Recensioni per
Arte contemporanea
di lady dreamer

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Nuovo recensore
19/04/16, ore 16:56

E anche questo capitolo, come gli altri, ripaga di ogni giorno in cui sono salita su EFP e, tristemente, l'ho chiuso non trovando aggiornamenti.
Io non capisco perché tu non sia ancora famosa e non abbia venduto vagonate di libri. O semplicemente come questa fanfiction non abbia una quantità infinita di lettori e recensioni, come invece hanno altre storie, in confronto a questa, pessime.
Come fai? Anche nei momenti più intimi tra Carl e Sherlock sei stata così fine, rispetto a tante altre storie che risultano volgari.
Quanto amerei scrivere almeno un po' come te, ma niente. Credo che la tua sia una qualità scritta nel tuo DNA. Ahah
Ci sono veramente poche fanfic che credo ricorderò a vita, questa sappi che è una di quelle.
Il fatto che questo sia l’ultimo mi rattristisce, ma spesso i sequel rischiano di rovinare tutto.
Nonostante io qui ami i Johnlock, non riesco a non amare Carl e il rapporto che aveva con Sherlock. Hanno fatto tanti errori, ma forse tutti per amore.
Sherlock non ha detto a John di amarlo, ma gli ha permesso di fare parte della sua vita per un tempo indefinito, e questo credo valga più di tutto.
Non ti ripeto che amo la trama, i personaggi e tutto il resto, perché lo sai già.
Quindi l’ultima cosa che mi rimane da dirti è una sola: grazie.
Ora ti lascio e vado a piangere in silenzio.
Peace,
Fra_chan
(Recensione modificata il 19/04/2016 - 05:05 pm)
(Recensione modificata il 19/04/2016 - 05:05 pm)

Recensore Junior
08/04/16, ore 18:57

Bellissimo.
ops...innanzitutto Ciao!
L'attesa x questo finale è stata lunga, ma alla fine ne è valsa la pena.
Capitolo lunghissimo, cosa che a me piace molto, dettagliato e ben strutturato. L'uso dei flashbacks ci sta a pennello e rende la lettura ancora più fluida ed interessante.
Venendo al "contenuto"...allora tutti i nodi sono venuti al pettine e John suo malgrado ci è ritrovato in mezzo! Perché, da come la vedo io, è stato rimbalzato di peso in un triangolo ( Sherlock/Carl/Jim ) iniziato tanti anni prima e finendo con il prendere il posto di Carl. Mi spiego meglio: "triangolo" perché sia Carl che Jim, in maniera differente, amano Sherlock. Carl nel senso stretto del termine, Jim da un punto di vista più difficile da spiegare..cioè Sherlock per lui è la sua "metà" in questo mondo dove entrambi sono difficili da incasellare. L'unico a riuscire a farlo sentire vivo e non annoiarsi, l'unico che lo capisce, l'unico che lo faccia uscire dall'apatia ..insomma la sua distrazione migliore proprio come hai scritto tu.
Ora dato che Carl è morto John ne prende il posto.
Così è come l'ho letta io .. e mi è piaciuto moltissimo.
Ma passando a Carl..già la volta scorsa ti ho detto che lo adoravo e qui non posso che confermartelo. Ho amato leggere di lui e Sherlock. Li ho trovati perfetti insieme..in tutti i loro difetti..perché se Sherlock è complicato Carl non lo è da meno.
Il tutto poi lo hai messo giù così bene che il resto della storia in questo capitolo è passato in secondo piano..John compreso.
Per questo ti riconfermo che mi dispiace tantissimo che Carl sia morto. Punto. ;)
Per quanto riguarda Sherlock e John ho apprezzato tantissimo che tu non abbia fatto loro bruciare le tappe..perché la cosa non sarebbe risultata molto realistica visto il poco tempo che si conoscono e i trascorsi di Sherlock con Carl. Quindi BRAVA.
Mi mancherà questa storia. Ancora complimenti.
Spero a presto con una nuova storia.
LBeyes

Recensore Master
07/04/16, ore 14:37

Ciao.. volevo solo dirti che questa storia è bellissima e molto intrigante...
Mi ha presa fin dalla primissima frase.. infatti l'ho letta tutta d'un fiato!
Sono felice che alla fine John abbia deciso di stare con Sherlock, sono fatti l'uno per l'altro.. Carl non può reggere il confronto, anche se il suo personaggio mi è piaciuto tantissimo!!

Alla prossima!! Complimenti!!! :)

Recensore Master
07/04/16, ore 13:44

Allora, dunque. Ho letto anche questa. A dire il vero l'ho finita ieri, ma mi ci è voluto un pochino per far andar via l'euforia e volevo che il mio commento fosse il più ragionato possibile. Perché so che quando una storia mi prende molto, tendo a sbrodolare fuori le parole lasciandomi forse troppo all'emozione. Non che ci sia qualcosa di sbagliato in questo... ma diciamo che preferisco fare commenti più pensati, ecco.

