Recensioni per
Fame di colori
di Freya Crystal

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/04/18, ore 21:38

Decima Classificata
Fame di colori di _Freya Crescent_






◊ Grammatica e stile: 10/10 (5/5 di Grammatica e 5/5 di Stile)

Sulla grammatica non ho nulla da dire, complimenti. Per quanto riguarda lo stile, devo dire che mi ha molto convinto come tu sia riuscita ad armonizzare una scrittura diretta, con una spontaneità molto viva, a uno stile più riflessivo nelle parti più profonde e sentite. Mi spiego: a mio parere – perché potrebbe anche non essere così, ma ai miei occhi è apparso in questo modo –, la prima parte, dove è solo Hermione che parla, è molto vivida e ti prende subito il cuore per la linearità ed efficacia dei suoi pensieri: in poche parole, non puoi rimanere indifferente alla sua malinconia, tristezza, solitudine, perché ti entra fin nelle ossa. La seconda parte, invece, ovvero da quando arriva Harry, è di una dolcezza e intensità che non ha pari: tanto che mi sono commossa a ogni parola, durante il loro ballo, perché oltre a mostrare la forza del loro legame, è un momento solo per loro e per riabilitare il cuore di Hermione, pieno di sofferenza. Con il tuo modo di scrivere mi hai mostrato una grande umanità e delicatezza, tra le cose che più spesso cerco in una storia; e qui credo che i complimenti non siano abbastanza.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Ti dirò la verità: inizialmente non ho visto la tua Hermione molto IC, probabilmente perché non ho mai letto di lei nella sua vecchiaia e di fronte a questo problema. Andando avanti con la lettura mi sono tuttavia ricreduta, perché il modo di porsi e di pensare – pensiamo solo a quando parla della situazione degli elfi domestici in Russia: se non è un comportamento da Hermione qui, allora non so dove altro si possa trovare – presente nella storia è tipico di lei; la ragazza determinata che ho imparato a conoscere mi si è svelata a poco a poco, insomma. Questa discesa nella sua paura della vecchiaia e della morte mi ha colpito parecchio; forse perché è così condivisibile e raccontata così a fondo da non essere per nulla distante da noi. È rimasta sola, inoltra, Ron è morto e i suoi figli sono lontani: più che normale reagire così, aver perso o non aver mai avuto la pace che la terza età dovrebbe concedere; e devo dire che mi ha fatto particolarmente male quando l’ho vista applicarsi a uno dei personaggi della saga che più ammiro e considero forte, capace di affrontare ogni cosa – quasi. Harry, invece, mi è parso immediatamente IC; è lui, in tutto per tutto, nella sua calma e gentilezza, nei silenzi di riflessione e nel rapporto con la sua migliore amica. Mi concentro molto su questo perché è la parte che mi è giunta con più forza e mi ha messo molta nostalgia: ci sono molti ricordi e cose che conoscono solo loro, come se parlassero una lingua sconosciuta al resto del mondo o fossero sintonizzati su una linea dell’anima che inizia e termina con loro; molte volte ho avuto questa impressione nei libri e nei film, e credo che non passerà mai. Il loro rapporto è di una bellezza disarmante, per tutta la scena del ballo sono rimasta con il fiato sospeso perché mi sembrava di averli davanti a me, e quindi fosse un torto disturbarli anche solo con un sospiro. Ultima cosa: ottima trovata quella di dare alla micia il nome Minerva, che mi ha dato l’impressione di una scelta molto tenera, nonché di un affettuoso omaggio alla mia professoressa preferita.



◊ Utilizzo pacchetto: 2/5

Colore e simbologia (+2): Il grigio ritorna come colore invernale, dei capelli di Hermione, e dei suoi pensieri: grigi, uggiosi, malinconici e quasi smarriti come immersi in una nebbia isolante e che, almeno a prima vista, non consente ritorno; il grigio come colore del lento avizzimento spirituale più che fisico, quindi ancora più spietato e velenoso. Tuttavia, grigio è anche il pelo di Minerva: la consolazione e la dolcezza, il lato più benevolo di un colore difficile da accettare. Sensibilità: pronunci questo termine, e compare Harry, capace di notare ciò che non va, di trovare una soluzione, di consolare e quietare – o almeno provarci. Non ha lasciato la sua migliore amica a combattere da sola una battaglia che per lei sarebbe stata fatale, ha risvegliato i ricordi più dolci in lei e le ha dato conforto: non tutti i cuori sono portati anche solo a vedere e comprendere cosa si può fare per aggiustare un animo inquieto, e quindi il parametro è stato completamente rispettato.



