Recensioni per
The monster in chains
di Oktavia

Questa storia ha ottenuto 122 recensioni.
Positive : 121
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
29/01/21, ore 19:33
Cap. 2:

Perché?
Perché si era intromesso?


Sono queste le pennellate che mi piacciono in una storia. Quelle che denotano coerenza interna. L'ultima cosa che ricorda Anthia (fiore, che nome carino!) è di essersi buttata in mare per farla finita, una volta per tutte. Per lei, quel tuffo è - o dovrebbe essere - un sollievo; per quanto orribile, lei lo vede così. E dunque è più che legittimo aspettarsi una sua reazione. Anzi, al suo posto probabilmente avrei cavato gli occhi al tizio che mi ha salvato. Ci sta. Ci sta assolutamente. Anzi, apprezzo proprio questa coerenza, a costo di ripetermi; non credo che Anthia possa essere una MarySue; perdonami, il condizionale è d'obbligo, ché io ci vado coi piedi di piombo e qui siamo solo alle primissime battute: ma il buongiorno si vede dal mattino, diceva mia nonna, e non credo che questa fanciulla spunti dal terreno come una pianta, ma abbia un ruolo nell'economia di questa storia.

Saga non è troppo smielato.
Prima che dia di matto, sembra essere una specie di dio in terra, una persona che la gente ferma per strada proprio per la sua bontà. Non mi sarei aspettata che questo comportamento, da lui; restare a vegliare sulla ragazza salvata dal tuffo dove l'acqua è più blu.
Anche Kanon mi piace, è coerente con l'immagine che il manga e l'anime danno di lui.

Recensore Master
29/01/21, ore 19:20
Cap. 1:

Ma, ma, ma?!
MA!
Ma si comincia così?

Questa è stata la mia prima - primissima - reazione, e sono davvero piacevolmente sorpresa da questo inizio col botto! Di solito si tende a far entrare il lettore a piccoli passi nella storia, lo si porta a conoscere i personaggi pian pianino, fino a farli diventare qualcuno di familiare.
Tu, invece, hai un grande coraggio nel piazzarci di fronte a questa scena, ed il povero lettore non può che restare spiazzato. Certo, se uno vuole saperne di più molto lo si deve alla tua penna, ché è bravissima mel darci l'essenziale. Niente svenevolezze, niente pietismi. Dosi quanto noi dobbiamo sapere e quanto è funzionale alla trama, per noi lettori: se poi a questa lei piacciano due gocce di limone sul pesce arrostito (o se magari detesti il pesce con tutte le sue forze) non ci interessa, non al momento. Quello che colpisce è il volerne sapere di più di tutta la faccenda; io, almeno, voglio saperne di più, sicché ti faccio i miei complimenti e salgo a bordo.
Mi rammarico solo di essere lentissima a recensire, ma spero di farmi perdonare strada facendo.
Ora scusami, salto al prossimo capitolo!

Recensore Master
20/11/20, ore 23:26
Cap. 6:

E rieccoci su questi lidi con delle tempistiche ancora decenti.
Mi chiedo quanto ci impiegherò a mantenere un ritmo decente o se soccomberò all'esistenza, ma non siamo qui per porci questiti esistenziali quindi vado a recensire che è decisamente meglio.

