Recensioni per
Inverse Transposition
di Monique Namie

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
31/03/16, ore 16:54
Cap. 2:

Ciao, eccomi qua a continuare la lettura e il commento di questa tua bella storia.

Ho trovato questo secondo capitolo davvero coinvolgente, in pratica non sono riuscita a staccare gli occhi dallo schermo fino alla fine, e questo la dovrebbe dire lunga sulla tua capacità di avvincere il lettore.
La storia è ancora alle battute iniziali, ma dettagli importanti cominciano a disvelarsi, specie sul carattere e le attitudini dei due protagonisti principali.
Come ti avevo accennato nel prologo, ero rimasta sorpresa dalla scelta di Dylia, considerato il suo essere un agente apparentemente ligio ai suoi doveri, ed infatti, nel nuovo capitolo, la ragazza comincia a fare i conti con la sua coscienza e con le conseguenze del gesto compiuto.
Ho apprezzato molto questa tua scelta di mostrare il suo dilemma, anche perché questo fa intuire una caratteristica importante della sua personalità: quel suo desiderio, inconsapevole fino a quel momento, di fuggire da una vita impostata e preordinata, che forse le sobbolliva nell'anima chissà da quanto.
Shulik le ha offerto questa occasione, e adesso Dylia sembra prendere atto delle conseguenze della sua azione, anche se non ne sembra del tutto pentita. Mi piace molto questo suo dilemma interiore, la rende molto umana e mi avvicina al personaggio. Sono molto curiosa di seguirla in questa sua discesa verso meandri nascosti della sua personalità, di cui lei stessa sembra prendere pian piano consapevolezza.

Ho poi adorato l'introspezione su Shulik, che si rivela un personaggio complesso e affascinante, e per nulla banale. Mi piace la nota narcisistica che hai dato al suo carattere, quel suo desiderio di sentirsi al centro del mondo, attirando l'attenzione con ogni mezzo possibile - e più illecito è, meglio è. Shulik sembra avere bisogno del caos per sentirsi vivo, e mi piace che sia profondamente consapevole delle sue pulsioni e le abbracci volontariamente - perché questo lo rende un antagonista pericoloso, e totalmente imprevedibile. Che dire: lo adoro, e non vedo l'ora di capire qualcosa di più su di lui, e di vederlo all'opera nella caccia di gatto col topo che ha instaurato con Dylia.

Un plauso particolare, poi, vorrei farlo al tuo stile - che è sempre pulito e fluido - e che regge egregiamente la narrazione, senza sbavature.
Ho poi apprezzato i vari dettagli dell'ambientazione (come, ad esempio, il robot di Dylia) che non sono mai eccessivi ma perfettamente funzionali a calare il lettore nell'universo in cui sono immersi i personaggi.
Bravissima, come sempre - e volo al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
25/03/16, ore 21:49
Cap. 1:

Buona sera!
Con grande ritardo, eccomi qui per lo scambio delle recensioni! ^.^

Devo dire che tutta la sezione portante alla trappola mi aveva catturato, dandomi la certezza ce lei sarebbe rimasta bloccata nella sua condizione di proiezione astrale e la trama sarebbe stata edificata sui suoi tentativi di tornare in mente e corpore normale.
Mi hai spiazzato con il suo subitaneo ritorno nel corpo umano; avrei dovuto aspettarmelo!
Nessuna forza di sicurezza opera senza dei fail-safe opportuni e dovevano essercene anche per questa sorta di poliziotti telepato-astrali.
Idea che, comunque, è davvero interessante.
Complimenti per averla pensata.

La trama della sfida mi porta a dubitare un po' della protagonista; insomma, aveva vinto tutto e si è lasciata trasportare dalla sfida.
Della gente innocente potrebbe morire per questa sua decisione; non ha certezze che il suo rivale non farà morire qualcuno. 
Ha solo la sua parola e, insomma, io sarei un pochino prevenuto.
Ma è una buona corda-della-trama che, comunque, costruire una protagonista interessante: ha la passione per la sfida e ciò mi piace.
Vediamo come svilupperai la questione; mi hai incuriosito.

