Terza Classificata al contest "Not so Bad, Not so Mad" di onlyfanfiction indetto sul forum di EFP; giudice sostitutivo Cendrillon89:
Lo ammetto: non so come diamine cominciare questa recensione, anzi no, giudizio. Questa è stata la prima storia che ho deciso di giudicare, e la motivazione è semplice: volevo partire dai fandom che non conoscevo neanche di striscio, in modo da avere la parte di lavoro più “tosta” all'inizio, e rilassarmi poi con quei fandom che mi son noti.
Prima di avventurarmi nella lettura ho fatto qualche ricerca, giusto per non arrivare esageratamente impreparata, e ho seguito il tuo consiglio di cercare su Wikipedia, alternando la versione inglese a quella italiana, e ho anche letto il testo dei link che mi hai gentilmente fornito. Spero di essere in grado di dare un giudizio degno a questa storia, ammetto che sono tesa molto più del dovuto.
Pensa che per addentrarmi meglio nelle atmosfere ho messo di sottofondo pure la colonna sonora del videogioco, e mi è pure piaciuta.
Parto col dire che mi è piaciuto molto come hai impostato la storia, come una sorta di diario, come una cronistoria. Ci hai narrato i vari eventi, più o meno significativi, della vita di Albert, mostrandocelo da quando era un dolce, innocente e indifeso fagottino, al momento in cui è diventato forse il più temibile fra gli uomini.
Hai scelto di narrare i fatti partendo dall'evento che ha segnato per sempre la vita di Albert, portandolo su una strada che, probabilmente, non avrebbe mai scelto di sua spontanea volontà. Insomma, volente o nolente altri hanno scelto per lui il suo cammino.
In poche righe mi hai subito trasmesso un senso d'angoscia assurdo: mi sono immedesimata nella madre che si è vista portare via il suo adorato figlioletto, e credo che sia una delle cose più brutte a questo mondo. Ho sentito la sua sofferenza come se fosse la mia, e ho trovato molto realistico il tutto: la donna non era tanto preoccupata per sé, per la fredda morsa della morte che stava per accoglierla, no, lei era preoccupata per suo figlio, perché percepiva un cammino oscuro per lui, grazie anche a quei simpaticoni che glielo hanno strappato via. (Questi signori non potevano farsi una vacanza in Trentino? Non poteva essere una bella alternativa al posto di un rapimento e dell'omicidio? No, eh?).
Scherzi a parte, ho apprezzato molto il tutto (mi hai conquistata in quel piccolo frammento di storia). Al di là di tutto, ho trovato molto belle le parentesi con la “famiglia adottiva”, all'inizio refrattaria, dato che, soprattutto lui, Vincent, rimpiange il periodo di lavoro più attivo e coinvolgente.
Ricordo per l'ennesima volta: io non conosco Resident Evil, quindi se dico castronerie non linciatemi (ve ne prego, ho dei peluche a carico).
Deduco che Vincent e Cora fossero agenti attivi in questa società dove il malvagio Spencer (ho capito subito che questo tizio è il cattivone-one) decide il bello e il cattivo tempo.
I due agenti, sollevati da incarichi sicuramente più emozionanti per poter stare dietro al piccolo Albert, mi son piaciuti. O meglio, lei mi è piaciuta tantissimo, lui andando avanti nella lettura, mi è cominciato a stare sullo stomaco.
Cora, nel frammento del 4 Aprile, mi ha conquistata definitivamente, e ho avvertito l'irrefrenabile voglia di strangolare io stessa Spencer, sia per come si rivolge alla donna, sia per come parla (brutto pomposo, arrogante, piccolo uomo!).
Cora è un personaggio stupendo, che, malgrado io non sappia nulla di lei, se non quello che tu hai scritto in questo racconto, mi è già entrata nel cuore. Ho amato come questa donna che, immagino, fosse un agente di tutto rispetto, dura e distaccata, si è lasciata poi coinvolgere da questo incarico, arrivando ad amare il bambino che le era stato affidato: quello non era più solo un compito, un lavoro... quello era il suo bambino.
