Recensioni per
Goodbye, John
di Zury Watson

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/12/15, ore 18:35

Ciao :) apprezzo il fatto che tu ti sia immedesimata in John così bene. Le frasi del guardarlo. i suoi occhi. cuore muto. crollare dopo. ecc.. queste frasi, che tamburano nel cuore con un tonfo, pare proprio di sentire il dolore di John che è sino alle sue viscere che lo avvolge. Ti faccio i complimenti per far sentire ciò!
E il fatto che lui si sente che non conta niente per Sherlock, perché avrebbe voluto aiutarlo, e morire piuttosto che vedere questo..mammamia! Cioè, da lacrime questo pezzo.
"Ora capisco anche la faccenda dei sentimenti.
I sentimenti.
Fratelli.
E' una scusa. E' paura." e con questa frase dai un sussulto al mio cuoricino adorante per questi due, bellissimo! Il messaggio che c'è è davvero bellissimo
Questo one shot da una perfetta spiegazione di come si è sentito John in tutto questo, di come un dolore è troppo grande per un'umana comprensione
Io davvero non ho quasi parole per dirti quanto ho apprezzato questo raccontino e ti faccio i complimenti! Tu devi scrivere in questo fandom perché sei davvero troppo brava a spiegare le sensazioni di un personaggio. Complimenti ancora :)

Recensore Veterano
26/11/15, ore 09:10

Ciao,
non sono un’amante del fandom di Sherlock ma conosco la storia e ho visto la serie della BBC. Dall’immagine di copertina, però, ho visto che hai preso uno scan del film. Infatti, ho immaginato quei volti per tutto il tempo.
Sherlock è un personaggio ambiguo. Incasellabile. Dove lo metti, nelle relazioni? Per me ha e non ha senso parlare di legame yaoi o slash. E’ un personaggio complesso, sopra le righe. Penso che la sua relazione più sincera la scriva appunto con Watson. Fortunato e sciagurato ad averlo incontrato. Sherlock è uno di quei personaggi straordinari che ti entra nella vita, la sconvolge, e poi non ne lascia che brandelli.
Sempre innamorato di se stesso, pone al di sopra di ogni cosa la propria intelligenza, costantemente assetata di perché.
Watson vive in sua balia. Sedotto dal suo fascino fino al limite del consenti, cerca di ridimensionarlo, ma senza impegnarsi più di tanto. In fondo, lo ama così. Il dolore che tu descrivi in questa shot, parte da tutto questo. E’ un dolore straziante. Un dolore che non sa neanche se troverà pace, giacché rivolto ad una persona straordinaria, capace anche di ingannare la stessa morte. John non ha mai provato nulla del genere, non vuole dirgli addio. Mi sono commossa su certe righe.
Attimi del genere è facile descriverli cadendo nel puerile o nello scontato. Tu sei stata molto fedele al contesto della storia e hai utilizzato i suoi stessi elementi per parlare esclusivamente del tema che ti eri proposta. Sei rimasta nel personaggio e sei andata a inserire la tua scena in una trama pre esistente. Se questo voleva essere IC e Missing Moments ci sei riuscita. ^_^
Non è un lavoro facile, anche perché spesso, in termini di fandom, i propri sentimenti e desideri vanno a sostituirsi da quella che è la generica visione che tutte hanno dei personaggi. Poi, a mio avviso, c’è sempre la possibilità che la personalizzazione di qualche autrice ti convinca, perché ti giustifica benissimo le proprie licenze. A mio avviso, un buon IC sta anche nel compiere dei piccoli azzardi e piacere ugualmente ai lettori.
Ho amato la tua metrica. Il tuo andare a capo con la giusta enfasi. Hai utilizzato una punteggiatura enfatica (credo si dica così) collegando le due effettive morti dei film di Sherlock Holms. Una dove c’è un cadavere. C’è del sangue. L’altra dove si ha solo il vuoto e nulla fra le mani da stringere.
Hai un modo di scrivere che mi piace molto, vorrei vederti alle prese con un original.
Grazie di aver scritto questo racconto.
Manu

Recensore Junior
29/10/15, ore 22:34

Ehii ci sono riuscita, finalmente sono potuta passare! Ho preferito questa one-shot perché fa riferimento alla seconda stagione; mi dispiace di non poter leggere l'altra tua storia. Hai perfettamente descritto il tutto rappresentando quel momento tanto angosciante da sembrare quasi un suono di sottofondo delle grida disperate di john nel vedere l'amico sul punto di gettarsi. Ciò che mi piace del tuo scritto è la capacità di trasmettere emozioni al lettore (sicuramente non ne sono stata in grado io mettendomi a confronto) e poi scrivi bene tanto da non commettere errori di nessun tipo, si vede che hai prestato molta attenzione. Brava, un bacio a presto :)

Recensore Master
17/09/15, ore 21:43

Wow.

