Recensioni per
Le perle di Alnilam
di Ladyriddle

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/05/16, ore 00:15
Cap. 3:

Recensione premio

Questa raccolta mi fa sempre riflettere, mi lascia a chiedermi cosa succederà, a immaginare i palazzi, le divinità, gli scenari, le gestualità dei personaggi.
Mi sento come se avessi fatto un'immersione, mi ci vorrà parecchio per distogliermi da questo mondo. Secondo me hai già vinto così, perché significa che sei riuscita a creare un mondo, personaggi, usanze e città dall'impronta fantasy fortemente distinta.
Ti odio perché Mizar è morto, ma ti ringrazio per aver dato spazio a Sargas, il mio preferito. Qui abbiamo potuto conoscerlo meglio, capirne la natura peggiore e quella migliore. Mi piace il carattere che hai delineato per lui, è pieno di sfumature diverse, e sono sicura che ci sorprenderà ancora.

"Mizar affannò una risata che gli strappò un colpo di tosse, un gemito trattenuto tra i denti mentre una lacrima di dolore gli attraversava la tempia. ‹‹Anche sul letto di morte devi rimproverarmi?››"
Lo sai che mi sono commossa? Perché dietro a quella lacrima c'è un mondo. L'addio di Sargas a Mizar mi è sembrato realistico, nella sua inesorabile rapidità, oltre che in linea con la sua indole chiusa, scarsamente incline alle parole. Scoprire che proprio lui ha ucciso suo padre è stata una doccia fredda, ma manchevole di biasimo di fronte a tutto ciò che ha fatto quel tiranno. La relazione di Mizar e Sargas, una volta scoperti i reali intenti di quest'ultimo, ha acquisito ulteriore fascino. Ma tu sei una strega: prima ci fai affezionare a loro insieme, poi ne uccidi uno. Appena posso leggerò il seguito, mi sono affezionata ancora più a Sargas, non farmelo morire.
Ribadisco che Alnilam è estremamente evocativo, sprizza fantasy, magia, mistero e fascino da tutti i pori con la sua ipnotica dolcezza. Se posso darti un suggerimento, però, approfondirei lo specchietto sui personaggi, perché ogni tanto ricordare tutti i nomi delle comparse, delle città e delle divinità può risultare difficoltoso.
Complimenti per la trama realistica, ricca di suspense e sorprese. Mi hai emozionato tanto. Brava!

Recensore Master
19/04/16, ore 12:53

Recensione premio

Grazie per avermi consigliato questa lettura, l'ho gradita molto. Aysel è un nome bellissimo, femminile, musicale, sa di leggerezza e freschezza: mi stra-piace, stesso discorso per il suo significato! Anche Mira non è male, si ricollega alla "Vista" della madre, perché mi ricorda lo spagnolo "mirar" e al tempo stesso ha un'assonanza con Mizar: insomma, sembra la fusione perfetta di quelli dei genitori! Ancora una volta ti faccio i miei complimenti per le scelte originali e musicali dei nomi. Sargas stesso, invece, rimanda alla sua spigolosità: davvero affascinanti, queste analogie!
Che dire, io tifo spudoratamente per Sargas, però sei riuscita a farmi piacere anche Asyel. È un bel dilemma. Quando ho letto il finale ci sono rimasta male, sapendo che sarebbe morta. Mi sto ancora chiedendo che vita avrebbe avuto se non avesse sposato Mizar, visto che la statua le aveva predetto di passare tutti i giorni qualcosa di diverso: probabilmente sarebbe stata una scelta pericolosa, perché diversità non significa sempre avventura, assenza di noia e sorprese positive. Mi hai lasciato la curiosità, cavoli *-* Ciò nonostante sei riuscita a creare una personalità femminile interessante, le hai dato una bella vita, cosa che non rende il pensiero della sua morte triste.
Mi è piaciuta particolarmente l'atmosfera che si respira per tutta la storia, ha un che di idilliaco con questo suono continuo dell'arpa, seppur malinconico; sa di piccolo paradiso privato, mi ha trasmesso freschezza, dolcezza e pace. È stata una lettura davvero piacevole, mi sto affezionando a questi personaggi *-*

Recensore Master
08/04/16, ore 11:41

Seconda classificata al contest "La piramide dell'amore"


Totale: 62.3/70 


Grammatica: 9.6/10  
Ho notato un paio di errori di distrazione e qualche virgola mancata, piccolezze decisamente trascurabili. 
 


Stile: 8/10  
Ho letto altre tue storie con uno stile più graffiante ed elaborato, tuttavia mi è piaciuto anche questo. È uno stile che si legge con piacere, è scorrevole e non troppo impegnativo, e ha le sue sfiziosità. L'ho ritenuto adeguato al contesto fantasy, alle personalità dei personaggi, alla citazione stessa che hai scelto d'inserire nella trama; mi sono piaciute le descrizioni del palazzo di Sham, sintetiche, ma pur sempre evocative. Ti segnalo due periodi in cui ti suggerisco di fare una piccola modifica: 
"Tra le grandi foglie aveva intravisto bellissime donne vestite di stoffe tanto leggere e impalpabili da essere quasi superflue dato che  mal celavano": io avrei inserito una pausa dopo "superflue" per far prendere fiato. 
"il silenzio della stanza spezzato dal suono umido di quel bacio e dai sospiri che si scambiavano. Poi si staccò appena, osservando Sargas attraverso la corona di ciglia scure. ‹‹Mi mancherai›› sussurrò con voce spezzata.": c'è una ripetizione dell'aggettivo "spezzato", userei un sinonimo nel primo o nel secondo caso. 
Rileggerei volentieri una storia simile. 



Titolo: 4.5/5 
Mi piace come titolo preso in sé, fa presagire a cosa si andrà incontro leggendo, sembra una sentenza, ha un ché di poetico e triste. Correlato alla trama è ancora più pertinente, agganciato al finale è ancor più d'effetto. Ha un certo fascino: mi trovo decisamente in linea con il "per te è sempre troppo tardi" di Sargas, perciò non poteva non attirare la mia attenzione. 



