Ciao Futeki! Sono Iander e inizio a recensire con una premessa: temo che questa sarà una recensione-papiro e me ne scuso fin da ora, ma sento il bisogno di spiegarti per filo e per segno i motivi per cui la tua storia mi ha così tanto colpita. Spero perdonerai la mia loquacità.
Innanzitutto, comincio a illustrare il primo motivo prendendola un po’ larga e dicendo qualcosa di me: frequento questo sito da anni e sono una fan accanita della saga di Harry Potter, ma non mi ero mai interessata prima d’ora alla Dramione; da qualche mese a questa parte ho iniziato a leggere le storie più belle presenti sul sito, cominciando ad amare questa coppia sempre di più. Via via che leggevo, però, ho notato che i capolavori, se così si può dire, erano perlopiù stati scritti tutti parecchio tempo fa, in certi casi anche più di 10 anni fa; ho così iniziato a curiosare tra le storie più recenti per vedere se ci fosse qualche altra storia degna di nota di cui innamorarmi, ma più cercavo, più non riuscivo a trovare nulla di convincente. Stavo quasi iniziando a rassegnarmi, a convincermi che il fandom fosse ormai in declino e che non avrei più trovato altre belle storie, quando mi sono imbattuta casualmente in un tuo aggiornamento di The end where I begin, da cui sono risalita a Rusty Halo: immagina la mia gioia quando ho realizzato di aver finalmente davanti a me un gioiellino di storia! Questo è il primo motivo per cui ti sono davvero grata: hai riacceso la mia speranza che non fosse tutto finito, che ci fosse ancora qualcuno in grado di dare un contributo significativo e illuminante a questa coppia.
Detto questo, passerei a recensire la storia in sé. Comincio dallo stile, la prima cosa che mi ha colpito: scrivi divinamente, in modo scorrevole e ben delineato. Ogni frase è dove deve essere, ogni pensiero è sviluppato e definito perfettamente: leggendo si ha la sensazione che tu stia accompagnando il lettore lungo la tua storia in modo preciso; niente è lasciato al caso. Potresti rispondermi dicendo che ciò è “banale“, che ogni buon autore dovrebbe essere in grado di farlo per potersi definire tale; io ritengo che non sia assolutamente così scontato, che questa capacità sia un dono raro e prezioso e tu sicuramente lo hai. Insisto su questo punto perché per me è fondamentale: se inizio a leggere una storia che dal punto di vista stilistico non rasenta la perfezione, la abbandono senza battere ciglio dopo un paio di capitoli. Riconosco di essere particolarmente pignola, ma è più forte di me ahah! E la tua storia è senza alcun dubbio perfetta: non ho trovato nulla fuori posto, chapeau!
Passando al contenuto, dopo aver letto tante storie su questa coppia, sono giunta alla conclusione che, per essere considerata un capolavoro, una Dramione debba necessariamente trattare al meglio due punti: 1. La relazione tra Draco e Hermione. 2. Il contesto in cui il loro rapporto si sviluppa e l’interazione con gli avvenimenti narrati dalla Rowling. Tu hai senz’altro trattato egregiamente entrambi i punti, bravissima! Per quanto riguarda il primo, ho apprezzato molto l’idea dell’aiuto offerto da Hermione e della conseguente vendetta da parte di Malfoy: ho trovato questi comportamenti assolutamente in linea con i loro caratteri. Mi ha molto intrigato leggere questa situazione all’inizio della storia e non ti nascondo che non mi sarebbe dispiaciuto vederla protrarsi un po’ più lungo… ma va benissimo anche il modo in cui tu hai sfruttato l’espediente. Non mi aspettavo un avvicinamento così rapido dal punto di vista sessuale, però devo dire che tutto sommato ci sta bene… Questa scelta ha senz’altro offerto spunti interessanti per il dopo. Mi è piaciuto vedere come hai gestito il modo in cui entrambi hanno dovuto confrontarsi con quello che era successo e ho particolarmente apprezzato il “non-uso” dell’Amortentia: credo che quel momento sia uno tra quelli in cui hai azzeccato il carattere di Hermione in maniera perfetta, il fatto che lei salti direttamente alle conclusioni perché influenzata da quello che crede di dover trovare è decisamente in linea con il suo personaggio. Non mi dilungo perché altrimenti davvero non finisco più di scrivere, ma ci tengo a dirti che ho trovato meravigliosi tutti momenti che hanno condiviso insieme, in particolare il loro confronto notturno in giardino: paragonarli ai pezzi degli scacchi è stata un’idea eccezionale, ho apprezzato davvero leggere quel momento. Ritengo dunque che tu abbia rispettato alla perfezione i due personaggi e che abbia trattato la loro relazione, dall’avvicinamento al consolidamento, in modo esemplare. Quanto al secondo punto, immagino che sia particolarmente impegnativo piegare i fatti narrati dalla Rowling alle proprie necessità, sia per la complessità degli stessi che per l’innumerevole