La prima cosa che mi sento di dirti è che l'ho amata. Le ragioni le sviscererò mano a mano, ma prima di tutto voglio che tu sappia che quando la vidi, tempo fa, mi sentii in parte chiamata a leggerla e so di aver fatto bene ad aspettare che fosse completa (anche se mi sento un po' in colpa per questo, perché so quanto sia importante il sostegno per un autore mentre pubblica) ma io me la sono gustata davvero. Perché è una Johnlock? Sì, anche. Ma più di tutto perché hai deciso di ambientarla a Parigi. Non faccio mistero del fatto che io ami quella città, e la Francia in generale. Lo si può capire dal fatto che l'ho inserita in tante mie storie in questo fandom, perché ritengo che ci sia un ambiente che si adatta particolarmente a Sherlock. Quello che mi è piaciuto più di tutto della tua storia, è che Parigi non è semplicemente uno scenario, ma è una protagonista in tutto e per tutto. Il modo in cui hai usato i luoghi della città, i dettagli che hai inserito (e non solo i musei, ma anche quelli più pratici come ristoranti, fermate della metro...), i quartieri che hai citato... ecco, credo che rendano questa tua storia unica e speciale. E credo anche che chi ama Parigi se la gusti ancora di più di chi, magari, non ama particolarmente quella città. In otto capitoli le cose che mi hanno colpita sono tantissime, ma una di quelle che mi è rimasta impressa, è questa commistione di generi diversi e quindi del tutto particolare, che sei riuscita a creare. Mi sembrava di leggere un miscuglio ben riuscito tra un romanzo di Dan Brown e un film degli anni 60! Sai uno di quelli di Audrey Hepburn: "Come rubare un milione di dollari e vivere felici", "Sciarada" o "Insieme a Parigi"... insomma con quell'atmosfera lì. E mi è piaciuto davvero tanto perché il giallo che intessi e che mescola passato e presente, genialità e follia, nasconde un Jim Moriarty ancora più sopra le righe di quanto siamo abituati a vedere. E ci sta tutto: la passione per l'arte, l'ossessione nei confronti di Sherlock, il farsi chiamare Cavaliere Azzurro, il tentare di portare Sherlock dalla propria parte e poi il far fuori uno a uno tutti coloro che si mettono in mezzo. Insomma, hai preso un antagonista che aveva già tutto e gli hai dato molto di più. Complimenti, perché con Jim è sempre un punto interrogativo e il rischio di renderlo cartoonesco è sempre dietro l'angolo. Di lui mi è piaciuta la presenza un po' dietro le quinte, il suo non esserci quasi mai fisicamente, ma l'essere allo stesso tempo ingombrante nella mente di Sherlock. E poi questa caccia al tesoro, con indizi microscopici e rebus complicati e mai banali. Insomma complimenti davvero.

E poi veniamo a Sherlock. Premesso che se mi figuro una AU, questo è quello che vorrei leggere più spesso. Amo l'idea di Sherlock Holmes artista (che sia musicista, pittore o scrittore) e hai esattamente la mia stessa idea in proposito. Io credo che Sherlock potrebbe vivere e concepire l'arte proprio come hai delineato tu in questi otto capitoli. Lui è uno che vive fuori dal mondo e nell'arte me lo immagino proprio in questo modo. Criptico. Innovatore. Geniale. Amato e celebre in tutto il mondo, ma in fondo in fondo incompreso da chiunque. Sherlock mette sé stesso nei propri quadri, ma lo fa in un modo tutto suo. Si nasconde pur mettendosi in mostra. Ed è come se dipingesse sfidando le persone. Li sfida a capirlo e a capire davvero quello il quadro significa. Chi è, in fondo, Sherlock Holmes. Per questo odia la gente, perché anche chi si spaccia per esperto d'arte, chi per professore o per suo estimatore, nessuno capisce davvero cosa significa quello spruzzo di rosso su una tela bianca. Brava, brava davvero. Perché in ogni dettaglio che riguarda sia il lavoro di Sherlock, che i riferimenti agli artisti hai mostrato una conoscenza approfondita e che fa godere ancora di più la trama.

Per quel che riguarda John, invece. Ecco, lui fa tenerezza. Per questo prima dicevo che mi ricorda un po' un romanzo di Dan Brown, questa idea di ritrovarsi proprio malgrado in un turbinio di eventi che non si possono fermare, è un po' quello che contraddistingue il tuo John. Dico: "tuo", perché hai azzardato davvero. Se c'è una particolarità che ha Watson è proprio il suo essere medico e militare. E speso si fatica a trovare il giusto equilibrio. Ha un passato da dottore, ma sui campi di battaglia. Qui non è né l'uno, né l'altro. Eppure riesce a essere lui. Gli hai dato solo delle sfumature diverse. Da una parte è pigro e vive la propria routine giornaliera come se fosse appagato e soddisfatto, pur non essendolo affatto. Anche se aveva dei sogni che alla fine non insegue. E dall'altra parte, invece brama per una vita completamente diversa. Va in Afghanistan, fa il giornalista in zone di guerra. Insomma, pur essendo tanto diverso il suo passato, ho visto tanto di lui. La sua umanità che lo contrappone a Sherlock, c'era tutta. Il suo istinto di protezione, quello di cura verso un uomo che sembra fatica a prendersi cura di sé stesso, ho visto tutto quanto. Quello che gli capita qui fa sorridere. Mi è piaciuto molto il suo essere affascinato da Sherlock, il suo flirtare palesemente e il punzecchiarlo di continuo, ma rifiutarsi anche solo di accettare che ne è attratto. Ostinato e anche un po' ottuso. Per questo il loro avvicinamento e il loro innamoramento era un po' nell'aria fin dal primo capitolo, dai tutto quel flirtare... E credo d'aver gridato quando si sono baciati! XD

Notevoli anche i personaggi di contorno. Soprattutto Irene. Sì, ha un ruolo da doppiogiochista, ma ho apprezzato il momento in cui l'hai introdotta. Mostrando anche qui una profonda conoscenza di Parigi. Non dici espressamente ciò che era prima di avere una galleria, ti basta nominare il fatto che stesse a Pigalle per far capire tutto.

