Recensioni per
Madri
di antares_78

Questa storia ha ottenuto 63 recensioni.
Positive : 63
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/03/16, ore 15:21

Ok beh ecco, aspetta che cerco di ricordarmi come si fa a deglutire e poi posso procedere a lasciarti qualcosa che assomigli a una degna recensione per questo finale di storia.
Per l’ennesima volta torno a dire che scrivi davvero bene. Sarebbe inutile fare questa osservazione sulla base dei bassi standard che troviamo su Efp o comunque nel mondo delle fanfiction in generale, perché di solito a me basta trovare una punteggiatura al suo posto per innalzare l’autore a vette mai viste, dato il livello generale. No, stavolta non sei quel “pochino sopra la media” che mi fa dire “finalmente qualcuno che sappia usare un congiuntivo”, ma sei più in alto ancora. Tu non scrivi e basta, tu racconti, descrivi, metti su schermo le emozioni. Per me scrivere è questo. Perché chiunque allora (congiuntivi a parte) saprebbe trascrivermi una scenetta tipo lista della spesa. House fa questo, la Cuddy fa quell’altro. Basta invece analizzare anche solo l’arricchimento della contestualizzazione delle battute. Spesso quando leggo i libri è la parte su cui pongo meno l’attenzione. Mi riferisco al “disse il tal personaggio etc. etc.”. Questo perché voglio affrettarmi su quel che risponde l’altro. Ma non importa quanto veloce tu possa tralasciare questa frasetta, perché è fondamentale lo stesso. Quando c’è, non ti accorgi della sua importanza (la leggi veloce, ma ti serve); quando invece non c’è, senti un vuoto, qualcosa che non ti dà modo di cogliere come questo tal personaggio dice una cosa, o cosa fa mentre la dice, lo sguardo che affiora sul suo volto, e cose così.
Insomma, queste e altre piccole cose, che secondo me rendono una storia completa, le ho trovate nel tuo stile di scrittura.
E con la Cuddy stiamo male anche noi, e poi diventiamo un po’ House che cerca di tranquillizzarla, e poi torniamo anche un po’ ad odiarlo perché – accidenti alla sua premura a cui siamo abituati – decide di uscire di casa quando ha una quasi-moglie quasi/forse-in-travaglio, col virus intestinale. Proprio lui che, compatibilmente con il lavoro, ha questa fissa di non lasciarla mai sola!
Ma il lieto fine è alle porte, e non potrebbe essere stato altrimenti, anche perché questa storia è un lieto fine dopo l’altro, piccoli e grandi che siano.
Adesso però sono curiosa di sapere se il prossimo parto sarà o meno gemellare. Vabè, mi si potrà dire che la Cuddy comunque ha già un’età in cui i rischi si moltiplicherebbero, però stiamo sempre parlando di una storia, in cui possiamo (puoi) scrivere quel che vuoi, prendendoti decisamente tutte le licenze che ti pare.
Concludo rimproverando me stessa per avere tralasciato di seguire passo passo la tua storia (ma alla fine non è stato così malaccio fare una full-immersion), e ringraziando te per avere 1) scritto la storia; 2) scritto così e così bene la storia; 3) risposto a tutte le mie recensioni; 4) averne tratto un seguito che inizierò ben presto a recuperare.

Recensore Veterano
26/03/16, ore 14:49
Cap. 38:

S.t.a.c.y COSA? Davvero, doc, le trovi tutte.
 
"Pensavo di passare in ospedale per salutare James e... Greg..."
 
