Recensioni per
Peggiore della morte
di Severia85

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/07/15, ore 13:53

Ciao! La trovo una storia molto originale, brava! Hai ambientato e caratterizzato tutto così bene, ma la cosa che più mi ha colpito è la scelta di narrare dal punto di visto di Greyback!
E' scritta davvero molto bene, e mi verrebbe quasi da considerarlo un Missing Moment! Dopottutto, ci sarà stato anche qualcun altro che si è ribellato a Voldemort...
Mette davvero l'ansia, percò ancora complimenti per questa storia^^
Alla prossima, Chiara :)

Recensore Master
13/07/15, ore 11:31

Seconda classificata al 'Contest a bivi'

Uso dei prompt: 17,5/20 

Luogo: 5/5 {Villa Malfoy} 
La storia è interamente ambientata a Villa Malfoy e sei stata attenta a riprenderne più ambienti e a riportarne alcuni dettagli, come il cancello che si apre al Marchio, i pavoni bianchi, la fontana gorgogliante. 

Obbligo 1: 5/5 {Dopo il ritorno di Voldemort} 
Anche questo prompt è stato centrato bene, visto che hai mostrato la presenza di Voldemort a Villa Malfoy, cosa che sappiamo essere avvenuta solo nella seconda ascesa di Voldemort. Forse sarebbe stato interessante vedere una scena tra il suo ritorno (al termine del quarto anno) e il suo instaurarsi a Villa Malfoy (al termine del sesto, suppongo), ma con l’altro obbligo non tornava molto bene. 

Obbligo 2: 2,5/5 {Segrete} 
Qui devo fare una premessa: tu hai scelto ‘segrete’, ma l’altra opzione era ‘salone’ e, trattandosi di un bivio, era sottinteso che l’uso dell’una escludesse quello dell’altra, eppure nella tua storia compare eccome. Ora, io ho riguardato il nostro scambio di mail e mi sono resa conto che non te l’ho ricordato (con altri invece l’ho fatto, quando un prompt non escludeva esplicitamente l’altro), quindi l’ho considerato un errore un po’ meno grave. 
C’è anche un altro problema che mi sono dovuta porre nella valutazione: nella prima parte tu hai distinto il salone (quello con il lampadario, in cui passa Fenrir entrando) dalla sala da pranzo, dove siedono Voldemort e i Mangiamorte. In realtà, però, questa distinzione nel libro non sembra esistere: in entrambi i casi parla di ‘salotto’. Insomma, una scena con Voldemort e seguaci seduti attorno al tavolo era proprio quello che non mi aspettavo dal prompt ‘segrete’: se avessi letto la storia senza ricordarmi quale fosse il tuo prompt, avrei pensato fosse ‘salone’. Nella seconda parte, comunque (quando Lucas confessa), compare il vero e proprio ‘salone’. 
In generale, in ogni caso (quindi anche ammettendo che le altre scene si svolgessero in sala da pranzo o in giardino o in cucina e non in salotto) le segrete non hanno avuto la centralità che speravo. 
Per questo, ti ho tolto 1,5 punti. 
L’altro punto l’ho sottratto perché non mi ha convinta che tu abbia parlato di celle e che tu abbia citato l’esistenza di una seconda cella: ho sempre avuto la chiara impressione che la segreta dei Malfoy non fosse una vera prigione, ma una sorta di cantina, infatti la ‘cella’ dove viene rinchiuso Harry non ha le sbarre – ma una porta – e tengono tutti i prigionieri assieme. 

Personaggio: 5/5 {Greyback} 
È il protagonista indiscusso della storia, ottimo lavoro. Inoltre gli hai dato un ruolo centrale: il licantropo non è lì per caso, ma ha un preciso scopo. 


