Oh. Mio. Dio... Sul serio, non so come mettere in poche parole il tumulto di sensazioni che mi hai scatenato. La storia è semplice, ma efficace, e mi piace il contesto "A.U." che non si svolge nel nostro mondo, ma in una versione "umanizzata" dei mondi di KH. Sei riuscita a trasmettere benissimo il senso di tristezza che attanaglia Roxas e Axel, ma soprattutto, le sensazioni e l'angoscia che ti plasmano quando soffri di depressione; il continuo fingersi qualcun'altro, fingersi felici per non far preoccupare gli altri, quando la propria mente cerca una via di fuga, che troppo spesso diventa quella del suicidio. E bellissimo anche il modo in cui se ne liberano: accade spesso che persone sconosciute entrano nelle nostre vite ed in qualche modo, senza neanche accorgercene, la cambiano e la rendono migliore. Chissà quale sarà quel premio, ma lo divideranno, senza neanche conoscersi, consapevoli solo di essere simili tra loro. Millemila complimenti ancora, adoro il modo in cui scrivi! // Appena ho tempo giuro che recensisco anche l'ultimo capitolo di Foto e continuo a leggere La Notte dei Canarini, giuro :3

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