Finalmente Anthia si sta riprendendo il giusto spazio che le spetta. Le sue interazioni fanno intuire un carattere riservato ma non debole, in quanto nonostante un atteggiamento un po' passivo riesce ugualmente a cavarsela utilizzando un po' di arguzia e asserendosi nelle sue intenzioni senza però sfociare nell'aggressività. Almeno per un po' la fortuna va dalla sua parte visto che almeno tra compaesani ci si aiuta, anche perché farsi chilometri è un'esperienza orribile, annessi cesti di frutta poi è pure peggio. E poi bum stesso giorno col main event di Pope Pecora a spasso, con tanto dei due badant- Saint appresso a controllare che niente dava male.
L'unica cosa che mi dispiace è che, per ora, hai un po' glissato sulla sua eventuale uscita dalla depressione. Certo mi aspettavo non fosse grazie a Saga in sè, ma sarebbe stato carino vederla interagire col suo ambiente famigliare e vederla riappropriarsi della sua quotidianità.
Saga dal canto suo rimane un biscotto di pastafrolla. Morbido, adorabile, ingenuo e minimamente pronto per le disgrazie che lo stanno attendendo giusto dietro l'angolo. Probabilmente si sente incuriosito da Anthia perché ancora non glielo sta lanciando come, invece, hanno già fatto un sacco di persone. Non che li biasimo, a un tale bocconcino non è facile resistere. Forse è perché accanto ad Aiolos e probabilmente insieme hanno provocato casi di diabete di massa, evento raro che dopo il '76 non si è più verificato per fortuna.
Kanon dal canto suo è l'altra medaglia dell'adolescenza, quella arrabbiata alla quale non sta bene niente. E probabilmente ha anche i brufoli toh
Il suo personaggio è credibile per la sua età, è un adolescente messo in ombra da un fratello decisamente più brillante (ah ah) e che non riesce a vedere le cose in maniera ampia. Per lui è Saga il suo carceriere, il suo nemico e l'oggetto del suo rancore, nonostante dall'altro punto di vista si sa bene che Saga sta solo cercando di proteggere un fratello che altrimenti sarebbe destinato a una morte nefasta. Kanon è ben lontano dalla figura di un Deuteros che invece accettava e faceva sua simile posizione, perché vuole rivendicare una sua identità per non svanire nell'ombra. Terrore legittimo, anche se mi sa che il tuo piano andrà nammerda fratè
E poi Tabetha (let's go lesbians, let's goooo) è un piccolo gioiellino. Praticamente è il perfetto esempio di persona estroversa che adotta una persona introversa e la porta in giro. Già mi piace. Anche perché le donne come lei sono delle risorse di informazione potentissime. Temete la lobby.

Nella zona degli appunti posso far notare ben poco, una tra tante è la scena della doccia. Ovviamente è un richiamo al canon animato, ma leggendola non sono riuscita a visionarmi un ambiente di povertà greco, bensì proprio un box doccia con tanto di una nutrita collezione di bagnoschiuma e balsami. Cosa che per me Saga nella modernAU ha, specifichiamo. Se posso dare un consiglio una breve modifica narrativa aiuterebbe a immaginarsi mentalmente un luogo ben lontano dal comfort odierno di cui disponiamo oggi, perché i Saint so belli ma non hanno manco la luce corrente. Figuriamoci il Wifi.

E niente, concludo qui e vado avanti che non sono nemmeno a un terzo della storia!

Recensore Master
18/11/20, ore 23:25
Cap. 3:

Sono passata per curiosare è signore questa storia è finita.
Sono così sorpresa che ho controllato due volte, perché certe long da un lato speri finiscano ma dall'altro speri che continuino all'infinito, e sembra che dopo così tanti anni anche questa storia ha trovato la sua giusta conclusione.
Insomma un ottimo momento per recensirla, mo che è finita. Un genio incompreso che sono, mamma mia.
Comunque vista la suddivisione penso la recensirò a grappoli di tre perché sono ossessiva compulsiva ordinata e voglio fare un buon lavoro di lettura ed analisi.
Quindi mi sembra giusto cominciare e non tergiversare ulteriormente.