Caratterizzazione personaggi: 13.5/15  
Mi sono piaciuti entrambi i protagonisti, Sargas in modo particolare, perché penso che spicchi di più, che sia tratteggiato in maniera più nitida. 
Hai preso un re e un principe-servo, ma non sono macchiette: Mizar è, paradossalmente, quello più superficiale, che vive più alla giornata, che dismette i panni dell'uomo perennemente devoto al dovere, che vede in Sargas un'ancora, una guida nella vita; quest'ultimo è infatti un ragazzo giovane, ma è più rigoroso di lui, più sicuro e padrone di sé (fa tagliare le mani ai mercenari e riesce comunque a dormire con aria serena), a tratti bacchettone. Sembra di vedere l'uomo adulto che deve essere corretto dal ragazzo più giovane ma più maturo, mi piace come accoppiata. 
"Per quanto Mizar si sforzasse di assottigliare il muro che c’era tra loro, gli sembrava che fosse proprio Sargas a segnare perennemente una linea tra loro, come se volesse ricordare a entrambi che c’era un mondo oltre le lenzuola, i baci, i sospiri e i mezzi sorrisi che si scambiavano nell’intimità di una stanza chiusa." 
Questa frase mi è piaciuta tanto, credo che uno nelle condizioni di Mizar sia più fragile dell'amante, e che perciò abbia bisogno di una persona decisa, che sappia riportarlo alla realtà al dì fuori del letto. I due mi sembrano molto diversi l'uno dall'altro: per Mizar, che abbandona le vesti di leader, è sempre troppo presto, per Sargas, che è "tristemente adulto" ed è un soldato calcolatore, è sempre troppo tardi (e ha ragione). Personalmente mi piacciono le relazioni tra persone con caratteri diversi, presuppongono un confronto/scontro continuo; tu hai esasperato la loro contrapposizione persino nelle origini, l'uno appartiene al popolo del Nord, l'altro a quello del Sud. Mi sono piaciuti i loro dialoghi, il loro modo d'amarsi intensamente: il romanticismo si percepisce eccome, anche se temevi il contrario! Se hai qualche dubbio a tal proposito, levatelo dalla testa: è nel loro trattenere le parole, per paura di soffrire e per la consapevolezza di non poter stare assieme come vorrebbero, che s'avverte il loro profondo legame, il loro amore intenso. Brava, hai fatto un ottimo lavoro! 
P.s "occhi strani e affascinanti: uno del colore della sabbia, l’altro del colore del cielo.": mi piace! 



Uso dei prompt: 12.7/15  
Amore segreto: 5/5 
Il rapporto conquistatore e conquistato è di per sé intrigante, in più l'hai gestito al meglio sotto questo punto di vista: Mizar è sposato e aspetta un figlio, è il re che ha conquistato il palazzo di Sham; Sargas è il principe del popolo conquistato, è un ragazzo giovane, perlopiù un soldato che rischia costantemente la vita; la loro relazione è omosessuale, in un contesto come quello da te presentato sembra che l'uomo abbia il dovere di sposarsi con una donna (Mizar stesso, seppur con gelosia, suggerisce un'amante specifica per Sargas). Tutti questi aspetti rendono l'amore fra Mizar e Sargas inconfessabile, i due lo vivono di notte, lontano dagli occhi altrui, come hai appunto descritto: è decisamente un amore segreto. 
Canzone: 5/5 
Ma sei stata bravissima! Hai incastrato nel testo proprio quelle frasi che volevo trovare, l'hai fatto in modo così studiato che in bocca a Mizar sembravano naturali, fatte apposta per il contesto; non si vede minimamente che "le parole possono solo far male" e "tutto ciò che ho sempre voluto è qui tra le mie braccia" sono state inserite tanto per, si vede che s'incastrano col contesto di questo amore segreto, costretto a viversi a metà, con separazioni obbligate e in poche notti di libertà. Ottimo! 
Citazione: 2.7/5 
Con questa citazione, invece, mi aspettavo di leggere qualcosa di più tormentato. Leggendo il finale, si ha la sensazione di due amanti che continueranno a vedersi, a stare assieme, perciò il concetto stesso d'impossibile perde di significato, sfumando piuttosto in "difficile"; definirei questo amore a metà, tormentato, ma non impossibile. 



Originalità: 10/10   
La storia fra re e sudditto non è originale di per sé, ma è il modo in cui l'hai creata e raccontata che lo è. Ti sei data da fare per creare ambientazioni, nomi di città e dei protagonisti, quest'ultimi in particolare li ho ritenuti molto originali: nessuno chiama "Inguine" un re! Mizar mi ha affascinato sin da subito, avrei giurato che l'uomo caliente del Sud fosse lui, perché questo nome per me sa di terre calde e passionalità (aspetto della sua personalità che poi scopriamo esserci effettivamente). L'approccio tra Mizar e Sargas mi è piaciuto, è come se Sargas volesse porteggere Mizar, ricordandogli costantemente di rimanere saldo e determinato; è un ragazzo maturo che prende le redini della situazione con un uomo, ma si lascia comunque dominare da lui nel rapporto. Mi piace il loro somigliarsi inavvertitamente, il loro modo ironico d'interagire e di scambiarsi i ruoli. 



Gradimento personale: 4/5 
La storia mi è piaciuta, anche se per gusto personale avrei preferito una maggiore introspezione sui personaggi, mi sarebbe piaciuto conoscerli più a fondo. Nel complesso non c'è nulla che manca, semplicemente sono le "dosi" a essere un po' leggere per i miei gusti. Questa one-shot offre ottimi presupposti per un seguito che potrebbe sicuramente riempire quelli che per me sono dei buchi. Mi sono piaciute moltissimo l'ambientazione, le descrizioni che ne hai fatto e... il nome Mizar: musicale, deciso, caldo, ipnotico. Quando ho scoperto che voleva dire inguine mi è caduta la mascella. Ciò non toglie che abbia un fascino unico, lo trovo perfetto eufonicamente per il personaggio, stesso discorso per Sargas, complimenti per le scelte: sono originali e adatte!



