Hola!
Con questa tua os ci hai reso sicuramente felici, quanto arricchite di un po' di quell'arte che tu dici di non avere.
Io, però, oso dissintire da tua tale affermazione xD Perché quello che hai descritto, specie in alcuni punti, sono brividi e non sempre questi arrivano a palesarsi.
Non so se sono pazza io o torna sempre la solita metafora del male, ovvero della vita.
Perché i tre uomini non fanno che cavalcare le onde di quel mare che sono un po' costretti per lavoro e un po' perché, in fondo, la vita non la disprezzano così tanto, anzi gli piace rischiare.
Vivere una vita senza insidie è noioso e loro lo sanno bene, considerando che hanno fatto tutto per scleta, anche se qualcosa gliel'ha servita proprio quel mare.
La luce di quella balera, dove s'agitano rancorosi, ma in fondo calmi nel loro tormento, è fioca, ma brillante allo stesso tempo, perché forse, sono loro che calamitano la propria attenzione, gli uni sugli altri, e forse fuori, intorno a loro, arrivando a quel giovane che fa di tutto, annaspa pur di attirare la loro attenzione, ma questa non viene catturata, perché, in fondo solo assenti dal mondo, vivono e sopravvino in quel posto, in quel centro, nel mondo ed estraniati da questo.
La stasura di questa os sebbene più cruda e malinconica, viva e rassegnata allo stesso tempo, mi ha ricordato un po' le andature di Rostand con il suo: Cyrano de Bergerac.
Grazie ancora per la dedica <3
Alla prossima! |