◊ Gradimento personale: 10/10

Come storia è piaciuta parecchio, perché si distanzia dal solito filone e mostra un altro volto dei personaggi; ed è intima, legata alle debolezze e alle forze di ognuno. Poi è così intrisa di sentimento che sfido a rimanere impassibile, che sia fan della saga o no; e allo stesso tempo è di elegante semplicità, ricca di dettagli senza essere pesante. Apprezzo davvero molto simili lavori, me la sono goduta davvero.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): non presenti



PUNTEGGIO FINALE: 32/40

Recensore Master
07/11/16, ore 17:32

Grammatica: 8.5/10. La storia è scritta bene ed è molto scorrevole da leggere, ma ho notato due errori di battitura: Hary scritto con una sola “r” e “Harry beve” dove manca una “v”. Inoltre ho notato che dopo i puntini di sospensione metti la maiuscola, è sbagliato poiché dopo i puntini di sospensione ci va la minuscola. Per il resto tutto perfetto.
Originalità: 10/10. Questa storia è pazzesca. Immaginare un futuro dal punto di vista di Hermione, anzi la sua vecchiaia, mi è piaciuto molto. E ti dirò mi è piaciuto come hai reso Hermione, così diversa, così snaturata. Lei che è sempre stata così fredda in tutto, ora ha paura della morte. E ciò mi è piaciuto perché anche tipi come la nostra cara Hermione hanno paura della morte. Mi è piaciuto anche il ruolo che hai voluto dare ad Harry, facendo capire come la loro amicizia – negli anni – non sia cambiata.
Gradimento personale: 10/10. Adoro questa storia. Punto 1) hai scelto come protagonista uno dei personaggi che più amo della saga. 2) la scena del ballo mi ha riportato alla scena dei doni della morte quando Harry ed Hermione ballano e qui mi sono partiti i feels. Punto 3) beh non c’è un punto tre, ma ho una domanda: ma alla fine Hermione muore? Perché non si è capito molto dalla descrizione. Nel senso che mi hai dato quest’impressione che lentamente stesse cadendo nel sonno eterno, ma forse mi sto sbagliando.

Recensore Master
11/01/16, ore 12:24

RECENSIONE PREMIO

Buongiorno! Ho deciso di iniziare per prima da questa storia, visto che me l'avevi indicata tu avvertendomi della sua tristezza ;) 
E' strano leggere di Harry & co. da vecchi - soprattutto se, come me, ami particolarmente personaggi che in realtà anziani non lo sono mai diventati (vedi Lily e i Malandrini). In ogni caso, mi è sembrato di star leggendo comunque di loro, anche se piegati dal peso degli anni.
Hai messo Hermione sotto una luce totalmente diversa, credo. Siamo sempre stati abituati a vederla forte, pronta ad affrontare le situazioni di petto e di furbizia. Invece qua si lascia travolgere dal tempo che passa, dalla solitudine, dalla paura. Decide di abbandonare la sua vita "normale" - lei, che aveva trovato anche nel mondo magico il suo punto di forza, di riscatto, che aveva sempre lottato per far vedere quanto in realtà vi appartenesse - per tornare "indietro", e abbandonarsi in una realtà che è però fittizia, in qualche modo, nonostante i colori con cui cerca di riempirla.
E' bello che Harry sia rimasto, anche se non potevano esserci dubbi sul fatto che lui rimanesse - lui che ha vissuto le sue stesse esperienze, dopotutto, e lui che può anche sapere quanto davvero possa mancare Ron.
E' agrodolce il loro confronto, che richiama la loro giovinezza ma che li blocca nella realtà. Quando poi hai rivelato che anche Ginny non ci fosse più, è stato un colpo al cuore, che ha accresciuto la curiosità di sapere come mai entrambi i Weasley se ne siano andati.
No, e poi non puoi chiamare il gatto Minerva. Così mi uccidi, sei ingiusta! xD Per un attimo ho pensato che fosse la McGonagall reincarnata, tra l'altro. 
Mi è piaciuto il contrasto tra il disgusto per il grigio, all'inizio, e invece il commento sulla tonalità del pelo della micia alla fine :)
Ho solo una domanda: ti sei ispirata "più" al film che ai libri? Perché descrivi Harry come un anziano "piccolo di statura"; invece se non sbaglio, lui doveva essere alto almeno quanto James (che è descritto come "alto", in varie occasioni), anche se non alto tanto quanto Ron. Me l'hai ristretto per l'età? xD

A presto, un bacio!

