Recensioni per
Luce
di Angye

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/12/15, ore 12:04
Cap. 1:

Decisamente un ritratto inedito di Minerva McGranitt e devo ammettere che mi è piaciuto molto. Hai colto davvero nel segno e sei stata perfettamente fedele al personaggio. Geniale l'idea di darle quei due genitori!!! L'essere figlia di un Pastore babbano ha creato in lei quell'aura austera e morigerata che la contraddistingue e la madre magica le ha passato quelle doti che ne fanno il braccio destro di Silente ad Hogwarts. Anche la sua storia d'amore per il giovane poeta/contadino è in linea con il suo modo di fare, così come il matrimonio. Struggente la parte che riguarda Lily. Da brividi!!! Che altro ti devo dire... Sei stata davvero bravissima!!!
[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love].

Recensore Master
24/12/15, ore 11:25
Cap. 1:

Cercare storie sui personaggi secondari in questo fandom è sempre una certezza, ormai l'ho imparato
e questa ... malinconica senza dubbio, mi ricorda in qualche modo le motivazioni per cui Helen Mirren non ha voluto avere figli, e ... ho adorato come con poche parole e per via indiretta tu abbia evidenziato il grande rimpianto di Minerva, un rimpianto celato anche a sé stessa ma che non l'ha mai fermata nonostante abbia finito per condizionare la sua intera vita

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Recensore Master
23/12/15, ore 23:22
Cap. 1:

Sono il tuo Babbo Natale Segreto 5.0

La storia mi è piaciuta moltissimo e l'argomento mi sta molto a cuore: Ne sono rimasto strabiliato perchè mi piace il personaggio e della descrizione che ne hai fatto.
La storia è gestita molto bene, scorrevole al punto giusto, si legge con facilità e rimane bene impressa nella mente.
Il finale poi è commovente, grazie all'idea di una rosa donata da uno studente timido. Infine bello vedere Minerva che pur essendo severa, ama i suoi allievi. Una bella scena.
Storia meravigliosa, delicata e commovente, quindi ti faccio i miei complimenti.
Auguri di Buon Natale
Francesco

Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5,9" del gruppo Facebook 'HPeace@Love

Recensore Master
09/12/15, ore 15:36
Cap. 1:

Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love.
Mi sembra che per scrivere questa storia tu ti sia documentata. Ha un tocco così raffinato che mi sembra quasi sprecata per essere una semplice fanfiction.
Forse non avresti dovuto farla a flashback, ma seguire direttamente la storia della vita di Minerva.
Minerva è molto ben caratterizzata.
La parte migliore è il finale.
Correzione:
provarsi alla morta [morte] della persona con cui si ha scelto di dividere la propria vita.
Isobel, donna forte e dello [dallo] spirito pratico,
l’occhi [occhio] le era caduto sull’immagine di uno splendido passerotto,
mormorato qualche parole [parola] e,
L’uomo l’aveva osservato [osservata]a lungo, perso
Entrambi forestieri in quel mondo nuovo e sconosciuta [sconosciuto],

Recensore Master
05/07/15, ore 16:40
Cap. 1:

E' la storia più bella e approfondita che abbia mai letto su Minerva! Davvero, ho amato ogni singolo flashback che hai descritto, in particolare per quanto riguarda gli alunni, che dopottutto lei considera come figli. La frase finale è veramente d'effetto, molto bella e profonda.
Le storia è scritta in uno stile molto descrittivo, che adoro, e in modo lineare; il personaggio non potevi caratterizzarlo meglio!
Complimenti, HP_dream^^

Recensore Master
18/05/15, ore 14:51
Cap. 1:

Quarta classificata al contest "Viva la mamma!"


