Recensioni per
I silenzi tra le note
di Erodiade

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/01/15, ore 23:39

~~“La melodia silenziosa tra le note, ascolta: il jazz è così, devi sentire quello che le note non dicono... lo senti?”
Tom inghiottì una bolla d'aria che aveva sbagliato direzione. Senza fiato. “Sì – sì, è bello.”

Non so da dove cominciare e al solito metto la citazione in alto. E' bellissima, in particolare ho adorato l'idea ispiratrice. 'I silenzi tra le note' sono l'essenziale, saper ascoltare le pause è l'unico vero modo di fare musica e una cosa simile l'ho sentita proprio ieri sera in 'Mozart in the Jungle.' In particolare, mi piace che tu abbia usato questa metafora per descrivere il rapporto tra Tom e Dickie: lui preferisce i silenzi, il non detto, un rapporto costruito, un amore che non c'è pur e che da parte di Dickie non esiste, a una melodia, a una musica tutta sua che potrebbe creare invece se accettasse la propria identità e se desse una possibilità a Peter. La scena più bella di tutto il film è stata, secondo me, quella di Peter e Tom al pianoforte e tutto il loro dialogo... è di una tale bellezza e profondità che non mi arrischio a scrivere qualcosa in proposito perché è troppo perfetta. Mi piacciono questi 'missing moments' perché, come i silenzi tra le note, sono episodi talmente credibili e azzeccati per la psicologia dei personaggi, che potrebbero essere successi davvero. MI piace anche come tu hai sottolineato l'amore di Dickie per la musica, sebbene nel film si accennasse che al di là dell'entusiasmo suonava sempre gli stessi pezzi e al contrario di Tom e Peter, non aveva un vero talento (non che questo abbia importanza per Tom). Mi piace come se lo rimira in silenzio, timoroso di lasciarsi sfuggire troppo, e come rimane offeso dalle prese in giro di Dickie, a volte involontariamente crudeli, perché Dickie ha capito e Tom quando gli dice che gli lascia toccare i capelli neanche ha il buon senso di stare allo scherzo e lo prende sul serio :)) Straziante come immaginavo sarebbe stato il ricordo della barca. Ma perché non parto dall'inizio? Bene, come al solito quando qualcosa mi piace particolarmente divento sconnessa: comunque l'introduzione è ottima, inquadra il personaggio di Tom con tutti i suoi talenti, la sua confusione mentale e la psicologia contorta. Una cosa che ho notato è che Tom è più dispiaciuto per il fatto che Dickie non lo ama e perché la sua illusione si è spezzata, anche se ogni tanto continua a illudesi, che per la morte di Dickie, o quantomeno sono due cose collegate: il rifiuto di Dickie e allo stesso tempo la perdita per la persona amata. In fondo è vero che Tom non voleva ucciderlo, ma che l'ha fatto proprio perché era arrabbiato nel constatare che per Dickie non significava quasi niente, per aver letto odio, rabbia e disprezzo nei suoi occhi, le sue illusioni andate in frantumi. Mi piace anche come hai sottolineato l'inferiorità sociale e il desiderio di emulazione, la smania di ricchezza e il volersi farsi strada, dominando il mondo come fa Dickie, spontaneamente e in modo del tutto naturle, solare, oltre alla più evidente componente romantica. In ogni caso struggente, soprattutto se ci metti la musica di John Coltrane in sottofondo: è meravigliosa e molto adatta all'epoca di riferimento, in più trovo che il sax abbia un carattere melanconico, profondo e sensuale che si adatta benissimo ai pensieri di Tom e a tutto il rapporto tra Dickie e Tom, con quella nota di tristezza di fondo che quasi ci impone di ascoltare il silenzio.
Storia che va nelle preferite (ci vai anche tu nelle autrici preferite: perché non c'eri da prima? Si vede che inizio a perdere colpi). Ti ringrazio per avermi citata, sono onorata di esserti stata di ispirazione e spero che qualcun altro si appassioni a questa meraviglia, io ci ho perso il sonno per alcune notti ed era dai tempi di Cloud Atlas che un film non mi faceva un effetto simile. Grazie :)