Recensioni per
Le paure che nascondi dietro gli occhi
di AlexEinfall

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/09/18, ore 17:45

Non seguo questa serie per una semplice questione di paura perchè una volta ho visto una puntata di Criminal minds e mi ha spaventata così tanto che mi sono ripromessa di non aver più a che fare con questa serie. Dato che sono in un periodo in cui cerco, nei limiti del possibile, di affrontare e cercare di superare le mie paure, ho deciso di leggere questa storia. Sapendo che era ispirata a Criminal minds ho temuto tutto il tempo che potesse terrorizzarmi. Non è stato così e sono contenta di averla letta e di essere riuscita ad andare oltre alla mia paura e ai miei timori iniziali. Pur non essendo una fan della coppia mi è piaciuta molto. Mi piace il contrasto tra i due caratteri così diversi e allo stesso tempo così simili, che insieme si sposano alla perfezione. Derik così pacato e sicuro di sè trovo sia davvero una manna scesa del cielo, sopratutto nel momento del bisogno. Senza contare che è sempre ottimista e positivo, non si arrende mai anche nei momenti più disperati. Il finale è meraviglioso dolce e romantico, senza essere sdolcinato. 
Nitta 

Nuovo recensore
04/12/17, ore 19:54

è una storia decisamente commovente, scritta meravigliosamente e in modo scorrevole. riesce a catturare talmente tanto il lettore che non ho neanche prestato attenzione all'eventuale presenza di errori di scrittura... e devo dire che io ho una particolare ossessione nel ricercare gli errori grammaticali
complimenti davvero

Nuovo recensore
18/10/17, ore 00:33

Wow, davvero... è stupenda!
Sarà che sfondi una porta aperta raccontando una storia su Reid e Derek, però wow!! Complimenti è davvero bella, delicata e romantica.
E poi le citazioni sono davvero la ciliegina sulla torta!
Sarò sincera, è la prima volta che leggo una fanfiction su loro due ( e credimi, li ho sempre visti stra bene insieme ^^) però mi è piaciuta davvero un sacco e mi ha emozionato davvero tanto. E sono davvero felice per te che sia arrivata prima in classifica. Davvero complimenti vivissimi.

Da amante della serie tv quale sono, nel leggere tutte le informazioni che Reid dice, ti assicuro, è stato come vederlo parlare veramente. Stupendo!!!
Bravissima!!!

Un saluto

Kia_Yuki

Recensore Junior
20/11/15, ore 23:01

Ho appena finito di leggere e.. niente, sono in lacrime. I Moreid sono una delle OTP del mio cuore, ma finora non avevo mai trovato nulla di tanto bello su loro. Giuro che ho VISSUTO ogni intenso attimo di questa storia... La paura, il dolore, il desiderio di allontanare l'altro perchè non si vuole la sua pietà e lo si deve difendere, la sensazione di essere sull'orlo di un precipizio sul punto di cadere giù... E' reso tutto meravigliosamente. E Morgan e Reid... sono LORO, in ogni sfumatura, in ogni parola. La scena hot è un piccolo capolavoro, non ho parole bastanti per descrivere le mie senzazioni. 
Grazie, grazie, GRAZIE <3

Nuovo recensore
13/08/15, ore 13:36

Oh Dio mio, questo è grande! Incredibile e commovente storia! La mia ammirazione per Lei!

Recensore Master
04/08/15, ore 22:35

Giudizio di eos_92, giudice del contest "Multifandom Contest - Oneshot" indetto sul forum di EFP
Correttezza sintattico-grammaticale: 19,5/20