Aggiungo quanto ho dimenticato riguardo Carl: diciamo che non mi aspettavo che un personaggio come Carl Powers potesse avere un ruolo così importante nel passato di Sherlock. Di sicuro come idea è originale, di solito si usa Victor come "ex" o in altri casi addirittura Moriarty. Era chiaro che Sherlock avesse avuto un passato tormentato sotto questo punto di vista e in questo senso i flashback sono serviti a fare un po' di chiarezza. Perché il collegamento tra Carl e John non è immediato e ci si arriva solo dopo essere andati avanti con la lettura perché, appunto, la storia dei due era già un po' travagliata di suo, poi ci si mette di mezzo pure Moriarty e lì diventa davvero intricata. Diciamo che sì, la presenza di Carl è massiccia (soprattutto nella seconda parte della storia) ma queste sono scelte tue. Quello che posso dire, è che mi è sembrato che alla fine, la sua figura e quello che Sherlock provava per Carl, incombesse un po' tanto tra Sherlock e John. Ma forse perché il punto di vista era quello di John e in fondo, i due si conoscono ancora molto poco e John non mi è sembrato sicuro ancora al cento per cento del fatto che un uomo come Sherlock possa amare proprio lui. Forse più per incredulità, che per insicurezza. Su Carl non ho un granché da dire. L'ho trovato un personaggio un po' macchinoso e di sicuro non immediato. A una prima occhiata appare come molto solare, vitale, gioviale, un ragazzo alla mano... ma poi a uno sguardo più attento ci si rende conto che ha diverse ombre e alcune molto profonde. A partire dal conflitto con il padre, ma non solo. Tende a essere invidioso di chi ha più di lui (compreso il talento e non solo i soldi). Il fare le cose non alla luce sole con la scusa di "proteggere Sherlock" l'ho trovato più un difetto che un pregio, e lo scappare in Afghanistan invece che affrontare le conseguenze di quanto aveva fatto, più che altro una vigliaccheria. Insomma, non è un personaggio facile, ha passato anni ad amare Sherlock, ma non ha mai fatto niente per farsi avanti o cambiare la situazione. Forse complice la giovane età, forse il fatto che per Holmes era davvero il primo amore, ma forse è proprio per codardia. Se mi chiedi se mi piace come persona, dico di no perché uno così è meglio perderlo che trovarlo. Ma come personaggio sì, mi è piaciuto molto. Di sicuro un personaggio negativo, non positivo.

Per concludere. La storia è ottima. Mi ha fatto tornare la voglia di scrivere di John e Sherlock a Parigi! Complimenti, davvero.
Koa
(Recensione modificata il 07/04/2016 - 01:50 pm)
(Recensione modificata il 07/04/2016 - 06:06 pm)

