Recensioni per
Dieci cose che (non) sai
di Ruta

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/01/15, ore 23:02

Adoro questa storia.
E adoro te.
Adoro l'angst, perchè a me le storie sdolcinate sin dall'inizio non mi piacciono. I protagonisti devono soffrire un po' prima di ritrovarsi...anche se a volte il romanticismo smielato e zuccheroso ci vuole (giusto per avere l'illusione che nella vita va tutto rose e fiori!)
Sai cosa ho apprezzato molto? Il tratto in cui Sherlock compie al scelta: è breve, di poche parole, ma mi è bastato per immaginarmi visivamente il mind palace, "vedere" i due binari e scegliere quello più incerto. In entrambi i casi Sherlock non avrebbe potuto immaginare le conseguenze; diciamo che nell'80% sapeva a cui sarebbe andato incontro, scegliendo il binario più incerto, così come ha fatto.
Forse in questo caso Sherlock è un po' OOC, nel momento in cui decide di confidarsi a John e Mary riguardo i suoi sentimenti per Molly: io non ce lo avrei visto. Piuttosto, lo sfogo l'avrei visto come una stanza del mind palace dedicata solo a Molly.
Ma va bene anche così, lo sai, ti adoro!
Superba è la fine, su cui non c'è assolutamente nulla da dire:
"Tre secondi.
Lui e Molly Hooper e il mondo ai loro piedi. Lui e Molly Hooper, il mondo ai loro piedi e un cane, una vita a Londra e una in campagna al momento del suo ritiro dalle consulenze investigative. 
Tre secondi. 
Sherlock inspirò a fondo e diede loro le spalle. Riprese il violino. “L’ho già fatto.”
La sua di voce suonò simile a una sentenza. Irrevocabile."


A presto,

Veronica xD

 

Recensore Veterano
09/01/15, ore 11:43

Sherlock che decide di rinunciare a Molly e a quello che prova per lei è sicuramente triste ma anche dannatamente IC. Sarebbe proprio da lui. Non c'è stato un punto in questa shot che non mi sia sembrato assolutamente perfetto e adatto al suo modo di pensare e agire.
Complimenti, come sempre.
Alla prossima.
M.

Recensore Veterano
07/01/15, ore 20:32

Ugh, my heart!
Cielo, che finale... Agrodolce. Sì, perché nonostante l'amarezza per la scelta di Sherlock non si può dimenticare tutta l'assoluta dolcezza delle frasi dette prima. E' stato molto toccante. E quante sono le altre cose che mi sono piaciute! Il discorso di John, era meraviglioso nella sua sensibilità. Mary, poi, è stata a dir poco epica in tutte le sue battute, capace di tener testa a tutti e di essere sempre un passo avanti in tutto. Il suo commento dopo la confessione di Sherlock è davvero struggente. Comunque, devo fare i dovuti complimenti anche per lo stile, davvero poetico nella scelta delle parole e nelle descrizioni, scorreva via che era un piacere per gli occhi. E poi, mi hai dipinto più volte il sorriso con i vari comic relief... "I miei pensieri non valgono così poco.” su tutti!
Compliments davvero,
XOXO
Evee

Nuovo recensore
06/01/15, ore 16:06

Hei!! Che fanfiction! Complimenti hai uno stile molto bello, certo forse sono gusti, ma è molto... come dire... poetico. Sembra tutto una lunga ed infinità poesia che non ha bisgno di rime e figure retoriche, molto bello!! (non per rompere le scatole ma c'é un personaggio di Oceanomare di Baricco che ha uno stile molto simile al tuo, te lo consiglio come libro... Pubblicità finita xD) Ritornando alla fanfiction l'idea è molto carina, il gioco geniale(se è un'idea tutta tua ti consiglio di metterci il copyright. Amo Molly come personaggio e  l'hai analizzata in modo molto dettagliato e IC. Le centinaia di cose che Sherlock sa su di lei sono dannatamente calzanti e la rendono talmente reale che me la immagino di domenica pomeriggio al cinema a guardare film in bianco e nero, ammirare i gioielli delle madre pensando di non essere la persona giusta per indossarli... semplicemente geniale. Applausi, anzi standing ovation per questa bellissima fanfiction Angst che è riuscita a farmi dimenticare per alcuni minuti di essere qui davanti ad un pc. Mi sembrava quasi di essere lì, al 221b, imbucata al party di Natale. Che dire, smetto di scrivere e ti rifaccio i miei complimenti!
Mary

Recensore Junior
06/01/15, ore 02:43

Tu, semplicemente, non puoi farmi questo.
È tutto talmente perfetto.
Te lo devo dire, è una cosa praticamente personale, e magari a te non interessa, ma sento di dovertelo dire: premettendo il fatto che adoro John Watson per tutto (e ho quell'unica, singola persona speciale nella mia vita che in me vede un po' lui, e la cosa non potrebbe lusingarmi di più) mi sono sentita così tremendamente vicino a lui, qui. Quando ha spiegato il perchè del gioco mi sono seriamente commossa.

