Recensioni per
I am Machine
di ChiiCat92

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/05/16, ore 20:45
Cap. 1:

Che scrivi benissimo e che sei riuscita a rendere ciò che volevi dire d'ora in poi lo darò come presupposto, d'accordo? Sono alla seconda storia ma finora per me è così. Ma spero che focalizzarsi su altro ti possa dare lo stesso soddisfazione.
Questa storia mi ha toccato molto e mi ha colpito. Non ho pianto come te quando l'hai scritta, ma il mio cuore si è messo a... traballare.

Questo è quel tipo di storie in cui mi piace non tanto cosa succede, ma come viene descritta la realtà e costruita la storia.

Mi riferisco all'attenzione con cui hai cercato di trasformare i meccanismi fisiologici umani ed emotivi di Saix, nei meccanismi di un computer. Non hai cercato di descrivere il personaggio funzionante come una macchina: invece è più una macchina costretta ad essere uomo, un uomo che ha molto di più della macchina, che vorrebbe restare macchina.
Ad un certo punto maturano emozioni, potrebbe dirsi un progresso, ma nessuno dà per scontato che avere emozioni lo sia. Mi ha fatto pensare alla pazzia. Cioé, avere queste emozioni è giusto o sbagliato, nella realtà di quel mondo?
Saix dopotutto riesce a sopravvivere come vecchio modello, rispetto a x-03, perché di fatto continua a lavorare stando zitto, quindi non averle è stato un grosso vantaggio. 
Intanto, alla fine del racconto, Axel resta vivo, ma la sua presenza è quella di un fuorilegge. In quel mondo non dovrebbe esserci, che futuro ha? Di fatto resta una macchina difettata, debole, mi chiedo come potrà sopravvivere di fuori, anche se riesce a scappare dalla fabbrica.

Questo è il punto che più ho ammirato: c'è qualcosa di fisiologico, in come Saix diventa pazzo (o emotivo, dir si voglia). Lo diventa passo passo, senza accorgersi. Non c'è chiarezza, se Saix si stia rompendo influenzato da Axel, o perché semplicemente stanno deperendo i circuiti di cui è fatto. Probabilmente un circolo vizioso, che compone un sistema in avaria e destinato a distruggersi. Ma è proprio questa una delle cose che rendono il personaggio più umano: come loro (noi), cambia e non può fare a meno di essere emotivo, più debole, per una ragione corporea, concreta: i suoi stessi circuiti che vengono meno, il tempo che passa. Non è un sistema indistruttibile, né perfetto.
Allora il finale della storia finisce per colpirmi. Non finisce nel modo più facile, atteso o desiderato. Saix non può sopravvivere, convertirsi e vivere più o meno felice con Axel. Il suo modo di vivere ormai è determinato, non può cambiare. E' per questo che deve morire alla fine della storia e non è possibile un altro finale. Se cambiasse diventerebbe un altro personaggio, con un'altra storia.
... Comunque meglio che muoia, perché non vorrei vederlo con un'altra personalità! Mi piace così com'è!

In generale mi attira la fantascienza. E' un campo ricco, ma penso anche che è difficile tirare fuori delle idee veramente buone, dopo tutto quello che è stato scritto. Questa è una delle cose più belle che abbia letto nel genere sul tema uomo-macchina.
Senza contare che il paragone col concetto di Nessuno in KH non fa una piega. Tra parentesi: mentre leggevo fantasticavo che il fantomatico proprietario (perfezionista e minaccioso) fosse Xemnas! Mi sembra di notare che ti piace inserire piccoli dettagli che richiamano la trama del gioco (che colti trovo davvero deliziosi come delle caramelle sparse nel testo).

Penso non sia una storia facile da leggere, ma credo resterà una delle mie preferite fra quelle che hai scritto, anche per quanto mi ha colpito a livello personale. A me come credo agli altri, spinge a farmi più domande e a vivere in un modo diverso. E mi consola leggere che forse vivere non è così facile.

Recensore Master
10/01/16, ore 21:36
Cap. 1:

Ciao! Ti ho già detto in un'altra recensione che mi piace il tuo stile, bene, ecco, in questa storia ho potuto apprezzarlo ancora di più. Non seguo questo fandom, per cui quando ho iniziato a leggere non avevo la minima idea di chi fossero i personaggi, tuttavia amo la fantascienza e sono fissata con i robot.
 
Hai scelto di usare un narratore esterno onnisciente anche se, ogni tanto, si fanno vivi i pensieri di X-07 sotto forma di domande che pone a se stesso.  Questo metodo di mettere in risalto il punto di vista del protagonista è utile per entrare sintonia con il robot. E che dire dei messaggi che compaiono in certe occasioni sulla retina di Saix?! Geniale!
 