Titolo: 3/5 Sintetico e di sicure “effetto”, ma anche un po' banale e, tutto sommato, poco legato al testo.
Sinossi in 200 parole: 2/5 Più un sottotitolo che una sinossi. Una sola frase per invogliare qualcuno a leggere la tua storia può rivelarsi una strategia poco efficace.
Formattazione: 8/10 Buona, ordinata, ma a rischio “muro di testo” per assenza dei rientri sul margine sinistro, che renderebbero il testo più dinamico e visivamente meno stancante. Buono anche l'uso del corsivo.
Grammatica ed ortografia: 8/10 Ci sono alcune sviste (maschile/femminile), i trattini che usi per il dialogo sono quasi tutti corti (-) anziché medi (–), ma soprattutto ci sono alcune virgole mal collocate, alcune gravi in quanto collocate tra soggetto e verbo.
Stile/lessico: 7/10 Niente da dire sul lessico: chiaro, preciso, accurato. Purtroppo ti penalizza un po' lo stile: fin troppo didascalico, piatto. Se escludiamo la domanda ricorrente “Hai rimpianti, Minerva?” che riaccende l'attenzione del lettore, sembra quasi si leggere un testo di storia. Non mi fraintendere: è piacevole e, soprattutto, esaustivo: ripercorri la vita di un personaggio straordinario, ma “la racconti, anziché mostrarla”. Il modo in cui hai impostato i flash back, facendoceli vedere attraverso gli occhi della protagonista, fa da divisorio tra il lettore e la storia, rendendo la narrazione meno efficace. Rendendo i ricordi più brevi ed incisivi avresti probabilmente ottenuto un effetto più incisivo.
Originalità: 5/5 Hai ripercorso l'intera vita di Minerva sfruttando la sua breve biografia su Pottermore, strappandola dalla condizione di zitella in cui spesso il fandom la rinchiude. Grazie! Giustizia per Minerva McGranitt! Ho apprezzato davvero moltissimo che tu abbia sfruttato il background per arrivare alla sua scelta conclusiva. L'inserimento del personaggio di Lily è stato gestito benissimo!
Gradimento personale: 4/5 Valutare questo punto è stato particolarmente difficile: la storia mi è piaciuta tantissimo, ma lo stile non mi ha convinta, per questo, alla fine, tenendo conto della lacrimuccia che mi hai strappato nel finale, ho scelto di darti 4/5 e non punteggio pieno.
Aggiungo che questa storia mi ha ricordato un verso di una preghiera che mi è particolarmente cara, l'Inno a Iside, quando dice “Io sono la sterile, ma numerosi sono i miei figli”… perché non serve partorire per essere madre e non basta partorire per essere madre.
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10 Mi è mancata un po' la voce di Minerva adulta. I dialoghi sono ridotti all'osso e non è stata una scelta sbagliata, non di meno, mi sarebbe piaciuto “sentirla parlare”, questa tua Minerva, così donna, forte e fragile, quasi spaventata dall'amore.
La scelta di non avere figli è sofferta e comprensibile.
Su un punto non sono del tutto d'accordo con te: la sua freddezza, secondo me, è solo apparente. Credo sia una donna molto emotiva, ma straordinariamente controllata. Ovviamente questa mia convinzione non va ad incidere sul tuo punteggio.
Altra cosa: non credo che una bambina di sei anni si faccia grandi interrogativi su “cosa si potrebbe provare” nel tenere la mano della persona amata, per il semplice fatto che, a quell'età, non mi sembra si abbia ancora una comprensione adeguata delle emozioni e tanto meno dei sentimenti.
Attinenza al tema: 10/10 episodio: Il tema era: “Mentre seppellisce il marito considera di non aver avuto figli” e più attinente di così, si muore!
* 1 Punto bonus per chi sceglie i pacchetti “difficili” 