La stesura è davvero buona, complimenti, ma qui faccio un piccolo appunto soggettivo: io sarei andato a capo un po' più volte...ma abbiamo due stili diversi e, nel complesso, il tuo mi è piaciuto molto.
Che altro dire?
Bandierina verde! ^.^

Recensore Veterano
24/03/16, ore 00:27
Cap. 2:

Con ignobile ritardo, ma alla fine giungo anch'io a leggere e a recensire questo secondo capitolo ^^

Ho notato la distensione narrativa di questo capitolo e si vede che ti sei presa del tempo per ampliare e approfondire storia, universo e personaggi: personalmente apprezzo molto queste pause introspettive, che mi permettono di conoscere meglio i protagonisti, pur in scene non prettamente d'azione. Infatti, a differenza di quanto ti ho riportato nella recensione precedente, ho sentito molto di più la caratterizzazione di Dylia: ho avvertito il suo tentennamento, ho percepito i dubbi su cui si arrovella, ho compreso quel suo desiderio - o forse dovrei dire esigenza?- di non rimanere sola. Tutti i piccoli dettagli che hai dato qua e là sulla tua protagonista la rendono viva e tangibile ai miei occhi e spero proprio che procederai su questa linea ^-^Pur nella sua breve comparsa, ho adorato Oliwar - e il richiamo ad Abissi d'Acciaio mi è subito saltato all'occhio *-*: cominci a delineare delle questioni centrali (moralità e coscienza, tanto per essere generici) che vanno prima o poi affrontate, se ci si avvicina all'affascinante mondo degli androidi. Inutile dire che non vedo l'ora di vederlo in azione, vero? XD

Altro encomio che va senza dubbio fatto a questo capitolo è la raffinatezza del world building: stai svelando il tuo universo pian piano, rendendolo molto solido e credibile, e a ogni riga sveli qualche dettaglio in più. Sai creare aspettativa e attesa in chi ti legge - in me, perlomeno - che è naturalmente spinto a saperne di più. Particolarmente affascinante è la questione del rettangolino che Shulik utilizza per mandare messaggi, in grado addirittura di replicare la sua stessa voce. Mi chiedo se lo vedremo di nuovo in scena. Anche la struttura dell'organizzazione in cui lavora Dylia assume dei contorni più precisi e tutto, nel tuo periodare, mi sembra al posto giusto nel momento giusto. Lo stile è preciso e accurato: forse non ti lasci andare a riflessioni o scorci introspettivi/descrittivi lunghissimi, ma non credo siano sempre necessari ed efficaci in questo genere. Sei avvincente e hai mordente, ti fai leggere in fretta e hai un bel ritmo, ben equilibrato tra le parti della storia. È davvero una piacevole lettura e sono contenta di averla proseguita.

Alla prossima, dunque!

gg

Recensore Veterano
04/03/16, ore 11:23
Cap. 1:

Ciao, sono qui per lo scambio recensioni ^-^
Ho scelto questa storia perché l'avevo adocchiata già da un po', a essere sinceri, e lo scambio mi ha dato il pretesto per leggerla, finalmente! Posso già dirti che il primo capitolo mi ha incuriosita al punto da spingermi a continuare la lettura, quindi non escludo che tu possa ritrovarmi più avanti, ma ti avviso che ho tempi piuttosto lunghi xD
Dunque, partiamo dall'ambientazione, che in settings fantascientifici è fondamentale: la tua non è del tutto completa, ma trattandosi di un capitolo introduttivo non poteva che essere diversamente. Dai già, però, tutti i dettagli per potersela visualizzare e le premesse sono davvero intriganti; quell'accenno di esoterismo con l'abilità di Dylia di uscire dal proprio corpo è una chicca interessante che spero verrà ulteriormente approfondita nei capitoli successivi. Hai fatto anche riferimento alla struttura gerarchica dei corpi militari, con Dylia che passa da un dipartimento all'altro, e devo confessatrti che sono il mio punto debole, in narrative di genere: non vedo l'ora di scoprire gli altri settori e, in generale, qualcosa in più sulla struttura della E-Security e di eventuali altre organizzazioni. Solitamente prediligo, nelle letture, distopie ambientate nel nostro mondo, perché trovo sempre affascinante vedere dove si spinge l'uomo in condizioni che potrebbero suonarci familiari; tuttavia, ho apprezzato molto questo sci-fi puro, dove mondi diversi dal pianeta Terra esistono e pulsano di vita. Sei stata molto brava a tratteggiare il tuo universo e già i piccoli hints di questo capitolo sono originali e ben strutturati, ma mi riservo di darti un parere più corposo quando avrò letto il seguito. 
Venendo ora allo stile, ci sono cose che ho apprezzato molto, altre che invece non rientrano propriamente nei miei gusti; nella scena iniziale dai prova di talento descrittivo, è un'immagine molto vivida, quella che dipingi nell'introduzione. In altri punti, invece, hai uno stile che infrange, a tratti, la regola dello "show, don't tell" e usi il narrato molto spesso; capisco che la storia fosse nata come OS e dunque hai tentato (magari?) d'inserire più informazioni possibili, anche rischiando di sembrare didascalica. Ti confesso che alcuni passaggi avrei voluto "sentirli" di più, attraverso flashback (soprattutto di quando Dylia faceva parte della squadra d'assalto, ad esempio) o altri espedienti; metti un po' già tutto sul piatto e il mio coinvolgimento emotivo ne ha risentito. Ma, ripeto, tutto ciò potrebbe essere dovuto unicamente a motivi di "spazio" e capisco che adattare una OS a una minilong potrebbe riscontrare questa difficoltà. 
Ho avvertito la stessa "fretta" anche nei personaggi; mi racconti le motivazioni di Dylia nel voler lasciare in vita il criminale, ma non me le mostri a pieno e pertanto non mi sono legata al personaggio come avrei voluto. Ho avvertito le sue reazioni finali come un po' troppo istintive e non giustificate abbastanza; spero di ricredermi sul suo conto col procedere della lettura, perché la sua caratterizzazione mi ha ugualmente incuriosita e trovo abbia molto potenziale. La sua dinamica con Shulik è, lo stesso, interessante; trovo forse un po' fuori luogo che la ragazza si senta destabilizzata dalla bellezza di lui nel momento della lotta, ma questo potrebbe essere dovuto a una mia incapacità di leggere il personaggio. Devo farti però i complimenti per la scena in questione; io sono totalmente incapace di descrivere azioni concitate o combattimenti e mi lascio sempre andare a pipponi introspettivi che lasciano il tempo che trovano xD Tu hai, invece, un talento descrittivo molto forte e rendi le scene davvero credibili e avvicenti da leggere.
Il bilancio di questo primo capitolo è senza dubbio molto positivo, perché la trama mi sembra solida tanto quanto l'ambientazione, e le premesse iniziali mi dicono proprio che potrò gustarmi una bella e travagliata storia d'amore piena di angst ed elementi futuristici; ottimo lavoro, fin qui, e alla prossima!

graciousghost
(Recensione modificata il 04/03/2016 - 11:25 am)

Recensore Veterano
23/02/16, ore 15:38
Cap. 1:

Ed eccomi di nuovo qui, pronta a imbarcarmi in una nuova avventura targata "Monique Namie". :)

Sono tornata alla fantascienza - dopo averti letta nello storico - perché è un genere per entrambe molto congeniale, e dopo la bella storia di Edra avevo voglia di farmi coinvolgere in una nuova incursione in qualche futuro ipotetico di tua concezione.

Devo dire che questo primo capitolo è molto promettente: ho letto in finale che era nato come una one-shot, ma sono felice che tu abbia deciso di darle un seguito, perché sarei stata molto *contrariata* di non sapere come poteva evolversi la sfida che Dylia ha lanciato all'affascinante (e inquietante) Shulik.

Partiamo dal setting, che - come ben si sa - nella fantascienza è importantissimo; al momento non hai inserito moltissimi dettagli, ma mi è piaciuto subito che l'azione avesse inizio su un pianeta extrasolare (bello quel riferimento all'atmosfera carica di elettricità dell'esterno), ed inoltre mi piace moltissimo questa idea delle società di sicurezza incaricate di sorvegliare i sistemi e le colonie lontane dalla terra. Ancora di più mi piace l'idea della trasposizione - in cui mescoli tecnologia e esoterismo, in quel medley che avevo già ritrovato nella storia di Edra e Linsdy, e che sta diventando un po' il tuo marchio di fabbrica.

Questo incipit è molto teso - specie da quando Shulik entra in scena; ho trovato inquietante quel suo osservare e sfiorare Dylia mentre lei si trovava fuori dal suo corpo; lì ho proprio rabbrividito, perché è un'intrusione inaudita, e anche molto angosciante - come qualcuno che ti guarda durante il sonno.
Ma Shulik è proprio inquietante di per sé - anche nel dialogo con Dylia ho ritrovato echi di una mente contorta, certamente fuori da ogni schema; e certo, anche fascino, ma un fascino pericoloso. Non sono riuscita a inquadrarlo, e questo mi piace, perché lascia campo a varie ipotesi, e crea aspettativa nel lettore.

