - e no, non è assolutamente troppo lunga. L'ho letta tutta d'un fiato, e ci sono rimasta male quando è finita xD
Le tue storie sono sempre dei capolavori, davvero.

Recensore Junior
14/12/14, ore 17:24
Cap. 1:

Ciao Kary! Sono contenta che tu abbia pubblicato questa storia di domenica, così io posso leggerla e commentarla con calma, senza farti aspettare un'eternità! XD
Nella prima parte mi è piaciuto molto il confronto fra Gale e Joel, come lui in poche parole sia riuscito ad esprimere il senso di libertà e ribellione che già lo muove, di come cerchi, (un po' involontariamente un po' no per la felicità di Hazelle :D) ,di trasmettergli il senso di queste parole. Mi è piaciuta molto anche  la parte del pianto, di come Joel si senta impotente davanti alle lacrime delle persone che ama e gli dica di non piangere, sarà che un po' lo capisco perché anch'io ho questo problema al riguardo. XD
Ma veniamo alla seconda parte, che mi ha colpito in tanti modi e sotto diversi punti di vista che non so sa dove iniziare. Partirò dicendoti che amo il modo in cui hai mosso Caleb (ad esempio la frase: "Gale si buttò a terra e strisciò sotto la recinzione, convinto che lì non sarebbe stato seguito: nessuno, a parte suo padre, avrebbe avuto il coraggio di rincorrerlo nei boschi. Si sbagliava; l’uomo superò la recinzione senza esitare." mi sembra perfetta per descriverlo), come con poche battute sei riuscita a delineare il suo carattere, anch'esso ribelle ma diverso da Joel, più impulsivo e rabbioso, Caleb è più controllato e razionale, sa che è ingiusto il modo in cui vivono, e trova il suo modo di ribellarsi, vedi la canzone o andare a caccia nel bosco, ma a differenza di Joel sa che i suoi gesti e le sue parole avventate rischierebbero di mettere in pericolo la sua famiglia. Tu tutto questo sei riuscita a esprimerlo benissimo, ho amato lo scambio di battute con Gale, e ho sorriso al piccolo accenno Everthone, di come già all'epoca Gale avesse un forte senso di protezione verso le persone che ama/amerà.
Ma ciò che mi ha stupito di più è stato il discorso di Joel, i suoi occhi lucidi, ti giuro che non mi aspettavo niente di tutto ciò. Ero convinta che Joel avrebbe rassicurato Gale, dicendogli qualcosa tipo "anche se vieni ferito non devi arrenderti", invece te hai stravolto completamente le carte in tavola, mostrandomi un Joel distrutto non solo fisicamente ma anche psicologicamente, e se arriva a far promettere una cosa del genere a Gale significa che stavolta ha davvero temuto per la sua vita, ed è terrorizzato all'idea che possa succedere la stessa cosa a suo figlio. Poi vabbe la frase “Non lasciare mai che la tua rabbia ti bruci, Gale” lo avvertì a quel punto Joel, ricambiando serio lo sguardo del bambino. “Finiresti per mandare in fiamme anche quelli che ti stanno attorno." mi ha stretto il cuore, perché non si può non pensare a cosa succederà in futuro. T.T E anche la parte finale sulla bugia sul ribelle comunque mi ha ucciso, perché è azzeccatissima, quando Gale prometteva io non ci ho creduto nemmeno un po'.
Poi giusto per stare in tema ci sono le due scene finali, quella di Gale mentre viene frustato e quando fuggono dai bombardamenti, ed entrambe mi sembrano perfette per esprimere l'evoluzione della rabbia di Gale, che a un certo punto diventa implacabile. Poi tu riprendi le battute di Joel durante la storia e io soffro, perché amo questa struttura circolare e perché Gale alla fine è diventato proprio ciò che suo padre temeva/sperava di più. 