“[…] annientata dal dolore dilaniante che dovrebbe provarsi alla morta [...]” → battitura: “morte”“[…] posatele una mano sulle proprie, [...]” → una mano, quindi “posatAle”.
nessun’altro” → maschile, senza apostrofo
“gli occhiali a mezzaluna” → gli occhiali della McGranitt sono “squadrati”. È Silente ad averli a mezzaluna.
“L’unica, alla quale sentì il bisogno di aggrapparsi fu:” → la virgola è di troppo e separa soggetto e verbo.
cosa mi ha condotta a questo momento?”. la doppia punteggiatura è preferibilmente da evitare.
E, inevitabilmente, [...]” → la “e” è una congiunzione e, come tale, non va usata all'inizio di un periodo. In poesia e nel linguaggio giornalistico può essere usata per ricercare particolari ritmi. In questo e nei casi successivi, avresti potuto evitarla.
“- Minerva, porta Malcolm a prendere una limonata.- le aveva chiesto [...]” → te lo segno solo questa volta, ma vale per tutte le altre: il trattino corto va usato unicamente per dividere due parole, mentre in tutti gli altri casi va usato il trattino medio.
“Mentre il suo fratellino sorseggiava [...]” → l'aggettivo “suo” è superfluo: sappiamo già che si tratta del fratello di Minerva.
“[…] lo sguardo le era caduto su di una giovane coppia, formata da una giovane donna, alta e dai capelli chiari e da un uomo, più grande e, […] → ripetizione “giovane coppia/giovane donna”; per l'uomo, più che “grande”, direi “maturo”, onde evitare che passasse solo l'idea di un uomo più “alto/robusto” rispetto alla donna.
“[…] cosa si provava, a tenere stretta nella propria la mano della persona che ami?” la virgola non ci va.
“[…] rimaneva ben poco quando Isobel entrava in una stanza, trasportando una teglia di biscotti […] → la virgola non ci va.
“[…] L’affascinante bellezza dai lunghi capelli corvini, si specchiava agitata, ogni qual volta ricorreva un anniversario, […] → le due virgole non ci vanno, inoltre, la prima separa soggetto e verbo.
E, talvolta, [...]”
+ “E, poi, [...]” → congiunzione ad inizio periodo, come prima.
“[…] aveva affermato, solenne:
“ Quando sei nata tu, [...]” → a capo sbagliato: dopo i due punti avresti dovuto proseguire sulla stessa riga; uno spazio di troppo tra le virgolette e “Quando”.
“E, proprio come [...]” → congiunzione ad inizio periodo, come prima.
“[…] che ancora non conosceva ma già la dominava.” manca una virgola prima di “ma”
“[…] l’occhi le era caduto sull’immagine [...]” → battitura, “l'occhio”.
Immaginare lo stupore e il terrore quando, un istante dopo, l’uccellino prese vita, colorandosi delle stesse tinte vivaci di quello dell’illustrazione e, allegro, cinguettò, alzandosi in volto e disegnando un semicerchio attorno a lei, prima di scomparire nel cielo tramontante, non dovrebbe essere difficile.” In questa frase ci sono diverse cose: dal più semplice errore di battitura: “volto” per “volo”, al “cielo tramontante”: il sole tramonta, non il cielo, che, semmai, è “al tramonto”. Il problema maggiore, però, è la frase principale: “Immaginare lo stupore e il terrore […] non dovrebbe essere difficile”: il soggetto ed il verbo sono troppo lontani, divisi da diverse subordinate, dando questo schema:
-[1]Immaginare lo stupore e il terrore
–-[3]quando,
--[2]un istante dopo,
–-[3]l’uccellino prese vita,
–--[4]colorandosi delle stesse tinte vivaci di quello dell’illustrazione e,
–---[5] allegro,
–--[4]cinguettò, alzandosi in volto e disegnando un semicerchio attorno a lei,
–----[6]prima di scomparire nel cielo tramontante,
-[1]non dovrebbe essere difficile.
temo che i trattini non rendano molto, quindi ho aggiunto il numero dei trattini, nel caso volessi provare a disegnarli su un altro supporto.
[...] espressione colpevole e addolorata, a causa della consapevolezza […] → un po' troppo contorto, considerando anche che ti ripeti. Meglio un “espressione addolorata, consapevole di essere in colpa poiché” o qualcosa del genere.
E, la frattura, [...]” → come prima.
L’uomo l’aveva osservato a lungo, […]” → “osservatA”
“- Vieni, piccola, c’è il pane al burro, il tuo preferito.-” → “il tuo preferito” è un'infodump, poiché non è necessario che il padre dica alla figlia quale è il suo pane preferito: lo dice unicamente per dare un'informazione (superflua) al lettore.
“Entrambi forestieri in quel mondo nuovo e sconosciuta, [...]” → “sconosciutO”
“Quel giorno, di molti anni prima, [...]” → la virgola è di troppo.
“Ed era stato durante questo soggiorno che [...]” → “quel” soggiorno, dato che sta parlando di qualcosa avvenuto nel passato.
“[…] lasciando il posto all’amore vero, all’affatto sincero [...]” → “affEtto”
[...]Dougal si era inginocchiata e, […] → “inginocchiatO”
“E, quella notte, [...]” → come prima.
“Non avrebbe condannato l’uomo che amava ad un cuore diviso a metà tra l’amore che avrebbe nutrito per lei e per i loro ipotetici figli e il disprezzo per quella diversità troppo profonda da poter accettare e comprendere.” nessun vero errore, ma una scelta lessicale che trovo poco azzeccata nel contesto: “ipotetici” è un po' impersonale, dato l'argomento. Suggerirei “i figli che avrebbero potuto avere”. Nella seconda parte della frase, più che “diversità troppo profonda da poter accettare...”, direi “troppo profonda per essere accettata...”
“Entrambi avevano ammirato l’acutezza mentale, le capacità logistiche e pratiche dell’altro, [...]” → qui mi sa che hai preso una cantonata: “capacità logiche”; “logistica” è termine militare inerente l'approvvigionamento di derrate alimentari e tutto ciò che sia necessario ad un esercito. Nel Dopoguerra il termine venne esteso all'ambito economico ed industriale.
[...], singhiozzando ma forte [...]” → manca la virgola prima di “ma”.
[...] spaventata ma coraggiosa, [...]” → manca la virgola prima di “ma”.
Pamona” → il nome è “POmona”
“[…] capelli di ogni colore immaginabili, gambette che si muovevano, goffe, manine a sfiorare i  corrimani delle scale.” → “ogni colore immaginabilE” e la virgola dopo “muovevano” non ci va.