P.s mi fa piacereche la lettura sia stata favorita da un bel paesaggio. Il banner è stupendo! *_*

Recensore Master
25/03/16, ore 11:56

Quinta classificata – L@dyriddle 

L’ultima luna


Sintassi, ortografia, punteggiatura 
Anche se la storia non è scritta affatto male, ho riscontrato qualche errore nell’uso della sintassi e in quello della punteggiatura. 
Partendo dalla sintassi, ti segnalo: 

[…] qualunque altra cosa desidera il nostro cuore. 

Qualunque, così come la maggior parte delle parole terminante in -que – ovunque, chiunque… – regge il congiuntivo. Dunque, al posto dell’indicativo presente desidera, occorre inserire il congiuntivo presente desideri

Errori/imprecisioni dal punto di vista della punteggiatura: 

Mira si guardava allo specchio con un sorriso civettuolo ma infantile mentre Aysel le intrecciava i lunghi capelli ramati, gli occhi azzurri della bimba seguivano attentamente i movimenti delle dita, come a volerli memorizzare per replicarli in futuro. 

«Hai capito? » 

Non l’amore che cantavano i suonatori; era qualcosa di più simile a quello che un fratello nutriva per una sorella […] 

«So che secondo i sacerdoti sarà un maschio, ma se fosse una femmina? A volte i sacerdoti si sbagliano.» gli chiese Aysel […]
 

Relativamente alla prima frase – ma ce ne sono tante con lo stesso errore – ho notato che tendi spesso a utilizzare la virgola al posto del punto fermo. Nel caso segnalato, c’è un evidente cambio di soggetto grammaticale tra ciò che precede la virgola e ciò che la segue, oltre al fatto che entrambe le parti sono piuttosto lunghe. È decisamente più appropriato l’utilizzo del punto fermo. 
La seconda segnalazione è relativa all’uso delle virgolette basse. In editoria è consentito inserire tale segno di interpunzione sia facendo seguire – o precedere, nel caso di chiusura delle virgolette – uno spazio bianco, sia non inserendo alcuno spazio. Tuttavia, se all’inizio della battuta decidi di non inserirlo, coerentemente non dovresti farlo nemmeno in chiusura. 
Nella terza frase segnalata, l’errore sta nell’aver inserito un punto e virgola invece dei due punti: ciò che hai scritto dopo il segno di interpunzione, infatti, non è altro che la spiegazione di quanto affermato nella frase precedente, per cui il punto e virgola non ha ragione di essere utilizzato. 
Nell’ultima frase segnalata, hai inserito il punto fermo nonostante la battuta fosse retta esternamente – presentasse cioè un verbo assimilabile a dire il cui soggetto coincidesse con la persona che ha pronunciato la battuta. In questo caso, a meno che tu non voglia inserire un punto esclamativo o un punto interrogativo, non occorre utilizzare alcun segno di interpunzione. 
8/10 

Appropriatezza lessicale e stile 
L’utilizzo del lessico è molto buono: non ho trovato parole fuori posto o inappropriate, anche se non hai inserito una terminologia particolarmente complessa. Non trovo, comunque, che ciò sia un difetto: il lessico va plasmato anche in base al genere e alla trama del racconto e, nel tuo caso, direi che hai compiuto le scelte migliori. 
Anche la dal punto di vista stilistico, la storia non è affatto male: hai narrato le vicende al passato – tempo verbale che prediligo – e hai saputo integrare bene paratassi e ipotassi. 

Mi permetto comunque di farti un paio di segnalazioni: 

Avrebbe voluto che Mira fosse forte abbastanza da affrontare le insidie della vita, perché Aysel sapeva che la vita, per una donna, non era semplice, ma una corsa in salita e sua figlia, nonostante fosse carne della sua carne e sangue del suo sangue, prometteva di diventare una fanciulla del nord. 

In quella città straniera, complice il fatto che non conoscesse bene la lingua dell’Impero, si era sentita subito una straniera.
 

Nel primo caso, il periodo è troppo lungo e ciò non è positivo né dal punto di vista grammaticale – sarebbe stato meglio sostituire la virgola tra semplice e ma con un punto e virgola – né dal punto di vista stilistico: generalmente, infatti, hai scritto, sì, periodi complessi, ma comunque più brevi e ciò stona con l’andamento generale del testo. 
Nel secondo caso, c’è la ripetizione nella stessa frase del medesimo termine. Tecnicamente, dal punto di vista grammaticale, ciò non può essere considerato un errore; a livello stilistico, tuttavia, soprattutto in presenza di testi narrativi, è meglio evitare le ripetizioni. 
8,5/10 

Trama: originalità e sviluppo 
Anche se la trama non è particolarmente complessa, né originalissima, ho trovato molto piacevole la tua storia. Nel tuo racconto, parli di affetto, amore, legame materno, e lo fai con estrema semplicità e grande dolcezza. Anche se non ti lasci andare a intrighi passionali e non cadi nella tentazione di rendere più complesse di quanto non siano le vicende della bella regina, ciò che racconti di lei e della sua famiglia è sufficiente a farmi capire quanto tu sia legata al personaggio. 
La tua, tutto sommato, è una slice of life ambientata in un mondo fantastico nel quale, pur se non viene detto troppo esplicitamente, si respira una certa aria di magia. 
Magica è la capacità di Aysel di “percepire” ciò che sta accadendo ai suoi cari e ciò che sta per succedere a lei. Proprio questa dote consente alla donna di conoscere in anticipo l’esito della sua seconda gravidanza: dopo una prima gestazione senza troppe complicazioni, e la nascita di una bella principessina, la regina è di nuovo incinta e prossima a dare alla luce il suo secondogenito. 
Secondo le previsioni ufficiali, si tratterebbe di un maschietto; secondo il sesto senso di Aysel saranno due gemelli alla cui nascita ella non sopravvivrà. Ella, pur consapevole della triste fine che l’attende, non perde tempo a disperarsi, ma piuttosto ne approfitta per godere ancora un po’ di ciò che le è concesso, come, appunto, del cielo notturno. 
La vista del cielo non è altro che un’occasione per stilare un bilancio della propria vita: vita che le ha dato in dono un matrimonio sereno seppur combinato e la soddisfazione di mettere al mondo una splendida figlia. L’idea che tale bilancio sia positivo nonostante la fine di cui sembra esser certa rende la tua storia ancora più dolce e sentimentale. 
Bel lavoro! 
9/10 

