Recensioni per
Madri
di antares_78
Ok beh ecco, aspetta che cerco di ricordarmi come si fa a deglutire e poi posso procedere a lasciarti qualcosa che assomigli a una degna recensione per questo finale di storia. |
S.t.a.c.y COSA? Davvero, doc, le trovi tutte. |
Un lieto fine anche per questo pezzo di storia, e la conferma che il matrimonio per House non è nient’altro che l’assegnazione definitiva del suo posto nella famiglia della Cuddy, che non sarà più “la famiglia della Cuddy”, ma la loro famiglia. In via ufficiosa ci sono tutti i presupposti: la convivenza, una figlia che lo chiama papà, l’aiuto reciproco, l’esserci in qualunque evenienza, il supporto, l’amore, la protezione, la quotidianità. Ecco, tutto questo verrebbe solo sancito legalmente. “Solo” che non è poi tanto così; non per niente giorno dopo giorno di matrimonio si sente sempre meno parlare, perché fa paura, come se dopo cambiasse qualcosa. Probabilmente ci si fa tanto condizionare dal diventare moglie e marito, dall’abbandonare quello spiraglio di libertà all’idea del “ma tanto non è mica mia moglie”. Si è insomma sempre aperti ad un futuro in cui ci possano essere problemi tanto grandi da dover imporre una separazione. Ecco, in tal caso, non essendoci di mezzo quella firma, anche tante altre verrebbero risparmiate. Ma io, essendo cresciuta in una famiglia in cui per fortuna amore = matrimonio e viceversa, non riesco a non pensarla diversamente. Poi chissà, magari non mi sposerò mai, ma nella mia testa non mi potete togliere il fatto che il matrimonio sia il culmine del volersi bene tra due persone. |
Eccolo, un bel colpo di scena! E qui troviamo un House in tutte le sue splendide sfaccettature, dal premuroso al preoccupato, al medico tutto testa e zero cuore (che č solo apparenza), all'House arrabbiato! E sottolineo questo ultimo punto perché ancora non ricordo nella tua storia di avere letto di qualche sua sfuriata, ma se č cosė perdona la dimenticanza. E mi piace, tantissimo. Non perché provi soddisfazione del vedere trattare male la gente da parte sua, ma perché la sua rabbia nasce dal desiderio di proteggere la sua famiglia: Rachel che giā c'č e che nessuno vuole perdere, Cuddy che č il suo "nuovo" presente, e Grace, che ancora non č al mondo, ma non č il momento che lo sia. |
"Quando quella notte ti ho detto che ti amavo...non...avrei mai pensato che saremmo arrivati a questo..." |
In questo capitolo sono successe così tante cose che devo andare in ordine, altrimenti mi perdo per strada. Quindi inizio dal titolo del capitolo, che ovviamente ha richiamato Scarabeo, e devo dire che fino alla fine ho creduto che facessi riproporre ad House la stessa parola/frase, ma hai fatto molto di meglio. |
Qui la temperatura si alza, dottoressa, in questo scambio di sogni! A parte il fatto che sei bravissima a descrivere questo tipo di scene, quindi posso capire che chi ti segue sia in astinenza quando lasci passare qualche capitolo senza inserirne. Ma a me piace tanto la storia, davvero, perché intanto hai una grande fantasia a far “giocare” i nostri protagonisti in mezzo agli altri per così tanti capitoli e sempre con idee nuove. Poi, appunto per la lunghezza della storia, e il fatto che ne stia scrivendo un’altra, va un altro punto a tuo favore, perché spesso accade di iniziare una long e poi non ultimarla, per mancanza di ispirazione o perché ci si è impigliati in un punto morto. |
Il bello di questa gravidanza è che ce la stai facendo vivere passo alla volta, arricchendola di aspetti positivi e negativi: la stiamo affrontando insieme a loro, ce la ricordi in ogni momento, ed è… bello, appunto. La piccolina che sta dando sempre più segni della sua presenza è in grado di condizionare le persone attorno a lei, attirando l’attenzione su di sé nel bene e nel male. Logicamente dopo notti insonne chiunque desidererebbe dormire, ed è un circolo vizioso quello dell’essere stanchi, e quindi nervosi, e non potere riposare perché lo stress si ripercuote sull’origine del problema. E quando questo stesso problema si ripercuote al contrario, subentra il terrore che sia successo qualcosa. Certo sono due cose diverse: da una parte non ti lascia un attimo di tregua, ma sai che c’è, dall’altra ottieni la pace sperata, ma un po’ troppa pace. Ma House, razionale quanto basta, preoccupato tanto quanto lei, ma ottimo attore, è in grado di placare le sue (le loro) paure, da medico, da compagno, da futuro papà. E questa lei, questa questa qui, nel silenzio di una stanza in cui solo loro possono “sentirsi”, acquista il suo nome anche da parte di House. Soooo sweet. |