Il prologo lo considero sempre come una sota di antipasto. Può essere abbondante o ridotto all'osso, ma deve comunque rimanere appetitoso ad un eventuale lettore che si approccia alla storia. Qui il prologo è molto corto, ma riesce ugualmente ad attirare l'attenzione. Per quanto manchino i nomi ci si può fare un'idea su chi sia la protagonista e a chi si stia riferendo, e soprattutto perché voglia togliersi la vita, ma ugualmente ti lascia un alone di mistero che si spera verrà presto risolto andando avanti nella storia.
Il mistero, a sua volta, viene risolto presto, e anche se lascia ancora un paio di domande al lettore, intreccia la situazione in una maniera decisamente più interessante. Un legame troppo repentino, o additura antecedente alla narrazione, sarebbe risultato poco organico mentre ora la conoscenza con Saga appare più naturale e anche più credibile.
Scrivere di Saga non è facile, soprattutto non nelle vesti della santa divinità quale era additato quando era adolescente. Seguendo il punto di vista di Anthia se ne vede solo il lato luminoso, il che mette il lettore molto all'erta conoscendo la storia canonica, ma lo si gode ugualmente essere la persona gentile che veniva tanto amata nei flashback. Il mistero di Kanon ovviamente in questa storia viene esplicitato quasi subito al lettore, e contestualizza la situazione in cui si trova anche il povero protagonista che sembra vivere perennemente sul filo di un rasoio perché ha a che fare con una mina vagante.
Un piccolo appunto mio, ma più sul canon che sulla storia: Shion tu dovresti fare una sorta di inventario su chi ti passa in casa, altrimenti mi viene da pensare che Kanon non fosse l'unico abusivo che gironzolava lì e si fregava pure le olive. Come se non rendesse la posizione del fratello ancora più stressante visto che poi doveva pure coprire sti furti. Che per carità, quello si affidava ai segni nel cielo quindi forse manco ne ne accorgeva, ma questo non levava l'ansia esistenziale a Saga. E comunque vi odia tutti a prescindere. A furia di sentire i Galaxian Explosion di notte è già un risultato che non vi abbia cacciati entrambi dal perimetro del tempio con tanto di ordini restrittivi, sempre se sappia che cosa siano.
Una cosa che mi spezza particolarmente il cuoricino sono i rapporti con Aiolos e l'adorabile ingenuità di Saga nel voler trattare persino la loro rivalità in maniera amichevole. Rende il tutto ancora più divino, e allo stesso tempo renderà la spaccatura del suo carattere probabilmente ancora più atroce. In fondo, almeno per adesso, Saga è un Saint devoto. Un fratello premuroso, non cerca gloria e vuole solo il meglio anche per il proprio gemello (e contando quanto ti faceva venire su individualista il tempio ce ne vuole a sviluppare un tale altruismo).
Di Anthia, per ora, non si può dire molto. Si sa solo che di disgrazie nella sua vita ne sono capitate tante, e mi sa non sono manco la metà di quelle che le capiteranno nel corso della storia, ma comprendendo che lei e Saga sono di fatto due co-protagonisti sono piuttosto sicura che avrà successivamente più spazio che le permetterà di esprimersi al meglio. Non si può spremere un'adolescente suicida già dal primo paragrafo insomma.

Un consiglio che posso dare per questi capitoli è magari l'eccessiva esposizione nella narrazione, come ad esempio una descrizione dettagliata dell'aspetto di Saga (non ci sputo sopra), ma a meno che non ci sia qualcosa di peculiare/notabile per la narrazione è un po' superfluo, oppure parlare della maledizione dei gemelli o della condizione generica di Kanon. Sono informazioni che un lettore sa e che appesantisce una narrazione che potrebbe scorrere in maniera un po' più fluida.
Inoltre per quanto ci sia un cambio di pov in certi punti c'è confusione tra la narrazione interna ed esterna, non necessariamente un errore ma che rende un po' confusa la lettura in quanto non si comprende se sia un'informazione che spetta solo al lettore oppure se sia propria del personaggio narrante.
Un altro appunto che posso fare è riguardante la storia con Kendeas, forse esposta in maniera troppo plateale e frettolosa quasi per togliersi il pensiero, mentre poteva essere rivelata sia successivamente per aumentare il fascino del mistero sia tramite un dialogo in un momento di forte emotività.
Per concludere, una cosa che forse stona è il lessico di Anthia e di Ariadne, che sono presumibilmente di un'estrazione sociale medio-bassa e di conseguenza non potrebbero avere un linguaggio così forbito a meno che non abbiano avuto accesso a un livello medio di scolarizzazione, a differenza dei Santi che (mi pare, non ricordo se c'era nel canon o se me lo sono inventato io) studiavano ed erano gente relativamente istruita.

Conto di continuare a leggere e recensire questa storia anche perché dove vado che devo dare gli esami e siamo a un passo dalla zona rossa quindi spero che le mie recensioni non siano particolarmente puntigliose.

Recensore Junior
24/07/20, ore 16:14
Cap. 33:

Bellissima! Una storia che mi ha regalato tantissime emozioni che mi ha fatto commuovere tanto da farmi piangere come una fontana! Scrivi veramente molto bene! Complimenti!