Hahaha qui davvero c’è da immaginarsi la reazione di disappunto/odio/terrore/oddiomachevuolequesta di Cuddy!
Poi veniamo a sapere che Blythe le ha intimato di non passarci proprio per l’ospedale, quindi tesoro puoi anche fare a meno di auto-convincerti che sia una scelta saggia disubbidirle.
Blythe sei una di noi, Huddy fino alla fine, ci piace!
Però dai, come hai fatto notare, non c’è alcun bisogno di rivangare vecchi amori, vecchie gelosie… non può essere di certo una Stacy a caso a turbare il loro perfettissimo rapporto. Sono curiosa di sapere se davvero il prossimo capitolo si rifarà viva, o se, visto che sarà l’ultimo, sarà incentrato sul parto, sempre che non accada all’inizio del sequel.
L’unica risposta la troverò andando a concludere questa storia!
E come sempre Rachel è un amore.

Recensore Veterano
26/03/16, ore 14:32

Un lieto fine anche per questo pezzo di storia, e la conferma che il matrimonio per House non è nient’altro che l’assegnazione definitiva del suo posto nella famiglia della Cuddy, che non sarà più “la famiglia della Cuddy”, ma la loro famiglia. In via ufficiosa ci sono tutti i presupposti: la convivenza, una figlia che lo chiama papà, l’aiuto reciproco, l’esserci in qualunque evenienza, il supporto, l’amore, la protezione, la quotidianità. Ecco, tutto questo verrebbe solo sancito legalmente. “Solo” che non è poi tanto così; non per niente giorno dopo giorno di matrimonio si sente sempre meno parlare, perché fa paura, come se dopo cambiasse qualcosa. Probabilmente ci si fa tanto condizionare dal diventare moglie e marito, dall’abbandonare quello spiraglio di libertà all’idea del “ma tanto non è mica mia moglie”. Si è insomma sempre aperti ad un futuro in cui ci possano essere problemi tanto grandi da dover imporre una separazione. Ecco, in tal caso, non essendoci di mezzo quella firma, anche tante altre verrebbero risparmiate. Ma io, essendo cresciuta in una famiglia in cui per fortuna amore = matrimonio e viceversa, non riesco a non pensarla diversamente. Poi chissà, magari non mi sposerò mai, ma nella mia testa non mi potete togliere il fatto che il matrimonio sia il culmine del volersi bene tra due persone.

Recensore Veterano
26/03/16, ore 14:03
Cap. 36:

Eccolo, un bel colpo di scena! E qui troviamo un House in tutte le sue splendide sfaccettature, dal premuroso al preoccupato, al medico tutto testa e zero cuore (che č solo apparenza), all'House arrabbiato! E sottolineo questo ultimo punto perché ancora non ricordo nella tua storia di avere letto di qualche sua sfuriata, ma se č cosė perdona la dimenticanza. E mi piace, tantissimo. Non perché provi soddisfazione del vedere trattare male la gente da parte sua, ma perché la sua rabbia nasce dal desiderio di proteggere la sua famiglia: Rachel che giā c'č e che nessuno vuole perdere, Cuddy che č il suo "nuovo" presente, e Grace, che ancora non č al mondo, ma non č il momento che lo sia.

Recensore Veterano
26/03/16, ore 11:16
Cap. 35:

"Quando quella notte ti ho detto che ti amavo...non...avrei mai pensato che saremmo arrivati a questo..."
Noi sì invece! *si scatena il treno di fangirls urlanti*. Cioè sì, pensato, sperato, convinte, illuse, sognanti…
Ed eccola lì, Grace, quel nome che diventa nome anche alle orecchie della Cuddy. E House è sempre più convinto che non sarà la sua unica figlia, anzi, che il prossimo sarà un maschio, e sono sicura tu ci farai l’onore di allargare la famiglia con un mini-House!
Insomma ci stai facendo rivivere le serie del telefilm Huddy-centric, con tutto ciò che il nostro animo ossessionato da questa coppia avrebbe mai voluto: famiglia, intimità, glicemia leggermente superiore ai range ottimali (ma a noi piaceee), su uno sfondo caratteriale di House che però spesso ritorna a quello che abitualmente avevamo imparato a vedere: il suo sarcasmo, la sua inevitabile necessità di analizzare ogni cosa, il giocare con le parole per torturare mentalmente Cuddy… È stata soprattutto quest’ultima cosa che mi ha fatto innamorare di lui e del loro rapporto. Nel telefilm i contatti fisici tra i due erano sempre così sporadici, eppure, qualche battuta perfetta piazzata qua e là era paradossalmente più eccitante di chissà quale scena di interazione fisica, più o meno spinta che fosse. Complice la bravura e la complicità dei due attori, ovviamente.

