Per questa terz’ultima storia valgono più o meno le stesse ‘critiche’ fatte a “Paranoia” riguardo alla narrazione saltellante. È quasi impossibile seguire tutto senza aver letto le altre due storie (hai fatto bene a specificarlo nelle note). La cosa bella è che comunque (come nella risposta che già mi hai dato) la ‘confusione’ narrativa riflette quella mentale dei protagonisti, quindi è una sorta di escamotage che rende il lettore più partecipe dei loro tormenti.
Mi è piaciuta molto l’analisi che hai fatto (anche nelle altre storie) dei pensieri e dei ricordi di Jill poiché, effettivamente, il gioco non ha dato molte indicazioni su come lei abbia passato quegli anni con Wesker. Lo scorrere del tempo è del tutto relativo a quello che si fa: tre anni non sono molti, passano velocemente ma non se trascorsi sotto Wesker e sotto continue torture psicologiche. È chiaro che una persona non può non crollare.
Carina la scena di Jill che stringe la foto dell’Alpha Team. Il modo in cui indica i volti dei compagni morti (e quello suo e di Chris, morenti) la rende triste e dolorosa e, ancor di più, quando si sofferma su un ultimo volto in particolare. Perché lui è ancora vivo.
Mi è piaciuta altrettanto la scena di Chris davanti alle lapidi con le parole << "Redfield." Capitano >>. Ho trovato estremamente interessante l’uso del termine ‘Capitano’ piuttosto che il nome proprio, quasi Chris si senta in dovere di mostrare rispetto nei suoi confronti. Non perché sia davanti alla tomba o perché si stia rivolgendo ad un suo superiore, ma più perché è come se avesse riconosciuto la sua vittoria su tutti, su di lui (“Ha spezzato persino me”).
Nel finale poi sembra acquietarsi tutto, con la ‘paranoia’ spazzata via da un – fittizio – paesaggio meraviglioso e quel senso di pace che solo la morte può dare. Bello bello bello!  :D
 
Tris davvero originale e ben fatto, non aggiungo altro.
 
* offre Wesker di cioccolato *
I know u like it… >:) 

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Il problema della guerra è che la perdi anche se la vinci. Non c'è niente da fare, è un dato di fatto. Jill si è persa. Chris si sta perdendo, e tutti gli altri stanno impercettibilmente scivolando nel baratro. Sei di una bravura fenomenale a disegnare questi quadri dove l'angoscia sta sempre in equilibrio e danza come una ballerina sulle punte, senza sbagliare mai un passo.

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Scusami il ritardo... mi dispiace tantissimo :'(
Cominciando la recensione comunque... bravissima come sempre, ogni parola è perfetta e il contesto da te scritto intriga e rattristisce allo stesso tempo e in modo perfetto.

Mi è piaciuto il modo in cui hai caratterizzato i personaggi, nonostante Jill sia in uno stato paranoico, è esattamente come mi aspetterei di trovarla dopo tutte quelle torture (più psicologiche che altro).

Ti faccio i miei complimenti e scusa ancora per il ritardo.
P.S. dovrebbe esserci un seguito??

-Anthony Edward Stark

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Ancora una volta complimenti. La storia è davvero ben raccontata e l'aura di tristezza e sconfitta che permea il testo è sconvolgente. Continua così!

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Ogni volta che leggo le tue storie mi appassiono sempre di più è o sempre voglia di leggerle ti adoro sei sempre la migliore *organizza una festa dedicata ad Nocturnia è regala un Action figura di Albert Wesker

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