Recensioni per
The Devil within
di Nocturnia

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/12/16, ore 01:35

E’ Albert il diavolo dentro, l’improbabile connessione tra quattro personaggi che poco hanno in comune se non l’ombra che li tormenta o che cerca di deturparne l’esistenza: Excella, giovane donna invecchiata e morta di ciò che aveva promesso di renderla immortale; Chris, parodia del capitano vincente e incrollabile, uomo lacerato dal successo e dal trofeo che ha innalzato; Claire, disgraziata Valchiria, anima lontana dal bene e dal male che non giudica e non colpisce, ma che comprende e ha pietà; Alex, oracolo di una Delfi dannata e in rovina, sacerdotessa che accoglie in sé i dolori dell’uomo e sale all’altare del sacrificio.
Il collegamento, un bambino: figlio della cupidigia, allevato da una lupa malsana e macilenta, vorace e mai sazia di carne, lusso e potere. Non basta una villa per Albert Wesker, troppo stretti grattacieli e città, troppo umano un cuore che batte: vuole di più il figlio della lupa, vuole i sudditi, il mondo, il potere dell’universo e niente potrà fermarlo dal raggiungere il traguardo, una sconfitta nascosta nella coppa della vittoria, un futuro radioso che regala dolore, rabbia, rancore e vuoto. Albert Wesker si sente solo nella sua discesa verso l’inferno e vuole trascinare con sé tutto ciò che ha toccato e maledetto nella sua vita immorale e così tanto assennata, l’eterno egoista che altro non conosce se non la volontà di piegare e fare del male. “Tu fui, Ego eris” solo l’ultima di una storia di tante minacce.

E’ nata tragedia la storia di Excella, troppo giovane per il ruolo che le è stato assegnato, troppo ambiziosa per un’azienda troppo stretta, troppo comparsa per interpretare il ruolo della protagonista. Excella ha voluto imitare il fuoco ed è bruciata, ha voluto fare della cupidigia la sua signora così come lo era quella del bambino e ne ha ottenuto in cambio il serpente e la tomba: nessun sepolcro di marmo, nessun mausoleo degno di una regina, solo il ponte di una nave nel buio dell’oceano, piccolo Ulisse pronto a pagare con la vita il prezzo della conoscenza. Allontanati dalla regina, Albert Wesker, poiché non verserà lacrime per un amore di comodo e di letto, solo il nome della vendetta nell’ultimo grido di chi sboccia nell’Uroboros che ha sempre covato dentro. E vendetta è stata fatta.

Christopher Redfield, la stella più luminosa, il pilastro della BSAA, sole dietro le nubi che tramonta all’orizzonte in un cielo rosso sangue. E’ nella bocca del vulcano che il Capitano si è guadagnato la sua libertà, nella stessa bocca dove ha scelto la condanna per il resto della vita. Il fuoco della terra ha lavato via la carne ma non lo spirito, cenere che diffonde nell’aria per erodere i polmoni, catrame che avvelena piano piano e uccide a poco a poco per permettere di assaporare il gusto della perdita, per condividere l’amaro della sconfitta con quello di una vittoria che non è mai stata tale. Chris ha ucciso Albert e ne ha guadagnato la maledizione, ha trovato un posto nella storia in cambio delle vite di Jill, Piers e di tutti coloro che hanno creduto nella sua forza e nei suoi ideali. Le loro anime sono tornate, trasfigurate nel viso del nemico più infido e mortale: allontanati dal Capitano, Albert Wesker, poiché non puoi più fare nulla a colui che è già morto.

Non c’è fratello senza sorella: Claire Redfield, universitaria entrata nel vivo di un cuore marcio e pulsante, giovinezza sventrata da ideali folli e geniali. Non è adatta a colpire questa ragazza, ma ad ascoltare; non è adatta a giudicare, questa donna, ma a rivelare il viso dietro la maschera, l’ideale nascosto, il dolore celato. Non spara per ferire ma per sanare, per mettere a tacere l’eco di un dolore che risuona anche dopo la morte del mostro che l’ha -e che ha- generato; guarda dove altri hanno voltato il capo, apre gli occhi dove altri li hanno chiusi. Claire Redfield è il monatto del nostro tempo, colei che raccoglie i pensieri dei morti per conceder loro degna sepoltura. Allontanati da lei, Albert Wesker, perché non puoi infettare chi si è già ammalato.

Ed ecco che in fila avanza l’ultimo condannato, sale al patibolo sull’orlo del baratro, le catene ai polsi un’allegoria di ciò che è ed è stato: il volto è libero dalle lacrime, bruciate dallo stesso Vulcano che ha forgiato il cappio di ossidiana che porta al collo; i capelli, una volta dorati, dello stesso colore della cenere della quale ha tinto il suo cuore. E’ nel corpo del prigioniero che si celano i morsi e i baci di una tortura durata una vita intera, di una prigionia che ne ha prosciugato l’essenza e la volontà; negli occhi il profilo dell’ufficiale di una Colonia Penale che usava chiamare casa. Allontanati da Alex, Albert Wesker, perché non sarà mai abbastanza vederla sporca e disfatta dal rimpianto, squarciata e scempiata da un amore che fa male invece di guarire, da un amore che uccide invece di salvare. Non allontanarti da lei, Albert Wesker, perché è per te che lei sfiderà la morte per ritornare, fenice che salva e guarisce, il corpo dalle ceneri, la forza dal dolore di una vita.
(Recensione modificata il 11/12/2016 - 01:43 am)

Recensore Master
07/12/15, ore 15:55

"Non chiederti mai come è nato un mostro; sarebbe come domandarsi come è nato un uomo." Sentenza lapidaria e bellissima di questi tempi rigurgitanti di mostri e di domande senza risposta. Come sempre in uno stile assolutamente coinvolgente mi regali una storia lucente e tagliente come cristallo infranto.

Recensore Junior
02/12/15, ore 16:51

E niente, non deludi davvero mai quando ti dedichi a questo fandom e ai suoi personaggi. L'ho letta d'un fiato e ho amato ogni cosa: l'ambizione vorace di Excella, l'amarezza di Chris per una storia destinata a ripetersi (quasi sempre con gli stessi attori), la disperazione di Alex, la consapevolezza di Claire; tutti loro collegati a e da un'unica figura che va ben oltre il ruolo di semplice antagonista/alleato.
Wesker è tutto, è chi, in un modo o nell'altro, dà un senso alle loro vite. Il perno attorno al quale ruotano le loro scelte.
Ogni volta che penso si sia detto tutto di loro, ecco che salti fuori con qualcosa di nuovo, una sfumatura in più che li arricchisce. Complimenti.

Recensore Junior
02/12/15, ore 15:01

Ciao Mia Carissima Nocturnia questa storia è stupenda, come sempre non mi deludi mai, sei sempre la migliore*offre biscotti appena sfornati a forma di Wesker*

Recensore Veterano
01/12/15, ore 13:34

Ciao amica.
Come sempre adoro le tue storie.
Passione, amore, inganno, brama, lussuria, tradimento, illusione, promesse e ritorno.
Come una fenice dalle ceneri, il ritorno di qualcuno alla persona che lo ha tanto atteso, il fuoco di un cuore diviso.
Adoro anche la canzone in mezzo(e il gioco con lo stesso titolo).
Non vedo l'ora di leggerne un'altra, la tua amica
Mattalara