Le sue emozioni mi son sembrate così vive, sentendo non solo il suo amore crescente per il bambino, ma anche quell'amaro rimasto in bocca dovuto alla lenta comprensione di ciò che aveva contribuito a creare.
Ci son rimasta malissimo quando Albert l'ha seccata via; per carità, da una parte capisco anche il tipo di società in cui si muove il tutto, ma mi aspettavo almeno un minimo di – neanche tentennamento – dispiacere. Sia chiaro, non è una critica, anzi, trovo che questo sia caratterizzato bene, il mio è solo un giudizio su cosa mi sarebbe piaciuto, perché è ciò che amo. Per me hai fatto un lavoro egregio.
Ho seguito con meno passione il resto della storia, se devo essere onesta. Non che fosse meno entusiasmante, hai delineato molto bene la figura di Albert: riesco proprio a immaginarmelo questo bambino che pian piano s'è fatto uomo, un uomo alquanto temibile, forte e granitico (?). Lo vedo autoritario, quel genere di persona che o segui o ti bastona.
Albert non è un personaggio positivo, è chiaro, ma mi è piaciuto moltissimo.
Sorvolando sugli errori che ho trovato in quella frase, ho amato come hai fatto esporre il concetto dell'Eterno ritorno delle cose! È una di quelle chicche che adoro trovare nei racconti, molto vicino anche a discorsi che faccio con il mio moroso (sì, ci perdiamo in discorsi filosofici), e trovarla in questa storia mi ha spiazzata, in positivo ovviamente.
Ho trovato splendida anche quella breve scena di amore fisico. Non mi piace definirla scena di sesso, perché non lo è fino in fondo. Non è una scena erotica, ma è carica allo stesso modo, non so come definirla.
Mi piace come hai trattato il tutto, di queste due anime, che a me son parse molto simili e affiatate, che si sono trovate. Albert è esattamente coerente anche in questo; voglio dire che hai delineato un personaggio che è freddo e duro, un vero iceberg, il fatto che lui detesti di perdere il controllo, anche se nonostante ciò lo ricerca, è perfettamente coerente.
Mi è piaciuto questo racconto, mi è piaciuto moltissimo fino alla fine, dove posso solo intravvedere le grandi cose che questo promettente cattivo potrà combinare.
Grammatica e Sintassi =*19/20
Questa voce ha quasi un punteggio pieno, a parte due errorini di poco conto, l'altro è anche, ma non solo, una scelta che può variare in base all'autore e in base anche all'eventuale editore. Prima di assegnarti il voto ho anche consultato svariati libri degli editori più disparati, e ho trovato conferma al mio dubbio.
A volte capita di spezzare un discorso diretto, aggiungere una descrizione e poi riprendere con quello stesso personaggio. Io inserisco sempre la punteggiatura, virgola o punto a seconda del caso, ma ho notato che tu non lo fai.
Ti porto un piccolo esempio tratto dal frammento del 6 novembre 1968:
"Un orsacchiotto?" domanda, stupito "Ho otto anni, mamma." e petula quasi, assomigliando a un bambino come tutti gli altri.
In questo caso è più opportuno mettere “domanda, stupito.”, personalmente avrei anche tolto la virgola, ma quella è una scelta più che altro stilistica. Come ti dicevo, in alcuni casi ho notato che certi autori, e certi editori, accettano anche l'assenza della virgola, tuttavia, dove serve, il punto c'è e lo fanno inserire.
Nel frammento del 22 settembre del 1977:
Se mi tirassi un pugno, un cosa molto triviale e primitiva
Hai solo dimenticato la a lungo la strada. Non era grave, e se fosse stato solo quello l'errore di tutta la storia ti avrei dato punteggio pieno.
Nel frammento del 25 luglio del 1998, ho trovato questo piccolo errore:
Sherry. Piccola e bionda e che lo chiamava zio.
Per come è posto il tutto, io avrei posto il tutto così: Piccola e bionda, che lo chiamava zio.
Per me è più corretto in questa maniera.
Lessico e Stile=*8,5/10
Son rimasta a fissare lo schermo per quasi dieci minuti prima di decidere cosa mettere come votazione, e alla fine ho optato per un otto.