Recensore Master
15/11/15, ore 12:56

Recensione premio per “Flash Contest – Only Old Generation”.
 
Buon pomeriggio,
è la prima volta, da quando ho iniziato a mettermi in pari con le recensioni, ovvero qualche mese fa, che scrivo e pubblico un commento in pieno giorno.
Premetto che in realtà avrei voluto commentare l’altra storia, ma dopo averla letta ed avere trovato qualche similitudine tra Rose e la sottoscritta, ho optato per recensire questa essenzialmente per il poco tempo che ho a mia disposizione: tendo a dilungarmi troppo e l’altra storia mi dava fin troppi motivi per farlo, ma – sappilo! – passerò a commentare anche l’altra One shot non appena avrò un po’ di tempo. Purtroppo non ti libererai più di me, mi dispiace.
Dunque, il rapporto di amicizia, precisiamolo nel caso qualcuno decidesse di leggere prima i commenti e poi il testo della fanfiction, tra Harry e Hermione mi piace tantissimo e tu sei riuscita a rappresentarlo veramente bene, racchiudendo in queste poche righe tutte le sfaccettature che lo contraddistinguono. Abbiamo un Harry che non si lascia intimorire dal corso degli eventi del tutto naturali quali l’invecchiamento e, nonostante non capisca appieno il problema di Hermione, tenta di starle vicino, attendendo il momento propizio per domandarle cosa la turba. Ho adorato il momento in cui i due anziani – pardon – si sono messi a ballare sulle note di una melodia rilassante, ho adorato la proposta di Potter e la partecipazione sempre più attiva della Granger in Weasley. Mi ha ricordato molto, ditemi che non l’ho immaginato solo io, la scena del settimo film in cui Hermione e Harry ballano per svagarsi ed uscire dal turbine di depressione che li ha colti dopo le ultime vicende.
Ho apprezzato Harry con il suo poco tatto, c’è da dirlo, che con grande arguzia è riuscito a fare sorridere l’amica, facendo illuminare nuovamente quegli occhi color castagna, che hanno perso la loro vitalità dopo la morte di Ron. Ma, allo stesso tempo, anche per Harry è difficile continuare a vivere, anche lui ha perso la moglie e pur pensandola tutti i giorni si dà da fare per vivere appieno ed in serenità perché sa che Ginny lo aspetterà come ha sempre fatto.
Mi è piaciuta Hermione: all’inizio sembrava così tetra e depressa, poi con la comparsa di Minerva – ti giuro, per un momento pensavo fosse la professoressa di Trasfigurazione – i suoi tratti si sono irradiati, addolcendosi e stendendosi in un sorriso. Il regalo della figlia è stato veramente un bel toccasana. Tra l’altro ho apprezzato il nome della gatta, le sta veramente a pennello!
Il titolo, Fame di colori, oltre ad essere il romanzo che ha scritto la nostra ‘Mione, è veramente azzeccato. Nonostante la donna avesse sempre preferito dei toni più sobri, il suo salotto pare un’esplosione di colori, quei stessi colori che ricerca in se stessa, ma ahimè vede solamente il grigiore dei suoi capelli, le rughe che si fanno più evidenti ed il trascorrere del tempo. Ed infine, quando si accetta, accetta lo scorrere della natura, e conclude il manoscritto, chiude gli occhi, avvertendo il calore del pelo e dell’affetto di Minerva, giungendo perfino ad amare quel colore che aveva tanto odiato.
Una One shot veramente ben delineata, che tratta alcune tematiche che suppongo siano all’ordine del giorno per molti. Io ero fatta dei problemi solo perché ero passata ai venti, con quel due lì davanti a ricordarmi che sto giungendo ad un quarto della mia vita, figuriamoci cosa farò dopo. Oddio, non voglio minimamente pensarci.
Grazie infinite per avermi dato la possibilità di leggere questo scritto, ♥
 
Himeko

Recensore Veterano
03/11/15, ore 12:24

Seconda classificata al contest "Make it simple, make it memorable, make it inviting to look at, make it fun to read" indetto da Stratovella sul forum di EFP e vincitrice del premio "Memorable"

