Recensioni per
La mietitrice di San Pietroburgo
di Futeki

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/08/15, ore 23:12
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "I'll look after you"

Ciao fefe! ^^
Perdonami per il ritardo, purtroppo ero piena di arretrati per le scadenze ravvicinate... :/
Tralasciando questi inutili dettagli, passiamo alla storia in sé: devo dire che questo prologo mi ha incuriosito molto, sarà perché come ti ho già detto la tematica mi affascina parecchio.
Anche stavolta ci troviamo di fronte a un Mietitore trasgressore e a una ragazza con una smisurata voglia di vivere: al momento si sa molto poco, eppure sei riuscita a far trapelare una quantità di informazioni sufficiente a scatenare l'interesse del lettore, bravissima!
Sebbene allo stato attuale sia difficile stabilire il grado di originalità della vicenda e l'accuratezza nella caratterizzazione dei personaggi, posso dirti già da ora che la storia è molto promettente e che stilisticamente si presenta alla grande: i periodi sono strutturati con cura, la sintassi è perfettamente bilanciata, la scelta della punteggiatura accompagna l'intensità del racconto magistralmente e il lessico risulta puntuale e sufficientemente ricco. Insomma, questo prologo è un'ottima copertina, pertanto non posso fare a meno di aggiungere la storia tra le seguite, anche se potrò riprenderla non appena avrò estinto i miei debiti: fino ad allora, posso rinnovare i miei complimenti con tutta la passione possibile, perché li meriti dal primo all'ultimo! ^^
Alla prossima! :3
Bacioni,

Choe <3

Recensore Master
23/06/15, ore 15:56
Cap. 1:

[Recensione premio vinta al Fantasy contest – Alternative Route]
 
Dopo il ‘Mietitore di Barcellona’, ora tocca alla Mietitrice di San Pietroburgo! A questo giro però vedo che la morte è solo una spettatrice, cosa che mi è piaciuta parecchio, rendendo la storia molto particolare.
La questione dei due branchi e la storia di Vera e Liev… sono un po’ i ‘Romeo e Giulietta’ della situazione, con famiglie rivali e tutto il resto.
Solo che son tutti lupi mannari! E alla fine lui uccide lei, costretto dalle circostante – e credo che una morte simile sia stata per Vera una scelta migliore, ha vissuto un po’ di più solo per migliorare anche di poco le circostanze. Mi dispiace solo per Liev, purtroppo vivrà con la consapevolezza di aver ucciso la donna amata.
Si porterà questo peso per sempre e non mi stupisco.
Il piano di Vera alla fine è andato a rotoli, Liev è stato più realista di lei - però anche la disperazione per quella situazione non ha aiutato, e forse era anche destino che lei morisse in quel modo, d'altronde la sua morte era stata solo rimandata.
I personaggi mi sembrano tutti ben tratteggiati, sebbene alla fine colei che spicca più di tutti è Vera, la protagonista; anche Isey è ben delineato, nel suo piccolo cerca di assecondare la ragazza, sebbene non approvi la situazione e sia preoccupato per lei.
Liev caratterialmente è affine a Vera, però è molto meno deciso.
In tutta questa storia mi dispiace tantissimo per lui, davvero, penso proprio che avrà un’esistenza tutt’altro che facile! 
La storia è ben scritta, non ho trovato sviste e le citazioni inserite nel racconto sono belle e ben utilizzate, di certo adatte alle circostanze.
Molto, molto carina! Penso che la inserirò fra le storie da Ricordare, mi è piaciuta particolarmente.
Complimenti!