L'unica cosa che al momento mi lascia perplessa è la decisione di Dylia di lasciarlo andare; forse questo è dovuto al fatto che la conosco ancora poco come personaggio, ma mi è sembrato strano che una professionista evidentemente capace come lei possa prendersi un rischio simile; l'ha fatto davvero solo per il "brivido della sfida"? Tuttavia, al di là della stranezza del gesto, ciò crea una svolta nella trama estremamente intrigante a livello di trama, e sono assolutamente curiosa di sapere dove condurrai storia e personaggi, perché le premesse sono ottime, e mi hai agganciata.

Sullo stile nulla da dire: è la scrittura fluida e lineare che ti caratterizza, e sai che l'apprezzo molto. Ho trovato solo un piccolo refuso qui:

sembravano le mani in un artista

Brava, dunque - e al prossimo capitolo!

Recensore Junior
22/02/16, ore 23:27

Ed eccomi qui a recensire anche questo capitolo. ^^

Ci avviciniamo alla fine, e un momento di passaggio e rivelazione era doveroso.

Come sai, non sono una fan del tell, ma se ben usato penso possa essere utile ai fini della trama; infatti, decisamente ha fatto da motore alla storia (in quanto trama e in quanto Storia intrinseca di Terratre e dell'universo che hai creato), rivelando dettagli del passato di Dylia che altrimenti non avremmo mai potuto conoscere. E' questo il momento in cui tanti dei pezzi del suo puzzle si incastrano, dandoci un ritratto che è complementare a quello mostrato nei capitoli precedenti: la Dylia che scorda i nomi dei colleghi è sempre lei, ma è molto di più: è una bambina che ha vissuto momenti difficili; una giovane donna che desidera diventare più forte; che è stata messa di fronte a una scelta, nella posizione di andare contro tutto ciò che la sua etica le dettava; che si è appoggiata a Oliwar, l'unico essere che non avrebbe potuto perdere.

Allo stesso tempo, anche per Dylia stessa si tratta di una svolta di rivelazioni, che mostra a lei quanto al lettore quanto il passato di Shulik si leghi a quello dell'agente. I tragici eventi che l'hanno portato alla svolta del terrorismo sono estremamente attuali - e comprensibili.

Infine, la svolta finale in cui Saati svela le proprie carte - al lettore, se non a Dylia. Mi ero spoilerata ma lui non me l'ha mai contata giusta. ùù Comunque trovo che sia stata una preparazione doverosa al capitolo culmine e poi all'epilogo: crea l'atmosfera di attesa giusta che ci si aspetta dall'apice della storia, il momento in cui l'intreccio si stringe per poi sciogliersi.

Dal punto di vista più tecnico, ti faccio i complimenti per continuare a muoverti sul filo del rasoio con la personalità di Dylia, diluendola con quella di Shulik e riuscendo a mantenerla coerente con quella iniziale ma anche modificata dagli eventi passati. Particolarmente evidente è ora, quando è tanto fresco il racconto del percorso della ragazza e della sua morale, all'inizio del capitolo: non penso che *quella* Dylia avrebbe tirato fuori il distintivo per soddisfare una curiosità che è più una necessità personale, ormai, che un lavoro.

Ti lascio le mie solite segnalazioni tecniche e i miei complimenti (la storia continua a prendermi molto, e se ti ho chiesot un sequel, potrei chiederti anche un prequel, alla luce di questo capitolo XD), oltre alla solita bandierina verde. ^^

Per prima cosa, soprattutto durante il racconto del passato di Dylia, ho trovato alcune forme del passato remoto che dovrebbero essere in trapassato; questo perché il tuo narratore è già di per sé al passato remoto, e dunque occorre creare un'idea di antecedenza.

Altre piccole note:

espulsi --> Di solito, con "espulsi" si intende un provvedimento permamente; "sospesi" è più adatto a uno stato temporaneo.
università --> "facoltà di Medicina" (Posto che non vi sia un'unica università per l'insegnamento della Medicina).
viso, continuavano tuttavia a tradirla --> Toglierei la virgola.
le --> Gli.
secondo una legge --> "Secondo la Legge" sarebbe più scorrevole. Oppure, "a causa di un provvedimento statale".