Recensore Junior
05/04/16, ore 00:21

Allora. ALLORA.
Non è semplice, davvero non lo è. Perchè ho seguito questa storia sin dai primi virgulti, quei teneri germogli che hanno gettato radici in quel tuo "cervellino", nella prismatica visione di una storia che riunisse le tue due veementi passioni: l'arte e la Johnlock XD (ma come darti torto? Del resto, la Johnlock stessa è un'opera d'arte). E' trascorso un anno, denso come un lacrima, verace nella sua folle corsa, ed i primi capitoli vedevano lentamente la luce. Giubilio nel sentirti annunciare, nel varcare la porta di quell'aula grigia, "Ale, ho aggiornato Arte contemporanea!". Risate complici e scleri folli, negli intrighi caleidoscopici della capitale parigina. Mesi di silenzi e sorrisi, di abbracci e sguardi che catturano, istantanee di un'amicizia che porto sempre con me, anche ora che sei via, e non c'è il tuo sorriso dolce ad illuminare la nebbia di queste giornate. Ma questa storia resterà sempre un filo sospeso, la certezza che alcuni legami non si possano spezzare, perchè destinati ad essere. Perchè connessi ad un vissuto, un intrigo complesso, che nella tratta Foggia-Roma s'ammanta di amore e sincerità. Notti insonni a pianificare, giornate bolognesi a minacciare e messaggi in maiuscolo per far sobbalzare, un cocktail esplosivo per darti la scossa, per darmi una mossa, e cercare con sguardo bramoso l'avviso "lady dreamer ha aggiornato". E non è facile accettare che sia finita. Perchè, nella tua immensa genialità, hai dato vita alla ricetta perfetta. Perchè le tue dita flessuose sono carne e sangue sulla tastiera, e sudore sulla pagina bianca, ed il tuo cuore s'intravede dietro ogni parola. Mi sento sopraffatta dalle emozioni ed incapace di esprimermi, uno stato di confusione e tristezza ad opprimermi. Sei riuscita laddove nessuno poteva, ed hai scardinato i fortini delle mie convinzioni, demolendoli nella scia della tua penna sinuosa. Sei riuscita a farmi shippare Sherlock con qualcuno che non fosse John. E prepotentemente, soggiungerei. Non ci sono complimenti sufficientemente lusinghieri per esprimere la maestria con cui hai delineato questa vicenda dagli echi sofoclei. Un amore sofferto, cercato, una fuga disperata, una corsa affannosa, due anime che arrancano in un buio denso come pece. L'intensità prepotente e bruciante, eppure ingenua, che solo il primo, grande amore è capace di conferire. Nel flusso di sguardi che s'incrociano e lingue aggrovigliate, di pensieri taciuti e sentimenti imbrigliati, il tempo scorre e la vita allontana. Ma Carl e Sherlock resistono oltre le mura del pianto, e si ergono maestosi sulla risacca della vita. Si cercano oltre il tempo e le incomprensioni, si cercano senza volerlo, senza pensarci, perchè è l'istinto del cuore a guidare i loro passi. L'implacabile necessità di proteggersi a qualunque costo, ammantandosi di segreti, rivestendosi di bugie, nell'abbagliante splendore di una notte d'amore. Ogni singolo lessema pareva nato per essere lì, nella straziante descrizione del loro ultimo incontro. L'eco vuoto e gracchiante della perdita, che graffia la mente e strema le membra, forgia Sherlock nel silenzio della sua mente bloccata. Il ricordo intangibile della loro notte più pura, dove i cuori si sono congiunti più delle carni, ed hanno sfiorato con mano l'essenza stessa della felicità. La cieca condiscendenza al rimorso della perdita conduce Sherlock sulla strada di John, ed è lì che ogni cosa cambia per sempre. Perchè John è cielo, acqua e pioggia. E' sicurezza e stabilità, appoggio, abbraccio ed approdo. Perchè non dimentichiamo mai il nostro primo amore, ma possiamo imparare a guarire ed a lasciarci curare. A spalancare gli occhi stanchi e provati sul futuro al di là del vetro, la mano stretta attorno ad un punto fermo. Dopo tanto peregrinare, due anime raminghe nella carcassa del mondo s'incontrano e si scelgono, e dissipano le nubi nel soffio attutito di labbra che si sfiorano. "Anch'io". Non sarà sempre perfetto, nell'ombra dell'incomprensione, del passato, della tentazione. Nell'ingombrante orma delle parole non dette, dei silenzi parlanti, in una casa piena di quadri. Ma è la promessa più vera, che sgorga e s'avvera. E' il sorriso lieve che incontra i riccioli scuri, nella tenue luce di una nuova speranza. E' la storia di John e Sherlock,intensa come un romanzo e pregna d'emozioni come un dipinto, e non potrebbe essere diversa.

Come già affermato da Fiamminga, sono intenzionata a rileggere certosinamente la storia, per cogliere tutti i dettagli che potrei aver rimosso, ma di una cosa sono certa: nulla è affrettato, compromesso, avventato o imposto. Tutto in questa storia fluisce liberamente, nel dinamico intrecciarsi dei flussi dei vari personaggi, che mutano e corrono senza mai annoiare, nel tortuoso labirinto della loro mente, nel travagliato incastrarsi di passato e presente. Mi hai stupita, emozionata, incuriosita ed infine annientata. Non c'è un'imperfezione, una macchia, non un errore da condurre alla luce. Sei stata magistrale, amica mia, e questa storia è un capolavoro. Mi commuovo, ritornando con la mente a cinque anni fa, quando lessi per la prima volta Frammenti. Ne è passato di tempo, tra quei banchi scalcinati. Nella girandola del liceo, ci siamo incontrate e fatte scudo a vicenda, sullo sfondo intangibile delle tue storie. Non ti sei mai arresa dinnanzi agli ostacoli, ma hai lottato ferocemente e lavorato alacremente per migliorarti, ogni giorno. Non contavano i sacrifici, nè le notti insonni o la momentanea sfiducia. Oggi sono qui, dinnanzi alla summa (per ora) del tuo percorso come scrittrice, e non posso che dichiararmi fiera ed orgogliosa di esserne stata testimone. Di aver visto fiorire il delicato bocciolo della tua arte, ora trasformato nel fiore più delicato (la mia immancabile ossessione per i fiori), in uno stile funzionale e versatile che non conosce rivali. Sono i tuoi personaggi,e non potrebbero appartenere ad altri neppure volendo, perchè li hai marchiati a fondo col fuoco sacro della tua penna, pur nell'impalpabile anelito che li riconsegna a sè stessi. Ed è tramite loro che ci fai dono di te, della tua anima candida, nella prosa più sopraffina. Grazie di questo gioiello che hai consegnato ai miei occhi avidi ed insaziabili, di avermi resa pregna della tua magia e della tua arte. Sei impareggiabile, cara, non scordartelo mai. Per questo e per tutto, ieri come oggi, ti voglio un mondo di bene. Tua,
Blue Lady

Ps Una menzione d'onore spetta indubitabilmente all'astioso commento di Sherlock "Non sono mica una detective!" Sarà scontato, ma non posso che ripeterlo: GRANDE :')
(Recensione modificata il 05/04/2016 - 12:27 am)