Ho trovato solo un errore, che credo sia una svista, dato che successivamente l’hai scritto bene: il maledetto da (dare, indicativo, terza persona singolare) senza accento. Ma non potevo passarci sopra.
Ci sono alcuni errori di battitura, ma dato che hai scritto venti pagine non te li ho considerati. Però se vuoi posso rinviarti il file corretto così puoi modificare quello che hai postato.
Stile e lessico: 19,5/20
Valutare questa voce mi ha messa in crisi. Nelle altre oneshot non mi è capitato di dover scindere “stile” da una parte e “lessico” dall’altra. Qui invece sì.
Parto dal lessico, che ha causato il - 0,5. La scelta delle parole in sé è meravigliosa. E non avevo dubbi che questa voce sarebbe stata un 20/20 se non mi fossi imbattuta in alcuni anglicismi.
Hey -> Ehi.
Tea -> .
Bhe -> Beh.
E, infine, c’è stato un verbo che mi ha lasciato perplessa: “Derek, basta. Basta pretendere che sia tutto normale.” // “Io non pretendo, Spencer. […]” Che per caso volevi scrivere fingere? Perché mi sa tanto di to pretend
Passiamo allo stile… Mi hai innamorata già dalla prima riga: “Dentro ognuno di noi, c’è un piccolo essere tremante”. Espressione che ho ritrovato anche successivamente, allo scioglimento della vicenda: “Dentro ogni uomo, c’è una piccola creatura colma di speranza.” Le riprese di concetti, parole, espressioni all’interno della stessa narrazione sono il mio punto debole, come la struttura circolare. E il tuo racconto ha in sé tutto ciò, a partire dalla struttura tipica di una puntata di Criminal Minds, con le famose citazioni iniziali e finali.
Ho apprezzato moltissimo anche i riferimenti e le citazioni dagli episodi, che hai amalgamato perfettamente nell’economia della tua narrazione.
Il tuo stile è sempre molto ricco e ricercato, ma assolutamente non pesante. Comunque, i pezzi che mi sono piaciuti di più sono quelli poetici, metaforici. Ad esempio: “Tutte le sinfonie suonate dalle persone che lo circondano hanno assunto un sottofondo sbagliato, quasi nessuno si curi più di accordare gli strumenti.” Oppure: “Le braccia di Derek intorno a lui sembrano giuste, e il suo petto contro il proprio il miglior coperchio per il vaso di Pandora delle sue paure.”
Ci sono veramente molte frasi che ho sottolineato durante la lettura che mi hanno lasciata con il fiato corto, ma non posso mettermi a copiare-incollarle tutte; ti ho riportato quelle che secondo me sono le più belle… ma in confronto a quelle che dovrei citarti sono veramente poche!
Caratterizzazione dei personaggi: 20/20
Reid è assolutamente e inconfondibilmente Reid. Innanzi tutto per i dialoghi/monologhi da manuale o enciclopedia in cui si perde. Quando parla con Hotch, ad esempio. Ma non solo per i discorsi diretti… Ad esempio queste due frasi: “Ricorda il protocollo a memoria da quel primo giorno in cui lo lesse.” // “Con la sua memoria, Spencer ha imparato facilmente tutte le lingue che desiderasse.” Che ci rimandano alla sua memoria eidetica. Ma anche la scelta di alcune singole parole. Reid si sente “contaminato, come una scoria radioattiva”, o ancora ci sono gli “isotopi”, o il fatto che lui non abbia “calcolato” di perdere il controllo di mente e corpo a causa di una malattia. Oppure questa frase: “I sensi, ragiona Spencer, sono il regalo più prezioso fatto dalla natura all’uomo.” A parte la scelta del verbo “ragionare” azzeccatissima, è proprio tutto il ragionamento che è da Reid. Chiunque altro avrebbe potuto pensare ai sentimenti… ma non Reid. Per Reid ci sono i “sensi”, qualcosa di fisico ma con un che di trascendentale, che tocca corde più profonde dentro ciascuno di noi, che attiva i ricordi, emozioni passate, sensazioni.
Ho apprezzato moltissimo il riferimento ad Alex, così sobrio, quasi dimesso, che potrebbe passare inosservato ma che a me ha stretto il cuore: “Oh, Alex.” Perché a volte basta veramente poco per dare quel qualcosa in più alla caratterizzazione di un personaggio.
Nonostante Reid sia il protagonista di questa storia, ho apprezzato anche come hai inserito Derek. Anche se è più un interlocutore di Spencer piuttosto che un personaggio a sé, mi hai catturata con questa frase (che ti avrei citato anche sotto la voce stile e lessico), che mi ha fatto pensare “sì, è lui”: “Avrebbe dato a Derek il proprio corpo, perché è sempre stato il suo modo di debellare le nascoste insicurezze del compagno”, perché è così, perché tutti tendono a dimenticarsi del passato agghiacciante di Morgan. Nelle fanfic anche che ho letto ci si focalizza sempre su Reid e si tratteggia Derek come un uomo forte, quasi spavaldo, quando sì, ha imparato ad essere forte, ma c’è sempre dentro di lui quella magagna. E tu l’hai colta alla perfezione. Le insicure ci sono, ma sono nascoste, eppure questo non vuol dire che non debbano ancora essere debellate. Dove non è arrivata la terapia psicologica, nella tua storia, è arrivato Reid.
