Recensioni per
II ciclo di Fheriea - Una Nuova Era
di TaliaAckerman

Questa storia ha ottenuto 98 recensioni.
Positive : 98
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/04/20, ore 16:33

Ciao!
La sorella di Ftia?
Seriously?
Mi sa tanto di trappolona tesa ai danni di Jel, oppure lei è una stordita totale e non sa contro chi o cosa si è messa. Voglio vederla a fare causa per 800 york a un consigliere in tempo di guerra, senza contare che sua sorella ha praticamente commesso l’equivalente di alto tradimento aiutando e dando supporto a una comandante ribelle.
Mi piace quado accartoccia la missiva e la getta nel camino.
Da boss, proprio.
Comunque, capitolo che fa un po’ di luce sui Custodi e la Magia Antica. Kryss fa il difficile, forse vuole che Jel gli lisci un po’ il pelo o forse è davvero str…o come appare essere. Insomma, è in corso una guerra devastante e ti chiedono aiuto, potresti anche essere meno supponente.
A meno che il male non sia peggio della cura, come Kryss stesso sembra accennare a riguardo delle evocazioni troppo impegnative e il potere che nessuno dovrebbe avere (ma nel frattempo lui ce l’ha e vive benissimo… bé, quasi benissimo: l’hanno murato vivo in una cripta, poraccio. Forse è per questo che è un po’ contrariato? Uhm).
Poi vorrei sapere chi ha insegnato la Magia Antica a Kryss, perché suppongo che anche lui l’abbia avuto un(a) maestro(a), insomma un(a) poveraccio(a) che gli ha insegnato tutto, o forse desidera che la conoscenza della materia si estingua con lui?
Sarebbe un bel plot twist.
Comunque al racconto di Jel sulle imprese di Sephirt il custode è apparso un po’ turbato, magari ci riflette sopra e decide di dare un aiutino a Jel?
Mi fa piacere che almeno uno dei due cavalli sia tornato a casa sano e salvo (una prèce per Yin, ci mancherai ☹ ).
Thumbs up per la cartina, veramente bella. Vorrei essere capace di farne io una così, dico sul serio.
E thumbs up anche per lo stile, che sembra decisamente migliorato negli ultimi 3-4 capitoli (gli avverbi in “mente” son quasi tutti spariti. Io li odio più del covid e da anni conduco una solitaria crociata contro queste infami creature che infestano libri e manoscritti :D ).