Recensore Junior
04/04/16, ore 22:29

Olaaaaa!!!! sta volta non sono ultima!! ih!ih!ih!
Prima di tutto, ti faccio le congratulazioni più sincere per aver terminato questa fan fic con successo!!! ^^ e' stato un bel traguardo e hai oltrepassato la fascia rossa dell'arrivo con sentimento! ( musica epica di " momenti di gloria" ! XD ) conoscendo il background della trama, partita con " leggerezza" e priva di un definito schema di base totale...beh...te la sei cavata egregiamente! non ho notato discrepanze, incongruenze o colpi di scena improbabili e tirati via. Bisogna considerare che molte idee vengono scrivendo così come l'appetito vien mangiando! ti suggerisco, per qualsiasi altra storia che farai, di abbozzare uno schema regolatore generale se no si va in crisi! qui hai rischiato ma ti sei districata senza inciampare...L'unico elemento che lascia perplessi è la durata ristretta di tempo in cui si son conosciuti John e Sherlock ( e questo lo sappiamo) ma siamo in un romanzo artistico perciò....XD è stato molto più credibile cronologicamente il rapporto tra Carl ( MERAVIGLIOSO ) e il nostro Sherlock!! Bellissima storia che ha fatto da sottotrama, anzi da impalcatura, adirittura più che dell'aggrovigliato caso dei furti delle tele orditi da Moriarty....Ecco...io avrei mostrato pochi ma salienti falshback su come si commettevano "" le razzie"" però credo proprio che tu abbia privilegiato altre cose ed è stato giusto così ^^ la relazione drammatica tra i due ragazzi è davvero struggente e l'hai delineata in ogni minima coloritura. Da come Carl sbatte le palpebre a come Sherlock sospira! insomma io adoro questo genere di scene ( NON il genere Slash e neppure lo yaoi XD XD ) e quindi le descrizioni psicologiche e fisiche dei personaggi sul palcoscenico. Ok...non ho apprezzato i momenti intimi tra i due amanti per le ragioni che tu sai ma ho molto gradito l'espressione dei sentimenti.

Passando al disegno di Van Gogh....ottima trovata! :D ma ( scusa l'ignoranza) esiste davvero quello schizzo? naturalmente lo immaginavo che Vincent avrebbe avuto la tua affettuosa attenzione! mi piace molto la maniera in cui hai tratteggiato il nostro carismatico e inquietantissimo Moriarty!!! Fedelissima all'originale . Qui hai dato una splendida motivazione ai suoi furti : oltre ad un'assomiglianza con la nemesi Sherlock, vi è la brama di catturare la vita, l'essenza dei dipinti! Praticamente Jim è un mangiatore d'anime! lui si nutre dello splendore altrui visto che il suo cuore è tenebra. E' uno squilibrato ma grande e fine apprezzatore d'arte...perchè lui vuole sublimare la voglia sadica di avere in pugno gli spiriti altrui! E' così che l'ho interpretata! :))

poi l'ultima ammirazione va a John!! poveretto!!! finalmente giustizia alla sua apparente normalità: certo, tu l'avevi già focalizzata più che bene la sua più intima essenza, ma ora Sherlock parla e tira fuori la specialità di John! l'indole sincera, magari un pò fragile, ma che non vuole nascondersi e vivere in angoscianti misteri!

Bastano già i disegni intricati dell' ARTE CONTEMPORANEA!!! ;)
(Recensione modificata il 04/04/2016 - 10:32 pm)

Recensore Junior
04/04/16, ore 18:00

Oooooh, MA CARISSIMA!!!!! Sarà la recensione numero ventiquattro, questa! non è venticinque ma almeno è pari! Eeh, che bello.

Allora, da dove devo partire? Non lo so, perché tu sei un genio. Ok, partiamo da questo. Meno male che le nostre minacce col fucile hanno avuto i loro effetti! E se stavamo senza fucile allora avremmo fatto in tempo a morire? No, dai cercherò di fare la seria.

Nah, non è roba per me.
Oltre a ripeterti che sei un genio, scrivi benissimo e che non ci manca più niente a questa storia, dovrei approfondire.
Lo farò.

Quindi: non è vero che manca qualcosa!Anzi! Tutto quadrava perfettamente! Certo, non ho afferrato tutto, perché per riconnettere tutti i dettaglia dovrei rileggerla da capo, per avere tutto il quadro completo. E lo faccio. Ora che hai finito di postarla c'è qui la mia pazza coinquilina che sta leggendo, mentre scrivo, perché visto che lei non ha visto tutto Sherlock, ma solo i primi cinque episodi le ho buttato il telefono in faccia dicendo "LEGGI!" una volta che mi sono accertata che nel finale non ci fossero spoiler per lei.

Per il finale, bè, quando si dice che l' Abominevole Sposa ci salva col rotto della cuffia per smorzare i toni di un altrimenti Raichenbach falls troppo doloroso.