Recensore Veterano
25/03/16, ore 21:54
Cap. 34:

In questo capitolo sono successe così tante cose che devo andare in ordine, altrimenti mi perdo per strada. Quindi inizio dal titolo del capitolo, che ovviamente ha richiamato Scarabeo, e devo dire che fino alla fine ho creduto che facessi riproporre ad House la stessa parola/frase, ma hai fatto molto di meglio.
 
Colazione in famiglia, meravigliosa, dolce, rassicurante, a tratti divertente.
Lo sapevo che in qualche modo avresti portato la madre di House nei paraggi, mi piace troppo l’idea di averla tra i piedi; tra le altre cose potrebbe essere decisamente utile nell’occuparsi di Rachel e Grace perché House e Cuddy possano avere qualche momento insieme da soli dopo la nascita.
E con questo hai sistemato anche la faccenda della convivenza, fino ad ora ufficiosa, e da adesso in poi più in linea con quella che sta diventando una vera coppia.
Ecco, io sono molto poco incline al commuovermi, diciamo che, come dice mia sorella (che al contrario ha la lacrima facile), se capita a me è perché la cosa che ho letto/visto è davvero commovente. E per commozione non intendo comunque versare secchi di lacrime, ma avere una rottura dentro, uno scossone che eventualmente può culminare nell’inumidirsi degli occhi. Beh insomma, a parte tutti sti giri, volevo arrivare al dunque, cioè al fatto che ho sentito questo, quando hai descritto la scena della firma per l’adozione di Rachel. E tutto ciò che è venuto dopo è stato condizionato da questo mood “occhi a cuoricino”, quindi è stato impossibile viverlo con distacco.
Da notare il fatto che House non abbia così tanta intenzione di chiudere l’allargamento della sua famiglia limitandosi a Rachel e Grace…
Poi, la scena del pianoforte. Non commento, perché non saprei dire quanto sia stata bella.
Si conclude con qualcosa che, come dicevo sopra, pensavo sino alla fine avesse ripreso pari pari il titolo e la puntata, ma ovviamente no; sarebbe stato romantico quanto vuoi, ma 1) House non si inventa due volte la stessa cosa, 2) dobbiamo andare avanti e invece così saremmo tornati indietro, 3) ho decisamente scarsa fantasia/capacità di previsione, nonostante il capitolo fosse costellato di ogni riferimento al concetto di “moglie”.
Beh, nonostante questo, il risvolto positivo c’è: il suo “sposami” mi è arrivato proprio di sorpresa.
E le motivazioni che appone House…
 
non ho mai creduto alle parole per sempre...ma se può esistere...quel per sempre sei tu...
 
C’è bisogno di commentare?!
 
Sono andata a sbirciare sul sito di Tiffany l’anello che hai scelto… Mmm… Devo dire che lo staff del negozio ha saputo proprio consigliare bene House!
Capitolo troppo sdolcinato? Diciamo che ognuno ha il suo parere soggettivo di esprimere i gradi della “sdolcinatura”. Il mio livello soglia è normalmente molto basso (in linea coi miei rari pianti), ma dipende anche molto dal contesto. E per me, come hai impostato questo capitolo, non l’ho trovato tale, e anche quando tendeva ad esserlo, ecco che comunque incastravi una trovata “alla House” per stemperare il tutto.
E adesso come la prenderà Wilson che è stato escluso da tutto ciò? :D