IC/caratterizzazione personaggi e sviluppo delle eventuali coppie: 12/15 

Greyback Nel complesso mi è sembrato caratterizzato molto bene, l’ho trovato assolutamente credibile. 
Ti segnalo le cose che ho apprezzato di più (ho gradito molto che tu le abbia sottolineate): il suo risentimento davanti al cancello per non avere il Marchio; il fastidio/invidia davanti allo sfarzo della Villa; la sua consapevolezza di ciò che i Mangiamorte pensano di lui; il fastidio perché non lo hanno fatto accomodare; l’orgoglio per essere preferito a Bella; il suo desiderio di vendetta nei confronti dei Mangiamorte e ovviamente il desiderio di mordere e il fare considerazioni sull’ipotetico sapore della carne di Lucas; il piacere nel lasciare posto al lupo mannaro, anche se ho trovato poco credibile che allarghi le sbarre. 
Veniamo alle cose che non mi hanno convinta del tutto, per cui nel complesso ti ho tolto un punto. 
Non mi convince del tutto il fatto che sia così poco timoroso e sfacciato davanti a Voldemort, tanto da doversi addirittura sforzare di essere riverente. Non mi fraintendere, non sto dicendo che secondo me Fenrir provi per lui rispetto, ma timore. Ho l’impressione che non ci sia un seguace del Signore Oscuro che non abbia paura di lui (a parte forse Piton, anche se credo sia più un’impassibilità di facciata necessaria a mantenere tutto dentro). Perfino Bella ne ha, anche se prevale l’adorazione folle. In particolare non mi hanno convinta il fatto che gli faccia un cenno della testa per invitarlo a parlare (come se fosse il suo padrone!) e l’aperta richiesta di ricompensa. Non credo proprio che fosse nella posizione di chiedere favori: credo che essere stato chiamato di persona dovesse essere un onore più che sufficiente a ripagare i suoi servigi (questo non significa che Voldemort non potesse comunque offrirgli una ricompensa). 
Il discorso con Lucas mi ha convinta quasi del tutto, tranne nella parte in cui Fenrir spiega a fondo cosa significa trafsormarsi: mi è sembrata una spiegazione un po’ troppo ‘didattica’. 
Ti faccio infine due piccole note stilistiche: non ho amato che tu abbia fatto riferimento a lui come ‘il lupo’ (è vero che lui si sente sempre lupo mannaro, ma qua è lupo mannaro, è licantropo, è uomo, ma non lupo, finché non si trasforma); avrei preferito se nella narrazione invece di usare ‘Voldemort’ tu avessi usato ‘Signore Oscuro’, l’appellativo con cui lo chiamano i suoi seguaci, visto che il pov è di Greyback. Ho controllato il primo capitolo dei ‘HP e i Doni della Morte’ e viene utilizzato Voldemort, ma là il narratore è esterno, direi: non c’è un vero e proprio pov. 

Voldemort credo ci siano alcuni problemi nella sua caratterizzazione, alcuni di fondo e alcuni su specifiche battute. 
Prima di tutto, non mi convince che abbia personalmente chiamato Fenrir a rapporto. Non mi convince per una serie di motivi: la sua preoccupazione per la sacca dei ribelli (quando in questo periodo gli importa solo di Harry Potter, della Bacchetta di Sambuco e tutto sommato anche del controllo sul Ministero); la facilità con cui ammette davanti a Fenrir e ai suoi seguaci che lui stesso (e i suoi seguaci) hanno fallito; il fatto in sé che si sia scomodato per Fenrir (avrei preferito se lui fosse stato convocato da un Mangiamorte, per poi scoprire che in realtà era Voldemort a volerlo). Riprenderò la cosa anche nel gradimento personale. 
Rispetto alla questione dei ribelli, non mi convince nemmeno che se ne sia occupato personalmente, mentre ho trovato molto accurata e ‘sua’ la frase in cui spiega che gli è stato suggerito di ucciderlo, ma che lui ha preferito fare diversamente. 
Inoltre, non ho gradito il modo in cui ha offerto a Fenrir una ricompensa. Avrei accettato (anzi, apprezzato!) un ‘Sarai ricompensato’, ma non un elenco di cose tra cui scegliere. Secondo me, dal punto di vista di Voldemort, Fenrir – un lupo mannaro non marchiato, ricordiamolo – doveva già sentirsi premiato dal semplice fatto di essere stato chiamato personalmente dal Signore Oscuro per il bene della causa. Questo non vuol dire che non lo avrebbe ricompensato, ma dubito fortemente che gli potesse dire ‘scegli quello che vuoi’. Pensa alla scena nel cimitero dove Voldemort risorge: lui promette che i Lestrange saranno ricompensati, ma è chiaro che è lui a stabilire come. 
Insomma, anche se nei dialoghi complessivamente non mi è dispiaciuto (soprattutto nella frase citata prima e quando risponde a Bella), ho trovato che nella sua caratterizzazione ci siano troppi problemi ‘di fondo’, pertanto ti ho sottratto 1,5 punti. Non di più, perché non è il protagonista; non di meno, perché la storia si fonda sul fatto che lui chiama Fenrir. 

