Recensioni per
Sun;
di aturiel

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/02/16, ore 17:57
Cap. 1:

[Recensione premio per il secondo classificato al contest "Quando il fantasy è Dark!"]

Non ho letto questa saga, ma ne ho sentito panto parlare. Individuato il protagonista della tua storia sono andata a leggere su Wikipedia qualcosa per farmi un'idea di chi si stesse parlando e alla fine, eccomi qui!
Mi è piaciuto Nico, mi è stato subito simpatico se non altro perché anche io odio il sole, amo il lunedì e vado in biblioteca spesso solo per godermi il silenzio. ^^'
Ho trovato la tua storia molto tenera, anche se non ha grandi pretese narrative o una trama particolarmente interessante, la definirei delicata.
Mi è piaciuto come hai delineato il personaggio di Nico e abbozzato quello di Will, mi è piaciuto come hai scandito i tempi e usato il blog.

P.S. mi stavo dimentiando una cosa: perché quel punto e virgola dopo il titolo?
L'hai riportato anche nell'immagine, non solo nel titolo scritto, quindi non dubito della tua intenzionalità di inserirlo, ma non ne capisco la ragione. ^^'
Insomma, ho apprezzato questa storia. ^^
(Recensione modificata il 18/02/2016 - 06:07 pm)

Recensore Junior
18/02/16, ore 16:51
Cap. 1:

Terza classificata al contest "Game of Judges: Conflitto nella Storia"



Stile, Lessico e Grammatica: 12/12 
Anche con tutta la mia meticolosità da grammar-nazi non sono riuscito a trovare un solo errore: complimenti, nemmeno una virgola fuori posto!
Ma il punteggio pieno non è dovuto solo a questo, anzi! Lo stile mi ha colpito molto: trovo che sia scorrevole, curato e soprattutto molto immediato, insomma, perfetto per il contesto di questa storia. Pur essendo molto lineare, non scade mai nel semplicismo, ma la cosa più importante è che lascia spazio ad alcune espressioni del quotidiano che aiutano a delineare l’ambientazione della vicenda.
IC: 9,5/10 
Anche qui, come avrai notato, il punteggio è ottimo. Devo dire che ho apprezzato molto l’atmosfera generalmente tranquilla della storia, assolutamente naturale per una Modern!AU. Ha gestito egregiamente il cambio di ambientazione, e soprattutto il cambiamento che esso comporta: soprattutto Nico, che non ha più lo stesso background traumatico da Figlio-della-Morte, non è carico di quella sofferenza che in AU risulterebbe melodrammatica e ingiustificata, di conseguenza vive e affronta il suo dolore in una dimensione diversa, ed è quindi più rilassato nell’approcciarsi a Will. Mi è piaciuta molto anche la caratterizzazione del biondino, in particolare per il suo modo un po’ impacciato di far conoscenza di Nico. Insomma, ha il suo entusiasmo, la sua positività, la sua pazienza, ma è pur sempre umano, e non è perfetto.
L’unica piccolezza che non mi ha convinto fino in fondo è stato il fatto che Nico scriva un blog, che, essendo un supporto pubblico, va un po’ in contraddizione con la sua riservatezza. So che lui lo farebbe solo per sfogarsi, senza aspettarsi che qualcuno lo legga, ma per logica avrebbe avuto più senso avere un diario. Non sto dicendo che l’idea stessa del blog sia sbagliata, assolutamente, ma penso che avrebbe necessitato un piccolo approfondimento.
Originalità: 6/8 
Il fatto che il “corteggiamento” tra Nico e Will sia divenuto un po’ un cliché nel fandom, purtroppo, non ha giocato a tuo favore in questa voce. Benché le meccaniche siano le solite (Will incontra Nico e se ne innamora, quest’ultimo si ritrae ma la tenacia e la positività dell’altro lo smuovono e lo aiutano a superare le proprie paure), sei riuscita comunque a dare un’impronta personale alla vicenda. L’idea del blog – nonostante quello che ho scritto prima – è molto carina, ma mi è piaciuto moltissimo l’approccio di Will, che cerca di farsi notare leggendo gli stessi libri di Nico e soprattutto l’idea di quest’ultimo di metterlo in difficoltà con un testo greco. Geniale!

Utilizzo pacchetto: 12/14 (Prompt: 1,5/3; Obbligo: 5/5; Citazione: 5/5; Utilizzo dell’intero pacchetto:1/1) 
Temo proprio che il prompt sia stato il tasto dolente: il concetto di vittoria è stato usato in maniera originale, intendendola come “vittoria con se stessi”, ma tuttavia compare solo nella parte conclusiva della vicenda, mentre nel resto della vicenda non si fa sentire come avrebbe dovuto.
L’obbligo, al contrario, è stato utilizzato con grande efficacia, perché la limitazione di una sola linea di dialogo non risulta come una forzatura nella narrazione, ma anzi fa sì che l’unico discorso diretto diventi il punto di risoluzione della vicenda, come se i diversi flashback confluissero in esso.
La citazione, ancora, è usata in modo egregio, perché si ripropone sotto diversi aspetti durante il corso della storia, e ne costituisce il perno fondamentale.
 
Gradimento personale: 6/6 
Okay, arrivato qui non so più cosa scrivere. Diciamo che il punteggio è pieno per le motivazioni che ho già spiegato nelle voci precedenti: lo stile, la caratterizzazione ben calibrata dei protagonisti, l’idea della biblioteca e l’utilizzo della citazione. Quindi sì, la storia mi è piaciuta, e anche tanto, se non si fosse capito. Non posso che alzare in su tutti i pollici che ho a mia disposizione e farti ancora tanti complimenti!

Totale: 46/50 
(Recensione modificata il 18/02/2016 - 05:02 pm)