Lo so, sono imperdonabile. Dovrei autofustigarmi ed espiare in un convento per il resto dei miei giorni. Ho avuto un periodo un po’ incasinato e quando ho ritrovato forza di volontà necessaria a recensire pensavo non controllassi più le recensioni, visto che non avevi risposto all’autrice sotto di me.
Ma adesso mi sono riletta tutta la storia a spezzoni aspettando l’aereo, e contando anche che recensire sorvolando la Dalmazia è qualcosa tipo wow, direi proprio che una recensione tardiva sarebbe il minimo per ringraziarti di tutto questo.
E poi… Dai, ero riuscita ad azzeccare il vincitore! Come potevo non autocompiacermi qui? L’avevo scritto, che Abe era in cima alla mia lista di sospettati. Oh, come sono fiera di me lui.
Adesso temo che mi metterò a parlare a vanvera di tutti i capitoli.
Ognuno per sé: Quel flashback è stato un piccolo attacco di cuore, non importa sapessi già che prima o poi avrebbe dovuto esserci. E… Vorrei tanto poter commentare quanto mi sia piaciuto, ma puoi immaginarlo. La cosa che più apprezzo del tuo stile è la naturalezza; non mira a fare poemi per strappare emozioni, gli basta trovare il pensiero più spontaneo del personaggio in quell’esatto istante. L’impressione è che tu scriva di getto, ma che lo faccia mentre sia così ben impersonata nel PoV da riprodurre fedelmente la sua visuale. Insomma, noi non pianifichiamo quale nostro pensiero suoni meglio in quel momento, o sia più intelligente, o sia più toccante, noi viviamo di getto.
Questo per dire che se hai reso molto bene un momento complesso, è perché l’hai fatto in modo semplice. Senza sentimentalismi esagerati o roba poetica per enfatizzare la tragedia; è tragico di per sé.
Vale anche per la morte di Lawrence. Devo dire, poi, che non me l’aspettavo (anzi, mi ero aspettata più che Lars trovasse il modo di farsi uccidere da Lawrence), e contando anche Sidney, mi è venuto il dubbio che magari era meglio creare un personaggio programmato per non uccidere i miei tributi preferiti. Ingrato, ti ho creato io, perché mi hai fatto questo? :c
A proposito di Sidney, bellissimo anche quel flashback; voglio leggere una fanfiction intitolata ‘Vita, morte e miracoli dei fratelli Baxter’ e vederla diventare abbastanza famosa da far finire Iv in TV. Comprate i croccantini Baxter.
La storyline di Achille, Rose ed Emma mi è piaciuta. Tanto. Ma tanto tanto. Vabbé che mi sarebbe piaciuta qualsiasi cosa trasformasse finalmente Achille in un cinico squilibrato oddiononciavreimaisperatoGRAZIE ma se quel qualsiasi cosa è il graduale, tragico declino/presa di coscienza di Emma che culmina in modo così amaro e umano, beh, tanto meglio. Secondo me hai gestito benissimo quel personaggio, perché per via della sua storia camminava sull’orlo del baratro delle Mary Sue e l’hai portata da tutt’altra parte. Stesso discorso per Achille.
Ira: Difficile spiegare quanto mi hai reso felice in questo capitolo. E’ stato un crescendo di felicità dall’inizio alla fine, che si è meritato un’ulteriore dichiarazione di amore imperituro nei tuoi confronti. Primo PoV, e Achille ha quella svolta da mandibola in caduta libera. Secondo PoV, e c’è un flashback sull’infanzia di Abe. Non so se ti ricordi che, nella recensione di Umanità, ti avevo detto quanto mi sarebbe piaciuta una cosa del genere. Beh, mi è piaciuta anche di più.
Terzo PoV, e c’è un terzo flashback su Lars e non avrei mai e poi mai sperato di leggere. Quando scrivo schede lunghe, non pretendo minimamente che l’autore ne sfrutti più del 50%, mentre tu... Mi avevi scritto che avresti cercato di ricambiare il mio impegno nel tuo lavoro, ma ti garantisco che il tuo, di impegno, ha superato nettamente il mio.
Quarto PoV, mi sono sciolta. Sai, da quando avevi sparato l’idea di bohforsechissàpotrei mettere un PoV di Brian, pur con tutti i capitoli che sono passati, sotto sotto avevo continuato a sperarci. Anche se temevo sarebbe arrivato con la morte di Lars.
“E Brian, detto tra noi, se dovessi scegliere chi tra voi due è il paranoico con la salute mentale a rischio, non sceglierei Lars *pat pat*”: questa frase l’avevo scritta io negli appunti per recensire, un'era fa. La mia reazione nello scoprire che paranoico ci è diventato davvero è stata per metà esilarata soddisfazione, per l’altra sottile inquietudine. Non so contare tutti i casi in cui ho portato sfiga alla gente in questa interattiva.
Comunque, rinnovo quanto detto in precedenza: amo Brian, amo come lo rendi, a tratti (senza a tratti) è da spezzarsi il cuore.
Ma il culmine del crescendo è arrivato alla fine fine del capitolo. Non ci posso credere, hai dato un nome a tutti e cinque i gatti! ‘Ira’ è stato il mio personale pacco regalo. Comunque, i gatti li hanno raccattati metà Brian e metà Lars da bambini, Brian perché erano gatti, Lars perché sapeva che i suoi genitori non li sopportavano. Erano due bambini adorabili.
Odore di casa: la scena di Sidney che prende a sassate Iv è veramente riuscita. E Sidney è quasi dolce mentre insulta le cose a cui tiene per non ammettere quanto ci tiene. “Probabilmente la mancanza di sonno si fa sentire”. Ma che cucciola che sei. Mi ha fatto ancora più tristezza di Arya e Nymeria.