Magari è una considerazione stupida che ho già fatto, ma adoro come dipingi bene Molly, come la muovi. Sarei stata a leggere ogni singola informazione su di lei, tutti quei particolari adorabili in maniera allarmante. Oh, è perfetta. E Sherlock, dai ascolto a John e a Mary, per una volta, solo per stavolta.
Mi ha un po' spezzato il cuore, questo finale, ma Sherlock sarebbe capace di fare una scelta simile.
In ogni caso - sto diventando ripetitiva ma meriti dei complimenti per questo - anche qui ho amato il modo in cui John e Sherlock si relazionano, o quella splendida complicità tra Sherlock e Mary.

Sto facendo la stalker e ti sto recensendo a manetta? Forse.
Ma la tua scrittura coglie e analizza con infinita dolcezza tutti i rapporti che hanno reso questo show non semplicemente bello, ma davvero speciale, ai miei occhi.
Io sono una semplice invasata che ti riempie di recensioni, ma spero tu prenda comunque quello che ti scrivo sul serio: meriti tutti i miei complimenti e anche di più. Mi hai davvero emozionato.
Grazie, ancora una volta.

Recensore Veterano
05/01/15, ore 22:07

Ma guarda chi si rivede!
Approfitto degli ultimi giorni di ferie per fare incetta di storie, prima di tornare nella mia nebulosa universitaria ed eccomi qui! Ma sai che anche io durante le feste divento di un angst spropositato? Non credo quindi che ci sia niente di male nel mettere in scena una one shot con questo sottofondo ma procediamo con ordine: mi piace la scelta del gioco, che doveva essere un modo carino per festeggiare il Natale ma conoscendo Sherlock...c'è sempre la sindrome del consulente dietro l'angolo.
(Sindrome del consulente: patologia a sfondo psicologico dove il soggetto affetto tende a trovarsi in un delirio di profonda negazione sentimentale).
Devo dire che la seconda scelta, per quanto IC con il personaggio di Sherlock, mi ha lasciata con l'amaro in bocca e aggiungo che avevo quasi sperato in un altro incontro casuale con la nostra dottoressa.
Perché lei l'avrà di certo capito che il biglietto vuoto era quello che la riguardava e pensavo che avresti dato un piccolo spazio ai suoi pensieri. Ecco, questo è l'unico 'appunto' (che non è un vero appunto né critica, ma solo qualcosa dettato dalla mia indole fangirlante) in tanta magnificenza -sai già che vado in brodo di giuggiole quando leggo le tue storie <3-.
Il finale poi mi ha tanto ricordato lo sceneggiato di Jane Eyre (cito lo sceneggiato perché non ricordo se questa cosa succede anche nel libro, l'età mi rende smemorata!), quando St. John Rivers le dà la possibilità di parlare di una sua possibilità di felicità con Rosamond Oliver. Se non ricordo male era un quarto d'ora, Sherlock invece solo tre secondi. Monellaccio di un Holmes! -.-
Bene, allora attenderò altro angst maliconico grazie per questa bella pillola di fandom che ci ha regalato. Sarà un ottimo palliativo alla mancanza della calza della Befana quest'anno :D
Baci!
(Recensione modificata il 05/01/2015 - 10:32 pm)

Recensore Master
05/01/15, ore 01:40

"...La sua di voce suonò simile a una sentenza. Irrevocabile...": mi sembra di vederlo, Sherlock, mentre pronuncia queste parole con la sua espressione impenetrabile, tanto l'hai ritratto con precisione e fedeltà al suo personaggio. Hai sviluppato, con ampio spazio all'introspezione, e non è certo facile, il nodo irrisolto del legame tra Holmes e Molly, giocando sull'ambiguità con cui viene presentato anche nella serie BBC. Il consulting giganteggia con la sua personalità contorta e difforme da tutti quelli che gli stanno intorno, persino John, qui, è sullo sfondo, ma hai fatto bene, perchè è questo il gusto amaro che ci ha lasciato HLW: la freddezza con cui Watson, alla fine, agisce di fronte ad uno Sh sempre più scoperto nella sua nuova umanità del dopo Reichenbach. Molto bella la descrizione della Hooper: "..onde morbide in cui lei aveva acconciato i capelli...".