Caratterizzazione dei personaggi 
La lunga introspezione che ti sei concessa per descrivere la protagonista della storia sicuramente va a tuo vantaggio nell’attribuzione del punteggio. 
Ovviamente, come puoi ben immaginare, adoro le introspezioni, e trovo che siano una parte fondamentale della caratterizzazione dei personaggi. Per questo motivo ho molto apprezzato il tuo lavoro, il modo in cui hai reso Aysel una donna forte ed estremamente coraggiosa, pronta al sacrificio per il bene del proprio popolo. 
Ho trovato altrettanto efficace e realistica la sua relazione matrimoniale: “costretta” a sposare Mizar per la salvaguardia del regno del Sud, ella finisce ben presto per provare un sincero affetto nei confronti del marito. Probabilmente non si tratta di amore – qualcosa di maggiormente simile al rapporto tra un fratello e una sorella, per sua stessa ammissione – ma comunque i due coniugi riescono a instaurare un legame solido e rispettoso. 
Mizar è più giovane, è un ragazzo dall’aspetto fisico piacevole ma, come ammette la stessa Aysel, non bellissimo. Apprezzo molto il fatto che, finalmente, un’autrice non sia caduta nello stereotipo del “principe azzurro”: i vari fandom su EFP sono colmi di storie in cui una principessa restia a sposare il principe che le viene assegnato, scopre poi che costui è l’essere più affascinante dell’universo. Sinceramente, ho trovato molto più realistica e veritiera la tua versione. 
Buona anche la caratterizzazione di Sargas: pur non essendo uno dei protagonisti del racconto, riesci a metterne in evidenza il carattere, la personalità e parte dell’aspetto fisico, oltre alla sua ignara – forse – omosessualità. 
Complimenti! 
10/10 

Attinenza alla citazione e al genere obbligatorio 
Hai rispettato bene entrambi i parametri: sia l’uso della citazione che l’inserimento del genere obbligatorio sono funzionali a quanto richiesto dal bando. La tua storia è di un fantasy molto “soft”, nel quale la magia aleggia nell’aria ma non è troppo invadente o aggressiva. Rimane sospesa tra sogno e realtà, a metà strada fra un “è reale, lo so” e un “è reale, ci credo”. 
Buono anche l’utilizzo della citazione, che comunque non risulta forzata rispetto alla trama. 
Se non ti assegno il punteggio pieno è solamente perché altri partecipanti sono riusciti a costruire tutta la trama – o buona parte di essa – intorno alla citazione. 
Ciò non toglie, comunque, che tu abbia fatto un ottimo lavoro. 
9/10 

Gradimento personale 
La tua storia mi è piaciuta, come puoi certamente ben capire. 
Ho apprezzato la profondità dell’introspezione, la caratterizzazione dei personaggi, e il modo in cui hai fatto relazionare la protagonista della storia con il marito e la figlia.
Stupendo anche l’escamotage di chiedere a Mizar quale nome sceglierebbe per una femminuccia, nel caso in cui la profezia che vorrebbe la nascita di un maschietto si rivelasse fallace: spero di non aver capito male, ma suppongo che Aysel “senta” che i due gemelli che porta in grembo sono in realtà di sesso opposto. 
Brava! 

44,5/50 

Recensore Master
23/03/16, ore 22:23
Cap. 3:

6^ Classificata
Al Contest: "L'inizio e la fine di ogni cosa"

l@dyriddle / Ladyriddle


Dalle ceneri


Grammatica e Sintassi: 3,9/5

Posso dirti che hai fatto davvero un bel lavoro?! *Q*
Ok, forse il punteggio non è dei più alti mai visti, ma è dovuto al fatto che la tua è una storia breve e quindi ho dovuto raddoppiare i punti sottratti per errore… ^^’’
Non ne hai commessi comunque molti e nessuno di questi si può considerare grave, diciamo che sono delle semplici sviste o dei refusi, poco altro…
Ho approvato molto la sintassi e la costruzione delle frasi, la cui punteggiatura era a dir poco perfetta! ^^

Stile e Lessico: 10/10

Ho letto la tua storia con una velocità e una fluidità a dir poco perfette, divorando una pagina dopo l’altra e rammaricandomi che la fine sia arrivata così presto! >.<
Se questo non si fosse capito dal punteggio pieno, cercherò di spiegarlo anche a parole: ho apprezzato tantissimo il tuo Stile fluido, dal ritmo piacevolmente coinvolgente, con pause a effetto che non fanno che accrescere l’interesse di chi legge. Mi sono piaciute le descrizioni precise sull’aspetto dei personaggi e sulle emozioni che provano in quel momento, quelle di Sargas erano chiare perché è lui il protagonista della storia, ma anche quelle degli altri personaggi sono ben percepibili (soprattutto se vengono guardati negli occhi). Mi è piaciuto molto l’alternanza dei dialoghi con le scene descrittive o d’introspezione dei personaggi. Anche il flashback del protagonista e il suo background erano adeguati e ben inseriti nella storia, lasciando solo qualche indizio e spiegandone le ragioni dell’agire solo in seguito.
Posso dire la stessa cosa del lessico: il registro era medio alto, ma è chiarissimo che hai ponderato l’uso di ogni parola per farmi comprendere ancora prima di conoscere per davvero quel personaggio la sua essenza, il suo carattere.
È una buona qualità quella di lasciar trasparire semplicemente dalla descrizione di un personaggio il suo carattere, quello che realmente prova dentro ed io ne sono sempre affascinata quando trovo uno scritto del genere! ^^
L’unica piccola pecca che ho trovato è che, rare volte, hai commesso delle ripetizioni piuttosto stridenti all’interno del testo(un esempio è: “Sargas sopportò lo sguardo di Asik, reprimendo il nervosismo per quella stupida perdita di tempo; era come se sentisse il tempo scivolargli tra le dita, come la sabbia di una clessidra” … questa è una delle più evidenti visto che ripeti due volte “tempo” nello stesso periodo); non sono nulla di grave, sia chiaro, ma ti consiglierei una bella rilettura del testo, così da scovarle e correggerle, rendendo la lettura ancora più fluida di quanto già non fosse prima
Potrei stare qui a intessere ancora le tue lodi, ma forse è meglio chiudere qui prima di diventare troppo ripetitiva… ^^’’
Volevo solo ribadire che ho proprio apprezzato il tuo Stile e il suo ritmo, sì, davvero un ottimo lavoro, brava! ^^