Recensore Veterano
21/04/20, ore 20:22

No.
Jack che le fa da padre, no.
No.
Non lo posso accettare.
A Dubhne serve un uomo non un’altra figura maschile che faccia da surrogato a quella che non ha mai avuto. Senza contare che tutti i suoi “padri” (quello vero, Tomson, Archie e Shist) l’hanno sfruttata, tradita e letteralmente venduta al miglior offerente.
No.
Adesso devi smettere di cercarti un padre, cara Dubhne.
No anche e soprattutto perch se Jack le fa da padre, come love interest resta solo lui.
Jel.
*rabbrividisce*.
Ciao!
Scusa la premessa-sfogo ma non ce l’ho fatta a trattenermi.
Capitolo che conclude la prima parte e fa da recap-epilogo a quanto accaduto fino a ora.
Dubhne si risveglia e realizza di essere una mezza sega e di non valere tato quanto si era illusa. In confronto a gente come Cox, che sui campi di battaglia ci è cresciuta e hanno il pelo lungo così sullo stomaco, lei è poco più di una sprovveduta e finalmente lo ha compreso.
Cox le dice le parole giuste ma in realtà aggiunge ben poco a quello che Dubhe aveva già capito da sola. Ha avut una seconda possibilità, ma la prossima volta potrebbe non essere così fortunata.
Non come il povero Neor che viene fatto a pezzi nella prima vera battaglia.
E poco prima della fine c’è il ritorno di Alesha, l’amica-mentore che nel volume precedente aveva preso sotto la sua ala protettrice Dubhne per poi abbandonarla in mezzo ai casini (in pratica è una specie di quest obbligatoria per entrare nel club di quelli che abbandonano Dubhne).
Unico appunto: secondo me lo sviluppo del rapporto tra Cox e Dubhne è troppo veloce. Capisco che Dubhne sia “famosa” e che Cox abbia visto in lei “qualcosa” di speciale, ma sembra quasi che tu avessi fretta di saltare la parte in cui si conoscono e imparano a rispettarsi per giungere subito alla scena in cui Dubhne ammette le sue debolezze e Cox la rincuora come appunto farebbe un padre/fratello maggiore. O forse il problema è Cox che non avendo un POV non si capisce che motivo abbia di affezionarsi così tanto a Dubhne, che di fatto passa in poco tempo da semplice soldatessa della truppa a sua… confidente? Luogotenente? Protetta?
Io l’avrei gestita così la situazione: prima battaglia tutto ok, Dubhne fa un figurone e si esalta. Seconda battaglia ancora meglio, Dubhne risulta essere risolutiva e si esalta ancora di più. Cox l’ammonisce ma lei gli risponde spavalda. Terza battaglia, sembra andare tutto bene, l’alleanza sta vincendo. Cox e altri tentano una sortita perché hanno saputo che il comandante nemico si nasconde da qualche parte nelle vicinanze e ordina di ripiegare per attirare altrove le forze nemiche e spianargli la strada, ma Dubhne sfida i suoi ordini e con la sua fama/carisma convince anche gli altri soldati a fare come lei, sicura di poter porre termine alla guerra con quella vittoria e avanza lo stesso credendo di poter vincere su tutto e tutti. E sta per farlo, quando arriva Sephirt e scompiglia i loro piani. A questo punto Cox sa che Dubhne è una testa calda ma che ha del potenziale, è una leader naturale che potrebbe essere ben più di una combattente solitaria, è un gioiello grezzo che deve smussare o forse le sta solo simpatica perché gli ricorda lui da giovane ecc. ecc.
Insomma Cox deve avere un motivo valido per apprezzare a tal punto Dubhne da farne la sua protetta e per ora, secondo me, gli ha solo dato motivo di crederla una stupida (nella prima battaglia cade da una scala e in quella successiva si fa quasi ammazzare per niente) o una matta con tendenze suicide che sarebbe meglio allontanare perché un potenziale pericolo per sé e per gli altri.
Lo scrivo perché mi piace discutere di questi aspetti che spesso sembrano marginali rispetto al quadro generale ma che per me sono importanti. So che la smentita a quanto ho scritto potrebbe arrivare nei capitoli successivi, ma per ora questa è la mia opinione.
(Recensione modificata il 21/04/2020 - 08:23 pm)

Nuovo recensore
19/04/20, ore 14:46

Eccomi di nuovo, vorrei poter leggere più in fretta sta diventando molto interessante. La descrizione di Célia è stata molto precisa e bella, si nota la malinconia di Dubhne nel ricordarla, anche quando ne parla con il mago. Mi piace tantissimo il tuo modo di scrivere!

Nuovo recensore
18/04/20, ore 10:04

Eccomi qua! Allora, ho dato un’occhiata anche alla prima parte della serie e rispetto a questa l’ho trovata più pesante. Tuttavia devo partire dal presupposto che io non amo i temi a sfondo storico-guerresco, questo mi porta forse a non riuscire ad essere totalmente obiettiva. Quindi la mia scelta è stata di passare a questa seconda parte, pensando che a storia già avviata ci fosse un po’ più di movimento e così è stato. Ho apprezzato le descrizioni dettagliate e precise che mi hanno resa partecipe degli eventi. In quel poco che ho letto fin ora ho adorato il carattere di Jel, soprattutto per la sua introspezione. Andrò avanti sicuramente!

Recensore Veterano
14/04/20, ore 20:11

Ciao!
Ok, lo ammetto: la scelta di Gala è stata sorprendente.
Mi aspettavo che accettasse l'incarico e all'inizio ho pensato che era logico che lo facesse e invece, piano piano ho iniziato a ricredermi, perché in fondo Gala non è adatta al ruolo di consigliere, come lo è Jel. Non è una stratega o una diplomatica, ma una maga che vuole fare quello che le riesce meglio (probabilmente affrontare Sephirt sul campo di battaglia). Il fatto che abbia rifiutato l'incarico lo interpreto come una presa si coscienza da parte di Gala, una crescita più mentale che di poteri vera e propria, di una ragazzina che sta entrando nell'età adulta.
Spero di non aver scritto castronerie che saranno smentite tra uno o due capitoli, ma anche se fosse per ora la penso così e non torno indietro.

