Era da un bel pezzo che avevo intenzione di recensire questa storia, dopo averla notata nella sezione, grazie agli inusuali personaggi che qui fanno da protagonisti: i Bolton e, in particolar modo, fra tutti è stato il defunto figlio maggiore di Roose, Domeric, ad aver attirato la mia attenzione – ebbene, ho un grande amore per quei personaggi che nessuno o quasi si fila. ù_ù
Sia per chi segue la serie televisiva, sia per chi legge i romanzi, Domeric è solo un pallido fantasma all'interno della saga: probabilmente ucciso dal malato fratellastro, Domeric non solo è privo di voce propria, ma assai poco ricordato – per lo più, e comunque col contagocce, dal padre che è convinto che sia ucciso da Ramsay.
Quel che si sa di lui è che era tranquillo, misurato e composto; sicuramente – per lo meno da quanto ci è dato da sapere! – non pareva esser un pazzo sadico. Il punto è che, a conti fatti, è ben poco conosciuto dai fan: tu hai dato una tua interpretazione personale e devo dire che, benché non avessi una precisa idea a proposito, non sono rimasta affatto delusa dalla caratterizzazione che gli hai dato. Anzi.
Mi congratulo anche per la scelta della storia da raccontare: spulciando sul tuo profilo, ho notato che hai una certa predilezione per gli uomini con lo stemma del prigioniero scuoiato e di certo non sei l'unica nel fandom, vero, però in questo pezzi tu hai deciso di concentrarti su di un personaggio che fondamentalmente, come già accennato, è poco preso in considerazione; apprezzo sempre chi non si fossilizza solo sui protagonisti o sulle storie già mille e una volta, se non più, raccontate. È un atteggiamento sicuramente creativo, che ammiro – soprattutto se all'intenzione corrisponde una buona riuscita, come in questo caso.
Un unico consiglio, se posso: separerei meglio le diverse scene, a livello grafico; magari lasciando più spazio fra i blocchi, oppure con qualche simbolo. ^^
Ciò che ho molto amato del pezzo è stato lo stile di scrittura: hai messo una grande cura nella stesura, è chiaro come il sole; la punteggiatura è ottima, la lunghezza delle frasi ben dosata; il lessico non è aulico, ma il testo risulta comunque di valore, elegante e a tratti lievemente prezioso. Mi compiaccio di esser molto severa ed esigente e, insomma, se mi congratulo... allora devi esserne doppiamente lusingata! ù_ù
Un altro grandissimo punto di forza è l'ottima caratterizzazione dei protagonisti: a proposito di Domeric ho già speso qualche riga più sopra... ma quanto a Roose, invece, non posso far altro che notare quanto, nelle parole e pensieri, sia perfettamente in linea col personaggio che tutti noi conosciamo: un uomo duro, decisamente non avvezzo al sentimentalismo; che guarda alla vita come ad un lasso di tempo in cui costruire qualcosa, costi quel che costi, senza spazio per l'onore e l'amore – e, in verità, a prescindere da ciò che, fra virgolette, deve fare per render forte la casata, non sembra minimamente attratto dai più naturali e umani sentimenti. Mi complimento per davvero, perché anche riuscire a mantenere le psicologie originali non è cosa da tutti e ciò mi riempie d'amore per te! ù_ù Sempre in tema di caratterizzazioni, altro complimento ti meriti per aver saputo rendere interessante e convincente anche un altro personaggio mai davvero conosciuto: la madre di Ramsay.
I dialoghi, poi, sono davvero belli – ovviamente a spiccare in tal senso sono le frasi pronunciate da Roose – e vividi, mai banali e pienamente IC, ribadisco.
Molto brava, insomma!
Anche l'immaginetta è davvero carina. Ho gradito la sua presenza, però, se posso, ti consiglierei di creditare il lavoro del grafico: per esperienza so quanto fastidioso sia trovare in giro le tue creazioni, senza alcun riconoscimento, e la cosa, a volte, riesce davvero a mandare in bestia l'autore del lavoro. ;P
Prima di salutarti, mi permetto anche di segnalarti qualche breve appuntino, sperando di farti cosa gradita. ^^ Come già scritto, ho trovato il testo davvero ottimo, ma in un paio di frasi ho notato delle piccole imperfezioni – o comunque qualcosa che, a mio avviso, forse stona un pochino.
In questo senso, ti chiedo se sia possibile usare il termine 'pube' in riferimento agli animali: non sono certa a proposito, ma così, a orecchio, lo trovo un po' stridente, non adatto. Le altre segnalazioni sono due banalissime ripetizioni dello stesso termine, 'sguardo' e 'cautela': mi è venuto il sospetto che, almeno in un caso, tu volessi render più incisivo la parola in questione ma in realtà, a differenza di altri punti, ho avuto l'impressione si trattasse di semplici sviste. Infine, non ho trovato chiarissimo il pezzo prima del dialogo fra Ramsay e il padre: ben inteso che lo stile è sempre quello che ho elogiato e infatti ciò che mi ha un po' disorientato non sono le frasi quanto, piuttosto, il modo in cui sono presentate... ma probabilmente si tratta di una mia incapacità e dunque mi scuso! >.<
Infine, hai scritto nelle note che ci sono alcune libertà nel pezzo: devo dire che non le ho per nulla accusate. :D Forse, in parte, è dovuto al fatto che la mia memoria – sì, ho letto la saga dopo aver visto la serie in TV – vacilla e non ricordo tutto a modino: troppi eventi e personaggi, e troppo tempo trascorso... Ma, in fondo, quel che conta è che il pezzo mi abbia comunque convinta. Inoltre, apprezzo molto quando gli autori, nelle note, mettono in risalto certe – fra virgolette, sia chiaro! – pecche: trovo sia sinonimo di precisione e onestà.
Dopo quasi mille parole di recensione, direi che è venuto il tempo di lasciarti. Ti ribadisco i complimenti e ti mando un saluto, sperando di rileggerti presto. ;) |