Grammatica e sintassi: 4/5
Vai un po' troppo a capo. Praticamente alla fine di ogni periodo il discorso viene spezzato laddove non dovrebbe. Soprattutto all'inizio, dove abbiamo un solo personaggio sulla scena, Hermione, questa scelta non è necessaria. Rende il testo simile a un elenco, non facendomi apprezzare le descrizioni invece molto belle che fai dell'ambiente e dei pensieri della protagonista. Per riportarti un esempio: “Ma col passare degli anni le cose erano cambiate.
Il grigiore invernale la spaventava” l'argomento di cui si sta parlando (il tempo) non cambia, anzi: la frase si collega benissimo alla precedente, non c'è ragione di spezzare il discorso.
Questa scelta, soprattutto nelle prime righe, provoca anche un altro effetto sul racconto. Se ci fai caso, uno qualsiasi dei periodi iniziali potrebbe essere perfetto come incipit. Non c'è una netta distinzione fra il vero incipit, il secondo, il terzo e il quarto periodo; uno qualsiasi di essi potrebbe andare bene, perché ogni volta che vai a capo dai la sensazione di star intriducendo un nuovo discorso. Sembra che ci sia un continuo cambio di argomento, quando invece parli sempre della stessa cosa. Succede anche più avanti nel testo: “Il suo primo anno ad Hogwarts, durante il quale aveva conosciuto Ronald e Harry.
Quel periodo della sua vita le sembrava lontano anni luce [...]”
Il mio consiglio è semplicemente quello di riportare in alto quelle parti di discorso dove l'argomento non cambia, rendendo il testo più unitario, e quindi fluido. Nell'apportare questa modifica, non dimenticherei di sostituire qualche punto fermo con i due punti o il punto e virgola, ovviamente laddove l'occasione si presti a questo tipo di segni.
Anyway, ci tengo a dirti che non tutti i tuoi a capo disturbano la lettura. Ad esempio, qui ho trovato il suo utilizzo molto intelligente:
"Com'è possibile?", si era detta, "Ho solo..."
Sessant'anni.”
Penso di averlo letto con lo stesso tono shockato e inorridito della protagonista!

Altri errori:

- All'inizio, nella frase “al quale non avrebbe più saputo rinunciare” c'è un doppio spazio fra “più” e “saputo”;
- “Quel suono rilassante aveva il potere di metterla di buon umore, sapeva di casa, di intimità, di calore” dopo “buon umore” metterei i due punti;
- “[...] desiderando stupidamente che l'inverno passasse in fretta... L'ho fatto ogni, singolo anno” dopo i tre puntini di sospensione ci va la lettera minuscola. Credo si presenti più volte nel testo.


IC Personaggi: 5/5
Mi piacciono gli age gap. In questo contest ho avuto modo di leggerne un paio e di tipi diversi: il tuo mi ha portato avanti nel tempo, da una Hermione triste e malinconica, con gli occhi incupiti dal tempo che scorre inesorabile sulla sua pelle, sui suoi capelli ma soprattutto nel suo cuore. Nella maturità dei suoi pensieri ho ritrovato la piccola Hermione che abbiamo avuto modo di conoscere nei libri; la stessa che, nonostante la sicurezza apparente, nasconde dentro di sé una grande sensibilità.
Anche Harry l'ho trovato molto calzante con il personaggio della Rowling. Quando non sa cosa dire di fronte alle parole di Hermione che gli confida di temere la morte, lui si domanda indirettamente “Quali erano le parole giuste, quali i gesti affettuosi che potevano trasmettere conforto, in quei casi?”, è decisamente un pensiero - o pippa mentale? - alla Harry. Mi piace anche che tu abbia accennato al fatto che, contrariamente al padre, il figlio Albus Severus sia molto bravo con le parole, qualcosa che ci rimanda in parte ai grandi maghi da cui ha preso il nome. Infine, ho gradito molto anche i piccoli riferimenti ai figli di Hermione e al loro carattere, per quanto accennati e frutto della tua immaginazione.

Simple (uso del lessico): 10/10
Ho apprezzato molto l'uso che hai fatto del lessico. In particolare: la descrizione dell'arrendamento in casa di Hermione, con quelle statuette, vasi da fiori e souvenir depositati su ogni mobile come se, per riempire il suo vuoto, la strega sentisse il bisogno di accumulare più oggetti possibile; l'immagine del lampadario che, essendo costretto sul soffitto, si “salva” in un certo senso da tutto quel marasma; riguardo ai personaggi, l'uso di immagini molto chiare, come le gambe “ossute” di Hermione che, ammetto, non è facile immaginare ormai settantenne, e il suo collo talmente sottile da sembrare “carta velina increspata”, talmente delicato che Harry teme possa rompersi con niente; l'immagine di Hermione che, esausta per il suo sfogo, si calma “afflosciandosi” sul petto di Harry “come un filo d'erba calpestato”.