Lucas al di là della sua descrizione fisica – convincente ma abbastanza irrilevante ai fini della caratterizzazione – mi è sembrato caratterizzato bene nella sua tenacia e lealtà. Proprio per questo – e anche qui tornerò nel gradimento personale – non mi ha convinta il suo capitombolare davanti alla richiesta di Fenrir. Resistere alle torture del momento deve essere davvero difficile, ma per come l’hai dipinto credo che Lucas si sarebbe sacrificato per i suoi compagni di lotta; d’altronde credo sia più facile resistere a una tortura ‘promessa’, invece che ‘presente’. 
Non sto dicendo che sia una passeggiata diventare lupo mannaro, sia chiaro, ma che una persona disposta a morire e a essere torturata per gli amici /per la causa sia anche disposta a diventare lupo mannaro. 
Il terrore davanti al lupo mannaro nella cella ci sta, ma avrei cercato di sottolineare che è momentaneo, sempre perché una persona tanto tenace dopo il normale momento di spavento iniziale avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco, pur morendo di paura dentro. 
Per lui ti ho sottratto 1,5 punti. Anche qui, non di più, perché non è il protagonista; non di meno, perché la sua resistenza alla tortura è il primum movens della storia e il suo cedere alle minacce di licantropia è un altro punto cruciale. 

Bellatrix il suo intervento mi è sembrato assolutamente azzeccato, anche se avrei gradito che trasmettessi un po’ più di veemenza e trasporto. 

Ragazza c’è poco da dire, la sua reazione mi è parsa molto credibile. 

Mangiamorte mi è piaciuto molto come li hai gestiti, tra l’altro attraverso gli occhi di Greyback. 


Gradimento personale: 7.5/10 
La storia nel complesso mi è piaciuta, l’ho trovata gradevole e scritta con cura e attenzione. Ci tengo a specificare che se ti avessi dato un voto ‘a caldo’ sarebbe stato di certo più alto, ma nello stilare il giudizio ho individuato tre ‘falle’ che mi hanno costretta a penalizzarti. 
La prima è che una storia che non crea molta suspence: stimoli la curiosità del lettore solo nella parte iniziale, portandolo a chiedersi perché Voldemort in persona abbia convocato Fenrir. Per il resto la storia è molto prevedibile: è palese che il ragazzo cederà alla minaccia ed è anche facilmente immaginabile quale sarà il premio di Voldemort. Insomma, nessuna sorpresa, anche se – ad esempio – potevi giocare sull’identità della ragazza. Per questo ti ho tolto 0.5 punti. 
La seconda, – e in parte l’ho anticipata parlando della caratterizzazione di Voldemort – è che il fondamento su cui si basa la storia secondo me è un po’ debole: non mi convince che, con uno stuolo di Mangiamorte e con i suoi stessi poteri a disposizione, Voldemort abbia bisogno di rivolgersi a un (disprezzato) lupo mannaro, ma soprattutto non mi convince che lo faccia per una questione del genere. Non stiamo parlando di uno stimato membro dell’Ordine, né di qualcuno che abbia notizie fondamentali su/sia fondamentale per Harry Potter, che è alla fine è l’unica ragione per cui Voldemort accetta di essere disturbato. Per questo ti ho levato un punto. 
La terza – in parte anticipata parlando di Lucas – è che non mi convince la considerazione che la licantropia sia peggiore della morte, per quanto sia d’accordo con te sul fatto che sia una tortura a vita… Nonostante ciò, secondo me non è abbastanza per convincere una persona tanto stoica a tradire gli amici. Penso a Remus, il licantropo che conosciamo meglio: nonostante le molte sofferenze, ha vissuto la sua vita pur essendo un lupo mannaro. È quando si è ritrovato solo, con i suoi amici morti/traditori che ha smesso di vivere e ha cominciato a sopravvivere. Peggiore della morte, semmai, sarebbe stata una sorte analoga a quella dei Paciock. E a quello poteva tranquillamente provvedere Bella. Per questo ti ho levato un punto. 
Pur avendo considerato questi due punti nella caratterizzazione, mi vedo costretta a penalizzarli anche nel gradimento, perché determinano a mio avviso dei difetti nella trama. 
Detto ciò, ribadisco che comunque la storia è molto godibile, mi è piaciuto leggerla e non mi è affatto pesato rileggerla. 

