Grammatica, ortografia e stile: 12/15
Originalità: 13/15
Gradimento personale: 9.5/10
Caratterizzazione dei personaggi: 3/5
Attinenza al tema: 5/5
Totale: 40.5/50
Ciao Silvia e grazie di aver partecipato a questo contest e di avermi fatto conoscere queste due figure, genovese e piemontese, che proprio non conoscevo. Ammetto che già dal titolo la tua storia mi aveva incuriosita e così sono andata a leggere con l’aspettativa di conoscere nuove cose, così è stato. Peccato per alcune sviste di grammatica che ho notato. Questa cosa che sto per dirti magari tu la consideri soggettiva o pensi che non sia comunque sia per tutti uguale se nessuno te lo ha già detto prima. Io sono solita farla notare all’autrice/all’autore ogni volta che lo scorgo nelle loro storie. Quando si fa una descrizione, di luoghi o persone, non sempre è bene andare a capo. Anzi, facendo così si rischia di spezzare un po’ l’equilibro dell’immaginazione del lettore. Se ciò con cui si va a capo fa parte, anzi è conseguenza di quello sopra, perché andarci? Magari tu hai una risposta per questo, se fosse così sarei lieta di parlarne con te
Inoltre in alcuni punti vai troppo veloce nella narrazione, quando parli della casa tramite gli occhi di Ippolito, ad un certo punto parli di loro, senza aver mai nominato altri se non lui. E qui mi sono sentita confusa perché non sapevi di chi parlassi. Poche righe sotto tiri fuori la moglie e qui ho capito che dunque parlavi di lei. Ma, davvero, prima non era chiaro. Loro poteva essere riferito a chiunque.
Come gradimenti personale della storia, dando peso alla leggenda di cui parli, hai un voto abbastanza alto perché come detto sopra amo imparare cose nuove e il modo in cui hai parlato di queste tradizioni, anche al giorno d’oggi, è molto carino.
La caratterizzazione dei personaggi invece dalla storia non era molto chiara. Non potevo sapere come mai lei si trasformasse in corvo e non riuscivo a capire perché volesse gli incubi dei bambini. Ho capito leggendo le note d’autore ma alcune cose –almeno secondo me – dovrebbero essere chiare nella storia senza leggere le note. Poi è vero che io ho il vizio di leggerle ma non tutti lo fanno.
Secondo me questa storia sarebbe stata compresa in tutti i punti da chi conosceva la leggenda, magari le mie colleghe admin la conoscevano già
Come attinenza al tema invece ci sei… povero Ippolito senza scopa. Mai mai avrei sospettato che fosse lui la Befana! Ho una domanda: qual è il legame tra la Befana e chi si nutre di incubi? Cioè nei dolcetti c’è qualcosa che poi li fa fare brutti sogni? O è un collegamento che hai fatto tu all’infuori della storia?
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