Recensore Junior
15/05/15, ore 20:34
Cap. 1:

ok, questa fanfiction mi ha letteralmente stregata, perché io Minerva McGranitt la adoro fin dal primo libro, e per me dovrebbe stare con Silente, ma dettagli.
Tralasciando questo, beh, la tua ff è scritta proprio tanto tanto bene. Hai uno stile pulito, scorrevole, e approvo tutte le tue scelte lessicali. Trovo che tu scriva davvero davvero bene, curi la grammatica in maniera non comune, e lo stesso vale per questo stile semplice, ma estremamente elegante.
Quanto alla caratterizzazione di minerva, beh, io l'ho trovata azzeccata. è un personaggio affascinante, ai miei occhi, e tu non hai fatto altro che renderla ancora migliore, e poi hai attinto a piene mani da Pottermore, il che dimostra ancora quanta attenzione tu riservi nel caratterizzare i tuoi personaggi.
Mi sono piaciuti i flashback; eccezion fatta per l'inizio, le parti ambientate nel presente sono meno intriganti, ma penso sia normale, perché il lettore è più incuriosito dal passato, però l'idea di alternare le vicende presenti e passate a me è piaciuta molto.
Per questo motivo, beh, credo leggerò altre tue storie!
Ti faccio poi una proposta, che ovviamente sei liberissima di accettare o no. Su fb, sto creando un piccolo gruppo di fanwriter potteriane, una chat in cui poter chiaccherare, sostenerci, sclerare per i contest e quant'altro. Se vuoi unirti a noi, basta dirmelo, e ti aggiungo su fb subitissimo!
baci
Minerva

Recensore Master
09/05/15, ore 14:25
Cap. 1:

Ciao!

Appena ho visto che questa storia toccava il tema della maternità ho capito che dovevo leggerla, perchè è un argomento potteriano che ho molto a cuore. Poi ho visto che la protagonista era Minerva e sono rimasta ancora più strabiliata, sia perché amo il personaggio, sia perché ero curiosa di sentir parlare della sua non-maternità. Poi, appena cominciato a leggere, ho capito che la storia sarebbe stata intrisa di notizie di Pottermore e quasi saltavo come un'idiota (considera che poco tempo fa ho indetto un contest solosu storie a base 'Pottermore'!).

Ma veniamo alla storia...