Caratterizzazione dei Personaggi: 9,5/10

L’unica nota davvero dolente di questo punto (come anche per altri partecipanti al Contest) è quella di avermi presentato all’inizio tanti personaggi e poi non averli caratterizzati tutti adeguatamente… ^^’’
Solo nelle prime tre pagine mi presenti ben otto personaggi, metà dei quali non so nemmeno chi siano e perché si trovano lì… ^^’’
La piccola parte di punteggio che ti manca deriva soprattutto da questo particolare, mentre i personaggi che hanno più spessore all’interno della storia sono comunque ben caratterizzati.
Andando con ordine vorrei iniziare da Sargas il protagonista: so che è orfano ed è stato cresciuto come un servo dal padre di Mizar che ha onorato finché non è riuscito a ucciderlo, concedendosi poi al principe per raggiungere gli obbiettivi che si era imposto.
È un personaggio freddo, calcolatore, che ha quasi interamente perso la sua umanità… e per questo mi piace troppo! *Q*
Beh, oltre che dei sadici bastardi, io amo anche da morire i personaggi freddi, che sanno controllarsi in ogni situazione e che fanno tutto pur di raggiungere il loro scopo (per la serie: “il fine giustifica i mezzi”) e facendo parte di questa categoria è ovvio che Sargas mi sarebbe subito piaciuto! ^^
C’è però da dire che sotto la spessa lastra di ghiaccio e determinazione, vi è ancora un briciolo di umanità, uno sprazzo di simpatia per l’amante morente, benché quello che lui stesso e il padre gli hanno fatto. Lo sciogliersi del gelo di Sargas mi ha fatto piacere e l’ho apprezzato molto, perché dimostra che, alla fine, non si perde per davvero la propria umanità, al massimo la si vuole celare agli occhi del mondo, ma non la si può perdere per davvero.
Ammetto che mi sarebbe piaciuto vedere Sargas piangere assieme a Riegel, perché come scrisse una volta Herman Hesse: “le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell’anima” … ed io sono convinta che Sargas un’anima ce l’abbia ancora, per quanto ben nascosta. ^^’’
È un personaggio senza dubbio ben riuscito, che attira l’attenzione su di sé e non la lascia andare per nulla al mondo, catturando interamente la scena. ^^
Come per Sargas, anche Mizar mi è piaciuto da subito, sebbene non fosse propriamente in forma (passami il termine, please… ^^’’). Da quello che ho letto di lui mi è sembrata una persona rispettata e amata dal suo esercito e dal suo popolo (se anche uno come Sargas poteva provare qualcosa per lui, allora doveva essere davvero una brava persona!), col sorriso sempre stampato in viso, pronto a minimizzare una qualsiasi ferita.
Nonostante sia una persona infedele alle proprie moglie, visto frequenta anche Sargas, è comunque un uomo di buon cuore, visto che i suoi ultimi pensieri sono stati per i figli e per il suo regno, che ha abilmente posto nelle mani di Sargas… facendo il gioco del giovane!
Menzione speciale va anche senza dubbio a Senon che, proprio come hai detto tu, mi ha ispirato subito severità e rispetto: è la guardia del re e come tale gli è fedele fino alla morte, e allo stesso modo sarà fedele anche a Sargas, ci ha già dimostrato uccidendo senza pietà Krasta, uno dei pochi ostacoli all’ascesa di Sargas al trono.
Ho apprezzato molto il capo della Guardia Reale e mi dispiace che sia comparso così poco all’interno della storia, ma spero di poter leggere altro su di lui un giorno. ;)
Ti posso solo dire che sono stata anche incuriosita molto dal personaggio di Asik che sembra quasi l’involuzione di Sargas (se me lo concedi! XD): perché mi è sembrato una persona piena di dolore e di sentimenti, ma abbastanza posato da portarli tenere tutti a bada.
Per quanto riguarda i figli di Mizar, quello che mi ha attirato di più per la sua storia è Riegel: l’idea che sia nato sotto una cattiva stella ha stuzzicato la mia fantasia e quando ho visto che era andato da Sargas per sapere com’era morto il padre ho pensato che una parte di quella leggenda potesse emergere, ma penso che sarà per la prossima volta… ^^’’
Gli altri personaggi, come ti dicevo, sono poco più che comparse, molte delle quali non hanno un carattere propriamente espresso, mentre altri non sono nemmeno stati descritti fisicamente… motivo per cui ti ho tolto quel mezzo punticino, spero che non me ne vorrai… ^^’’

Sviluppo della Situazione Iniziale: 3/3

“La storia deve iniziare con qualcuno che urla”

La tua storia inizia effettivamente col grido di dolore del re morente, e lo stesso suono viene ripetuto alcune volte durante il testo, sottolineandone l’importanza. La sofferenza di chi lo sta emettendo è tangibile e ben descritta e la sua presenza ripetuta e l’alta rilevanza che gli hai dato ai fini della storia ti fanno conquistare i punti Bonus.
Ottimo lavoro. ;)

Sviluppo della Situazione Conclusiva: 2,5/3

“La storia deve concludersi con una lacrima che riga il viso”

Il finale della storia è da strappalacrime sì, come volevo che fosse vista la Situazione che hai scelto.
Come già ti ho detto per il punto precedente, pensavo che, oltre a Riegel, anche Sargas si sarebbe fatto sfuggire una lacrima, magari piccola piccola, subito scacciata con forza, ma ci speravo che uscisse, invece è stato solo il pianto del principino, privato ora di entrambi i genitori, a dar voce al dolore di entrambi.
Hai usato bene la Situazione, ma poteva essere usata meglio e questo ti è costato un mezzo punticino.