COME SE TUTTO IL RESTO NON LO FOSSE. Ok, allora, tutta l'intera storia di Carl è una pugnalata al cuore, dritta tra un ventricolo e l'altro che ti spezza l'anima in due. E io mentre leggevo pensavo "No, non farà la bastardata di fargli fare l'amore la prima e l'ultima volta prima di partire ... vero?" Ma ovviamente, NO, lo hai fatto. Non pretenderò di fare l'ipocrita e dire che cose che sarebbero fuori dal mio personaggio perciò, si, funziona. Mi è piaciuto molto. L'intera storia tra Carl e Sherlock è stata bellissima e strappalacrime e tenera e forte. Ma diversamente dalla nostra comune amica non dirò che mi hai fatto shippare Sherlock con qualcun'altro. Perché mi dispiace tanto per Carl ma no, grazie tante, dimenticati di lui e vai con John, perfavore.

Per i maneggi e gli intrighi di Jim, ok era come la serie, alla fin fine. Però non mi sarei mai aspettata che Carl avesse lavorato per lui sotto copertura. è stato strano immaginarlo. E in effetti il discorso di Sher, alla fine, che dice che per quanto lui sia stato il suo primo amore non vuol dire che gli abbia fatto bene (tutto il contrario).
Se dovessi fare una critica direi solo che mi sarebbe piaciuto vedere una scena dove Sherlock si lasciava alle spalle Carl. Magari quando cancellava la lettera, come se da quelle parole di dolore e rimpianto si potesse scrostare solo un'arte triste e mancante, mentre da John riusciva a vedere il tutto, a fare un ritratto come si deve, perché è lui che gli fa bene all'anima. Alla fine questo ragionamento però viene trasmesso lo stesso, perciò funziona ugualmente.
Apprezzo che tu abbia finito quasi con le stesse parole con cui hai iniziato. Tu lo sai che sono una grande estimatrice di questi giochetti. Scriverei solo così.

Quindi Arte Contemporanea è il libro di John. Perfetto. Me lo aspettavo, perché era il minimo.

L'incognita ora è solo quello che scriverai tu in futuro. Perché ora che Arte Contemporanea finisce anche tra le mie preferite, voglio solo sapere quando prenderai di nuovo in mano quella tastiera di Mac sprovvisto di un degno mouse. Io e tutta la tua cricca, lo sai, staremo qui ad aspettarti (e minacciarti) e non vedo l'ora di vedere cosa dicono anche le altre.

Il lato positivo è che sono finite le minacce di morte.
Anche se non ci giurerei.



Fiamma

Ps: Mentre leggevo mi sono ricordata quando mi hai dato quelle bozze, tempo fa a scuola e mi viene sempre l'orgoglio, perché sono fiera di poter vedere come ogni passo che fai diventi sempre meglio di quello che eri. Non smettere mai :*

Nuovo recensore
07/02/16, ore 18:03
Cap. 7:

Adoro questa storia, adoro Sherlock e amo l'Arte, non poteva esserci un'accoppiata migliore!
Aspetto il prossimo capitolo con ansiaa

Nuovo recensore
18/12/15, ore 16:13
Cap. 7:

Eccomi ancora qua!
Ho letto il capitolo qulche giorno fa (che ho aspettato con ansia), ma poi non ho più avuto tempo per recensire.
Non posso odiare Carl, in fin dei conti è stata la prima persona che ha aiutato Sherlock ad uscire dal suo guscio.
È stato il suo primo (e spero non ultimo) amore.
Carl mi sta simpatico, anzi, se non fosse per John (e per il fatto che Carlo è morto), credo anche che lo shipperei con Sherlock.
Ho anche sofferto insieme all'artista per la sua "delusione d'amore", in fin dei conti è stat la sua prima volta e non è riuscito a gestirla e capirla.
Ma, e dico ma, in quanto shippo la Johnlock fino allo sfinimento, spero prima di tutto che a Sherlock piaccia John (potrei piangere se non fosse così) e che riesca a risolvere con lui.
Da una parte vorrei che questa fanfic duri all'infinito perché, so che l'ho già detto, amo il tuo modo di scrivere, e dall'altra non vedo l'ora di sapere come finisce.
Ci si legge al prossimo capitolo!
Peace,
Fra_chan

Recensore Junior
29/11/15, ore 20:56
Cap. 7:

Eccomi quiii!!! Alla fine ce l'ho fatta!!
Dolce, perlaceo, nostalgico e tristemente violaceo come un'alba dipinta da Monet. Così potrei definire questo capitolo. C'è un sole scarlatto all'orizzonte vivo ma livido e morente. Tale è l'anima di Sherlock che è un astro dai contorni sfocati e brillanti che brucia pungente e minaccioso e che poi tramonta tingendo il cielo di varietà soffici e piangenti.
Dinanzi allo sguardo esterrefatto e confuso di John, il pittore si apre e narra della ferita più bella e sanguinante della sua esistenza: Carl Norton! Un giovane semplice e complesso, limpido e disincantato però sempre onestamente intenzionato a indagare la realtà anche con occhi stupiti. Non è un intellettualoide ma un amico e complice unico, una personalità capace di cogliere la bellezza e sa che , oltre le macchie e i punti degli impressionisti , ci sono le immagini fotografiche e luminescenti della ricerca di una quotidiana felicità. La vita, infatti può avere colori dolorosamente vivaci come Van Gogh , ma anche il sapore polveroso e delicato di Degas, liquido e nebuloso come Monet oppure fatato e sorridente di fronde come un Renoir. Carl regala Verlaine mettendo dinanzi a Sherlock la verità della poesia, schiacciante, atemporale e abissale, un viaggio oltre le apparenze e restrizioni. Carl poteva essere il calore di una famiglia che il protagonista non ha mai condiviso col suo intelligente ma metallico fratello Mycroft, un'indole che indubbiamente si preoccupa ma che espande gelida premura paurosa di sbilanciarsi.
John capisce di non essere stato l'unico a posare per Sherlock, di non essere stato il primo a provare smarrimento e interesse verso la sua arte criptata...
C'era stato un altro importante raggio di sole, un raggio di sole che è tuttavia declinato nell'amara mestizia dell'Afganistan...Non sappiamo ancora che cosa sia accaduto al Carl Power fotografo ma il mistero inquietante del Cavaliere Azzurro, la richiesta originale del soggetto di un omicidio su tela ( grande idea dello studio in rosa :) ) , sono i tasselli di un animo frammentato che diventano struggenti con la citazione di de André all'inizio ( ovviamente collegati al brano di Sherlock)
Splendido back ground di cui sapevo la genesi ;)