Hai saputo scegliere le parole dal suono giusto. ho sentito John urlare il nome di Holmes nella mia testa. Ho sentito sentimenti che spero di non dover mai provare in vita mia. Ma tutto questo non è negativo. il compito dello scrittore è creare un legame empatico tra il lettore e i suoi personaggi, che siano originali o presi in prestito.

E tu, con nemmeno così tante parole, hai ottenuto egregiamente questo risultato.

Fic molto curata, emozionante, e decisamente ben scritta.

Che altro aggiungere se non i miei più sentiti complimenti?

*Applauso*

Sara.

Nuovo recensore
17/08/15, ore 14:58

Ciao, eccomi qui! È doveroso ringraziarti della risposta alla recensione, perché mi ha seppur per poco, strappato un mezzo sorriso.
La morte non si accetta con facilità, solo le persone più forte riescono a trascinarsi dietro la consapevolezza senza tuttavia farsi distruggere dal dolore che lascia.
Dolore ad ogni frase, dove il povero John realizza la perdita è straziante, e mi ha riportato un po' alla mia storia, nata proprio così.
Seppur non segua il telefilm, ho cercato di documentarmi prima di leggerti, per dedicarti tutta l'attenzione possibile. Al di là poi della storia in sè, ho gradito il ritmo delle parole, leggere a volte sfuggevoli, tanto che l'occhio ci è tornato più volte.
Complimenti!
Cercherò di dare un'occhiata anche al resto delle tue creazioni, penso valgano la pena di spendere 5 min, giusto il tempo di una sigaretta. ;)
A presto, Francesca.

Recensore Junior
13/08/15, ore 21:41

*Torna dall'angolino in lacrime*
Ciao! Devo essere sincera, quando ero alla ricerca della ff da leggere per lo scambio recensione ero entrata nel panico. Non seguivo i tuoi fandom quindi ho cercato a fondo qualcosa che potesse essere "svincolante" ed eccomi qui. La morte di Sherlock per Watson è stato un grande dolore e anche una grande rabbia e il modo in cui tu hai descritto i suoi sentimenti mi ha colpito. Sei stata straziante al punto giusto (sento ancora una piccola fitta al cuore) e anche dolce per come hai descritto questo rapporto tra Watson e Sherlock. Per riuscire ad immedesimarmi nei due, in realtà, non mi ci è voluto molto. Ho pensato ai due parabatai Will e Jem (fandom shadowhunters) e più continuavo a leggere più stavo male. Scusa se non ti parlo del tuo fandom (forse è anche sbagliato) ma ci tenevo a dirti che questa storia essendo scritta così bene e trattando di tematiche che, ahimè, sono comuni, l'ho trovata molto bella. Quindi se stanotte mi sveglierò con un groppo in gola e le lacrime agli occhi, ritieniti responsabile, mi hai resa emotivamente instabile almeno per le prossime 24h ahaahahah
Detto questo spero di risentirti presto,
MM

Recensore Master
12/08/15, ore 22:14

Ciao :3
Sono passata per lo scambio, ho visto Sherlock e mi ci sono buttata a pesce. Già leggendo l'intro sospettavo che avrei pianto e... Wow. Non ho altre parole, davvero. Un bel pugno allo stomaco, questa One-shot.
Mi sembrava di sentirlo, Martin, e mi sembrava di sentire la voce di Ben nel dire "Goodbye, John". Già la scena del telefilm è di una forza incredibile, direi che con le scelte stilistiche, le frasi brevi e interrotte, il flusso di pensieri e le riflessioni le hai più che reso giustizia. Brava, brava, brava.
Ho il magone addosso, ora, e mi sembra di vedere John seduto su una poltrona a fissare il nulla e arrovellarsi su tutto ciò che è successo... Tutti questi pensieri che si susseguono, a volte come parole e altre come frasi veloci (lo stile mi ricorda un po' Stephen King in alcuni romanzi, è un caso? O ti sei ispirata? Ad ogni modo, aumenta la drammaticità E IO PIANGO. Tanto). La Shot è intensa, coinvolgente, pregna di tutta la disperazione che John deve aver provato vedendo Sherlock buttarsi giù da quel cornicione. Lui non sa, non sa ancora, e sta impazzendo di rabbia e tristezza. Non capisce perchè, vuole credere di essere arrabbiato e inutile, ma è palese che il sentimento predominante sia la disperazione verso l'accaduto e verso sé stesso.
"Il vuoto che la tua geniale follia ha lasciato", ecco, credo sia una frase tremendamente calzante -perchè Sherlock, dopotutto, non poteva lasciare altro, con il suo modo di fare e la sua mente incredibile.
Ho adorato, letteralmente, come ogni filo di pensieri torni lì, al suicidio, anche quando si tratta solo di telefonar a Mrs Hudson. E' una specie di ritornello martellante e te lo sei giocata benissimo, davvero.
Nel complesso, un'ottima introspettiva -non pesante, molto rapida, non lacrimosa eppure che colpisce ben più di mille paragrafi del tipo "Ommiodio è morto Sherlock buu piango". Pochi sanno gestire bene una narrazione di questo tipo, soprattutto introspettiva, e tu di certo hai reso più che piacevole la lettura. Davvero, ho trovato questa scelta narrativa molto, molto azzeccata e che cavolo, ha riaperto una ferita a malapena rimarginata D': (Stupido Sherlock, questi scherzoni di fingersi morto!).
Insomma, è davvero un bellissimo lavoro e va dritto nei preferiti. Se lo merita, povero John :'(