Recensore Master
20/06/20, ore 19:23
Cap. 33:

C'è sempre un po' di tristezza quando si arriva alla fine di una lunga avventura come la tua, ma c'è anche l'orgoglio di averla conclusa nonostante gli alti e bassi della vita. Come ti capisco! Hai detto bene: in questo epilogo, ognuno ha il suo finale. Anthia, che davo per spacciata, non solo trova la forza di reagire e dimenticare, ma esce dalla storia come la sola e unica vincitrice. Dice bene, la nostra protagonista. Saga era una persona fragile e sola. Nessuno è stato in grado di comprendere la portata del suo dramma, esacerbato dall'intervento scriteriato del fratello Kanon. Mi ha fatto una grande tristezza la sua fine senza gloria. Alla fine, perfino Atena (che mostra il suo potere taumaturgico solo con chi vuole lei!) lo abbandona al suo destino. Piange per lui e lo compatisce, certo. Ma si guarda bene dal redimerlo e dal liberarlo dal suo tormento. Lei, che con una mano avrebbe potuto mettere a tacere per sempre il lato oscuro di Saga, non fa nulla. E lui muore solo, da reietto, con l'unica consolazione di poter apparire in sogno ad Anthia e a suo figlio. Sono contenta che, almeno per loro, ci sia un futuro. E questo finale sospeso mi lascia sperare in un sequel di qualche genere, perché il cosmo di Elikonis segnerà il destino del ragazzo, legandolo al Santuario.
Tu mi ringrazi nelle note finali (e te ne sono grata), ma sono io a dover ringraziare te per avermi fatto compagnia in questi cinque lunghi anni. Spero di ritrovarti presto, e non solo come lettrice delle mie storie!
Un abbraccio e alla prossima!
S.

Recensore Junior
16/06/20, ore 16:26
Cap. 33:

Ciao! Mi sono presa un po' di tempo per leggere questo epilogo consistente e soddisfacente sotto ogni aspetto, in quanto tutti i tasselli giungono a completare il quadro. Voglio complimentarmi con te perché hai delineato una storia completa e matura prendendoti tutto il tempo necessario per svilupparla al meglio, non importa se ci hai messo anni perché quello che conta è il risultato. Apprezzo la ricerca meticolosa, volta a inquadrare il periodo storico, che traspare da ogni dettaglio; una lettrice/fanwriter che pecca di pigrizia, e tendente al minimalismo, come la sottoscritta non può che apprezzare.
L'epilogo riguarda i tre personaggi centrali della storia: Anthia, Saga, Kanon, e per quanto riguarda gli ultimi due ho apprezzato moltissimo la coincidenza perfetta col finale canonico, seppur arricchita da introspezioni e sfaccettature dei personaggi, non approfonditi nell'opera di Kurumada. Saga è tormentato, la sua angoscia è palpabile nel ripercorrere le tappe di quella che definirei un'esistenza sciagurata e infelice, e mi fa pena. Si redime, poi, nell'atto drammatico della morte.
La tua Athena è plausibile e ricalca il personaggio originale con le sue luci e ombre. E, importante: non fai bashing sul personaggio, ma riesci a ritirarlo in maniera obiettiva come pochi fanno in questo fandom. So bene che Saori sta sulle scatole a molti, però...
Quindi ti ringrazio anche per questo.
Kanon è un altro tipo controverso, è arduo il processo di redenzione per uno come lui ma tu trasmetti bene il suo tormento interiore tanto da suscitarmi un sentimento di empatia nei suoi confronti sebbene, per tutto quello che ha fatto, meriterebbe di essere odiato. E permettimi di dire che il tuo amore per i gemelli traspare da ogni riga di questa storia; solo chi ama davvero i personaggi riesce a trasporli sulla carta con tanta dedizione e attenzione.
Un'ultima considerazione su Anthia, che ho amato davvero per essere un oc atipica e davvero distante dai soliti luoghi comuni. Le hai riservato un epilogo degno e anche la gioia di un figlio che le ricorda il padre, nato sotto lo stesso segno e dotato di cosmo, una scelta che lascia presupporre un seguito avvincente. 😍 Inoltre mi sono piaciuti i rapporti interpersonali con i personaggi secondari di tua invenzione: Ariadne, Tabheta... tutti personaggi con un background e tratteggiati con realismo. Vorrei dilungarmi ancora, ma purtroppo non sono brava con le recensioni, sappi comunque che ho apprezzato.

