Ho letto una drabble di fila all'altra. Alcune mi sono piaciute immensamente, altre un po' meno, ma sono un unicum e quindi le commento tutte assieme.
Trovo sempre straordinario come, con pochissime parole, tu riesca a rendere perfettamente i personaggi, come riesci a farli vedere in profondità.
Attraverso questa raccolti li hai fatti crescere regalandoci degli spicchi di passato che non ci ha dato la tv.
Ora che anche la seconda stagione è passata e che, purtroppo, non vedremo la terza, spero che ti venga la voglia di scrivere ancora su di loro, prima o poi (ma credo di avertelo già detto anche per QaF).

Ogni tanto ritorno e, anche se è praticamente passato più di un anno e a breve potrebbe pure esseri un altro calendario dell'avvento, questo si classifica decisamente al primo posto.

Solita delicatezza, solita capacità di racchiudere in poche parole il momento, l'attimo che conta, e quindi niente, mi hai lasciato con la voglia di rivedere ancora Sense8 e di rivivere ancora queste storie.
Grazie, come al solito.

E con questa immagine bellissima si conclude questa meravigliosa raccolta. Adesso l'attesa della seconda stagione sarà ancora più carica di ansiaaah - almeno per me XD - e sicuramente tornerò per rileggere qualche estratto di questa raccolta, tempo permettendo. Io non posso che farti i miei più sinceri complimenti per come riesci sempre a evocare immagini e sensazioni con pochissime parole e farti i miei più sinceri auguri di buon Natale. :)

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Wolf, in effetti, non è la persona migliore per raccontare la parte più privilegiata dell'occidente. Sa cos'è il Natale, ma a distanza, perché probabilmente il regalo più grande che abbia mai ricevuto se l'è preso da solo, rubacchiato da qualche parte dove non ne sentiranno la mancanza. L'immagine di Wolf e Kala davanti alla Porta di Brandeburgo (sempre che non abbia preso un granchio per riferimento XD, il che è possibilissimo, con la testa che mi ritrovo) e ad una Berlino innevata è bellissima e molto 'natalizia' :)

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È bellissimo come hai reso il profondo sentimento di unione tra i membri del cluster (che è quello che mi attratta in un primo momento verso la serie: la possibilità di apprezzarli singolarmente e di apprezzarli ancora di più da uniti): sono fratelli, amici, la stessa persona e otto persone diverse al contempo, e per Sun non ci sono solo giorni di carcere, ma altre sette vite. Davvero, davvero, davvero bellissima. :)

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Per Wolfgang ho avuto un debole fin dall'inizio (e non solo perché l'occhio pretendeva la sua parte) e credo che qui tu l'abbia reso bene: già dallo definire l'albero stupido, passando per le sue pregherie per l'amico Felix, per i nuovi amici e per la donna che è riuscita a cattutare la sua attenzione non tanto fisicamente, quanto con le idee (così diverse dalle sue, tra l'altro). Spero di vedere molte più scene con lui nella seconda serie (ma se continuo a dirlo di tutti, finiremo con puntate di cinque ore - e le vedrei senza problemi) e più storie scritte da te sul cluster :)

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Il cambiamento di Lito è stata una delle parti che ho amato di più: gli serviva una piccola spinta per tirare fuori il coraggio che recitava, e ce l'ha fatta alla grande (grazie ad un piccolo aiuto da parte di Wolf). Probabilmente i primi episodi lo vedranno davvero circondato dallo scandalo, e io spero che reagisca davvero così, che se ne freghi altamente di quello che penseranno gli altri e si concentrerà su ciò che invece ha ritrovato con Hernando.