Recensore Master
21/04/15, ore 21:09
Cap. 1:

Giudizio per il contest "Le notti bianche di San Pietroburgo"

La mietitrice di San Pietroburgo - fefe.7 

86/100 

Aspetto formale 26/30 

Correttezza grammaticale e ortografica: 10/10 
Sintassi e punteggiatura: 9/10 
Stile e lessico: 7/10
 

Storia scritta indubbiamente bene con una buona competenza grammaticale e ortografica e con uno stile semplice e ben dosato. Quelli che ti farò quindi sono una serie di appunti/consigli di cose che penso potresti migliorare per rendere il tuo modo di scrivere più fluido e maturo. Prima di tutto credo che aggettivi troppo: non è niente di eccessivo, ma sono del parere che più si taglia meglio è, dove è possibile mettere una parola invece di due conviene farlo, perché lo scrivere bene, sempre a mio personalissimo parere, è dire tanto con poco. Al tuo posto ridurrei anche gli avverbi, a volte eccessivi e inutili: si riesce a cogliere quel che vuoi dire anche senza utilizzarli così spesso. Ho visto che tendi a ripetere la parola “qualche” (l’ho notato perché anch’io lo faccio e da un po’ di tempo sto cercando di contenermi) e che usi gli aggettivi possessivi “proprio/propria” invece di “suo/sua”, ecco, è preferibile usare il possessivo “suo/sua” quando scrivi in terza persona singolare, soprattutto se il punto di vista è esterno come nella tua storia in cui il narratore è un’altra persona. 
C’è qualche virgola mancante, ma niente di grave, per il resto la sintassi è perfetta, le frasi sono costruite bene e non ci sono errori. Hai un buono stile, semplice e scorrevole, quel che definirei un buon trampolino per arrivare ad uno stile più personale; l’ho trovato ancora un po’ acerbo e poco intenso, poco esplorante l’emotività dei personaggi se non con frasi che sanno un pochino (poco, eh!) di “già letto”, però per esempio sei stata brava nelle scene d’azione e anche nel tratteggiare i tuoi personaggi con poche, ma incisive parole, mostrandoli più che raccontandoli – questa è una capacità che apprezzo sempre. 

Aspetto contenutistico 27/30 

Narrazione e coerenza interna: 10/10 
Originalità: 7/10 
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
 

Punteggio alto anche qui per l’equilibrio che sei riuscita a dare alla tua storia, portandola ad una conclusione legata a doppio filo con l’inizio. Mi ha dato una sensazione di “completezza”, che è sempre un buon indizio quando si legge. Si vede che sapevi dove volevi arrivare e, nonostante la non originalissima trovata dei due amanti di clan nemici, lo hai fatto con disinvoltura e senza banalità – rischio in cui si poteva facilmente cadere. 
Ti confesso che, per personalissimo gusto personale, avrei preferito che uno dei due amanti fosse un doppiogiochista, questo te lo dico non come valutazione, è un commento da lettore che si è interessato alla storia. Per esempio mentre leggevo mi chiedevo se alla fine Vera o Liev si sarebbero rivelati molto più cinici, avendo sedotto l’altro per uccidere il figlio del capoclan nemico – puntavo su Vera. Invece si è rivelata una relazione d’amore vera con tutti i crismi. Beh, non è stata comunque banale, quindi non sono stata delusa – la mia vena sadica sì xD 
Sui personaggi come dicevo sono abbastanza delineati, mi è piaciuto il tuo mostrarli, raccontandoli attraverso gesti e sensazioni, soprattutto grazie ai dialoghi. La vera protagonista è Vera, in fondo, colei che la Mietitrice della morte segue scoprendo la vita. L’epilogo credo sia il pezzo più bello perché hai espresso tanto con poco, anche se magari sarebbe stato più efficace alludere senza chiosare con una considerazione così netta. Mi è piaciuto il gesto di voltarsi di Vera verso il proprio cadavere e poi voltarsi verso la morte: è stato pieno di significato. 

Uso San Pietroburgo storia 15/20 

La città traspare abbastanza, non ti sei limitata solo a riferimenti geografici, ma a tratti l’hai descritta, una città nevosa, ostile, ma anche accogliente. Con questa voce faccio il confronto di altre storie, quindi ho scelto il voto in base ad altre in cui invece è stata più “protagonista”. 

Aderenza alla sezione scelta 10/10 

Rientra perfettamente nel genere Soprannaturale. Ti dirò: è stato un piacere leggere qualcosa su dei lupi mannari visto che era da tanto che non mi capitava – poi i lupi ben si sposano con la Russia. 

