Ma ciao *_*
Sto recuperando un po’ tutte le storie che ho lasciato indietro, e ci tenevo a passare da questa perché so quanto tieni a questa meraviglia e volevo lasciarti il mio parere. ♥
Premetto che non riesco a trovare bene le parole con cui cominciare, perché questa storia mi è piaciuta davvero tantissimo e temo di non riuscire a rendere onore alla sua bellezza, con le mie parole.
Comincio col dire che il fandom ha bisogno di storie così: racconti su personaggi di cui si sa poco o nulla, su personaggi che sono odiati senza motivo solo perché “sono il terzo incomodo”, su ciò che è davvero “The Hunger Games”, ossia una storia che parla di guerra, di bisogno di libertà, di ribellione, del coraggio di ribellarsi ad un sistema. Ecco, quindi menomale che c’è Laura che pubblica queste belle storie che ci ricordano un po’ la base del libro, ossia tutti ciò elencato prima, e non una mera storia d’amore u.u Visto che ormai nel fandom si parla solo di Peeta e Katniss che fanno l’amore in tutti i luoghi, in tutti i laghi, in tutti i Distretti (?)
Passiamo quindi alla storia, che ho adorato da cima a fondo, tanto più perché c’è davvero tanta tanta tanta Jazelle (?) e appare anche quel bell’uomo di Joel Hawthorne – che davvero, hai caratterizzato benissimo *_* - e anche Caleb Everdeen, personaggio che mi ha incuriosita non appena lessi The miner saw a comet, oltre che essere un gran bel pezzo di gnoc… uomo del Giacimento (?)
Comunque, se vogliamo proprio cominciare dall’inizio vero e proprio, devo farti i complimenti per il banner perché è davvero tanto bello *_* Quel bambino è il perfetto Gale piccino, con quello sguardo così ostinato e ribelle ♥
La storia si apre con una prima scena in cui ci sono gli Hawthorne – almeno per quel tempo – al gran completo e devo dire che è il perfetto inizio per questa storia! Baby Gale è l’amore, con tutte le sue domande a proposito della ribellione mi ha incuriosita, specialmente quando chiede informazioni al padre riguardo ai ribelli. È tanto dolce vederlo mentre si informa su ciò che sarà lui in futuro!
Joel è davvero un personaggio bellissimo, non smetterò mai di dirlo: adoro il suo carattere così ribelle, il suo senso della giustizia, la sua impulsività e testardaggine, che però nascondono una grande dolcezza, che emerge soprattutto quando sta con i suoi ragazzi (♥) e la sua bellissima moglie. Hazelle è davvero una donna d’oro, ma la sua gentilezza non è stucchevole e non è “debole”: ha le palle, caspita. Si vede che è una donna forte, cresciuta in un ambiente ostile, ma è riuscita comunque a mettere su una bellissima famiglia. E poi, per convivere con tutti questi Hawthorne, deve davvero avere una pazienza infinita e un caratterino niente male, per frenare l’impulsività dei suoi ometti :P
Chiusa questa piccola parentesi per darti il mio parere su due personaggi che mi hai fatto amare, direi che torno alla storia, sperando di non andare più OT. xD Ma tu ormai sei abituata a queste mie recensioni deliranti u_u
“Essere liberi significa non avere nessuno che decide al posto tuo chi dovresti essere e cosa dovresti fare. Significa niente più miniere, Gale. Significa poter andare nei boschi quando si vuole. Scegliere il lavoro che si preferisce. Poter dare mangiare alla propria famiglia senza doversi spaccare la schiena come dei muli da soma e rischiare di rimanerci secchi ogni giorno. Significa un po’ tutto, perché se non sei libero difficilmente potrai essere davvero se stesso” Questa parte mi è piaciuta tantissimo, forse perché io e Joel condividiamo un po’ la stessa idea di libertà *_* E poi adoro il modo in cui lui cerca di “istruire” Gale, malgrado dalle sue parole esca fuori tutta la rabbia che prova nei confronti di Capitol City. In un certo senso, lo ammiro: non penso che molti genitori, a Panem, abbiano avuto il coraggio di dire certe cose ai propri figli. Insomma, anche a scuola – come dice Katniss nel primo libro – insegnano loro che i Distretti devono tutta la loro vita a Capitol City, li riempiono di balle su quanto la Capitale sia gentile nei loro confronti, per poi uccidere, ogni anno, due ragazzini. Quindi ammiro Joel, il suo coraggio, il modo in cui cerca di far diventare il figlio anticonformista, proprio come lui.
Quando hai fatto accenno allo sguardo di Hazelle con una punta di tenerezza, mi è esploso il cuore di giuoia ♥ Sono così belliiiii.