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Questa è di una dolcezza infinita e, insieme, mostra tutta la forza di Riley. Il suo andare avanti nonostante quello che ha passato, e il tornare a vivere davvero quando ha di nuovo un motivo per farlo che non sia il semplice "sopravvivere". Chissà come li vedremo nella seconda stagione :)

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Sono una pessima lettrice (oltre che una ritardataria cronica), ma, a passo di lumaca, arrivo. Solo, mi dispiace dell'ultraritardo nel commentare queste bellissime perle T.T
Il rapporto di Kala con Ganesha mi è piaciuto tantissimo, a sorpresa (perché, essendo poco religiosa, non mi ci ritrovo); è bello vedere come lei faccia affidamento su questa divinità così benevola e che sembra ascoltare, come le parli, quasi da amica. Gli altri personaggi hanno altri "supporti", ognuno ha il suo punto di forza, e il suo appoggio credo sia proprio la sua religione. In questa drabble hai affrontato sia questa tematica che quella del matimonio non proprio voluto, che è il suo peso da portare per tutta la serie, e mi è piaciuto moltissimo come l'hai affrontato. :)

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Will, più che un poliziotto nel senso che intende suo padre, è un eroe, a suo modo: usa il proprio lavoro per salvare le altre persone, che siano bambini cresciuti in quartieri difficili o Nomi in difficoltà. La metafora con il proiettile l'ho trovata molto d'effetto (così come il ricordo dei Natali già vissuti che si mischia al presente, perché più che suo padre, appunto, è un poliziotto prima di tutto). Alla prossima drabble! :)

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Al fatto che Sun sia single non avevo prestato molta attenzione, devo ammetterlo: sarà che le storie del cluster si intrecciano benissimo, sarà che la sua famiglia e la sua posizione occupano la parte più rilevante della storia, ma mi era sfuggita. Però ce la vedo, a vedersi diversa da quelle colleghe spensierate e aggraziate - cosa che è anche lei: solo che la sua forza è il lato che si mostra di più. Ed è vero, lei ha bisogno di stare sola, a volte, perché del resto non troverebbe compagnia né nella famiglia né nell'azienda. L'immagine di Sun che guarda il proprio riflesso (e le sue riflessioni) mi è piaciuta moltissimo.

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Mi piace la backstory che hai creato per Lito: da una parte, l'infanzia di racconti religiosi, norme rigide e la vigile sorveglianza della nonna, dall'altra il nuovo, la scoperta della sua omosessualità ed Hernando. Quei due insieme sono la dolcezza - ci credo che anche Daniela li shippa -, anche se ancora non hanno la possibilità di mostrarlo al mondo. Complimenti :)

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Come Amanita e Nomi si completano, anche Wolf e Felix sono agli opposti, e, per questo, inseparabili. La metafora del lupo e della volpe è bellissima (e molto azzeccata), e in poche righe c'è anche il Natale di chi il regalo deve rubarlo a chi non ne sentirà la mancanza.

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Nomi è un altro bel personaggio (lo dico di tutti, ma non posso farne a meno: chi non mi aveva colpita all'inizio mi ha stupita in seguito, e si fanno amare), e credo che Amanita la completi: dove una è introversa, l'altra è estroversa, e sono due forze della natura in modi diversi. E forse ci voleva una persona come Amanita perché Nomi imparasse ad amarsi e a non vedersi come uno sbaglio (merito anche di una famiglia con una certa mentalità). Mi è piaciuta, in particolare, l'ultima frase: è una sintesi del loro rapporto e ribadisce il concetto espresso nella drabble meravigliosamente.

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Di fronte a Capheus mi ritrovo a corto di parole più del normale, perché vorrei dire qualcosa su quanto sia forte per andare avanti nella sua realtà - dove a nessuno importa se arrivi a fine giornata o no, se hai i soldi per le medicine o tempo per sognare -, per mantenere quel suo ottimismo quasi onnipresente, ma dopo la tua descrizione qualsiasi altra parola è superflua. La diseguaglianza si vede come una bilancia che pende da un lato, la rabbia permea attraverso lo schermo e raggiunge chi legge con una forza davvero impressionante. Anche questa è bellissima.

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