Ho preso subito in simpatia X-08 per quella sua curiosità e innocenza fanciullesca. Nonostante la freddezza calcolatrice di X-07 sono riuscita a provare tenerezza anche nei suoi confronti. Non ci posso fare nulla, forse soffro di una qualche robotfilia. Se un robot è pacifico, non fa del male a nessuno e continua a rispettare le tre leggi fino alla fine, lo amo a prescindere. ♥ Hai letto per caso qualche racconto di Isaac Asimov?
Bello anche il modo in cui hai fatto gradualmente evolvere X-07, che pian piano sembra rassegnarsi alla presenza di X-08, fino a sentirne addirittura la mancanza quando non lo vede più nella sua solita postzione.
 
Non conosco l’ambientazione originale, ma ho apprezzato moltissimo l’AU che hai ideato; l’ho trovato interessante e affascinante.
 
Ti dirò che alcuni dialoghi e scene mi hanno messo addosso un certa malinconia. Per esempio quando parli dello smantellamento come una tappa essenziale dell’esistenza di un robot. “Era stato costruito per essere poi un giorno smantellato, semplice.”  Semplice sì, ma anche poetico, in un certo senso. Ad un certo punto mi sono venuti i brividi.
 
La one-shot è talmente lunga che si presterebbe bene anche ad una suddivisione di capitoli. Io, tra i vari impegni, ho dovuto suddividere la lettura in 4-5 parti.

Sperando di fare cosa gradita, ti faccio notare alcuni refusi / cose da migliorare:
- le versione
- Mi è sfuggito qualcosa in questa frase: "Era per questo che avevano messo X-08 a occuparsi di parti così piccole e importanti? Perché il suo processore era di una generazione più vecchio?" ->Da quello che ho capito X-08 è un modello più giovane, allora perché si parla processore più vecchio?
- non una carica che lo soddisfaceva -> penso dovresti aggiungere un "era" tra "non" e "una".
- un spesa
- delle telecamera
- Aveva giù un'enorme X
- la testa basta
- alla posto
- capì che erano inutile
- T hanno
- Saïx sollevò lo sguardo, fino a quel momento incollato a Saïx -> Credo volessi dire “incollato ad Axel”.
 
Che altro aggiungere? Sono stata contenta di aver scoperto questo racconto; mi ha trasmesso qualcosa di bello che difficilmente dimenticherò. Sappi che finisci direttamente tra i miei autori preferiti!
E comunque... credo che Saix un’anima ce l’avesse, non ne era consapevole, ma tra i circuiti aveva qualcosa di bellissimo. ♥
 
Complimenti e alla prossima! ;)
Monique

Recensore Master
26/10/15, ore 22:04
Cap. 1:

Ti ... non lo so. Sto cercando di non piangere e far navigare le mie stesse lentine fuori dagli occhi. Ti adoro. E' così triste... è così X-07.
Fa-vo-lo-sa...
Mamma mia, in questo momento non ho le parole adatte per commentare la bellezza. E' un mondo. Sei un mondo. Una testa fantastica.
Perdonami per essere arrivata così in ritardo, non lo farò mai più. Non perchè tu sia mia amica ( quella è una "piccola" variante ) ma perchè mi farei un torto enorme. Hai idea di quanto bella sia questa Shot? Io si.
E' la perfezione...

Ti prego continua a scrivere*^*

Recensore Junior
13/10/15, ore 16:40
Cap. 1:

Ciao! Ho appena finito di leggere la tua storia e l'ho trovata molto interessante.
Carinissima l'idea di rivalutare la frase "Ti sei mai chiesto come sarebbe avere un cuore?" in un contesto AU come questo. E' perfettamente in linea con la versione canonica, ma funzionale anche per loro che sono macchine.
La storia è sicuramente particolare nel modo di scrivere. C'è una spiccata ripetizione di eventi che si susseguono variando di poco ogni volta (Axel che chiede le cose, il sistema di Saix che gli suggerisce i comportamenti da tenere, etc.). Non sò se era intenzionale o no, ma mi è sembrato perfetto come impostazione di scrittura per una storia narrata dal punto di vista di una macchina. Non solo, tutte le azioni variano ogni volta di poco, come a testimoniare che un qualche cambiamento sta avvenendo anche dentro Saix.
La trama mi è piaciuta, soprattutto perchè ruotava attorno a così pochi ambienti che quindi sono diventati immensamente valorizzati. Va tutta in crescendo, per arrivare a porre quelle domande finali scritte proprio al momento giusto: "Com'è avere un cuore?" "Com'è avere paura?" "Com'è essere vivi?" "Com'è essere morti?" che fanno morire un po' dentro anche il lettore ;w;
Insomma, in definitiva hai fatto un buon lavoro e ci tenevo a fartelo sapere ^^
Un saluto - Marti