Recensore Veterano
25/03/16, ore 18:17
Cap. 33:

Qui la temperatura si alza, dottoressa, in questo scambio di sogni! A parte il fatto che sei bravissima a descrivere questo tipo di scene, quindi posso capire che chi ti segue sia in astinenza quando lasci passare qualche capitolo senza inserirne. Ma a me piace tanto la storia, davvero, perché intanto hai una grande fantasia a far “giocare” i nostri protagonisti in mezzo agli altri per così tanti capitoli e sempre con idee nuove. Poi, appunto per la lunghezza della storia, e il fatto che ne stia scrivendo un’altra, va un altro punto a tuo favore, perché spesso accade di iniziare una long e poi non ultimarla, per mancanza di ispirazione o perché ci si è impigliati in un punto morto.
Sono curiosa per Wilson e Teddy, e non mi stupirei affatto se House dedicherà un po’ di attenzioni nel fornire supporto “assolutamente disinteressato e casuale” al loro avvicinamento.
Mi ha fatto sorridere l’altra ragazza che ha lasciato la recensione, in riferimento al fatto che sarà difficile adesso focalizzarsi sul concetto “lecca-lecca” senza pensare a qualcos’altro… :P

Recensore Veterano
25/03/16, ore 17:32
Cap. 32:

Il bello di questa gravidanza è che ce la stai facendo vivere passo alla volta, arricchendola di aspetti positivi e negativi: la stiamo affrontando insieme a loro, ce la ricordi in ogni momento, ed è… bello, appunto. La piccolina che sta dando sempre più segni della sua presenza è in grado di condizionare le persone attorno a lei, attirando l’attenzione su di sé nel bene e nel male. Logicamente dopo notti insonne chiunque desidererebbe dormire, ed è un circolo vizioso quello dell’essere stanchi, e quindi nervosi, e non potere riposare perché lo stress si ripercuote sull’origine del problema. E quando questo stesso problema si ripercuote al contrario, subentra il terrore che sia successo qualcosa. Certo sono due cose diverse: da una parte non ti lascia un attimo di tregua, ma sai che c’è, dall’altra ottieni la pace sperata, ma un po’ troppa pace. Ma House, razionale quanto basta, preoccupato tanto quanto lei, ma ottimo attore, è in grado di placare le sue (le loro) paure, da medico, da compagno, da futuro papà. E questa lei, questa questa qui, nel silenzio di una stanza in cui solo loro possono “sentirsi”, acquista il suo nome anche da parte di House. Soooo sweet.
Grazie grazie grazie per le risposte che mi mandi sempre, le leggo con grande piacere e interesse!

Recensore Veterano
25/03/16, ore 15:06
Cap. 31:

Un altro capitolo nella top-ten dei migliori, con il “chi si rivede” di un tizio che non ci piace, ok, appurato, ma che ha dato inconsciamente tanto alla Cuddy, nel senso che l’insoddisfazione di una vita (sessuale e non) con un’ameba per forza di cose prima o poi avrebbe dovuto essere sostituita con chi davvero la Cuddy aveva sempre nel cervello (sessualmente e non). Quindi l’ha aiutata a fare mente locale sul fatto che trovare un compromesso in amore con qualcuno l’ha portata a 1) capire se davvero può vivere senza House, 2) fare ingelosire House, 3) dimostrare a se stessa, con un po’ di masochismo, che nessuno è all’altezza di House.
E mi piace molto che tu li faccia parlare, di tutto, perché un errore che si fa a volte nei telefilm è di non fare parlare la gente tra loro. Oppure li si fa parlare prima che si mettano insieme come coppia, e poi più nulla. E questo diventa un diversivo per introdurre elementi quali equivoci, amanti (veri o presunti), litigi e scene inutili e irreali, per allungare il brodo e torturare gli spettatori. Se c’è un problema tra due persone, preferirei che sia riscontrabile, concreto, che sia qualcosa a cui anche noi comuni mortali dietro lo schermo possiamo assistere, in noi stessi o nelle coppie intorno a noi. Quindi ben venga che si parlino, anche di aspetti considerabili imbarazzanti o intimi. Con House comunque questo non accade, nel senso che parlare dei (scarsi) prodigi in camera da letto di Lucas non è tanto più imbarazzante di, che ne so, svelare la ricetta della torta di mele della nonna. E allora ecco che ci troviamo a discutere sì di cose serie quali la sifilide, ma poi si sconfina nel numero di orgasmi che ha dovuto fingere la Cuddy con mr. miglior amante dell’anno.