non sono diventata filo-slash ma i sentimenti son sentimenti e hanno carattere universale :)

la tua affezionata
marig!

Recensore Junior
20/11/15, ore 16:38
Cap. 7:

Ciao!
Questa storia è una piccola perla.
Ho letto, di sfuggita, un capitolo ( il 5 se non sbaglio ) qualche mese fa e mi ha incuriosita, così ho messo la storia tra le seguite ... ma (e non so il perché ) ho letto per intero la storia solo negli ultimi tre giorni ed ora è tra le preferite!
Premesso che: 1. amo l'ARTE in tutte le sue forme e che x quanto concerne la pittura Van Gogh e gli impressionisti sono i miei preferiti; 2. adoro Parigi e i posti che hai elencato li ho visti quasi tutti. 3. mi piacciono da matti gli enigmi...
ehi non posso che farti un grandissimo plauso x essere riuscita ad unire tutte queste cose in una bellissima storia alla Sherlock!!!!
Questa storia è raffinata e mi piace... non è troppo angst, non è violenta, non è erotica, è dolce al punto giusto, è un po' comica e misteriosa.
Mi piace come la stai sviluppando e sono curiosa di vedere chi/cosa si maschera dietro al Cavaliere Azzurro ed al passato di Sherlock.
Sherlock, anche se qui è un pittore, lo trovo molto "lui" e pure John. Quest'ultimo sempre impegnato a stare dietro a quella mente iperattiva...Ora poi che tutti i nodi vengono al pettine.. sta andando completamente in tilt! Poverinoooooo... :(
Carl è fantastico! Odiare Carl... ma che dici mai! Non credevo possibile dirlo, ma io adoro questo personaggio e con Sherlock ce lo vedrei benissimo. Un degno concorrente di John. E il fatto che sia morto mi dispiace, perché un po' di sana competizione tra lui e John non mi sarebbe dispiaciuta. Di solito si vede sempre e solo Sherlock lottare per l'amore di John o comunque fare il terzo incomodo.
Brava Brava Brava, i miei complimenti.
A presto
LBeyes

Recensore Junior
19/11/15, ore 19:15
Cap. 7:

E alla fine, eccomi! 
Un po' in ritardo. Non ti preoccupare, ho metabolizzato la parte del volerti uccidere, perché pensandoci, sarebbe controproducente. Sospendo anche le minaccie di dolore fisico perché serve il meglio di questo tuo "cervellino" (cit. qualcuno di geniale) per finire questa storia bellissima!!! 
Ma sai perché ci sono rimasta così male? Perché mi ero dimenticata! O meglio: mi sono ricordata che mi avevi parlato della storia di Carl, ma fino alla fine del capitolo io ero totalmente ignara perché mi era passato di mente, poi alla fine ho esclamato "Cazzo è vero lo sapevo!" e non è stato per niente una cosa bella. Anzi è stato peggio perché mi è venuto da piangere. 
Non so come riassumere la fantasticità intrinseca del capitolo se non con le parole della nostra comune amica che era con me mentre lo stavamo leggendo insieme sul divano, e cioè "Vedi? è così geniale che solo lei è capaci di farmi schippare Sherlock con qualcuno che non sia John!" Ed è quello che hai fatto. Mamma mia, Carl. Carl! Bellissimo! E tristissimo. La storia non è continuata quindi non sappiamo (o per lo meno io non so) cosa è successo dopo a Carl. E ora che ci sarà nella lettera? è troppo da sopportare! Non voglio aspettare cinque mesi per saperlo, sappilo. Le miei minacce di morte si spostano quindi solo dal "perché lo hai scritto?!" a "Scrivi il resto!"
Il dolore è lo stesso, sappilo.
Volendo essere seri, perché so che ti piace essere seri, non trovo niente che non sia perfetto in questo capitolo. Nemmeno una virgola, un'accento! Tutto perfetto. A volte mi è venuto da sorridere insieme a quell'altra pazza amica nostra perché trovavamo le tue parole tipiche, non tanto nella scrittura, ma proprio parole da te. Ora non mi ritornano in mente, perché è stato un momento comico troppo bello leggere e dire "Questo è così da lei!" ed è così da te che è perfetto.
Davvero complimenti. 
Applausi su applausi, tutto, tutto bellissimo! E una mia personale ovazione in rispetto perché sei così brava nel scrivere una cosa così difficile come Sherlock e i suoi sentimenti facendolo sembrare così credibile, così vero e vivo! John è il nostro vero John! Fai invidia a Martin, davvero. (senza la stronzaggine, chiaro). 
Oggi non urlo tutto in maiuscolo per deformarti la pagina perché voglio essere seria.
Brava brava brava brava. Bellissimo! Continua così in tutto quello che fai, così non potrai dubitare di essere un genio!!
 