See you on the other side
Ellie

Recensore Master
07/08/15, ore 21:26

Ciao, eccomi per lo scambio di recensioni, perdonami il ritardo!
*sigh* questa storia è tanto bella quanto perfetta, davvero. Ceh, il filo conduttore dei pensieri di John è espresso in maniera fantastica, tutte le immagini che si ripercorrono nella sua testa secondo un ordine logico e sensato ma anche davvero angst e fluff. Ho riso da morire quando ho letto "Mi gira la testa. Mi gira anche altro a dirla tutta e prenderei a calci pure la sua tomba se servisse a riportarlo in vita.", lì ho visto il vero John, lo hai reso così perfettamente IC. La sua vita purtroppo ha avuto una svolta davvero drammatica per colpa di Sherlock, ovviamente il solo pensare al suo nome gli fa star male. Hai spiegato anche quella frase che non avevo mai capito quando dice a Mrs Hudson che non è facile usare il telefono, hai dato una bella interpretazione. Il telefono gli ricorda Sherlock, il modo in cui l'ha abbandonato etc etc. Poverino.
Ho solo due piccole incongruenze da segnalarti. Quando dice "L'amicizia che mi lega a lui, sì che mi lega, non legava" io quel "sì che mi lega, non legava" l'avrei messo tra parentesi perché comunque dopo hai messo quel punto e tutta la frase diventa strana e AHDVJCDKVLNEWDF. Chiaro, no?
Poi quando dici "Anche se non lo ammetterai mai, io so che mi hai voluto bene" Sherlock più di una volta ha espresso il suo affetto verso John, poi questa storia è cronologicamente datata dopo il suo matrimonio, in cui c'è fluff ai massimi livelli tra i due. Quindi diciamo che ho un po' storto il naso, perché tra i due Sherlock secondo me è sempre stato il più espansivo in questo senso.
Comunque una storia bellissima che va tra le ricordate~
Sayonara,
Ale

 

Recensore Master
03/08/15, ore 18:11

Ehi, eccomi qui, come promesso.
E' doveroso dirti che io AMO questa serie tv e da poco mi sono "convertita" allo Johnlock. E' anche vero che il rapporto tra Sherlock e John è visibile anche dal lato "bromance" della cosa e, francamente, questo testo l'ho letto da questo punto di vista.
La tua, è una OS particolare: è molto introspettiva, poi è in prima persona; sembra quasi leggere nella mente di John, i suoi pensieri confusi e disordinati, parole che rimbombano nel cranio insieme ad immagini prepotenti.
Devo confessarti una cosa: quando Sherlock "è morto" - almeno per noi poveri idioti ingannati da quei dannati geni degli autori - sono scoppiata in un pianto silenzioso, non quando è caduto, ma dopo.
E' vero secondo me. Non fa male vedere morire una persona, ma vederla morta. Assimilare quel concetto nella testa, dover accettarlo.
Mi ha colpito particolarmente questo pezzo:

"Le persone vanno a dire addio ai defunti visitando le loro tombe, ma anche quella è una bugia. L'addio è per sempre e invece poi loro, sciocchi, sulle tombe ci ritornano ancora e ancora e ancora illudendosi ogni volta che sia un addio. "

Hai dannatamente ragione, adesso che ci penso. Il nostro John poi, ha fatto esattamente questo: non si è mai rassegnato, nel profondo.
Se ti rassegni dici addio, non lo vai a cercare dove sai di trovarlo.

Di errori non ne ho trovati, quindi non ho niente di cui lamentarmi.
Bandierina verde, of course!

Alla prossima!

Nuovo recensore
23/03/15, ore 23:14

La prima cosa che ho pensato quando ho finito di leggere è stata soltanto: è bellissima. Mi è piaciuto molto lo stile che hai utilizzato, immediato e coinciso. Sei riuscita a farmi immedesimare in John molto
bene, facendomi vivere e provare ciò che prova lui.
Le ultime tre parole sono state la ciliegina sulla torta. 'Scusa. Amico. Fratello.'
In pratica mi è piaciuta veramente tanto. ;)
Continua a scrivere altre storie, che sono ben accette !
Ciauuu