Recensore Veterano
05/04/20, ore 22:12

Ciao!
Finalmente Dubhne e Sephirt si incontrano, o meglio scontrano. Capitolo che inizia tranquillo ma procede in crescendo fino all’epilogo che resta in sospeso.
Da Neor apprendiamo che sono cambiate molte cose nel regno e che altre ne cambieranno prima della fine della guerra.
Dubhne si sorprende a pensare sia a Jack che a Jel e sembra turbata e indecisa (sul serio? La scelta mi sembra scontata, ma chi sono io per giudicare?).
La battaglia per Hiexil, che sembrava quasi vinta, si complica all’improvviso per l’arrivo sul campo di battaglia di Sephirt, ormai in rage-mode perpetuo. Posso solo immaginare quale sarà la sua reazione quando si troverà di fronte Gala e Jel, gli unici due che le hanno tenuto testa (ma era una vita prima… letteralmente).
Che tenera Dubhne quando pensa alla bambina che ha mandato verso morte certa e poi torna bambina lei stessa quando Jack tenta di trascinarla via dal campo di battaglia.
Forse che Dubhne sotto-sotto cerchi la morte perché ancora non riesce a convivere con il trauma dell’abbandono? (per tre volte le persone si cui si fidava l’hanno abbandonata: i suoi genitori, Alesha e i Farlow).

Recensore Veterano
05/04/20, ore 22:10

Ciao!
Ok, lo ammetto: Neor nemmeno mi ricordavo chi fosse “-_- Ho dovuto rileggere il capitolo dove compare nel primo volume per rinfrescare la memoria.
Carina la backstory di Jack: è semplicemente l’uomo giusto al posto e momento giusto. Semplice e per ora sufficiente, ma ti avverto che prima della fine voglio saperne di più.
Mi aspettavo una piccola crisi di autostima da parte di Dubhne dopo la mazziata del capitolo precedente, ma sembra aver digerito bene la sconfitta e anzi ora si avverte una certa confidenza tra lei e Cox (con Jel che si mette sempre di mezzo… a proposito, che starà combinando?).
Il battesimo del fuoco per Dubhne è a metà strada tra il successo e il fallimento. Per ammazzare, ammazza (in fondo è la cosa che le riesce meglio e sembra prenderci sempre più gusto), ma si fa cogliere di sorpresa come una torda e scaraventare giù dalle mura.
Almeno sembra che tutta la carneficina sia servita a qualcosa.

Recensore Veterano
30/03/20, ore 21:56

Ciao!
Dubhne riceve una severa lezione.
Ma da Cox <3
Lui può impartire severe lezioni a chiunque e resterà sempre un figo.
Seriamente, Cox regola la questione Dubhne dimostrandole che il combattimento nell’arena è una cosa, ma quello all’esterno, contro gente che combatte da una vita e si addestra nelle battaglie, è un’altra.
Alla spavalda Dubhne serviva una bella lezione: spero che ne faccia tesoro per il futuro. Ora si getterà meno baldanzosa in battaglia e magari ci penserà due volte prima di sottovalutare l’avversario.
Restano delle questioni aperte: chi sarà l’altro combattente? E cosa succederà nella battaglia ormai imminente?

Ps: a me il duello è piaciuto.

Recensore Veterano
30/03/20, ore 21:55

Ciao!
Dunque… c’è Jack <3
Dubhne fa cose, parla con gente e poi appare lui.
Jack <3
Ok, seriamente. Capitolo di transizione in cui vediamo Dubhne riflettere sulle ultime scelte fatte. Poteva restarsene a Grimal ricca e famosa e invece è voluta partire per il fronte. Spero non debba pentirsene.
Niente posso dire sulle nuove amiche: è ancora troppo presto per esprimersi.
Interessante la descrizione dei movimenti di truppe e delle voci che circolano su Theor, che anche se amato in patria non sembra godere di molto rispetto fuori dai confini del nord.
E poi Dubhne incontra Jack <3
E cosa fa?
Si mette a pensare a Jel -_-
Cioè, ma dico io, Dubby: hai davanti a te un esemplare praticamente perfetto di maschio e ti metti e pensare a Jel?
Ma scherziamo?
Seriamente: Jack Cox è un figo e non vedevo l’ora che facesse la sua ri-comparsa in scena.
Che altro dire? C’è qualche errore tipografico qui e lì che con una veloce rilettura andrebbero corretti, ma niente che impedisca la lettura.