Bonus: 3/4

- Slash: sebbene non compaiano effettivamente, la presenza della coppia Slash è percepibile da tutti quei piccoli dettagli che hai sapientemente seminato per la tua storia. Mi sarebbe piaciuto un bel flashback di Sargas che raccontava di una notte di passione tra lui e Mizar, ma non importa… ^^’’ … Bonus assegnato.

- Guerra/conflitto: la guerra si respira nell’aria e si percepisce nel dolore crescente del febbricitante Mizar, steso in un letto proprio a causa di una ferita riportata in un recente scontro. Inoltre Sargas sottolinea più volte che l’Impero è sovente sotto attacco e lo ripete anche lo stesso re in punto di morte, nominandolo successore per garantire che rimanga integro. Beh, il Bonus è senza dubbio meritato.

- Cicatrice: questo Bonus, invece, non te l’ho potuto dare contare, invece. È vero che l’hai citato più volte all’interno del testo, ma è altrettanto vero che quella di Mizar non era una cicatrice, ma una ferita… c’è un differenza sostanziale tra le due cose… ^^’’

- Bambini: nell’ultima parte della storia conosco tutti (o quasi) i figlioletti di Mizar che sono, effettivamente, bambini. Sargas, oltretutto, interagisce anche con il minore, cercando di consolarlo come può. Anche qui, Bonus assegnato! ^^

Originalità: 4,5/5

Ho trovato molto originale il modo in cui mi hai presentato la storia: raccontandomi della scalata di Sargas in modo subdolo (un po’ come lui), partendo da lontano per arrivare poi al nocciolo della questione, ovvero l’ottenere il potere.
Da apprezzare anche il fatto che, affiancato a tutto questo, vi sia il dolore silenzioso e intimo di Sargas per la morte del suo amante Mizar, un dolore che cerca di nascondere non riuscendosi del tutto, tradendosi con piccoli gesti o brevi pensieri. Ricordi, pensieri e dialoghi del protagonista erano ben equilibrati e mi hanno consentito di aver un quadro generale della situazione.
Per quanto riguarda l’idea di base della storia, come per molte altre, è già un po’ vista… ^^’’ … l’idea della scalata al potere di qualcuno non mi è nuova, ma l’ho comunque apprezzata per il modo in cui hai saputo descrivermela e presentarmela.
Sì, hai fatto un buon lavoro… u_u

Trama: 4/5

Sono dell’idea che vi sia un’ottima trama nascosta dietro a questa storia: con intrighi a corte, scambi di favori, segreti taciuti per troppo tempo e alleanze che si stringevano silenziose a corte. Non amo particolarmente leggere delle teste coronate, come le chiamo io, ma se gli intrighi sono ben progettati e ben studiati sono un piacere per lo spirito.
Il tuo è senza dubbio ben ideato e colmo di intrecci, ma sono dell’idea che con questa storia ha solamente grattato la superficie di quello che hai creato. Cerco di spiegarmi meglio: hai intessuto una fitta rete di personaggi che si muovono, interagiscono, collaborano e vanno a letto gli uni con gli altri per crearsi delle alleanze o semplicemente per avere degli appigli a cui aggrapparsi nel momento del bisogno, ma in meno di 5'000 parole non sei riuscita a portare tutto alla luce, mi hai solo dato un assaggio di tutto quello che accade alla corte di Re Mizar.
La cosa mi piace e mi fa arrabbiare allo stesso tempo: mi piace perché sono curiosa di leggere di più, di sapere di più, di scoprire chi tradirà chi, di vedere quali alleanze dureranno e quali verranno stroncante (come la testa del povero Krasta, direi! XD), vorrei vedere chi giurerà fedeltà e chi lo farà mentendo… insomma, voglio sapere di più! E questo mi piace. Non mi piace perché, appunto, non lo so subito, non lo adesso, leggendo questa storia! >.<
Ho visto solo gli intrallazzi (passami il termine… ^^’’) di Sargas, ma sono certa che la rete sia molto più grande, il quadro molto più ampio… non so se mi spiego… ^^’’
Detto facilmente e in poche parole: questa storia è un ottimo spin-off per una saga molto più grande che DOVRAI scrivere, perché ora sono troppo curiosa di sapere come andranno a finire le cose e non puoi lasciarmi con tutti questi dubbi! è_____é
Ehm…
Tornando alla Valutazione… ^^’’
Hai fatto un bel lavoro, sì, ma come ti ho detto hai solo grattato la superficie, ora mi piacerebbe che andassi a scavare più a fondo, fino al centro della rete.

Gradimento Personale: 9/10

Se non si fosse ancora capito da tutti i complimenti che ti ho fatto e dal punteggio molto alto, io ho davvero gradito la tua storia… u_u
Il tuo Stile mi è piaciuto un sacco, il modo in cui hai descritto e raccontato gli eventi anche, come hai intessuto gli inganni a corte da impazzire… mentre il fatto di avermi lasciata molto sulle spine un po’ meno… è____é … ma spero che vorrai rimediare in futuro… veeeeeeero? è_____é
Minacce a parte; ho amato Sargas (e oddio, che bellissimo nome! *Q*) e la sua storia, il suo modo di fare e come manipola le persone per i suoi scopi, oh sì, davvero un bel personaggio, sì… u_u
Anche Senon mi è piaciuto molto e, sebbene sia morto praticamente subito, ho provato anche una certa simpatia per Mizar; e sono rimasta piuttosto incuriosita da molti altri personaggi che hai presentato o solo accennato e questo è molto buono: sapere catturare l’attenzione del prossimo non è da tutti, specie per una pignola come me… u_u
Mi sono anche piaciute le note (sì, non sono impazzita, ho proprio scritto “le note” XD) in cui spieghi i significati dei nomi dei personaggi… appassionata di astrologia, eh? :P … davvero molto belli i tuoi riferimenti! ^^
Che ti posso dire? Ho davvero apprezzato la tua storia tranne che… per una piccola cosetta… ^^’’
Come in un altro elaborato scritto per il mio Contest ho sentito davvero la mancanza del genere Fantasy: a parte l’accenno alla possibile sventura caduta sulla stirpe reale per via di Riegel, non c’è nulla di magico, fantastico o altro che mi potesse ricondurre a questo genere… e la cosa mi è dispiaciuta molto… T_T … in fondo si tratta di un Contest a tema Fantasy e non trovare del Fantasy fa abbassare un po’ il mio gradimento personale, mi spiace.
A parte questo, ho veramente apprezzato la tua storia e ti faccio i complimenti per averla scritta e fatta partecipare al mio Contest, brava! ^^

