VALUTAZIONE PER IL CONTEST "COMICHE IN RIMA".
Ciao e grazie per aver partecipato al contest "Comiche in Rima".
In quanto trovo che la storia sia particolare, poiché divisa in varie parti, cercherò di commentarle singolarmente.
Dal momento che la poesia non sempre va a braccetto con la grammatica, non voglio dare peso a quest'aspetto nella mia valutazione. Vorrei però farti notare che avrei apprezzato le virgolette a racchiudere i dialoghi presenti nella tua narrazione, oppure l'utilizzo di un carattere diverso per evidenziare e distinguere il discorso indiretto da quello diretto.
Detto ciò, l'idea è originale e ricorda tantissimo i tempi andati (per me) delle superiori.
Ma passiamo ai dettagli:
Nella sezione "Adorazione alla Prof" ho apprezzato molto il modo comico e sfacciato del protagonista nei confronti della sua insegnante. Ho trovato in questa dolente supplica tanto di realistico, in quanto c'è sempre qualcuno all'interno di una classe che perde la dignità e implora in ginocchio gli insegnanti per essere graziato.
Per quanto riguarda "L'alzata", invece, non mi hanno per niente infastidito i termini coloriti che hai utilizzato, perché credo calzino a pennello con la situazione e aiutino a sdrammatizzare su una delle più classiche conversazioni in famiglia. Sono riuscita quasi ad immaginare la madre di Camilletto come un caporale dell'esercito, che sbuffa come un toro mentre pensa al marito rompiballe e ai soldi sprecati per le ripetizioni inutili di suo figlio. Quest'immagine mi è piaciuta, perché sono una a cui piace particolarmente immaginare le cose, più che trovarne una descrizione dettagliata.
"La verifica" è stato il momento clou della narrazione: tutti gli sforzi di questo ragazzo (simbolo indiscusso di un numero indefinito di studenti) sono andati letteralmente in fumo e adesso lui spera che tutto si sistemi senza ricevere botte o rimproveri eccessivi da suo padre.
"Torna a posto, la battaglia ha perso.
Il cielo a Castelfidardo è tutto meno che terso."
Questa frase mi è piaciuta, non so, ha richiamato in me un simbolismo tipico di scene buie e terribili di film horror, o più semplicemente l'inizio dell'Apocalisse. L'ironia in tutto questo gioca in casa, facendomi sorridere.
Anche durante "La sfuriata del padre" mi sono immaginata perfettamente la scena, specialmente nel leggere:
"A sentirlo ci vuole un gran coraggio.
Nomina tutti i santi da Ottobre fino a Maggio."
Un genitore che impreca e inveisce contro ogni membro del Creato ha su di me un effetto particolare, mi fa sempre ridere e non riesco mai a trovarlo inappropriato. Specialmente in situazioni come queste, quindi ti faccio i miei complimenti per questa scelta.
Non ho molto altro da aggiungere, se non che il tuo stile mi è piaciuto e che non ho trovato alcun errore nella tua storia, simbolo di un lavoro fatto con dedizione.
A presto,
Kim |