Recensioni per
I will always remember when The Doctor was me
di PriorIncantatio

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
04/01/16, ore 18:31

Incantata, sono rimasta davvero incantata e senza parole dopo aver letto tutto questo.
Sei riuscito, attraverso quella che a me sembra tanto una poesia, a dare una degna fine ad Eleven.
Leggendo mi sono tornati alla mente tutti i viaggi che intraprese assieme ai Pond e quanto erano felici tutti e tre assieme, persi nel tempo.
Ti faccio i miei complimenti, é una storia scritta davvero bene, non cambierei neanche una singola parola e la aggiungeró nei preferiti perché mi sa che durante qualche rewatch mi verrà voglia di rileggerla.
Inserire il discorso e la canzone di Akhaten è stata una scelta azzeccata che ha reso tutto piú malinconico e dolce.

Ancora complimenti!
Ipswich ~

Nuovo recensore
20/08/15, ore 14:44

Amo.
Amo.
Amo.
Amo.
(No, non è una poesia, giuro XD)


 
Mi ha emozionato nel profondo, non nascondo che mentre leggevo avevo nella testa la canzone che risuonava proprio come quando Eleven si è rigenerato.
Fa male. Tanto male. Il mio piccolo Dottore dal sorriso da bimbo e gli occhi stanchi di chi ha vissuto migliaia di anni. Ha paura, è spaventato e il suo pensiero va a lei.
Ai loro giorni trascorsi insieme, a quel loro primo incontro che ha dato il via ad una vita meravigliosa per quanto breve e tormentata.

Grazie. Grazie per questa meravigliosa opera. 

Recensore Junior
20/08/15, ore 00:57

Duunque, come sai io AMO doctor who, se mi chiedessero di decidere se tengo di più a un mio arto o a questa serie, probabilmente pensere seriamente alla seconda opzione, quindi parlo sempre con moolta cautela quando si tratta di fan fictions.
non credo che la storia sia stata scritta "in versi" per rientrare nel target di poesia o altro, credo in realtà che l'elaborazione in versi non fosse stata neppure contemplata, ma alla gente in effetti piace mettere targhette, quindi boh forse sarà scritta in versi e magari non rispetterà grandi regole metriche (che poi, studio lettere e al mio paese se un componimento in versi non rispetta delle regole metriche che potrebbero caratterizzarlo vome tale, NON È una poesia nè un tentativo di poesia, è molto di più simile ad un flusso di coscienza, quindi dire che "non ha senso scrivere in versi senza rispettare regole metriche" è come dire "non ha senso scrivere in italiano se scrivi in inglese", ovvero A non può essere B, mi sembra OVVIO, l'affermazione fatta dovrebbe essere da intenditori ma è alquanto scontata, pensandoci) ma mi ha trasmesso tutta la confusione e lo smarrimento che prova il personaggio. Detto questo, forse l'unico appunto che farei è un po' per la grafica, perchè per esempio dal mio cellulare appare un po' disordinata.
aaalla prossima recensione :3
centogrammidisole 

Nuovo recensore
20/08/15, ore 00:27

Immagino che la forma "in versi" di questo pezzo sia dovuta alla Wake Up Song. Tuttavia, ha poco senso scrivere qualcosa in forma poetica se non si rispetta alcuna metrica: non c'è coerenza sillabica, né ritmo e nemmeno rima. I brani della canzone intervallano il testo senza particolare incisività, a intervalli irregolari; in un caso, ci sono anche errori di punteggiatura. Non sembra esserci alcun filo logico che giustifichi la struttura delle varie "strofe", né che le citazioni degli episodi compaiano con un senso preciso.
In linea di massima, questi versi sciolti sembrano più un flusso di coscienza, un esercizio privato, ma non mi hanno dato l'impressione di una creazione finita o strutturata, o in alcun modo pronta per essere presentata al pubblico.
Edit: il mio assunto circa il bisogno di dare metrica alla forma poetica è affrettato e generalizzante, e devo rimangiarmelo. Poeti come Neruda e Ungaretti non seguivano la metrica convenzionale, ed hanno comunque e indubitabilmente composto poesia.
Detto questo, la mia valutazione resta immutata.
(Recensione modificata il 20/08/2015 - 12:24 pm)

Nuovo recensore
17/08/15, ore 23:57

Caspita. Per prima cosa hai unito due degli episodi di Doctor Who che mi hanno fatto piangere di più in assoluto, ma poi ci hai aggiunto i pensieri del Dottore, della sua storia con Amy, la prima faccia che quella faccia ha visto, e davvero, non so esprimere quello che ho provato leggendo. Eleven è caratterizzato benissimo, l'eterno bambino con gli occhi di un vecchio, e credo anche che questa storia si adatti perfettamente all'episodio, se il Dottore avesse potuto scrivere le sue emozioni e pensieri di quei momenti credo che sarebbero stati proprio questi. Meravigliosa, finisce tra i preferiti! (Anche il fatto che tu abbia i doni della morte nella tua firma aggiunge punti ;) )
A presto
Timelady