Recensore Veterano
17/03/20, ore 17:21

Ciao!
Allora, a me questo capitolo pare tutt’altro che noioso o corto. Per quanto riguarda la lunghezza, con le sue 3000 parole è pienamente nello standard ideale degli articoli su internet, che non affaticano la lettura né annoiano.
Dubhne finalmente fa… Dubhne e decide di levare le tende e andare all’avventura: d’altronde è una vita che fugge (a parte due brevi parentesi), ormai le viene spontaneo (credo sia questo uno dei motivi che la spingono ad andare via da un posto sicuro).
Jel ammette di aver fallito nella ricerca delle pietre, ma di certo non per colpa sua: Camosh (la buonanima) non gli ha dato tutte le informazioni di cui aveva bisogno e gli ha taciuto il modo per utilizzarle. Mi fa comunque piacere che intenda provare lo stesso a fare da solo, significa che è diventato meno passivo e più proattivo.
Wait a sec… sto difendendo Jel?
Deve essere un effetto della quarantena nazionale, non c’è altra spiegazione 😊

Unico appunto: "siamo arrivati al capolinea." Non c'entra molto con l'ambientazione, secondo me è da modificare.

Recensore Veterano
05/03/20, ore 22:43

Ciao!
Capitolo dedicato a emoGala (ah ah, scherzo… forse). Il ritorno a Grimal invece di essere trionfale è piuttosto mesto. Giusto il tempo di appendere la mantellina e pulirsi le scarpe che Gala riceva la prima brutta notizia: hanno trovato il corpo di Camosh.
Apro una parentesi su questa faccenda. Forse ho capito male io, ma pensavo che la disillusione si basasse sulla volontà di chi la usa. Quando lo fanno Jel e Gala, basta un piccolo calo di concentrazione per annullare l’incantesimo. Astapor Raek poi è lontano mille miglia da Grimal (a proposito, ma dove è finito?).
Altro punto controverso sulla scomparsa del povero Camosh: se il suo corpo è rimasto lì dove si trovava per settimane o forse mesi… non si sarebbe dovuto decomporre e, ehm, puzzare? Insomma, non è stato trasportato altrove, ma “solo” reso invisibile. Era ancora lì o no?
Ok, sono questioni di lana caprina, ma io adoro discutere dei particolari più minuziosi.
Chiusa la parentesi Camosh, viene la parte più succosa del capitolo, cioè la riunione del consiglio cui Gala partecipa anche se riluttante.
Finalmente riceviamo qualche info preziosa sull’andamento della guerra e, mi secca ammetterlo, stavolta ha ragione Jel. Theor è una minaccia comune e deve essere affrontato usando tutte le forze disponibili. L’Ariador non deve essere lasciata sola. Si vive insieme si muore insieme. Lady Kaief del Bianco Reame non sembra comunque d’accordo e ho paura che sarà la classica spina nel fianco. Senza contare che secondo me almeno uno dei regni farà un voltafaccia nel procedere del conflitto.
Come se le divisioni interne non bastassero, scopriamo che Camosh ha nascosto gli appunti sulle pietre senza lasciare detto dove si trovano e quindi i nostri hanno fatto un viaggio inutile o troveranno il modo di usare lo stesso le pietruzze magiche?
Vedremo.
Comunque bel capitolo, secondo me il migliore fino a questo momento.

Recensore Veterano
25/02/20, ore 20:16

Ciao!
Dubhne continua nella sua missione di rendersi antipatica a tutti erigendo un muro impenetrabile tra lei e il resto del mondo.
Le brutte avventure vissute fino a quel momento la perseguitano persino nei sogni, dove rivive i momenti peggiori.
Zaira sembra una brava persona, ma ha scelto il momento sbagliato per tentare un approccio amichevole con la combattente, che ora è in piena crisi di identità visto che non sa cosa fare della sua vita.
La chiacchierata con Jel consente infine di scoprire che i due hanno anche un collegamento attraverso la sartoria di quell’infame di Tomson. Ciò conferma che fosse proprio Jel il ragazzino visto dalla giovane Dubhne (o no?).
Mi chiedo quanto potrà durare questo atteggiamento ora che il pericolo dei ribelli si fa più serio ogni giorno che passa e loro si avvicinano a Grimal, dove avverrà la consegna delle pietruzze. E c’è ancora la questione del consigliere traditore da risolvere e chissà quante spie deve aver disseminato Theor alla corte del regno…