E niente, ormai alla fine di ogni tua storia ripeto sempre le stesse cose, che sei bravissima e che nessuno riesce a scrivere di bambini e della famiglia Hawthorne come fai tu, e se poi queste due caratteristiche si fondono com'è successo in questa storia, ne escono appunto delle storie bellissime! *.*
Ora farò un po' di pressione psicologica e dirò che ti aspetto con la mia Joel/Hazelle! <3 XD
A presto spero,
Vero

Recensore Veterano
14/12/14, ore 13:06
Cap. 1:

Ehi! Wow...ogni volta che leggo una tua storia, si riconferma la tua bravura nello scrivere della famiglia Hawthorne!
Anche questa non é da meno, con questo piccolo Gale che cerca di imitare il padre.. Quale bambino non lo fa? Essendo un figlio del giacimento Gale ha aspetti più complessi da imitare! Io penso che la sua infanzia sia stata essenziale per le sue idee rivoluzionarie da adolescente, che sono quelle per cui io lo adoro come personaggio, perché ha questa forza dentro..questa voglia di cambiare che tu rapporti al carattere del padre..ci sta, decisamente!
E poi, la scena di Joel picchiato dai pacificatori e poi lasciato a terra di fronte alla moglie e al figlioletto con una minaccia di morte..ha fatto provare una rabbia profondissima a me, immagino al piccolo Gale, con in mente i discordi sui ribelli e che si vede il padre sanguinante davanti.. come si può non capire la sua voglia di ribellarsi a Capitol? Gli hanno ucciso il padre, gliel'hanno portato via dopo mille violenze. Durante il dialogo di Gale con suo padre dopo questa parte sei stata spiazzante..mi hai posto di fronte a un uomo che si era come rassegnato. O forse, più che rassegnto, voleva cercare di preservare il figlio, di evitare che anche lui subisse ciò che aveva subito lui. Voleva proteggere quel figlio in cui già vedeva bruciare gli stessi sentimenti che avevano bruciato lui per una vita intera e che gli avevano portato tanta sofferenza. E' bellissimo questo..che Joel si comporti come un normale padre in un qualunque luogo del mondo, anche se non lo è, come Gale non è un bimbo normale. E' molto maturo, ma non troppo maturo. Ha già visto moltissime cose che vorrebbe cambiare e ha fretta di crescere per poterlo fare, anche se non comprende fino in fondo questa libertà di cui parla sua papà.
Trovo anche Hazelle molto ben inserita nella storia..deve avere una pazienza e una forza anche questa donna, per avere a che fare con un uomo della tempra e della testardaggine di Joel!
É molto plausibile anche che Mr Hawthorne abbia tirato su i figli con questo "Non si piange"..piangere é sinonimo di debolezza e essere deboli al dodici può portare alla morte... trovo molto ben inserita questa frase nella storia, che ricorre anche durante la fustigazione di Gale... vederlo che si aggrappa a ricordi del passato per non soccombere al dolore è davvero toccante, così come il pensiero della rabbia che gli crea una barriera intorno.
E poi, la scena del bombardamento é perfetta, semplicemente perfetta! Ritroviamo ancora il ragazzo che vuole a tutti i costi fare qualcosa, salvare più persone che può, far vedere a Capitol City che non possono distruggere tutti i nemici, tutti gli innocenti che loro credono nemici, tutte le idee rivoluzionarie. Che qualcosa si salva, sempre. Lui ha contribuito a salvare quel poco e non avrebbe potuto stare a guardare e basta, tu hai reso molto bene questo aspetto!
E gli accenni a una certa signorina.. Everthorne!
Devo dire che con le tue storie ho iniziato ad apprezzare molto anche la coppia Hazelle/Mr Everdeen!
Ancora complimenti vivissimi, grazie per questa storia assurdamente bella..dolce,triste, rabbiosa, piena di emozioni! Le tue storie non sono mai, proprio mai troppo lunghe... si leggono tutte d'un fiato e questa non fa assolutamente eccezione! Un piccolo capolavoro per noi Tema Gale, come sempre!
A presto katniss_jackson

(Recensione modificata il 14/12/2014 - 08:49 pm)