Ti rinnovo i complimenti per questa storia, che purtroppo ho scoperto in ritardo, e ti ringrazio per la menzione, in verità non ho contribuito molto lasciandoti solo una recensione ma sono davvero felice che il mio supporto ti abbia incoraggiato a mettere il punto finale ❤

Un abbraccio, a presto!

Recensore Veterano
15/06/20, ore 01:58
Cap. 33:

Grazie per la menzione. Fa sempre piacere sentirla, alla fine di questo viaggio.
E' bello vedere come Anthia, malgrado le sue traversie, abbia avuto alla fine il suo frammento di felicità. La nonna marescialla, con la sua severa fermezza, è sempre stata un faro per lei ed è tornata Tabetha, che si ritrova a dovere conoscere una realtà diversa da quella da lei abbandonata.
Riesce pure a ritrovare il libro di Saga, senza avere voglia di farne cenere.
Povera ragazza, dopo tante pene, meritava un finale agrodolce. Tuttavia, le resterà il veleno (comprensibile) contro Athena.
Bello vedere la carica di rabbia di Monike mentre la difende! Vai!
Chi invece ha un finale amaro è Saga, che, dopo essere stato purificato, non riesce a reggere il peso dei rimorsi e si suicida. Unico sollievo è il perdono (?) di Saori.Kido.
Kanon invece passa dalla rabbia, all'euforia e alla disperazione... Scoprire di essere stato salvato dalla dea odiata non deve essere bello.
Anche lui, per espiare, ha cercato la morte per difendere la dem... ehm dea Athena, ma non ci è riuscito. Un caso del destino?
Sì, questo lo porta a scegliere di schierarsi dalla parte di Athena, per cercare di rimediare al danno fatto.
Brava, complimenti.

Nuovo recensore
14/06/20, ore 09:23
Cap. 33:

Chi vive di fanfiction lo sa: la certezza che ogni storia abbia un finale non è mai tale. Il finale c'è sempre, ma troppo spesso rimane ostaggio dell'autore, senza che nessuno paghi il riscatto. Per questo ti dico che il tuo traguardo è ammirevole: hai concluso una storia bellissima e lunghissima, prendendoti i tuoi tempi ma approdando ugualmente ad un finale assolutamente degno di quanto raccontato finora. A dire la verità, non mi aspettavo di leggere tre finali diversi per ciascuno dei personaggi maggiori, di cui due ricalcano alla perfezione la storia canonica, aggiungendo ad essa però una profondità introspettiva di cui (ahimè!) sappiamo non essere dotata. Il finale di Anthia è agrodolce: sono felice che sia sopravvissuta alla tua penna letale, così come il suo pargolo, ma sono ancora più felice che Tabetha sia tornata da lei. L'amicizia è spesso la migliore delle cure per il cuore spezzato e me le immagino crescere il bimbo insieme senza fargli mancare nulla! Il finale di Kanon ti lascia senza fiato: s'interrompe di scatto, sai che oltre c'è qualcosa, ma è ottimo terreno per quel che ci racconterai con gli spin-off! Infine, una lode non solo allo stile e alla lingua di questa fanfiction (che non potrà che trarre giovamento da una revisione, ma è già molto buona) ma anche alla cura straordinaria dei dettagli: il ritorno del libro di Saga, di cui mai era stato rivelato il titolo, è un pezzo di puzzle che va al posto suo, nelle mani di suo figlio. Ora mi piacerebbe conoscerne anche il contenuto: me lo fai un saggio tipo i libri della Rowling sul Quidditch e gli Animali Fantastici? 🙈 Ancora congratulazioni per aver raggiunto il finale di TMC e grazie di cuore per avermi inclusa nei ringraziamenti. Come sai, sono dell'idea che le storie belle, soprattutto quelle con protagoniste ben congegnate come la tua, vadano assolutamente promosse. Spero di leggere presto altre storie con la tua firma, che siano lo spin-off su TMC o l'altro progetto di cui spesso parliamo fra noi! Un grandissimo abbraccio e un ringraziamento per avermi fatto scoprire questo gioiello! ❤️ Alla prossima storia!