Recensore Veterano
03/02/16, ore 19:49
Cap. 1:

Salve!~
Allora intanto ti dico subito che la storia finisce dritta nelle seguite - e ti dirò di più - la trasferirò sul mio i-pad per potermela leggere con calma tutta, perchè pur essendo fantascienza - e io non ci vado troppo d'accodo con questo genere - mi hai presa tantissimo. Quindi sì, hai trovato una nuova lettrice! <3
Per essere il prologo ho già capito bene o male su cosa sarà incentrata la storia, mi piace tantissimo la protagonista, e il tuo modo di scrivere è veramente superbo: leggero ed elegante! 
Se questo fosse un libro su uno scaffale della Feltrinelli, ti assicuro che lo comprerei! Mi piace molto il fatto che tu abbia deciso di sfruttare un'argomento reale come il sonno vigile, e l'hai saputo spiegare molto bene :)
Chiedo scusa se come recensione è "corta" ma essendo il prologo non c'è da dire più di tanto! Passerò presto a leggere e recensire i prossimi capitoli!~

Cha~~

Recensore Junior
28/01/16, ore 20:13
Cap. 5:

Eccomi qui per lo scambio ed eccoci qui al grande incontro dopo la rivelazione!

Ti dico: fossi stata in te, a livello di gestione del capitolo, avrei posto prima la scena con Shulik che è poi parallela a quella di Dylia del capitolo precedente, e poi il "seguito" - la scena tra Dylia e Oliwar e quanto ne consegue. Questo perché lo hai inserito come un flashback, sì, ma si tratta di un flashback così corposo che finisce per inframezzare troppo la narrazione, creando uno stop nel filo degli eventi che costringe il lettore a fermarsi, tornare indietro e poi ripartire. Si tratta ovviamente solo di una mia modesta impressione, prendila per quello che è. XD ^^

Per il resto, il capitolo mi è piaciuto molto. Come sai, questa storia mi appassiona in ogni aspetto - sia per quanto riguarda l'ambientazione (e qui ci hai parlato di quella parte della città che vive Shulik, così diversa da quella "per bene" dove si muove Dylia), sia per quanto riguarda la parte contenutistica.

Vedere Shulik nel suo mondo mi è piaciuto molto: in poche parole mi ci hai calato, e mi sono figurata perfettamente la scena dell'incontro con la prostituta e il loro rapporto che è più alleanza che amicizia. Ho invece proprio amato la scena dell'incontro tra i due protagonisti. Sei riuscita a creare una buonissima tensione, quell'ostilità che cela il timore di Shulik e l'attrazione che invece spinge Dylia a lui come il fuoco con la falena. Ho provato un brividino quando si sono toccati e lui le ha messo il dito sulle labbra: l'ho trovato tra il tenero e l'intimo (anche il dettaglio che lui la spii e che lei se ne senta più in imbarazzo di quanto lo tema parla molto sull'evoluzione del loro rapporto e dello "scambio" che sta avvenendo tra loro, sempre coerente coi capitoli precedenti).

Niente, so già dove tutto questo sta andando a parare *perché mi sono spoilerata ahahah* e, a una seconda lettura, non mi è sfuggita la sensazione di Dylia di essere seguita. Cosa che, invece, alla prima avevo tralasciato non tanto per trascuratezza ma perché ero troppo investita nei feelings. XD Amo quando sono costretta a rileggere per ritrovare i pezzi che costruiscono il puzzle completo, quindi, anche per questo, ti faccio i miei complimenti!


Ti lascio le mie solite note (davvero qualche sciocchezzuola), sperando di esserti utile:

"Mondiale, le" --> Metterei i due punti al posto della virgola, per ritmare meglio la frase.
"lesse questo" --> Forse "tutto ciò" renderebbe la frase più elegante.
"Era stato al mercato nero, non quello online" --> Anche qui, al posto della virgola, metterei i due punti (per lo stesso motivo di cui sopra).
"vetro.Probabilmente" --> Piccolo refuso.
"a terra rompendolo." --> Una virgola dopo "terra" renderebbe la frase più corretta sintatticamente.
"gli" --> Refuso: "le".
"vittima, per qualche ragione lo" --> Metterei "per qualche ragione" in un inciso, per una questione di ritmo.