Titolo & Impaginazione: 5/5

Il Titolo ci ho messo forse un attimino a capirlo (sono un motore Diesel), ma quando l’ho fatto non ho potuto non apprezzarlo! ^^
In effetti racchiude l’ascesa al potere di Sargas, dalle ceneri da cui è partito alla vetta a cui è arrivato… u_u
Senza contare che la cenere si può ricollegare anche alla cenere che deriverà dal corpo bruciato di Mizar. In poche parole, hai scelto un bel Titolo… u_u
Anche l’impaginazione mi è piaciuta molto: piuttosto ordinata, con i paragrafi ben scritti e ben equilibrati tra di loro, senza che fossero troppo scarni o troppo pieni.
Un buono lavoro.

Bonus Velocità: 0/2



Totale: 54,4/62
(Recensione modificata il 23/03/2016 - 10:25 pm)

Recensore Junior
18/03/16, ore 21:03

Che bello questo capitolo, ci addentriamo sempre più oltre che nella storia vera e propria anche nelle politiche del regno che a me piace davvero leggere. Mira e Mintaka sono sorelle ma non potrebbero essere più diverse: Mira è innamorata di Sargas nonostante lui non le rivolga altro che gelida cortesia, Mintaka mi sembra un animale non ancora addomesticato nel senso che si è dovuta piegare a consumare il matrimonio con il suo signore ma questo non significa che si sia rassegnata al suo cestino. Non so come le due ragazze si comporteranno nel futuro ma le hai caratterizzate davvero bene in effetti le donne della tua storia sono molto sfaccettate ed intriganti. Sargas è un personaggio conturbante, sembra amorale ma ha il suo personale codice che segue nonostante tutto, adoro leggere di lui.
Riegel è, insieme a Sargas o forse anche più di lui, il personaggio più misterioso. Adoro che riesca a percepire lo spirito del suo precettore perché l'alone di magia che lo pervade lo rende affascinante. Non vedo l'ora di leggere ancora di lui, conoscerlo di più.
Questa tua storia mi piace davvero molto, lo stile, l'ambientazione, i personaggi... Tutto meraviglioso!
Ancora complimenti un bacio 😘

Recensore Veterano
15/03/16, ore 20:48

Il primo capitolo *-*
Molto bello, mi è piaciuto. Stai creando un mondo che prometti di gestire bene e i tuoi personaggi, ognuno a modo suo, mi piacciono molto! Mi ha colpita Shaula, che è una stronza patentata (già lo si capisce XD), ma che mi è davvero piaciuta! Il pov di Sargas è il mio preferito. Come sai, per lui ho sentimenti contrastanti, ma riesci a far capire bene le sue intenzioni, il modo in cui ragiona e, anche se vorrei dargli tante randellate sui denti per quello che ha fatto a Mintaka (per come l'ha fatto!) capisco fosse inevitabile. Ho parlato di tutti tranne che di Riegel, che, ti dirò, mi piace. E' consapevole della sua situazione, ma non sottomesso. E' da tenere d'occhio.
Un buon inizio. Ora sono curiosa per il seguito!

Recensore Veterano
15/03/16, ore 20:37

Anche questa mi è piaciuta molto, già dalla prima volta che me l'avevi fatta leggere. Adoro Aysel, è davvero un personaggio particolareggiato e a tutto tondo, una donna forte e una brava mamma, che vuole che sua figlia possa essere tutto quello che desidera ♥ Mi piace anche l'allusione a questo potere, al fatto che abbia delle sensazioni che poi risultano corrette. In più mi piace il suo rapporto con Mizar, l'intero modo in cui l'hai sviluppato. Più di tutto, però, mi è piaciuta la fine e il modo in cui le sia bastata la sua vita felice, seppur breve.

Recensore Veterano
15/03/16, ore 20:31
Cap. 3:

Erano tipo sei secoli che avevo la storia in lista (come le successive) e mai un momento di ispirazione per recensire, ma infine ...
Mi è piaciuta molto, davvero. Penso sia molto curata e che tu riesca a descrivere i personaggi molto bene. Ho adorato lo scambio tra Sargas e Mizar, che è intriso di tristezza e anche di dolcezza (quando Sargas gli dice che è la sua casa ♥). Mi piace anche molto che Mizar pensi ai suoi figli, è una cosa credibile, anche se Sargas ci rimane un po' male.
Poi, mi è piaciuta anche la parte di Sargas e Riegel. Si sente davvero l'atmosfera di perdita. Sei stata molto brava (secchiate di allegria, mi raccomando XD)

Recensore Veterano
13/03/16, ore 16:25

Finalmente la storia vera e propria è cominciata e risulta davvero molto interessante. Non mi aspettavo nè che Sargas sposasse le figlie di Mizar, nè che fosse così "arrivista"... All'inizio non avevo proprio capito puntasse al trono. Insomma, non era di certo l'uomo più buono e limpido della storia, ma mi ha sorpresa un sacco in questo capitolo.
Riegel è, per ora, il mio personaggio preferito. So che non si è parlato poi tanto di lui, ma mi intriga tantissimo... Non è che nascerà qualcosa tra lui e Sargas?
Direi che te la sei cavata piuttosto bene con la lemon het, anche se, come hai detto tu, non è stata affatto romantica.
Aspetto curiosa il prossimo capitolo. Un bacione:*

Recensore Master
13/03/16, ore 15:15

La storia si sta facendo interessante!
Mi è piaciuto questo capitolo e sono curiosa di leggere il seguito.
Hai ragione: un'ottima strategia quella di sposare le due sorelle e allontanare il piccolo principe anche se il motto dice 'tieni vicini gli amici e ancora più vicini i nemici'.
Spero che Riegel non combini disastri perché Sargas mi piace. u.u
Devo dire che mi piace anche Mira. Mintaka per ora è un po' acerba e... irritante, a pelle, dato che non ha fatto nulla per esserlo, ancora.
Anzi, poverina, la sua prima volta mi ha ricordato un po' quella di Daeneris di GoT.
In ogni caso... evviva! La tua prima lemon het!! *_*
Ora che hai rotto il ghiaccio, hai nuove possibilità narrative davanti a te! ^^
A presto!