La storia si lascia leggere in maniera abbastanza piacevole ma, come ho accennato prima, non ho apprezzato particolarmente l'assenza di punteggiatura tra un discorso diretto, la parte descrittiva e la ripresa/l'inizio di un nuovo discorso da parte dello stesso personaggio.
Ho trovato alcuni vocaboli troppo “ricercati” per il tipo di storia. Non erano brutti o usati “male”, ma per come era impostata tutta la storia ho trovato il loro inserimento un tantino forzato. Tuttavia, per il resto la storia è stata ottima, e per me un 8,5 è più che meritato. Brava!
Originalità=*9,5/10
Su questo paramento ho avuto un lieve tentennamento, ma sapevo che avrebbe oscillato tra il distinto e l'ottimo: la storia mi ha catturato fin dalle prime righe.
Non è insolito trovare storie sui personaggi, di solito, però, queste storie si incentrano sui protagonisti. Sono storie che vanno a ritroso, spulciando la loro infanzia arrivando fino al momento topico. Questo genere di storia non è così insolito, ma tu sei stata in grado di incuriosirmi, e di non annoiarmi.
Tu hai scelto di trattare di un cattivo e di raccontare fino in fondo ogni aspetto della sua storia, dall'inizio alla fine (quasi). Mi hai fatto conoscere Albert, mi hai presentato la sua famiglia, i suoi colleghi, la sua amante. Mi hai donato una finestra sul suo mondo. E non potevo che trovarlo splendido.
Caratterizzazione personaggi=*10/10
Da ciò che ho letto, credo che tu abbia reco perfettamente IC Albert, ma non è questo quello di cui voglio parlare.
Come accennato nelle mie impressioni generali della storia, hai saputo tratteggiare perfettamente il protagonista, dipingendo la sua crescita, senza dilungarti eccessivamente, mi hai fatto arrivare quante più informazioni possibili. È un uomo duro e freddo, Albert, ma cosa si nasconde dietro quella gelida corazza?
Sembra un super uomo, indistruttibile, completamente distaccato da tutto e tutti, eppure anche lui ha le sue fragilità.
Non solo ho amato lui, ma mi è rimasta anche Cora nel cuore, mi hai conquistata col tuo modo di descrivere questi personaggi e le loro preoccupazioni, i loro pensieri, desideri e tumulti interiori
Titolo=*4/5
Immagino che con Embryo, tu intendessi embrione, riferendoti probabilmente così alla crescita di Albert. Il titolo è azzeccato, ma, personalmente, non mi ha catturata al punto da dire “È fantastico! Assolutamente perfetto”. Mi spiace ma, per quanto sia probabilmente coerente con la storia, non mi ha trasmesso quel non so che. Parla una che sbatte la testa contro i muri ogni volta che deve scegliere il titolo per i propri racconti.
Gradimento personale=*5/5
Non credo ci sia molto da dire, non più di quanto non abbia già detto parecchie righe sopra.
La storia l'ho trovata FANTASTICA, mi è piaciuta dall'inizio alla fine. È stata coinvolgente, e io ora voglio saperne di più, magari guarderò dei gameplay (i film li lasciò la dove stanno, perché non mi fido troppo delle pellicole che trattano di videogiochi... piango ancora per il mio povero Principe e per Farah).
In genere i villain come Albert non mi fanno impazzire, ma tu mi hai fatta innamorare di lui. Complimenti perché è stata una splendida storia, una storia meravigliosa che è riuscita ad incantare una che non conosceva nulla di questo mondo, se non il fatto che si trattasse di un famoso videogioco e che a Lucca, durante la fiera del fumetto e dei videogames, i cosplayer fanno anche una parata.
Forse il mio giudizio non sarà completo come quello che potrebbe darti una fan della serie, ma spero comunque di aver fatto un buon lavoro.
È stato un vero piacere scoprire questa perla, e puoi andare ancora più fiera del fatto che sei riuscita ad appassionare una persona estranea al fandom ;)
Punti bonus (utilizzo pacchetto bad e pacchetto mad)=*0/20
Non essendo stato preso alcun pacchetto, non posso mettere che 0 a questa voce.
Totale=*56/80 |