Recensore Veterano
26/01/16, ore 18:00

Ciao!
Allora, non so se l'avevo gia' accennato prima pero' ho deciso di seguire tutta la storia perche' il primo capitolo mi aveva molto incuriosito. Ho dovuto mettere in pausa per un po' pero' fra ieri e oggi ho letto tutto, presissima dalla situazione.
Mi congratulo per la fantasia davvero notevole, mi sono molto piaciuti i dettagli usati per aiutare l'immaginazione a creare la scenografia delle vicenda. Che altro dire? I personaggi sono ben descritti, ho apprezzato il fatto che hai trattato entrambi i punti di vista offrendo una visione piu' oggettiva ed estesa delle loro azioni. L'avvicinamento e soprattutto gli ultimi due capitoli sottolineano cio' che gia' nel primo capitolo si era capito: la creazione di un legame fra due persone diverse.
L'appunto sull'equazione mi ha fatto sorridere, se non sbaglio e' "L'equazione piu' bella" e trovo che sia perfettamente adatta.
Il tuo stile e' scorrevole e agevola la lettura per chi non e' solito leggere questo genere, non ho trovato intoppi a seguire descrizioni o discorsi un attimo piu' specifici.
Del robot devo assolutamente dire che mi ha ricordato gli automi usati nell'anime "Ergo Proxy" dove venivano usati come compagnia.
Ancora complimenti per aver portato a "termine" la storia.
A presto :)

Recensore Veterano
22/01/16, ore 18:00

Ciao ^^ Eccomi di nuovo dopo tanto tempo!
Questa storia non mi delude mai e pur essendo solo all'inizio mi aspetto grandi cose, ne sono certa!
Amo il rapporto che hai creato tra la protagonista e il criminale, amo il loro modo di relazionarsi. Entrambi vogliono quasi cedere a comprendere l'altro, forse troppo stretti nelle valutazioni generali in cui la società ci rinchiude. Amo lui, misantropo, criminale, dal passato oscuro e non vedo l'ora di conoscere qualcosa in più su di lui; lei è l'esatto opposto. Rappresenta la giustizia, la luce ma non è solo questo. Lei è anche volontà di capire, capire perchè abbia una naturale empatia e simpatia per quel personaggio che dovrebbe odiare, capire cosa lo abbia spinto a fare ciò che ha compiuto, capire anche perchè si sia seduta vicino a lui per ascoltare i deliri di un folle criminale.
Mi piace l'intraprendenza, il suo desiderio di salvare vite e la sua irruenza temo che le sia costata cara e non vedo l'ora di scoprire come si comporteranno Paul, i suoi superiori che vogliono controllarla e soprattutto lui, Shulik. E' stata una mossa pianificata e desiderava metterla nei guai o cos'altro?
Personalmente ho amato anche l'atmosfera del parco e il richiamo alle lucciole. Davvero bellissimo, complimenti!

Alla prossima!

Alice Jane Raynor

Recensore Veterano
14/01/16, ore 21:48
Cap. 1:

Ciao!
Confesso che come genere mi ah sempre affascinata però ho preferito lasciare da parte storie del genere per paura di non comprendere i meccanismi che contribuiscono alla narrazione.
Leggendo questo capitolo mi sono trovata piacevolmente sorpresa di capire tutto senza dover riflettere troppo e ciò va sicuramente a tuo favore.
I personaggi sono ben definiti e la situazione è chiara, bisogna fare davvero poco per capire il tutto, altro punto a tuo favore.
A presto!

Recensore Junior
14/01/16, ore 01:30

Eccomi qui ad approfittare dello scambio per recensire la storia!

Quando definisci questo capitolo come il punto clou non ti si può dare torto: ecco spiegato il motivo del rapido cambiamento di Dylia, e spiegato letteralmente col botto! Non c'è niente che non abbia apprezzato, di questo pezzo: ho amato la suspense che hai saputo creare prima di arrivare al dunque; la descrizione dell'incontro tra Saati e Dylia, che col senno di poi si rivela chiave per capire la piega che sta prendendo la sua personalita; la descrizione della biblioteca e del suo funzionamento (è sempre interessantissimo leggere i dettagli del mondo che hai creato) e, dundundundun, la scena chiave che svela il titolo del racconto.