Memorable (originalità): 10/10 + Premio Memorable
Il modo in cui hai scelto di trattare il tema della morte è molto particolare. Hai preso la questione lateralmente, per poi renderla chiara solo a metà del racconto, attraverso una serie di immagini che mi hanno suscitato emozioni di diverso tipo, dalla tristezza al sollievo. Ti sei spinta oltre attraverso la scelta dell'age gap, raccontando qualcosa di inedito che, per quanto semplice, è stato comunque in grado di arrivare al punto senza troppe sbavature. Inoltre, il tipo di scena in sé è così dolce nel modo in cui è resa da rimanerti nel cuore. Penso proprio che mi ricorderò del tuo racconto. Troverai ulteriori approfondimenti in Fun to read.

Vince il Premio Memorable

Inviting to look at (titolo): 10/10
All'inizio non mi convinceva molto, ma dopo la lettura l'ho capito e apprezzato. Capirai meglio leggendo il punto successivo.

Fun to read (gradimento personale): 10/10
“Harry non seppe stabilire con precisione quando la strega iniziò ad urlare, ma avrebbe ricordato per il resto della sua vita il senso di impotenza e di smarrimento che quelle parole gli suscitarono, l'intensità del dolore vibrante di cui erano intrise, la violenza con cui rimbombarono dentro di lui.” Questa frase mi ha fatto innamorare della tua storia. È potente e significativa: ti proietta nella mente del personaggio e te ne fa vivere le tormentate sensazioni.
Ti dico la verità, all'inizio ero convinta di avere a che fare con un tema molto più leggero. Credevo che Hermione avesse paura di invecchiare semplicemente per una questione fisica. Il titolo stesso lascia passare il racconto come qualcosa di “giocoso” nonostante la presenza del termine “fame” che, tuttavia, trovo sia troppo comune e non abbastanza crudo da parlare di morte. È una parola che sento ogni giorno anche in contesti molto più tranquilli, non mi impressiona più di tanto.
Poi però, dopo aver capito su cosa realmente si concentra la storia, anche il titolo diventa improvvisamente più affascinante; capisci che i colori non sono altro che la metafora della giovinezza intesa come vita, qualcosa che Hermione ha sentito passare troppo in fretta e di cui vorrebbe cibarsi ancora a lungo.
Ho un debole per il tema della morte, è l'argomento a cui sono più sensibile. E il modo in cui tu hai deciso di trattarlo è dolce e amaro allo stesso tempo. In questo, il finale gioca un ruolo fondamentale: rende alla perfezione il senso di pace che, alla fine, accompagna Hermione nel suo Eterno Viaggio.
“Ho sempre aspettato con impazienza l'arrivo della primavera, desiderando stupidamente che l'inverno passasse in fretta... L'ho fatto ogni, singolo anno. Poi mi sono resa conto che avevo paura della velocità con cui l'inverno se ne andava, perché ogni volta che succedeva mi rendevo conto che un altro anno era passato...” c'è una grande morale in questo discorso, qualcosa di cui tutti troppo spesso ci dimentichiamo, e cioè che la vita va vissuta attimo dopo attimo. Fatalità, ci pensavo proprio qualche tempo fa: quando siamo giovani il tempo ci sembra infinito. Non ci preoccupiamo della vecchiaia perché la sentiamo come una cosa remota, facente parte di un'altra vita. In gioventù, i nostri problemi sono altri. Possono essere più o meno gravi a seconda del vissuto personale che abbiamo, ma sicuramente i problemi più frequenti, quelli che accomunano qualsiasi essere umano nell'età previa alla vecchiaia sono quelli più insignificanti, sciocchi e spesso – spessissimo anzi – insesistenti, frutto di fisime mentali.
Perdonami il pippone, mi sono lasciata un po' trasportare dalle emozioni. In aggiunta, voglio solo dirti che ho molto apprezzato anche i dialoghi: li ho trovati realistici e mai forzati, perfettamente attinenti ai personaggi e al contesto che li circonda.