Recensore Junior
13/06/20, ore 22:47
Cap. 33:

Grazie per la menzione nelle note finali 😊. La storia ha avuto il suo giusto epilogo. Anthia ha ritrovato un'amica e sta vivendo una vita più o meno serena. Saga e Kanon sapevamo già come sarebbe successo. Ho apprezzato che Kanon abbia capito di aver un nipote che qualcosa mi dice sarà il prossimo santo di gemini 😉. Forse solo un po lungo come capitolo...
Complimenti ancora e ci vediamo nel sequel . A presto

Recensore Junior
13/06/20, ore 04:49
Cap. 33:

Ciao Oktavia. Mi sa che è da tanto che non lascio una recensione, chiedo scusa 😅
Incredibile ma vero, "the monster in chains" é finito. Non mi sembra quasi vero. È doveroso commentare, anche solo per il fatto che mi hai citato nelle note finali 😍(prima volta in assoluto che mi capita).
Quando ho cominciato a leggere questa storia devo ammettere di averla trovata a tratti infantile. Poi però, man mano che venivano fuori tutti i problemi di Saga, e con loro le forti contraddizioni insite nel Santuario, devo dire che ho cominciato a vedere miglioramenti nella trama. Ho apprezzato molto il tuo realismo nel rappresentare la vita al Santuario e dintorni, e anche i collegamenti con la storia greca del tempo. E sinceramente, anche a me Saori é sempre stata sul groppone, da inutile peso morto che è. 👍. Inoltre non ho mai capito perché Kanon ha sempre pensato di essere stato lui la causa della rovina del fratello. Uno non diventa uno schizzato solo perché qualcuno per qualche giorno di fila gli mette pulci nell'orecchio. Basta guardare Otello :Iago ha dovuto fare ben più che sussurrare maldicenze alle orecchie del Moro per farlo uscire fuori di banana per la gelosia. Ma del resto, mai sottovalutare i castelli mentali che uno può costruirsi alimentato dal rimorso. Questo ultimo capitolo l'ho apprezzato in modo particolare,perché mi sembra una bella chiusura, netta e pulita. Anche se un pò mi dispiace che Kanon non conoscerà mai suo nipote.
Ho detto tuo, ti saluto 👋👋
(Recensione modificata il 13/06/2020 - 04:52 am)

Nuovo recensore
13/06/20, ore 00:19
Cap. 33:

Ciao oktavia!
Bello, davvero bello anzi bellissimo questo epilogo è il giusto finale per una storia come quella che hai creato ed ammetto che dato lo stavo attendendo con ansia l'ho letto tutto d'un fiato!🤗 Inutile dirti che attenderò un eventuale sequel o spinoff con il nostro Elikonis come protagonista e son davvero curiosa di leggere che avventure inventerai per lui .. bello come il papà, un cosmo dei gemelli e per fortuna non pazzo perciò direi ci son gli ingredienti giusti per farci di nuovo appassionare noi lettori ad un'altra tua Fanfic se la farai!🤞 peccato solo non c'è stato un incontro anche di pochi secondi con li zio, ammetto che mi sarebbe piaciuto leggere oltre a quel che ha provato kanon nello scoprire finalmente tutta la verità anche veder i sentimenti di Elikonis nel capire che potrebbe non esser così solo ma bensì aver ancora un legame con il suo passato e suo padre riconoscendolo di riflesso in kanon però magari sarà nuovo materiale per ciò che scriverai chissà..😜😄 Felice di continuare a seguirti ed in attesa di altre pubblicazioni sul Cavalieri ti rinnovo i miei più sentiti complimenti e ti auguro buone cose!😊

Recensore Junior
24/05/20, ore 15:18
Cap. 32:

Eccomi arrivata all'ultimo capitolo pubblicato. Saga si sta facendo passare per il sommo sacerdote, c'è da scoprire come giustificare che non è Shion ma Arles il nuovo pontefice. Verrà a sapere della gravidanza della povera Anthia? Kanon intanto si è liberato ed è giusto da Nettuno. Condivido la tua scelta dicun dialogo un po' più articolato tra i 2 rispetto all'originale. Manca l'epilogo che aspetto con ansia e intanto ti rinnovo i miei complimenti