Cosa posso dirti se non farti i complimenti per la lenta, sistematica evoluzione di Dylia, che pure non ha mai niente di "finto"? A livello di regia, come hai gestito poi la scena col dottor Causier è stato davvero un ottimo lavoro. Anche la spiegazione che hai ideato dietro è perfettamente logica - e l'espediente che hai trovato per non dover esporre troppo nel dettaglio al tuo pubblico (vero e fittizio), il processo è stato un buon strataggemma.

Quello che più mi è piaciuto è stato il momento del risveglio di Dylia, lo stacco improvviso da aspettato e inaspettato; così anche la rivelazione finale che conferma quanto a livello istintuale lei aveva forse iniziato a comprendere. Niente io li shippo e continuerò ovviamente a recensire.**

Le solite noticine formali, sperando di fare cosa gradita (una sciocchezza, considerando la lunghezza del capitolo):

"pensiero" - "pensieri" --> Piccola ripetizione.
"ufficio" - "ufficio" --> Come sopra. Sostituirei il secondo "ufficio" con "scrivania"
"aprì" - "aprì" --> "Strappò"?
"nei monitor" --> Più correttamente: "sui monitor".
"dispositivo" - "dispositivo" --> "Marchingegno"?

Recensore Junior
07/01/16, ore 18:29

Salve! ^^ Ho approfittato di questo scambio per continuare a recensirti. Durante le vacanze sono stata piuttosto occupata con un contest, quindi perdona la lentezza. XD

Allora, anche questo terzo capitolo mi è piaciuto molto.
A livello stilistico, sai che apprezzo molto il tuo essere aciutta senza risultare scarna; trovo che si adatti benissimo alle tue storie. Devo dire che riesci a farmi piacere, a livello di scelte di narrazione, degli espedienti che di solito non amo molto in un testo scritto: per esempio, il passare dal presente generale delle prime righe al passato quando torni a parlare della vicenda di Dylia; oppure, inserire più punti di vista all'interno di uno stesso capitolo, cosa che spesso mi disturba perché mi costringe a saltare fuori dalla testa del personaggio per calarmi in un altro, per così dire; tuttavia, tu lo fai in modo talmente naturale che, lungi dal darmi fastidio, mi rende il tutto più reale, soprattutto perché riesci a dare un breve ritratto di tutte le parti in causa, donando a ciascuno la sua personalità. Il che è un grande pregio. ^^

L'ambientazione è sempre quella affascinante che hai saputo creare negli scorsi capitoli. Questa atmosfera romantico\futuristica del parco è molto vivida, grazie alla tua descrizione - il tuo tono mi risulta molto... clinico, oggettivo, e riesce sempre a darmi una chiara visione di quello che mi stai raccontando. La trovata delle lucciole, poi, vince su tutto. <3

Per quanto riguarda Dylia e Shulik, ormai li shippo. Posso non essere d'accordo su quanto dice Dylia - solo perché Shulik non ha materialmente fermato il respiro di nessuno con le sue mani, non lo rende meno responsabile dei suoi crimini (però forse si tratta solo di un diversivo per sottrargli l'arma), ma adoro la dinamica che si è creata tra loro. In realtà, mi piace ogni dinamica che ho visto fino ad ora, da Dylia che non ricorda i nomi dei colleghi al rapporto di lei col suo capo. Trovo tutto molto realistico, il che è quello che seals the deal for me.

Oliwar è sempre il mio bambino, comunque. ùù <3 Anche quando lo si nomina e basta. E l'immagine del diavolo e la cometa è davvero bellissima.

Ti lascio con le solite note / consigli, sperando di esserti utile. ^^

"Sul pianeta Terratre il clima è perennemente autunnale, per questo motivo" --> Sostituirei la virgola con un punto e virgola per allungare lo stacco tra le due parti della frase. Leggendo, il ritmo ne trova giovamento.
"tecnico della E-Security" --> Dato che hai già detto che Dylia sta per svegliare il suo collega, ripeterlo risulta un po' ridondante; magari potresti sostituire con "l'uomo".
"notte" / "piena notte" --> Una piccola ripetizione. Sostituirei il "piena notte" con "nel bel mezzo del risposo" o qualcosa del genere, per variare un poco.
"tecnico" / "tecnico" --> Anche qui, un'altra ripetizione ravvicinata.
"e dopo infinite scuse tolse" --> Metterei "dopo infinite scuse" in un inciso, sempre per una questione di ritmo della frase.
"«Io…», esitò «l’ho trovato ieri sera nel giardino di Street Towers.» «E chi ce lo ha portato lì?», continuò pazientemente." --> A una prima lettura, risulta difficile comprendere chi faccia cosa. Specificherei un soggetto, magari nella seconda battuta del dialogo: "... continuò pazientemente il capo".