Recensore Veterano
14/02/20, ore 17:08

Ciao!
Come temevo, sono subito scintille tra Gala e Dubhne. Caratteri troppo diversi o simili? Gala è una abituata a fare lavoro si squadra con Jel, quindi è naturale che non veda di buon occhio l’intromissione di Dubhne. D’altronde nemmeno sopportava Ftia. Dubhne invece è un’individualista che non si fida di nessuno, visto che è stata sempre abbandonata dalle persone che l’accudivano (prima i genitori naturali e poi il padre adottivo).
Il primo “boss” di fine livello da sconfiggere è… la burocrazia di Città dei Re :D. Parlare con Anerion si rivela essere un affare complicato come la compilazione di un modello per la concessione edilizia in una zona terremotata. Gala e Jel devono letteralmente sputare sangue per farsi ricevere come consiglieri e quasi-quasi venivano anche rimbalzati dagli uscieri se non si impuntavano. Certo che con una guerra in corso potrebbero anche essere un po’ più elastici…
Dubhne sempre più in modalità bad-ass arriva a minacciare di morte dei poveracci se le toccheranno il suo tanto agognato forziere pieno di monete scintillanti (a questo punto spero che glielo rubino così rinsavisce e comprende che il denaro non rende felici, come dicono i poveri :D ). Poi ha anche il tempo per litigare con Gala e impartirle una “lezione” di vita (a me è sembrata più una minaccia e nemmeno tanto velata). Tuttavia, Gala ha sconfitto Sephirt, che era (è?) una delle maghe più potenti in vita (?).
E tutto questo alle spalle di Jel che si è dovuto piegare ai capricci di Dubhne pur di portare a casa la sesta pietruzza. Spero che ne sia valsa la pena almeno, perché mi sa che la strada per Grimal sarà lunga e piena di pericoli.
(Recensione modificata il 14/02/2020 - 05:09 pm)

Recensore Veterano
14/02/20, ore 17:07

Ciao! Cavolo, quello di Dubhne sembra un discorso da wannabe villain. Non è che sarà lei la “cattiva” in questo terzo volume?
Insomma, con Jel si dimostra subdola e bastarda e quasi cerca di manipolarlo (non che sia molto difficile, parliamo di Jel Cambrest in fondo…) e alla celebrazione è molto over the top. Per un attimo ho temuto che facesse fuori qualcuno così, tanto per non far fare la ruggine alla spada.
Dopo quello che ha passato è comprensibile che voglia cambiare vita, ma Dubhne sembra nata per combattere in un’arena, dove ci sono regole precise. Come si troverà a combattere fuori, dove le regole di fatto non esistono?
Ora che è riuscita a farsi reclutare da Jel voglio vedere come interagirà con Gala, che di per sé ha un carattere frizzantino. Prevedo scintille tra le due.

Recensore Veterano
09/02/20, ore 22:42

Ciao!
Sicuramente avrei voluto fare una recensione diversa, ma probabilmente è questo il modo migliore per farti notare ciò che mi ha particolarmente colpito in questo capitolo.
Ovviamente (!) parlo degli avverbi. Ce ne sono troppi! Ne avrò contati almeno venti in 3500 parole. Ne posso ammettere 1 in… 10,000 di parole, quindi non va bene.
Come scrive King, la strada per l’inferno è lastricata di avverbi :D
A parte questo, Dubhne è in splendida forma mentre Jel non si smentisce. Ragazzo mio, quella poverina è stata strappata dalla sua famiglia dal padre adottivo!, quasi uccisa, massacrata di botte, è rimasta in stato semi-comatoso per due giorni, è già tanto che appena sveglia non ti tagli la gola. Di solito alle ragazze in ospedale si portano fiori e dolci, te invece ti presenti al suo capezzale con il tuo modo di fare creepy dicendole che vuoi la sua spada perché devi salvare il mondo.
E falla respirare, dai!
Vabbé, a parte gli avverbi che no-no-no, tutto il resto è ok, i dialoghi e la narrazione scorrono via veloci come al solito e fan venire voglia di continuare a leggere.