Originalità: 4/5 
In sé la storia è abbastanza originale, perché insolita. L’ho trovata però un po’ scontata sia rispetto ai prompt dati, sia come svoglimento. Ti ho tolto solo un punto, avendo già penalizzato lo svolgimento. 
La considerazione che la licantropia sia peggiore della morte è per me una novità, però non condividendola a pieno non riesco ad apprezzarla per l’originalità (mi verrebbe da pensare ‘è tirata per i capelli’, piuttosto che ‘è creativa’, ecco). 
L’idea di un’altra sacca di ribelli è senza dubbio lo spunto più originale che offri: l’ho trovata molto intrigante. 

Stile: 5/5 
Molto piacevole, fluido, scorrevole e adatto alla narrazione. 
Il lessico è altrettanto idoneo e si sposa bene con lo stile. 
I dialoghi sono gestiti bene: non c’è mai il dubbio su chi sia l’interlocutore e sei brava a specificarlo senza rendere monotona la cosa con sfilze di ‘disse Caio’, ‘disse Sempronio’, tranne in un caso che ti segnalo sotto. Non ho amato molto la gestione della punteggiatura nel dialogo, ma te l’ho segnalato nella grammatica.
Inoltre sei stata attenta nel mantenere sempre il punto di vista di Greyback. 
Ti faccio notare due cose che non mi hanno entusiasmata: 
- ubbidire: preferisco il più fresco e moderno ‘obbedire’ (se era per evitare la ripetizione, non credo sia comunque sufficiente cambiare l’iniziale) 
- ‘senza bisogno di farlo aspettare. Ma non aveva ricevuto’; ‘spuntino preferito. Ma di fronte’: non mi piace il punto fermo prima del ‘ma’, visto che è una congiunzione 
- “Ottimo lavoro.” Commentò con calma, per nulla sorpreso che il suo piano sarebbe andato a buon fine. → qua dovresti specificare il soggetto, lui/Voldemort 

Grammatica: 5/5 
Ottimo lavoro! 
Ti segnalo però alcune scelte che non sono considerabili errate, ma che non mi hanno entusiasmata: 
- ad obbedire, ad una lunga tavola, ad effetto, ad una bambina → meglio non usare la ‘d’ eufonica 
- “Fenrir.” Lo; voi.” Rispose; signore.” Rispose; ricompensa.” Dichiarò; riflessione.” Disse; lavoro.” Commentò → leverei il punto al termine della battuta (e quindi la maiuscola successiva). Non lo considero errore perché non c’è una regola univoca sui dialoghi, ma mi rifaccio sempre a questa guida www.oblique.it/images/formazione/dispense/punteggiatura_dialoghi_sch... dove tale formula non compare. Personalmente non la amo affatto, trovo tolga fluidità al testo. 
- Mezzora → avrei preferito ‘mezz’ora’ (onestamente credevo fosse un errore, ma cercando sul web ho scoperto che entrambe le forme sono utilizzabili) 

Grafica: 3/4 
Tutti i parametri richiesti sono rispettati (dimensione e tipo di font, giustificazione del testo), ma non ti ho dato il punto per l’impressione generale, perché confesso che non mi ha entusiasmata: non ho apprezzato l’uso delle maiuscole per l’intero titolo, il fatto che gli asterischi tra le varie parti non fossero centrati e la mancanza di un vero stacco tra testo e note. 

Titolo: 1.5/3 
Credo anticipi bene la storia, sia come contenuto che come atmosfera generale, ma non mi entusiasma particolarmente in sé per sé. Avrei preferito che ti sforzassi di trovare un gioco di parole più intrigante, tipo ‘Una condanna a vita’ (esempio fatto tanto per al fine di rendere l’idea). Forse avrei preferito se avessi usato ‘peggio’ invece di ‘peggiore’ (‘Peggio della morte’, ‘Peggio che morte’). 

Tot: 55.5/67 
 

Nuovo recensore
09/07/15, ore 00:02

Bellissima! Scritta molto bene, non si riesce a smettere di leggere!