Recensioni per
A letto presto
di Lady Five

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/05/16, ore 23:36

Che dire, mi hai lasciata senza parole. Questa fic è di una potenza evocativa incredibile, Sembra davvero di annusare l'odore delle braci nel camino, di vedere i riflessi dorati tra gli alberi della fattoria. Ho letteralmente adorato le tue descrizioni, delicate in questo tuo stile molto peculiare, dal sapore antico.
E poi hai avuto un’idea magnifica nel dipingere il “dopo”. Nel descrivere quello che forse, ingenuamente mi sarei aspettata come un semplice, banale “e vissero tutti felici e contenti”. Invece tu hai creato questo magnifico affresco di un tramonto sotto il portico dove un uomo stanco e solitario si gode la sua pace. Ed è così credibile, così verosimile questo Levi che fugge, che scopre, che si isola e che prova questo dolce, quasi fanciullesco imbarazzo dinanzi al suo comandante. E c’è tutto l’affetto, la stima e anche la nostalgia del cameratismo dei lontani giorni in cui avevano combattuto fianco a fianco. E c’è il dolore per i compagni caduti e il suo così struggente pudore nel non nominarli. Questo Levi è superbo.
Complimenti, davvero.
(Recensione modificata il 03/05/2016 - 11:14 pm)

Recensore Junior
21/12/15, ore 02:03

Questa storia è incantevole. Profonda nei contenuti e leggera nella scorrevolezza, ovvero il connubio perfetto.
Mi sono trovata anch'io a domandarmi - e a sperare che succceda! - cosa ne sarebbe dei personaggi di snk se la guerra finisse, se fosse dato loro di invecchiare. La tua versione sul personaggio Levi mi piace molto: ad una prima analisi lo si potrebbe immaginare rinchiuso in una solitudine autoinflitta un po' per punirsi un po' per incapacità di relazione, a me però da come la sensazione che finalmente abbia trovato la pace che voleva e meritava dopo una vita difficile. La risoluzione sul ghetto è molto bella.
E mi sono piaciute, e concordo con la maggior parte, tutte le riflessioni che fai sulla natura umana, specialmente quelle in relazione alla visione della gente sul corpo di ricognizione.
Bravissima, complimenti. E' stato davvero un piacere leggerti.

Recensore Master
12/11/15, ore 21:04

Questa storia è davvero un piccolo gioiello. Scritta con la tua solita classe che mi incanta!
Hai questo modo così pulito, ma evocativo e a tratti poetico di raccontare le cose che arriva dritto al cuore!
Lo scenario che racconti, oltre che plausibile è molto bello e molto in tema con certe sfumature dell'anime, mi è piaciuto un sacco il tuo Levi che alla fine, fa una cosa molto diversa dalle "solite" ipotizzate (una su tutte il negozio di té suggerito da Isayama che ho citato anche io). Ecco sei stata così brava nell'essere originale, ma anche assolutamente credibile e IC. Che dire poi di come hai gestito Erwin e il loro rapporto d'amicizia? O come hai descritto di riflesso Hanji, la parola che mi viene in mente è una sola: perfetto!
Mi hai proprio incatat sappilo *.*
E poi la chiusa finale, un capolavoro, che non sono certa tutti coglieranno, perché è di una finezza oserei dire geniale: "vado a letto presto" che è anche il titolo di questa gemnna che rende lustro a questo fandom! Tre parole che racchiudono un mondo e ci fanno capire quanto Levi ora sia in pace!
Grandiosa, chapeau!
Ovviamente, che te lo dico a Fare? E' già nelle preferite! ;)
Scrivine ancora PLEASE *.*

Recensore Master
12/11/15, ore 18:44

Solo tu potevi confezionarci questo gioiello di racconto, grazie alla tua innata sensibilità ed alla tua ottima padronanza della lingua italiana.
Vi riconosco lo stile che tanto ho precedentemente apprezzato, qui in una chiave ancora più "compiuta", e perfettamente adatta al peculiare contesto.
La fluidità del linguaggio accompagna il lettore in questa tua particolare e personale visione di un eventuale ed ipotetico "dopo". La minaccia di quei mostri si è finalmente acquietata e l'umanità può riprendere a vivere e non a sopravvivere. In un simile contesto, ci consenti di sbirciare nel futuro del personaggio più indimenticabile della saga. L'uomo più dell'umanità si ritira a vita privata, dopo aver a lungo ed infaticabilmente viaggiato, per scoprire il mondo, quello vero.
E chissà: magari per imparare davvero a conoscere i suoi simili, spesso da lui tenuti a distanza, con quel suo caratteristico modo di fare, un po' scostante.
Una vita semplice, rurale, in compagnia di quieti animali da fattoria: ma una vita pulita e casta. Una vita in cui  si va a letto presto, dopo una severa giornata di lavoro. Severa ma non triste: nessuna minaccia all'orizzonte, nessuna vita giovane spezzata di cui essere triste ed impotente testimone.
Ci fai vedere Levi con gli occhi del suo mentore, l'Ufficiale Smith, che va a trovarlo in compagnia di altri e che gli porta notizie dei membri dell'ormai ex Corpo di Ricerca: in pochi tratti hai dipinto un bellissimo ritratto del rapporto di amicizia e di stima reciproca tra questi due straordinari uomini. Ciò sempre in modo inappuntabile e misurato, come ho imparato ad apprezzare nei tuoi scritti.
Ti rinnovo i miei complimenti per questo pregevole lavoro.
Tra le preferite.
Lou

 

Recensore Junior
12/11/15, ore 15:14

Io solitamente non recensisco per timidezza o perché non ne ho mai sentito il bisogno, ma ti giuro che questa storia non posso non commentarla.
Inutile girarci intorno.
È una perla.
È una perla per com'è scritta, per il contenuto e soprattutto per la caratterizzazione del personaggio di Levi che tanto amo, mi hai fatto commuovere, davvero! Una vita tranquilla e solitaria, lontano da tutto e da tutti... Mi piace!
È un po' breve come commento ma spero di aver reso l'idea ^^
Spero che scriverai ancora, a presto
Frida