Recensore Master
13/03/16, ore 10:37

La storia è molto bella, i personaggi sono ben delineati ed emergono. Attenzione al nome 'Sargas', che è scritto in modi diversi, soprattutto all'inizio, poi, il solito, i nomi si assomigliano tutti: tra Mintaka, Mira, Shauka, Shailik prevedo che farò una confusione senza precedenti xD ignorando questi dettagli, credo che la lemon het ti sia venuta molto bene, mi ha coinvolta, si vede la ribellione di Mintaka sotto la paura. All'inizio è stata molto dettagliata a livello di descrizioni/sensazioni, poi semplicemente... è successa, non so se sia stata una tua intenzione o ti sia uscita così. Sargas rimane il più nebuloso nelle sue motivazioni: mi viene in mente Riccaedo III, magari s' impone tutto questo controllo, sobrietà e rispetto della legge perché vuole convincere tutti di essere la persona giusta per salire al trono? La sua era forse un'ambizione che covava già da quando c'era Mizar, visto che lo ritiene debole e inadatto? Poi... nelle note dici che Mintaka gli sta antipatica, a me però l'impressione che ha dato è che fosse coinvolto da lei e gli piacesse. Mi dispiace per Mira perché prevedo che soffrirà. Questo menage familiare-matrimoniale è molto, molto inquietante ma decisamente interessante. Riegel poi è forse quello che ho preferito, insieme a Mintaka: emerge come un ragazzo consapevole e indipendente, ma un po' rassegnato... chissà che Sargas non pensi di sedurlo per allontanarlo dal potere, ma ho il sospetto che Riegel sarà più intelligente di così. Peccato che sia l'opinione pubblica a non volerlo sul trono. Bien, staremo a vedere p.s. complimenti per la tua prima originale!

Recensore Master
13/03/16, ore 08:20

ciao
devo dire che mi hai stupito, non prevedevo un risvolto simile. non mi riferisco al fatto che abbia preso in moglie le figlie di Mizar, anche se tutto sommato era l'unico modo per salvaguardarle - dubito fortemente che l'abbia fatto per generosità ma solo perchè vincolato da una promessa fatta al re. - ciò che mi ha stupito è la smania di potere che covava sotto le ceneri - certo avevo dei dubbi su di lui e forse l'amore per Mizar era solo un fuoco di paglia ( ok mi sto facendo dei filmini su Riegel e Sargas poco casti! )
mi è piaciuto come hai tratteggiato i caratteri delle due ragazze, unite possono essere scambiate per la madre, arricchendo di particolari mischiando il presente con alcuni aneddoti del passato.
al contrario dei popoli del deserto io amo Riegel! tifo spudoratamente per lui e lo shippo con Sargas - benché lui continui a non piacermi.
per avere sedici anni non è sprovveduto e sa bene cosa lo aspetta lì fuori, mi piace il suo "potere" gli si addice e lo trovo intrigante.
è un bel capitolo dove tutti i protagonisti lasciano un piccolo segno di sé e questo mi rende curiosa di arrivare alla fine per sapere come gli intrighi di palazzo cambieranno la loro vita e quella della loro gente.
brava kiss kiss

Recensore Veterano
10/03/16, ore 23:11

Bella davvero, forse la mia OS preferita di questa raccolta. Ammiro molto Aysel, sembra una donna magnifica. Ha fatto delle scelte che probabilmente non sarei mai stata in grado di fare (sposare un uomo sconosciuto, accettare l'amante del marito) e che fanno capire quanto sia saggia e forte. Mi piace tanto il suo rapporto con Mizar, le loro prese in giro e il loro modo di dirsi quanto tengono l'una all'altro. È bello vedere quanto lei sia importante per lui: una consgliera, un'amante e soprattutto un'amica. Ogni mattimonio, secondo me, dovrebbe basarsi su questi tre concetti. Beh, non vedo l'ora di cominciare la storia vera e propria, nel frattempo ti faccio i complimenti per questo prequel e ti mando un bacione!
(Recensione modificata il 10/03/2016 - 11:14 pm)

Recensore Junior
05/03/16, ore 00:26

Come al solito la tua descrizione dello "sfondo" della storia ciciodelle tradizioni, dei luoghi, dei colori è strepitosa in quanto mi sembra proprio di essere lì e respirare i profumi e vedere le sfumature delle varie città del regno.
Il personaggio di Aysel è tratteggiato benissimo e soprattutto è un personaggio splendido. Mi piacciono le donne forti, quelle donne che accettano il proprio destino a testa alta e che non fanno solo le comparse accanto alla figura del marito. Aysel non è solo la sposa e la madre dei figli di Mizar ma anche e soprattutto la sua compagna: condivide gioie e problemi del marito e dà suggerimenti per la gestione del regno, è confidente, amante e amica. Un' altra cosa che ho adorato di Aysel è stata la sua comprensione nei confronti del rapporto tra Mizar e Sargas ed è sua la frase più bella cioè quella in cui lei sa e ammette l'esistenza di più tipi di amore, la trovo una frase molto attuale. In ultimo adoro la sottile magia che si percepisce nella storia, che si infiltra nelle storie dei personaggi.
Non so se si è capito ma questa storia a me piace davvero davvero tanto.
Complimenti 💖💖💖

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