Prima recensione premio del contest "Citazioni in cerca d'autore (Oscar edition)! – II edizione
Questi personaggi sono così tuoi che io li amo senza speranze quando mi imbatto in una tua storia su di loro.
Gellert, poi, credo sia un po' il tuo capolavoro, il personaggio che senti e capisci di più, quello che caratterizzi come se fossi stata tu a idearlo. Certo, anche Albus è un piccolo gioiello – con tutte le sue trame, le sue ipocrisie, i suoi rimorsi –, ma io amo alla follia il tuo Gellert, è proprio il Gellert che ho sempre immaginato – rude, carismatico, che sa amare solo in maniera spietata.
C'è una frase in particolare che mi ha colpita, è “Albus darebbe la sua vita per cambiare il passato, per impedire a Gellert di fare l’unica cosa che non ha potuto perdonargli”, e mi ha colpita perché è crudelmente vera. Ne sono sicura, se non si fosse frapposta la morte di Ariana tra Albus e i sogni di gloria condivisi con Gellert, lui non avrebbe mai fatto un passo indietro – nulla sarebbe stato abbastanza traumatico da convincerlo a rinunciare a tutto, dalle ambizioni più smodate all'amore più totale.
E c'è disperazione in queste righe, si respira sin dalle prime parole, quando Gellert miete terrore e dolore, sino alle ultime, con quel dialogo conclusivo che è un pugno nello stomaco. Una conclusione che pone in evidenza quanto sia complicato, e talvolta sofferto, fare la cosa giusta. E al tempo stesso evidenzia quanto questo amore sporcato dalla morte sia comunque sopravvissuto – e Albus non se lo perdona, perché non riesce a odiarlo, perché lo ama ancora e ancora vorrebbe mandare tutto all'aria e restare con Gellert.
Lo stile, ormai lo sai, mi conquista sempre, anche quando ricorri alla terza persona e non alla prima, anche quando le immagini che evochi sono più rudi e meno poetiche – se non in quei corsivi che urlano una gioventù strappata e costretta in un angolo della memoria –, anche quando vai dritta al punto con dialoghi asciutti, che però dicono tutto.
Anche il titolo mi è piaciuto, sebbene credo non renda pienamente giustizia alla storia (ma i titoli sono sempre un affare complicato!).
È sempre bello tornare tra le tue storie (e dovresti scrivere decisamente di più!).
Un abbraccio! |