Un altro capitolo nella top-ten dei migliori, con il “chi si rivede” di un tizio che non ci piace, ok, appurato, ma che ha dato inconsciamente tanto alla Cuddy, nel senso che l’insoddisfazione di una vita (sessuale e non) con un’ameba per forza di cose prima o poi avrebbe dovuto essere sostituita con chi davvero la Cuddy aveva sempre nel cervello (sessualmente e non). Quindi l’ha aiutata a fare mente locale sul fatto che trovare un compromesso in amore con qualcuno l’ha portata a 1) capire se davvero può vivere senza House, 2) fare ingelosire House, 3) dimostrare a se stessa, con un po’ di masochismo, che nessuno è all’altezza di House. |
Questo capitolo è stato mega-meraviglioso, e non c’è neanche ragione di chiedere perché! Lo so, lo so, ma lo devo dire lo stesso: hai descritto l’evento utilizzato un giusto livello di dettagli, tale da conferire realismo, immedesimazione, tale da tratteggiare intorno a noi la scena e renderci partecipi, lì, di fianco lei, in una situazione in cui agire è spesso rischioso, ma talvolta non agire è anche peggio, e spesso il confine tra le due cose è confuso, e in questa occasione entra in gioco anche l’incolumità di una donna, che è un medico, ma è anche incinta… insomma, è chiaro che, come banalmente si abusa dire in tv “non sono malata, sono solo incinta”, ma non è un solo solo, è un dato di fatto da cui non si può evadere. |
In linea con il titolo della storia, stiamo assistendo all'analisi dei caratteri di diverse madri, e della loro interazione coi protagonisti. A differenza del capitolo precedente, in cui la madre in questione, c'è da dire, non eccelle nella sensibilità e nella complicità con la figlia, Blythe sarebbe in grado di assumere - come hai evidenziato in un passaggio - la genitorialità nei confronti di entrambe le persone. Basta guardare Lisa per capire che aspetta un figlio (suvvia, devi proprio impedirti di pensarci, se non la consideri tra le eventualità), mai una parola fuori posto, anzi, felice come non mai di poter trascorrere il compleanno con loro. Di certo potrei immaginarla in un futuro come una persona da cui House e Cuddy potrebbero ricevere un sostegno non indifferente, qualora avessero bisogno di qualsiasi tipo di aiuto, anche e soprattutto per la piccolina che nascerà. A proposito di House e Cuddy, anche questi due non hanno passato una serata tanto malaccio, e meno male che nessuno nel frattempo ha avuto necessità di usare il bagno... Già me lo immaginavo a chiamare i camerieri per risolvere il problema della porta chiusa a chiave! |
Mah, boh! Sono arrivata alla fine coi brividi; sai a volte bastano davvero poche parole messe al punto giusto per fare emozionare, e quando ti tuffi all’interno dell’argomento “famiglia”, ti viene troppo bene. Non che il resto non sia perfetto, ma questo capitolo, oltre alle scene iniziali di cui questa storia non può fare a meno, si chiama “Papà” per questo motivo. |
E per fortuna c’è sempre Wilson pronto a dispensare consigli – anche se spesso è lo stesso House ad auto-dispensarseli, solo ha bisogno di un supporto contro il quale farli rimbalzare su di sé. Lo so che prima o poi li farai sposare, ma, a parte questo, se da una parte credo che Lisa non veda l’ora succeda, o comunque che non abbia chissà quali pensieri, paure, aspettative, dall’altra House, per via di com’è fatto, non riesce a basare la sua decisione o proposta o idea solo sull’amore che prova per Lisa. Quello è appurato, ma ad impaurirlo e frenarlo è tutto il resto, tutto quello che ruota intorno alla parola “matrimonio”. Anche perché è ben detto che ad una donna sposata sia meno facile che gli uomini girino intorno, ma non è del tutto escluso. Quindi la sua motivazione non può né essere solo 1) la amo la sposo, né 2) così è solo mia, ma un insieme di queste e altre cose. È un patto di vita insieme, condivisione, amore, quotidianità, è tanto e forse troppo adesso, questa sera, detto così. Magari domani sarà già diverso: le paure potrebbero essersi moltiplicate, come invece diradate. Quindi, nonostante questo, non mi stupirei nell’assistere ad una proposta nel breve termine. |
Dio Cuddy...io te lo strapperei di dosso quel tailleur! |
Ho letto la tua storia con molto piacere. E' veramente bella. Bravissima!!! Mi č piaciuto soprattutto il modo con cui hai miscelato la dolcezza alla passione. Ancora complimenti |