Mi è piaciuta moltissimo l'idea di partire dal funerale del marito e di ripercorrere i momenti cruciali della vita di Minerva attraverso i flashback. I molteplici cambi di scena non risultano slegati nè troppo numerosi, a mio avviso, anche se nella parte centrale forse il presente risulta un pochino sminuito (nel senso che si legge con più con l'attesa del prossimo flashback che con la curiosità di conoscere i pensieri di Minerva). Comunque mi è piaciuta molto la commistione di aspetti introspettivi con episodi più narrativi.
Il finale poi è commovente, soprattutto grazie all'idea di quella rosa bianca donatale da un timido studente. Ho amato come in poche parole tu abbia rivelato l'affetto che Minerva, nonostante la sua severità, prova per i suoi studenti: anche questo è un tema che mi sta molto a cuore e che mi è capitato di affrontare, e reputo che tu l'abbia gestito e reso davvero bene.
Per quanto riguarda lo sguardo al passato, ho apprezzato moltissimo tutte le scene, anche se mi è dispiaciuto che a tratti tu ti sia un po' allontanata dalla versione ufficiale: ad esempio – per quanto sia bella l'idea della trasformazione dell'uccellino – la prima magia di Minerva (o almeno, la prima di cui è consapevole) avviene davvero troppo tardi: la Row ci ha detto che già nel primo anno aveva mostrato chiari segni di magia, e che sia lei che Robert scoprono la verità prima della nascita di Robert jr e Malcom. La tardività della rivelazione ha influito anche sulla gestione della coppia Robert - Isobel, perché le loro difficoltà (che hai fatto trapelare molto bene) in realtà compaiono prima.
Il rapporto con Elphistone (oddio non mi ricordo se è il nome esatto xD) è tratteggiato benissimo, davvero senza sbavatura alcuna a mio avviso, e mi hai fatto anche riflettere sul fatto che in qualche modo anche lui deve aver contribuito alla sconfitta di Voldemort, motivo per cui mi sono sorpresa della sua assenza nella famosa foto dell'Ordine. Insomma, mi hai fatto pensare a una cosa che non avevo mai colto prima e ti ho adorata per questo!
Il rapporto con Douglas mi è piaciuto, ma non del tutto, perché ho avuto l'impressione che ci fosse troppo poco 'folle amore', insomma io ho immaginato che sia stato un vero colpo di fulmine, infatti deve essere accaduto tutto nel giro di qualche mese (tra il diploma di Minerva e l'inizio del lavoro al Ministero, che immagino essere stato al più tardi a ottobre...), quindi lo definirei un amore 'con i suoi tempi'. Insomma, La Row dice chiaramente che Minerva 'perde la testa', e questo aspetto non l'ho del tutto percepito, ecco. 

Da un punto di vista stilistico ho trovato la storia gestita molto bene, perchè è fluida e scorrevole e il lessico e la sintassi sono adatti all'introspezione, secondo me. Devo però confessarti che non ho gradito molte l'utlizzo delle virgole, che a volte risultano in ecceso o proprio sbagliate, disturbando la lettura. Ti riporto alcuni esempi più evidenti:
E, la frattura, cominciò --> perchè il soggetto tra due virgole? Suona male e direi che è anche scorretto, non dovendoci essere virgola tra soggetto e verbo.
- che, qualcosa, in lui, --> leverei la prima virgola (tra che e qualcosa)
- Lei l’aveva sentita, raccontare --> questa virgola non ci sta proprio...

E direi di aver concluso!
Ah, l'unico altro appunto che farei – ma è personalissimo e assolutamente soggettivo – è che secondo me la storia è un po' troppo lunga: se fosse stato un pizzico più breve il finale avrebbe avuto un impatto ancora migliore, a mio avviso. Ma parla una che scrive quasi solo drabble, flash e one shot di massimo due-tre pagine, quindi ignorami pure, sono una fan incallita della brevità ;)

Isidar^^



 

Recensore Master
09/05/15, ore 11:36
Cap. 1:

Bellissima!
Minerva è uno dei personaggi che amo maggiormente della saga, e le storie che le facciano giustizia sono davvero poche. Questa mi ha davvero commossa, soprattutto la parte ambientata nella prima infanzia della donna e le condoglianze dei suoi alunni.
È stato molto toccante anche il racconto di come Lily abbia accolto la consapevolezza delle vita in lei, e la promessa che ha fatto fare alla professoressa.
Complimenti, continua così, e buona fortuna per il contest!

Recensore Veterano
09/05/15, ore 09:15
Cap. 1:

È una one shot meravigliosa delicata e commovente.... Ti faccio i miei complimenti perché sei riuscita a dare un immagine della nostra Minnie da una parte fuori dai canoni e da una parte come il personaggio descritto dalla zia Row i miei complimenti