Giudizio globale: 49/50 + Premio Memorable

Recensore Junior
24/04/15, ore 22:41

1° CLASSIFICATA  al "RAINBOW CONTEST" indetto da Konigin93 

Grammatica e Sintassi: 9.95/10 
Innanzi tutto, voglio complimentarmi per la perfetta grammatica da te utilizzata. 
Ho solo qualche appunto da farti, per lo più sono lievi errori di distrazione: 
• In questa frase: Ogni volta che succedeva un'ondata di soffocante malinconia la travolgeva., ci sarebbe stata bene una virgola tra succedeva ed un’ondata; inserendola, ci sarebbe stato un minimo di stacco che avrebbe fatto riflettere maggiormente il lettore. (-0,01) 
• Hai scritto “bancon” al posto di “bacon”. Sicuramente è stata una svista poiché, successivamente, hai scritto la parola in maniera corretta. (-0,01) 
• << Spero che si rivolga a Logan, mio cognato non è un coniglio, saprà come mettere quel furbetto a tacere. >> 
Se Logan è il marito di Rose, e Rose è la figlia di Hermione, Logan è il genero di Hermione, non il cognato. (-0,01) 
• Hai scritto “scordinato” dimenticandoti una –o per strada! (-0,01) 
• Hai scritto “innavertitamente” e, inavvertitamente (scusa la ripetizione), hai messo la doppia –n al posto della doppia –v. (-0,01) 
• In ultimo vorrei farti notare una cosa: per quanto riguarda il discorso diretto, ho constatato che al posto di usare le giuste virgolette (ossia queste: « »), hai invece usato tali simboli: << >>. Sappi che sono scorretti. 
Ad ogni modo, non ho considerato questa cosa come errore perché, dal momento che i simboli da te usati esteticamente si avvicinano alle giuste virgolette, ho presunto che volessi intenderli come le virgolette corrette. 
In futuro, però, ricorda di usare i simboli giusti! 
Per il resto non ho riscontrato nulla di scorretto, perciò brava! 
L’unico consiglio che posso darti, è quello di riguardare con più attenzione il tuo scritto; sotto una più attenta analisi, eviteresti tanti errori di distrazione che – seppur minimamente – influiscono sul punteggio. 

Stile e Lessico: 10/10 
Lo stile che hai utilizzato per questa One Shot l’ho davvero adorato. 
Non è stato né estremamente semplice, né esageratamente ricercato; ho apprezzato tantissimo trovare, in alcuni punti, parole abbastanza fuori dall’uso quotidiano... la cosa è andata del tutto a tuo favore. 
Un’altra cosa che ho apprezzato, è stata la dimensione del carattere da te scelta; essendo abbastanza grande, ha permesso una facile quanto gradevole lettura. 
È stato davvero un piacere leggere la tua storia. 

Originalità: 5/5 
Credo di non aver mai letto una storia con una trama simile alla tua, perciò l’originalità c’è stata tutta. 
Inoltre, tengo a dirti che, per quanto sia una trama completamente inventata – incentrata su personaggi a loro volta facenti parte di un mondo del tutto inventato, hai reso la tua originalità in un contesto che si ripercuote su quelli che sono pensieri reali; pensieri che, purtroppo, sfiorano la mente di persone con un’età anche inferiore a quella che hai addossato alla tua Hermione e al tuo Harry. Questa cosa mi è piaciuta davvero moltissimo, complimenti! 

Attinenza del colore alla storia: 5/5 
Mi è piaciuto moltissimo come hai integrato il colore da te scelto a quella che era la trama della storia e, di conseguenza, alla storia stessa. 
Hai reso il grigio parte integrante della One Shot... bravissima! 

Attinenza del titolo alla storia: 5/5 
Perfetto. Racchiude in sé tutto quello che è il senso del tuo scritto. 
Non c’è altro da dire! 

Totale: 34.95/35 
(Recensione modificata il 24/04/2015 - 10:41 pm)

Recensore Junior
19/04/15, ore 18:40

Bellissima storia.
Questo capitolo ha suscitato in me una miriade di emozioni: è presente un po'di tristezza, un po'di malinconia, di sentimento.
Hai descritto alla perfezione la preoccupazione per ciò che giunge dopo la vecchiaia, ciò che essa comporta.
Il momento, per me, più significativo della fanfiction( non che gli altri non lo siano, ogni singola parola fa riflettere) è quando Hermione ripensa ai suoi undici anni e all'arrivo ad Hogwarts, e dopo "ricorda" di avere ormai sessant'anni, come se avesse perso la cognizione del tempo.
Semplicemente bellissima, amo lo stile di scrittura presente in questo capitolo.

Recensore Master
19/04/15, ore 18:20

Bellissima, ma molto malinconica.. Hai descritto benissimo le sensazioni che la vecchiaia comporta :)