Recensore Veterano
25/03/16, ore 14:28
Cap. 30:

Questo capitolo è stato mega-meraviglioso, e non c’è neanche ragione di chiedere perché! Lo so, lo so, ma lo devo dire lo stesso: hai descritto l’evento utilizzato un giusto livello di dettagli, tale da conferire realismo, immedesimazione, tale da tratteggiare intorno a noi la scena e renderci partecipi, lì, di fianco lei, in una situazione in cui agire è spesso rischioso, ma talvolta non agire è anche peggio, e spesso il confine tra le due cose è confuso, e in questa occasione entra in gioco anche l’incolumità di una donna, che è un medico, ma è anche incinta… insomma, è chiaro che, come banalmente si abusa dire in tv “non sono malata, sono solo incinta”, ma non è un solo solo, è un dato di fatto da cui non si può evadere.
E questo ce lo ricorda subito House: Cuddy da medico ha fatto quel che era giusto, ma almeno per quella giornata finisce lì. E l’agente se ne torna in silenzio a farsi gli affari suoi, complici i recettori beta-adrenergici.
Bellissima la sequenza dell’arrivo dei feriti e della Cuddy; ottima la scelta di introdurre il flashback proprio lì dove avremmo invece voluto sapere tutto e subito; e importante il mettere in evidenza la sorpresa del personale sanitario dinnanzi al terrore nelle parole e nell’espressione di House.

Recensore Veterano
25/03/16, ore 13:49
Cap. 29:

In linea con il titolo della storia, stiamo assistendo all'analisi dei caratteri di diverse madri, e della loro interazione coi protagonisti. A differenza del capitolo precedente, in cui la madre in questione, c'è da dire, non eccelle nella sensibilità e nella complicità con la figlia, Blythe sarebbe in grado di assumere - come hai evidenziato in un passaggio - la genitorialità nei confronti di entrambe le persone. Basta guardare Lisa per capire che aspetta un figlio (suvvia, devi proprio impedirti di pensarci, se non la consideri tra le eventualità), mai una parola fuori posto, anzi, felice come non mai di poter trascorrere il compleanno con loro. Di certo potrei immaginarla in un futuro come una persona da cui House e Cuddy potrebbero ricevere un sostegno non indifferente, qualora avessero bisogno di qualsiasi tipo di aiuto, anche e soprattutto per la piccolina che nascerà. A proposito di House e Cuddy, anche questi due non hanno passato una serata tanto malaccio, e meno male che nessuno nel frattempo ha avuto necessità di usare il bagno... Già me lo immaginavo a chiamare i camerieri per risolvere il problema della porta chiusa a chiave!

Recensore Veterano
24/03/16, ore 16:05
Cap. 28:

Mah, boh! Sono arrivata alla fine coi brividi; sai a volte bastano davvero poche parole messe al punto giusto per fare emozionare, e quando ti tuffi all’interno dell’argomento “famiglia”, ti viene troppo bene. Non che il resto non sia perfetto, ma questo capitolo, oltre alle scene iniziali di cui questa storia non può fare a meno, si chiama “Papà” per questo motivo.
“Dovrai esserci per lei, sempre” … Cuddy, l’hai capito ormai che quest’uomo te lo troverai incollato per il resto dei tuoi giorni? Se solo fosse andata così nel telefilm, non dico seguendo questa idilliaca alternativa, ma bastava l’1% delle cose che hai scritto e stai scrivendo. Ecco, in tal caso non avrebbero distrutto un telefilm e un fandom. Cosa che poi stranamente fanno un po’ con tutti i tv show, quindi spesso mi domando se le scelte di farci odiare quello che amiamo siano delle strategie per farci stare ancora inchiodati alle serie, o se dietro agli screenplay ci siano delle teste con qualche problema d’interconnessione neuronale. Potrebbero apporre un warning all’inizio del primo episodio: “attenzione, prevediamo di farvi soffrire, tanto”. Ma saremmo ugualmente masochisti, presumo.

Recensore Veterano
24/03/16, ore 15:50
Cap. 27:

E per fortuna c’è sempre Wilson pronto a dispensare consigli – anche se spesso è lo stesso House ad auto-dispensarseli, solo ha bisogno di un supporto contro il quale farli rimbalzare su di sé. Lo so che prima o poi li farai sposare, ma, a parte questo, se da una parte credo che Lisa non veda l’ora succeda, o comunque che non abbia chissà quali pensieri, paure, aspettative, dall’altra House, per via di com’è fatto, non riesce a basare la sua decisione o proposta o idea solo sull’amore che prova per Lisa. Quello è appurato, ma ad impaurirlo e frenarlo è tutto il resto, tutto quello che ruota intorno alla parola “matrimonio”. Anche perché è ben detto che ad una donna sposata sia meno facile che gli uomini girino intorno, ma non è del tutto escluso. Quindi la sua motivazione non può né essere solo 1) la amo la sposo, né 2) così è solo mia, ma un insieme di queste e altre cose. È un patto di vita insieme, condivisione, amore, quotidianità, è tanto e forse troppo adesso, questa sera, detto così. Magari domani sarà già diverso: le paure potrebbero essersi moltiplicate, come invece diradate. Quindi, nonostante questo, non mi stupirei nell’assistere ad una proposta nel breve termine.

Recensore Veterano
24/03/16, ore 15:33

Dio Cuddy...io te lo strapperei di dosso quel tailleur! 
Voglio iniziare così questo ritorno alla lettura della tua storia, un pallino nella memoria (più che un pallino, un pallone da basket) che ogni tanto torna a tamburellarmi rimproverandomi di non averla mai finita/recensita. Dunque. Ho letto o sentito da qualche parte, un sacco di anni fa, qualcuno che diceva che per capire se un vestito stia bene addosso ad una persona, dovrebbe suscitare la voglia di spogliarla. Beh insomma, con Lisa funzionerebbe anche se indossasse una tuta da apicoltore.
Progesterone! Per inibire le contrazioni. Sì, scusa, ecco una delle tante cose che mi mancavano delle tue storie.
"Saresti sexy anche con uno straccio addosso, Cuddy" à e cos’ho detto poco fa? :D
La madre di Lisa è stata in casa due minuti e in due minuti è riuscita a dire 10 volte alla Cuddy cosa dovrebbe fare, dire, come dovrebbe comportarsi, e in tutta quest’analisi non è neanche stata in grado di capire al volo di avere una figlia incinta. Meno male che, dopo attimi di tensione, le cose si sono un po’ sistemate, anzi, quello che Lisa pensava di essere l’ha pensato allo stesso modo Arlene. Ma alla fine dei conti nessuna delle due è uno schifo di madre, solo che l’impulsività e il mondo intorno e le esperienze pregresse sono determinanti per sbagliare e rendersene conto solo dopo. Anche solo con le parole.

Recensore Junior
20/10/15, ore 19:13

Ho letto la tua storia con molto piacere. E' veramente bella. Bravissima!!! Mi č piaciuto soprattutto il modo con cui hai miscelato la dolcezza alla passione. Ancora complimenti

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