Recensore Veterano
04/01/16, ore 13:53

Woooooooooooooow
Scusa il ritardo (come sempre), se posso essere sincera il bacio non mi ha colpita particolarmente, lo aspettavo da tantissimo e forse avresti dovuto concentrarti meglio sui dettagli. Ho amato il finale, odio le fini banali e gli epiloghi scontati e questo lasciarci con il fiato sospeso è stato un colpo di genio. Inoltre mi aspetto assolutamente il seguito.
Scrivi davvero molto bene, mi piace il tuo stile e questo capitolo è davvero ben fatto, hai una fantasia ed una creatività davvero notevoli.
Continua così,
una tua grande fan ;)
Sam
p.s.= buon anno!!!

Recensore Junior
18/12/15, ore 00:57
Cap. 2:

Come promesso, eccomi qui a recensire questo secondo capitolo!

Partiamo col dire che forse l'ho apprezzato anche più del primo, nonostante ci sia meno azione - forse perché personalmente amo di più vedere introspezione dei personaggi e osservarli calati nella loro quotidianità. Qui, vediamo per l'appunto Dylia immersa nel proprio mondo, e mostrarla mentre agisce e interagisce è un ottimo modo per descivere l'affascinante, paradossale il pianeta di Terratre, dove i bar sono comuni e i parchi una rarità - nota di merito il riuscire a donare peculiarità a ogni universo che crei, senza mai renderli ripetitivi.

Tuttavia, Dylia sta anche attraversando quel momento di svolta che consegue il passo nel vuoto, ed è interessante vederla oscillare tra le certezze passate sul mondo e su di sé e il nuovo, timido piacere nel riscoprirsi una persona forse diversa da quanto pensava. I dettagli, poi - l'amore per il frappé alla menta, le difficoltà coi nomi, la ricerca di calore umano anche da chi umano non è - la rendono umana ma particolare, quello che desidero in una protagonista.

Ho adorato la scena tra lei e Oliwar, altro personaggio che *spoiler* amo. Forse, proprio come Dylia, pur essendo consapevole che dietro le sue emozioni non c'è che un semplice meccanismo artificiale, non per questo le svilisco; del resto, vedendo il corpo umano come una macchina, e il cervello un processore, forse che quelle umane non sono altrettanto frutto di un lavorio di ingranaggi che possiamo controllare solo parzialmente?

E' il genere di domande che mi affascinano, e Oliwar è un ottimo esempio per riflettere su questo dilemma.

Quando a Shulik, finalmente abbiamo la possibilità di passeggiare brevemente nella sua testa. Non è una passeggiata piacevole, certo, ma rivela già in lui un malessere interiore che si placa parzialmente solo infliggendo dolore agli altri. Viene spontaneo domandarsi da dove provenga, e anche il messaggio finale che lascia a Dylia è crudele quanto la realtà - né meno, né più.

Lo stile, come sai, è sempre la cifra ottima per raccontare gli eventi narrati - ormai mi ripeto solamente.

Ti faccio i complimenti e ti lascio con queste solite noticine sperando di essere utile. Alla prossima!




"Di ritorno" / "tornava " --> Piccola ripetizione. Sostituirei "tornava" con "rientrava".

"sconfortevole" --> Forse è un errore di battitura?

"regola, proprio" --> Allungherei la pausa con punto e virgola al posto della virgola.

"gente, come diavolo" --> Qui, sostituirei la virgola con i due punti.

"a lui non gliene imporasse" --> Senza il punto fermo alla fine del discorso diretto, "gliene" risulta superfluo.

"risposta" / "risposta" --> Piccola ripetizione. Forse sostituirei una "risposta" con "replica".

"soddisfatta decise" --> Una virgola tra le due parole ritmerebbe meglio la frase.

"da dove proveniva" --> Più preciso: "da dove provenisse".

"sentito meglio" / "stare meglio" / "sentire" --> Altre piccole ripetizioni.

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