Il bambino credeva che fosse proprio quella lucetta a caratterizzare le persone innamorate. Aw, Galeotto, scommetto che aveva anche lui questa lucetta, quando osservava quella panda bastarda di Katniss ;___; *lo coccola un pochino*
La parte finale, quella del non si piange, mi ha emozionata parecchio. Non so dirti perché, ma proprio il modo in cui si dicono questa frase, come un giuramento, mi ha colpita. Sarà che mi sono immedesimata in Gale e Joel, perché io sono quel tipo di persona così orgogliosa che odia piangere persino da sola, quindi li ho proprio sentiti accanto a me. xD E in questa parte, il Gale bambino mi ha proprio ricordato il Gale adolescente, quello che cerca di essere forte sempre, per i suoi fratelli, sua madre, Katniss e la famiglia Everdeen. È un personaggio davvero fantastico, non smetterò mai di lamentarmi perché è troppo sottovalutato u_u
La seconda parte mi ha commossa ;_; La prima parte, soprattutto. All’inizio credevo che fosse un minatore qualsiasi, invece era proprio Joel! Fare il parallelismo con ciò che è accaduto anni dopo a suo figlio è stato inevitabile e mi sentivo tanto emozionata ;_;
E Joel, che nel dolore guarda solo il figlio, mi ha ulteriormente fatto affondare il cuore. Ciò dimostra ancora quanto sia un uomo fantastico, che pensa soprattutto al bene della sua famiglia, anche quando è stato colpito ed è tutto sanguinante. Mi viene da pensare che sarebbe stato davvero un ottimo ribelle durante la rivolta.
Ho adorato l’entrata in scena della signora Everdeen aka mamma-di-Katniss-senza-nome e Caleb. Bellissimo il discorso tra lui e Gale nei boschi, il modo in cui Gale, senza battere ciglio, gli dice che vuole fare il ribelle, vuole essere libero, seguendo gli insegnamenti del suo papà.
Fantastica anche l’introduzione de L’albero degli impiccati. Ti ho amata per esserti ricordata del particolare delle Ghiandaie che si zittiscono per ascoltare il padre di Katniss *_* Quella parte nel libro mi ha sempre lasciato una sensazione bellissima, non so spiegarla.
E poi quando Gale parla della sua futura mogliettina *____* Ammetto di aver pensato subito a Pandiss, però poi mi è venuta in mente anche Johanna e il mio cuore è esploso di gioia. ♥
E dopo, Gale torna a casa. Mi è piaciuta molto la scena in cui il padre gli chiede dove fosse andato e lui nemmeno gli risponde, ma anzi gli chiede come sta, perché ho rivisto davvero l’ometto che diventerà poi nella trilogia: una persona che è altruista, ma davvero tanto, anche troppo, tanto che pensa prima al bene degli altri e poi al suo. AMIAMOLO *_*
“Non lasciare mai che la tua rabbia ti bruci, Gale” lo avvertì a quel punto Joel, ricambiando serio lo sguardo del bambino. “Finiresti per mandare in fiamme anche quelli che ti stanno attorno.” Ecco, qui ho pensato a Pandiss. Alla fine lui a fuoco ci è andato veramente, ma per colpa di quella stronzetta e.e *la picchia*
Comunque, questa frase è una delle tante che mi è piaciuta tantissimo *_____* Joel Sr è decisamente troppo saggio, lo vorrei come insegnante. ♥
LA TERZA SCENAAAAA ç_____ç Il mio cuore è andato davvero in frantumi! Però l’ho amata tantissimo, ho adorato il modo in cui hai introdotto i vari pensieri di Gale, alternandoli con le scene precedenti, con le frasi più significative. Una cosa che ho apprezzato tanto di questa scena è stato proprio il filo conduttore, questi parallelismi tra il Gale piccino e Gale adolescente che si notano anche nella quarta scena, quando lui stringe a sé Posy e le dice che non si piange.
Davvero, le ultime due scene non so come commentarle perché sono state un concentrato di emozioni e stavo piangendo, quasi… perché non si piange u.u
Ora devo scappare, però riesco a concludere con un paio di righe in cui ti voglio dire quanto ho amato questa storia. È stata un’emozione unica, dall’inizio alla fine, ed è stato bellissimo vedere Gale piccolo e Gale grande, il modo in cui è cresciuto, è diventato un ribelle fatto e finito, che ha lottato per ottenere quella libertà che tanto ha sognato durante l’infanzia.
Sei davvero bravissima, ormai parli degli Hawthorne come se fossero dei tuoi personaggi e questa è una cosa stupenda ♥
Beccati tutti questi complimenti e sii fiera di questa meraviglia che tutti devono leggere, altrimenti mi arrabbio u___u *manda Finnick a punzecchiare qualcuno con il tridente*
Una storia davvero stupenda, non smettere mai di scrivere su Gale e i suoi familiari perché come lo fai te nessuno mai ♥
Ci rivediamo per queste lande desolate,
Alaska. ~
PS: nell’ultima scena i miei Lilotto feels sono andati a farsi fottere e mi stavo ritrovando a piangere sulla Lilo/Gale. ♥ |