Ho adorato questa storia, quindi recensisco nella speranza che prima o poi leggerai. La caratterizzazione di Donna è semplicemente perfetta, talmente vivida e reale che sembra voler saltare fuori dallo schermo. L'immedesimazione è totale e ho trattenuto il fiato insieme a Donna nel seguire il flusso dei ricordi che emergono lentamente in superficie; mi sono commossa nel leggere i piccoli accenni alle sue avventure con il Dottore magistralmente sparsi qua e là (la cenere di Pompeii, la copertina di "Assassinio sull'Orient Express", la malinconia della neve...
Personalmente, trovo il tuo stile sublime e ho solo da imparare, quindi non mi permetto nessuna critica su quel fronte. Cito un paio di frasi che mi hanno colpito moltissimo.
Certe mattine apre gli occhi e la nostalgia è un crepaccio, è il vuoto, la nostalgia è un dolore straziante ed è la frana sotto ai piedi del suo mondo che si sfalda. La nostalgia è una scatola di cose mancanti.
Stupenda. Non ho parole, davvero. Rispecchia perfettamente la tragedia di Donna, la compagna del Dottore che ha subito la sorte più crudele e ingiusta, condannata a scordare le meravigliose avventure che le hanno cambiato la vita, a scordare quanto sia straordinaria. Vederla tornare a essere la vecchia superficiale Donna nel finale della quarta stagione è stato un pugno nello stomaco, e tutta l'amarezza della situazione si respira chiaramente nella tua storia.
Tu che dici no e lui che lo fa lo stesso, è questa la materia della quale sono fatti gli incubi.
Questa frase mi ha uccisa. Il riferimento, neanche troppo velato, alla tematica dello stupro mi ha fatto cadere un macigno sul cuore; è un paragone insolito, inaspettato, ma sicuramente non fuori posto. Il Dottore ha violato una parte intima e sacra dell'individuo cancellandole la memoria contro il suo volere, e ho apprezzato che alla fine Donna se lo ricordi, e non torni tutto esattamente come prima, perchè lei aveva detto no.
La parte finale mi è piaciuta un po' meno, un po' perché ho trovato difficile immaginare l'interazione tra Twelve e Donna, un po' perché ho avuto un dejà-vu di Clara che viaggia per l'universo con un simil-Tardis con Ashildr (anche se ripensandoci, quando hai scritto la fic la nona stagione non era ancora arrivata; fatto sta che l'idea non mi fa impazzire, anche se Donna con un 30% di Dottore avrebbe più diritto di Clara a giocare a fare la Timelady).
Per quanto mi riguarda, la storia avrebbe anche potuto concludersi con la morte di Donna. Sarebbe stato più d'effetto, e anche se normalmente sono una fan dell'happy ending, avrei considerato un accettabile lieto fine Donna che muore, sì, ma finalmente ricorda, ricorda chi è il Dottore e chi è lei e perché è la persona più importante dell'universo. Morire sapendo che ne è valsa la pena.
P.S. Questa storia sarà anche a rating verde, ma mi ha messo il triplo dell'angoscia di "Storie dell'orrore".
P.S.2 Rileggendo mi sono accorta che sembra una sviolinata pazzesca, ma ti assicuro che penso tutto quello che ti ho scritto (e che ti scriverò nelle prossime recensioni, anche se forse non le leggerai mai) e che non vado in giro a regalare complimenti; se le mie recensioni possono dare quest'impressione, è solo perché se una storia non mi piace non vado oltre la quarta riga, figuriamoci recensirla.
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