Gradimento personale 8/10 

La storia mi è piaciuta, come ti dicevo la mia vena cinica avrebbe preferito una soluzione meno romantica alla fine, ma ci stava, poi l’hai confezionata bene, sia con l’ambientazione che coi personaggi, che si rivelano e interagiscono senza grandi forzature. L’unico appunto che mi sento di fare è cercare di essere più allusiva invece che dire “questo significa questo”, ma è una preferenza personale che dipende dallo stile che si adotta e da quel che si vuole comunicare. Ti faccio i complimenti per averla elaborata, è stato un piacere leggerla. 

Recensore Veterano
19/03/15, ore 14:18
Cap. 6:

Ciao, ho capito di adorare le storie ambientate in Russia, non so dirti bene il perché, ma trovo abbiano un che di affasciante. Mi è piaciuta moltissimo la cura che hai messo nei dettagli e non solo nella trama, e che dire delle citazioni, assolutamente eccezionali e poste nel punto giusto. Inoltre mi è piaciuta un sacco l’idea di rendere I Lupi di Tambov, realmente lupi, adoro queste note reali che però diventano straordinarie grazie alla fantasia dello scrittore e tu in questo sei stata eccezionale. La storia è assolutamente originale e ben scritta. (Ho trovato solo due piccoli refusi che ti segnalo:
Quarto capitolo: “Col favore delle tenebre, l'inverno tornava a esercitare il suo dominio su San Pietroburgo, rafforzando le lastre di ghiaccio sul terreno freddo e profumando di l'aria – cancella di - di nevischio.”
Quarto capitolo: “Quando Vera arrivò, insieme al suo branco, Liev sgranò gli occhi rivelando sa sua – la sua - sorpresa…”
Due piccole sciocchezze che mi sono saltate all’occhio)
A parte questo, ho letteralmente amato questo racconto, c’è un po’ di tutto, guerra, vendetta e amore travagliato. Ma niente in confronto al coraggio che domina sovrano su tutto, questa voglia di vivere per i propri ideali, questa forza che soprattutto Vera trasmette è bellissima e conquista riga dopo riga. Il tocco che però ho amato di più sono le parti in cui è la mietitrice a parlare, mi è sembrato di sentire i suo alito freddo, la sua confusione razionale sull’analizzare le emozioni umane e poi questa sua curiosità che la spinge verso Vera, forse anche lei è stata conquistata proprio come il povero ma forte Liev o proprio come me. La trama è semplice eppure è arricchita di così tante perle e attenzione che veramente ho apprezzato ogni parola, ogni momento. In particolare, il primo incontro tra Vera e Liev, ho sentito la loro brama di toccarsi, ma anche la loro forzata disinvoltura, o quando si sono ritrovati nell’appartamento di lui, ma senza dubbio la parte più toccante è il combattimento. Dove ti ritrovi a pensare “ma come si sono ficcati in guaio del genere, dove non c’è ritorno!?!”. La trasformazione e la disperazione si sono fuse in un unico grande dolore che sei stata in grado di trasmettere in modo eccezionale. Ho trovato fantastica la scelta di seguire un filo conduttore reale e quindi di far morire la ragazza in modo tanto brutale ma così pieno di significato. Poi in fondo a tutto l’epilogo, non ci sono aggettivi per dirti quanto io l’abbia trovato geniale, soprattutto il riprendere il pensiero della mietitrice iniziale sull’importanza della vita, questo pensiero è iniziato con l’incidente e si è sviluppato in secondo piano fino alla conclusione, la cosa bella è che nonostante questo, la serva della morte non si è mai lasciata trasportare dalle emozioni, è sempre stata fredda e distaccata e devo dire che su questo sei stata insuperabile. Insomma complimentissimi.
Baci Baci
Jogio

Premi:
Best place: Miglior ambientazione
Best Tear: Storia più commovente

Nuovo recensore
07/03/15, ore 11:11
Cap. 6:

Ho i brividi. Complimenti! Fino all'ultimo ho sperato in una storia di amore a lieto fine. Ora ho gli occhi umidi. Non pensavo che Liev l'avrebbe fatto. In ogni caso il mietitore mi ha fatto sentire la ragazza, la sua anima, ancora viva e questo mi ha impedito di scoppiare a piangere come un'idiota.
È una storia molto bella.
Nhalster.