Recensore Junior
22/05/20, ore 23:32

Sto leggendo questa storia in queste ultime settimane e la sto trovando davvero ben fatta e interessante. Complimenti. La lotta interiore di saga è ben costruita così come la contrapposizione con il fratello e con il santuario e quello che rappresenta. Tuttavia la violenza con cui la parte malvagia si è accanita contro anthia ... perché il lato oscuro ce l'aveva tanto con quella povera ragazza? Non bastava laaciarla e basta?

Recensore Junior
19/03/20, ore 12:21
Cap. 32:

Ciao! Stamattina, in una di queste mattinate surreali, mi sono soffermata nuovamente su questo capitolo e ho trovato il tempo, e soprattutto l'ispirazione per commentare una delle belle storie che sto seguendo da tempo.
Lo sai, ma ti ripeto, che la tua Anthia - che mi è piaciuta molto sin dalle prime battute di questa long - mi sta piacendo molto. Forse ti ho già detto di come guardi con diffidenza le OC femminili, trovo che infatti sia difficile trovarne con caratteristiche di umana fragilità, e che siano plausibili anziché una sorta invincibili wonder woman: bellissime, fighissime, fortissime e via dicendo.
La tua protagonista è plausibile e reale, è una ragazza come potresti incontrarne nella vita di tutti i giorni, con un vissuto alle spalle e una personalità ben definita. Mi è piaciuto il suo percorso con luci e ombre, con i suoi sogni e speranze di ragazzina. Sono stati sfortunati entrambi, lei e Saga. Lei ad averlo incontrato ed essersene innamorata, lui per essere vincolato al destino cui non può sfuggire. Una storia triste in cui ricostruisci un periodo determinante della vita al Santuario, in cui si dipanano le trame che porteranno poi agli intrighi finali e con l'esito che conosciamo. Ho apprezzato il modo in cui sei riuscita a intrecciare gli eventi, anche sapendo gestire le informazioni a carattere storico a proposito dei fatti svoltasi in Grecia a quei tempi. Lo hai fatto bene, senza annoiare il lettore, evitando accuratamente di sconfinare nell' infodump. Bravissima.
Mamma mia sono tantissime le cose che avrei da dire ma, come al solito, perdo dei pezzi per strada. 😅
Saga e Kanon sono due personaggi controversi ed è difficile, secondo me, riuscire a estrapolarne i tratti essenziali senza metterli necessariamente l'uno contro l'altro. Si vede che li ami perché hai analizzato molto bene la complessità di entrambi. Kanon è viscido, assetato di vendetta e potere, vediamo che non demorde nemmeno di fronte a Poseidone. Tutto sommato lo presenti con un lato umano che mi spinge a non odiarlo del tutto per aver trascinato Saga nel baratro. Anzi, mi fa pure pena.
E Saga, allo stesso modo, perché non è che vittima di se stesso. Anche in questo capitolo vediamo il suo lato malvagio in conflitto con la parte razionale ed è molto ben espressa la razionalità anche quando è il demone a prevalere. È ben chiaro nella sua reazione controllata di fronte al fallimento di Shura; nelle sue considerazioni personali ponderate a proposito della scelta scellerata di Shion di nominare dei Santi d'Oro poco più che bambini... ecc... Quella di Saga è, infatti, una lucida follia.
Mi piace inoltre come hai delineato, in breve ma in modo tuttavia incisivo, la personalità singolare del Santo di Cancer e il relativo comportamento del Gran Sacerdote in risposta alla sua strafottenza. Direi che ci sta tutto.
Le tematiche delicate le stai trattando con la dovuta accortezza, e si percepisce molto bene il tormento e la sofferenza di Anthia per la sua situazione terribile. Faccio il tifo per lei e apprezzo molto come stai gestendo questo argomento delicato. Spero che non le riserverai ulteriori sofferenze, ma l'autrice sei tu. 😉

Non mi resta che rinnovarti i complimenti per questa bellissima e avvincente storia!

A presto!

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