O anche il fatto che la parola che abbia fatto traboccare il vaso, a conclusione del loro litigio, sia “pietà”. Come Derek non avrebbe mai voluto che altri provassero pietà per lui, di certo non avrebbe iniziato a provarla per Spencer, e il fatto che questi abbia giocato questa carta è stato più doloroso di un proiettile. Almeno io l’ho vista così…
Attinenza al prompt: 12,5/15
Anche questa voce mi ha messa in crisi. Il prompt in sé arriva tardi, forse un po’ troppo tardi o forse rimane per poco tempo, a pagina 17 su 20. Però, mentre leggevo, è come se me lo stessi anticipando, e questo perché la storia si apre con un morso; che non è un morso d’amore ma è comunque un morso che poi lascia spazio all’amore, all’amore profondo e sincero che Derek prova per Spencer e a quello altrettanto bello e doloroso che Spencer nutre per il compagno.
Reid morde l’SI e tutto s’incrina.
Alla fine della lettura mi sono detta: “AlexEinfall ha spezzato il prompt: love + bites” e in un modo assolutamente non canonico. Ci sono i morsi, c’è l’amore, non nel senso che immaginavo io e probabilmente non nel senso che tutti si aspettavano, ma sicuramente ci sono.
Nonostante tutto, mi sarebbe piaciuto leggere un po’ di più del love bites canonico. Magari un’altra piccola scena, un’altra piccola lemon… So che è personale, e che l’autrice sa quello che scrive (o comunque così dovrebbe essere, e tu sei tra quelle che sa quello che scrive), per cui le mie sono semplici riflessioni.
Originalità: 10/10
Non potevo non darti il massimo. Hai trattato di una tematica pesante in modo raffinato, l’hai inserita in un contesto pertinente con la serie TV e con i personaggi, e hai tirato fuori una storia bella, originale, sensibile. Non c’ho pensato un secondo prima di assegnarti punteggio pieno.
Sviluppo della trama: 10/10
Tre macro-sequenze perfettamente bilanciate: il pre, il durante e il post. Il tutto segue la costante della malattia (o presunta malattia) di Reid. Ed è questo pensiero dell’essere malato che torna sempre e che lega il tutto. Con un altro colore rispetto a quelli che utilizzo per le diverse voci di questo specchietto, ho sottolineato il corso di questa malattia: “Lui percepisce distintamente il cambiamento dentro di sé” // “Spencer non riesce ad immaginare come Derek possa non vedere la malattia in ogni sua fibra” // “Quando le persone lo guardano, vedono la sua malattia? Derek la vede?” // “Da quando è così pallido?” // […] non è la morte a spaventarlo, ma la malattia” // “Si chiede se avrà ancora le energie per farlo”. E poi c’è la risalita: “Spencer non si sente diverso, o malato, o contagioso” // “[…] sente l’energia di Derek riempirlo”. Ho apprezzato moltissimo il richiamo all’energia, un’energia psicologica che spesso è più forte di quella data dagli alimenti che si assumono.
Mi piace come hai strutturato questa oneshot: lunghezza media, ma che ti ha permesso di trattare ogni punto al modo giusto, la parte centrale, il corpo della storia, è giustamente più corposo, ma anche l’incipit e la chiusura sono ben calibrate.
Brava!
Gradimento personale: 5/5
Solo il massimo poteva essere. Per non ripetermi, ti parlo di altre cose che mi sono piaciute e che non sono riuscita ad inserire nelle altre voci.
Il richiamo al “bambino” che è Reid, perché sì, perché a volte Reid sembra proprio il piccolo-genio rinchiuso nel corpo di un giovane uomo. Il gatto, Derek, chiuso nella scatola, poi accanto a Reid sul letto dopo aver fatto l’amore, e il fatto che abbiano preso un gatto e che l’abbiano chiamato Hudson. Come hai descritto l’amplesso, un piccolo paragrafo di pura poesia che mi ha fatto venire i brividi. E questa frase qui: “La personalità può essere forgiata dalle esperienze, e forse l’amore di Derek è un’esperienza più forte e significativa di ogni minaccia di malattia.” Mi piace perché colma di speranza, come tutta la tua storia. In linea di massima sono restia quando si tratta di malattie, perché troppo spesso non si sa narrarle nella maniera giusta, le parole sono intrise di pietismo o piagnistei, o il fatto che l’amore, sempre e comunque, salva. Nella tua oneshot, non è l’amore di Derek che salva Spencer, perché Spencer non è malato… ma se anche lo fosse, è il fatto di stare con una persona con cui crescere, condividere pezzi di vita, pensieri, una persona di cui ci si fida e che si ama, è la cosa importante. L’amore in sé, almeno per come la vedo io, come concezione astratta, non salva proprio nessuno. Derek non ha la bacchetta magica, ma è il profondo legame che hanno costruito che ha aiutato Reid. Ed è proprio quest’ultimo alla fine, che si rende conto di quanto Derek sia importante, di quanto gli manchi ed è lui a cercarlo.
Credo di aver fatto un ragionamento molto complesso e contorto e non so se ti è arrivato quello che cercavo di esprimere. Sono disponibile per qualunque chiarimento, riflessione, pensiero… Intanto, concluso rinnovandoti i miei complimenti e grazie per avermi fatto leggere una storia così bella!
Totale: 96,5/100