“Mio. Mio. Mio. Mio!” --> http://img.desmotivaciones.es/201010/nemo07.jpg
Consiglio del giorno: fai attenzione a non scrivere niente che possa involontariamente richiamare immagini del genere durante scene di tensione. Se il lettore scoppia a ridere e tre secondi dopo il suo personaggio preferito viene rastrellato via, il lettore se la potrebbe prendere. Oh sì.
“…l'ultima volta che l'ho visto. L'ultima. L'ho perso. No... l'avevo già perso.” Okay, il lettore ti perdona. Potrei perdonare anche Lars per essere un deprecabile ammazzaragazzine, ma ehi, a qualcuno devo pur dare la colpa per Sid. Insomma, gli ultimi pensieri di Lars sono stati i più belli che abbia mai pensato nella sua inutile vita da deprecabile ammazzaragazzine, e non ci sono rimasta troppo male per la sua morte. Quando voglio creare personaggi con una chance di vincere, non creo personaggi che hanno già vinto: Lars doveva morire, e sono felice di poter essermi goduta i suoi pov fino addirittura al penultimo capitolo.
Magari speravo in meno ibridi tra le scatole così da dare spazio a un duello con Achille più elaborato, ma me ne sono fatta una ragione. Solo… Achille, perché soffochi la gente se hai una katana? La katana non si usa per cacciare, non si usa per tagliare dita a gente già morta, si usa per… per… Beh, potresti provare a friggerci i pancakes. Cosa stavo dicendo?
“Addio”
“Speriamo”
L’amicizia tra Killian ed Abe è stata bella perché è stata realistica. In molte storie di Hunger Games ci sono alleati che non stanno in cielo né in terra, mentre questi due mi hanno convinto fin dall’inizio e quasi commosso alla fine. Non ti nascondo che avevo sperato di vederli combattere l’uno contro l’altro, ma forse sarebbe caduti troppo facilmente nel mielosamente strappalacrime, e questi due non sono fatti per essere mielosi.
“Si chiama Turadot, fallo con quella e solo con lei”
Achille ucciso da Turandot. Sicuramente aveva ancora idee confuse su come mettere a frutto la sua katana, ma è stato… Bello. Simbolico.
Finalmente il capitolo: L’inizio a tachicardia è stata un’ottima scelta. Non ci capivo niente.
“<> Le parole che avevo pronunciato quella volta mi risuonano in mente come un martello. Come posso essere anche adesso così cinico dopo tutte queste morti?” Abe è riuscito a evolvere caratterialmente in un solo capitolo durante un duello finale. “Sa perfettamente che fuori di qui non le torcerei un capello, sa che ci hanno costretti a diventare assassini. No... lei è stata costretta, io ho scelto di venire qui”. La cosa buffa, è che me ne ero dimenticata. Si tende a dimenticarsene, se il tributo non ha voglia di pensarci, e il momento in cui l’ha realizzato lui l’ho realizzato anch’io. E mi sono ricordata perché amo i personaggi grigi. Abe non è una povera vittima, non è un eroe, è solo un ragazzino perso.
Quindi i sensi di colpa della parte finale hanno significato maggiore dei sensi di colpa da disturbo post traumatico. I genitori di Abe hanno rubato per non morire di fame, a costo di perdere il rispetto di tutti fino a farsi uccidere; Abe ha rubato vite umane perché voleva essere rispettato arricchendosi, e guarda un po’ che fine ha fatto il rispetto per sé stesso.
Ho riletto la Mietitura di Abe e non posso che pensare che la sua storyline sia semplicemente perfetta. Poi, finire con il sogno di Abe - sempre troppo cinico per sognarlo davvero - che si sta realizzando, è la ciliegina sulla torta. Spero solo che sia vissuto abbastanza per vedere che, magari, ogni tanto dal cinismo può anche prendersi una pausa.
Questa recensione si conclude con un semplice grazie. Che magari ti avrò ripetuto cento volte, ma non saprei davvero che altro dire. Aspettare i tuoi aggiornamenti è stata un’emozione ogni volta, e questa storia mi ha arricchito mesi di vita, restandomi nel cuore più di qualsiasi altra qui su efp. Grazie per averla conclusa, ché non avrei sopportato che si interrompesse, grazie per aver tollerato tutti i miei tentativi di metterti in difficoltà, saponette comprese, grazie per aver dato voce a un personaggio che non so quanti interattivari avrebbero potuto utilizzare decentemente, grazie per aver fatto sopravvivere il figlio di Brian (oddei, non posso credere che ci sia stato davvero un lieto fine, con tutto quello che poteva finire in tragedia), grazie di non aver messo una love story tra Brian e Mags, grazie per... Questa cosa del commuoversi non mi fa bene, mi fa male alla gola, mi fa prurito agli occhi e poi boh, inizio a sbatterli a ripetizione. Quindi, cavolo, grazie e basta.
Conto di risentirti in giro.
Alla prossima,
yoyo :)
PS: Dovevo modificare la recensione almeno una volta. Ho visto la tua nuova interattiva, ma causa viaggio in Russia sono arrivata troppo tardi per partecipare. Se dovessi ancora aver bisogno di una scheda, ho un fanciullo già pronto, disponibilità immediata, ideato appositamente per un'edizione della memoria. Se no... Beh, ricorda che ci sono degli occhiali di Hello Kitty che devo ancora sponsorizzare :) (Recensione modificata il 21/08/2016 - 07:06 pm) |