(Recensione modificata il 19/11/2015 - 08:23 pm)

Recensore Junior
18/11/15, ore 22:56
Cap. 7:

Ciao! E' terribile ke un cap cosi bello abbia solo una recensione... Rimediamo subito. Devo davvero farti i complimenti perche' questa storia e' una piccola perla e sta cominciando a occupare un piccolo spazio nel mio cuore... Forse anche per la piega originale che gli hai dato (sull'arte) e perche' nonostante questo i xsonaggi sono credibili e assolutamente loro.
Credo ke qst cap sia uno dei migliori. Non so come puoi pensare che avremmo odiato carl (io amo il tuo carl...e lo amo ancorq di piu per la parte tragica che ha nella storia.. Sarebbe stato bene con sherlock se solo fossero stati sinceri l'uno con l'altro) sono davvero curiosa di scoprire cosa c'e scritto nella lettera... Sono molto triste all' idea che manchino solo due cap.
Questa tua opera ne meriterebbe altri 5 -10 -100... Hai creato una versione magnifica dei nostri eroi ..cosi diversa e cosi emozionante e intimistica. Ne ho gia nostalgia e non e' ancora finita...Hai fatto un ottimo lavoro e devo ammettere che certe parti sono quasi sublimi e questo cap. in particolare mi ha lasciato tanta malinconia ma mentre lo leggevo ho riso spesso (quando carl dice che lo scrittoio e' aerodinamico e lo lancia x es. O quando sherlock dice che almeno Van gogh era uno spiantato ribelle e infelice). Inutile dirti che il biglietto di compleanno che carl ha scritto a sherlock era dolcissimo e che sherl e' un idiota (quando carl gli ha detto non voglio perderti sulle scale ho sperato che sherlock si lasciasse andare a un bacio o un abbraccio almeno ... )
Sei sicura di non volerci ripensare sul finire la storia con due cap? Non so magari concederci uno spin off o qualcosa di simile? :) Cmq aspetto con il fiato sospeso il seguito... E sappi che ti ammiro xk sei riuscita a creare un personaggio originale che rivaleggia con john ( anche se a ben pensarci carl ha molto di john a mio avviso :) )
Questa storia andra nelle preferite e ogni tanto credo la rileggero' xk merita... Mi piacerebbe facessi un seguito... E' troppo bella x finire csi presto
(Recensione modificata il 18/11/2015 - 11:05 pm)
(Recensione modificata il 18/11/2015 - 11:10 pm)
(Recensione modificata il 18/11/2015 - 11:29 pm)
(Recensione modificata il 18/11/2015 - 11:33 pm)

Recensore Junior
15/11/15, ore 14:01
Cap. 7:

Ho scoperto la tua storia solo ieri, e, in tutta sincerità, non so se sentirmi in colpa per non averla letta prima o felice per aver evitato l'oltremodo probabile crisi nervosa che sarebbe sorta aspettando i nuovi capitoli. Detto questo, sono rimasta assolutamente... affascinata da questa ff. Sarà la romantica e misteriosa atmosfera di Parigi (e, dopo quanto successo in Francia, ci voleva) o forse il mio amore per l'arte, ma comunque posso dire che è una delle migliori AU che abbia letto negli ultimi mesi. Nonostante il mio neonato "odio" per Carl [che vuoi farci, sono un'estimatrice della Johnlock, NESSUNO più mettersi in mezzo a questi due MAI e per NESSUN MOTIVO ;-) ], ammetto che un po' di angst ci sta a meraviglia. Aspetto con ansia il finale (sperando che, almeno nella Parigi della Johnlock, ci sia un lieto fine). Buon lavoro, kiss ;-*

Recensore Junior
14/08/15, ore 17:43
Cap. 6:

ciao! :) Non te lo aspettavi??XD XD beh, un commentino te lo devo lasciare! nonostante tu sappia cosa ne pensi di questo capitolo volevo affermare che è veramente fluido e suggestivo specialmente per la magnifica idea de " il concerto" e l'atmosfera che ne sei riuscita a dare in non troppe pagine, perché hai concentrato tutto in modo esauriente...è ben riuscita la scena del Pantheon ( malgrado tu sia stata costretta a romanzare le trovate di entrata rocambolesche che neppure un elfo della banca Gringott sarebbe riuscito ad escogitare XD) MA Sherlock è Sherlock...comunque sottolineo che non ho reputato credibile l'ultimo atteggiamento supinamente dolce e " sottomesso " verso John ..d'accordo il passato che emerge dolorasamente dalle tristi e romantiche righe di Voltaire e Properzio ma insomma...il tenerume alla lindt...XD XD vabbè...è inutile che mi dilunghi XD attendo i tuoi prossimi colpi di scena!! :)

[Precedente] 1 2 [Prossimo]