quantità di dettagli da tenere a mente. Nelle Dramione è assolutamente indispensabile dover modificare la storia canon per poter collocare la loro relazione durante gli anni di scuola e, nella stragrande maggioranza dei casi, in genere si tende a riscrivere i fatti a partire dal sesto anno. Tu hai osato ancora di più, modificando gli eventi a partire dalla fine del quarto anno: strabiliante e davvero coraggioso! Credo che avresti dovuto ricevere un sacco di complimenti per questo aspetto, dover gestire una mole di informazioni tale non è sicuramente una passeggiata. Non solo hai fatto ciò, sei anche riuscita ad intersecare alla perfezione gli eventi modificati e quelli che hai mantenuto tali e quali con la storia che hai creato tu... e fila tutto perfettamente! Ti assicuro che sono stata mooolto attenta a questi dettagli, per vedere se ti saresti tradita in qualche modo nel corso della storia, ma non l’hai fatto nemmeno una volta. Ci sono solo alcuni punti che non sono riuscita a spiegarmi benissimo, ma magari ne parliamo in privato. Tutto questo per dire che hai gestito in modo esemplare anche il contesto per cui sì, hai rispettato alla perfezione i due punti su cui si basa la mia riflessione critica e posso assicurarti che la tua storia rientra a pieno diritto tra i capolavori di cui parlavo prima! Bravissima! Credo che una particolarmente menzione vada alla scena del bagno (sì, è vero che è un po’ orribile definirla così, ma sicuramente più diretto): il modo in cui hai ribaltato le motivazioni che portano al duello tra Harry e Draco per poi ottenere la stessa conclusione del canon è a dir poco fantastico. Geniale, oserei dire.
L’unica cosa che forse avrei corretto, ma è davvero una cosa di pochissimo conto rispetto a tutto il resto, è la reazione di Ron alla relazione tra Draco e Hermione. Mi è piaciuto davvero molto il modo in cui ha reagito Harry, mi ha lasciato invece un pochino perplessa il fatto che Ron abbia accettato la loro storia subito, considerando i precedenti con Krum... però davvero, considerando la perfezione di tutto il resto, si tratta di quisquilie.
Vorrei infine soffermarmi sugli aspetti propriamente tuoi che mi sono piaciuti così tanto: al primo posto vi è sicuramente la struttura dei capitoli, con il titolo di una (in certi casi più) canzone che diviene a sua volta il titolo del capitolo stesso. Il fatto che il titolo della canzone sia richiamato in uno o più temi del capitolo, in un alcuni casi addirittura in tutto il capitolo, rende l’insieme davvero perfetto e mi dà l’idea di quanto lavoro ci sia dietro la tua storia, al di là della semplice scrittura (che poi così semplice non è); mi permette di capire quanto hai riflettuto in fase di stesura, la complessità della struttura che vi è alla base. Questa è la differenza tra scrivere di getto, seguendo un impulso, e scrivere con il cuore, credendo davvero in quello che si sta facendo, come hai fatto tu. A ciò si collegano le note che hai riportato alla fine di ogni capitolo e che ho davvero apprezzato: è stato senz'altro significativo vedere il modo in cui ti sei documentata su ogni aspetto che trattavi, anche il più insignificante, pur di rendere accurato ciò che scrivevi. Sei stata assolutamente fenomenale e il risultato è che nella tua storia quadra tutto alla perfezione. E come non menzionare tutti gli aspetti magici che hai inventato tu? La Vipera Fenice per citarne uno, gli Artefatti Gemelli in primis. Assolutamente geniale! Con questo, credo che tu abbia raggiunto uno degli scopi massimi della scrittura: prendere qualcosa che è già stato scritto e definito per creare a propria volta qualcosa di nuovo, ma coerente in tutti gli aspetti con la base di partenza. E credimi, non è sicuramente così scontato. L’espediente di Pansy poi, il modo in cui ha cercato di trasmettere il messaggio a Draco e l’evoluzione stessa di questa trama, è stato a dir poco sensazionale.
Mi accingo a concludere questa recensione (e sarebbe anche il caso) ringraziandoti per aver scritto questo gioiellino, per avermi fatto appassionare alla tua storia tenendomi spesso sulle spine e per le ore di piacevole lettura che mi hai concesso. Inutile dire che segnalerò questa storia per le Scelte, perché sono assolutamente convinta che quello è il posto in cui deve stare. E mi fiondo a leggere il seguito, per poter poi recensire anche quello come sicuramente merita (magari con una recensione un po’ più corta) e per mettermi in pari con i tuoi aggiornamenti, per recensire ma mano che pubblichi come è giusto che debba essere.
Ecco, mi è proprio uscito un papiro gigante. Ti giuro che ho pure cercato di contenermi, con scarsi risultati... del resto, ti meriti dalla prima all’ultima parola che ti ho scritto. Un bacio! (Recensione modificata il 10/05/2020 - 05:50 pm) |