Recensione premio

Stupenda, semplicemente stupenda!
Mi ha intrigato terribilmente questa OS, le dinamiche, la storia in sè, come è stata costruita. Tutto messo al posto giusto in modo magistrale. L'introspezione di Nat è stata perfetta, scrivendo ogni cosa, non tralasciando nulla. Hai spiegato le dinamiche che lo hanno spinto a diventare un Killer e poi a cedere il trono ad un erede.
Perfetto.
Ho solo trovato qualche errore di distrazione, ma niente di particolare. Quando trovi una storia così non puoi far altro che dire: Chapeau.
A presto
missredlights

Ciao carissima^^
Uno si immagina il genio come una persona buona, altruista e dedita all'aiuto dell'Umanità... ma cosa succederebbe invece se il genio, in quanto dote superiore, arrivasse a corrompere la mente in cui alberga, la rendesse superba, piena di sè e carica per ovvia conseguenza, di disprezzo per chiunque altro? Asuccederebbe quello che tu hai descritto, ovvero che il mondo diventerebbe il suo parco giochi personale.
Il tuo genio, narcisista, egocentrico, disadattato per forza di cose, con una buona componente di antisocialità, decide che per evadere dalla monotonia ammazzerà gente. In fondo cosa sono? Piccoli, poveri, inutili e noiosi umani, così inferiori a lui... E per tutta la storia il nostro killer si diverte a creare omicidi scenografici e a mettere nel sacco la polizia.
I suoi unici barlumi di interesse arrivano solo quando incontra qualcuno alla sua altezza e può giocarci per così dire ad armi pari, in modo quasi sportivo.
Hao reso bene la noia, il disinteresse, in fondo il disprezzo che Nathaniel nutre nei confronti degli altri, e il suo ego smisurato, che gli toglie in pratica ogni forma di empatia.
Una storia molto inquietante, complimenti!^^

Recensione premio per il terzo posto ottenuto al Contest Tell me about Primrose Everdeen - Yes, I cried
Ho una sola cosa da dire: wow!
Questa storia mi è piaciuta moltissimo, è interessante, inquietante, cruda.
Hai avuto molto tatto nel non scadere nello scabroso descrivendo troppi dettagli dei delitti, così come hai fatto turba molto meno il lettore, ma per lo meno non lo fa scappare inorridito, a volte calcare la mano è controproducente, ma tu hai fatto un ottimo lavoro.
Nathaniel è un uomo interessante, genio assoluto che dopo aver studiato per anni la natura umana comincia ad avere a noia l'ordinarietà delle altre persone e solo dopo l'incontro con quello che diventerà il suo maestro, capisce quale strada intraprendere per sfruttare il suo cervello e non annoiarsi. Come ogni cosa a lungo andare, anche l'omicidio lo stanca finché Sam, la detective dell'NCIS, non lo mette pian piano alle strette, dandogli modo di non ricadere nella noia.
Come il suo predecessore cerca un allievo e lo trova in una ragazzina che sa bene che troverà il modo di ucciderlo ora che le ha ceduto la collana del suo maestro e i suoi berretti rossi, una fine più onorevole del suicidio del vecchio assassino a mio parere.
Hai caratterizzato benissimo Nathaniel e fino alla fine non mi ero resa conto che tutta la fan fosse una lettera, sei stata bravissima a tenerlo nascosto.
Sono contenta di aver avuto la possibilità di leggere questa storia.
Ti auguro una buona serata.

Un attimo, mi sono persa una frase: "quando si troverà il coltello della mia piccola Lolita al collo"? Chi era Lolita? Pensavo che fosse sua figlia Mathilda ma spero proprio di no, se no sarebbe un padre davvero crudele...
Comunque la storia mi ricorda molto un personaggio di Sherlock Holmes chiamato Moriarty, anche lui era un crimine così perfetto ed intelligente che si annoiava con i soliti poliziotti e voleva stuzzicare il detective, almeno è quello che mi ricordo.
Chissà che fine ha fatto la moglie del protagonista ora che ha scritto questa lettera di addio. E la sua azienda? Sarà fallita oppure resterà comunque in piedi passando alla donna stessa?
E infine, la morte del protagonista ha a che fare con il possesso del pendente all'inizio?
Scusa per le domande, ma questa storia mi ha spinto molto ad essere curiosa ^^"

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